RAPPORTI INCREMENTALI E NUMERI INDICE
QF
P
viene anche
 1
QI
100
utlilizzato per valutare l’evoluzione temporale di un fenomeno, e in questo frangente è
L’indice di variazione relativa rappresentato dall’espressione
interpretabile come un rapporto incrementale.
Calcolando il rapporto anche per eventuali coppie consecutive di dati, oltre che tra il valore finale
e quello iniziale, si può valutare l’andamento nel tempo e trarre così informazioni sulla “velocità”
con cui evolve il fenomeno. In lunghe serie temporali per le quali risulti più importante
evidenziare le variazioni piuttosto che i valori assoluti, è inoltre consuetudine considerare un
dato come valore di riferimento che per semplicità viene posto uguale a 100: i rapporti numerici
che ne conseguono prendono il nome di numeri indice e rappresentano la variazione
percentuale rispetto al dato di riferimento.
La Tabella 1 mostra le relazioni esistenti tra rapporti incrementali (o indici di variazione relativa),
variazioni percentuali e numeri indice. I rapporti incrementali sono calcolati per ogni anno
rispetto al precedente e per il periodo complessivo in esame e da essi si ricava la variazione
percentuale. Si può verificare che il rapporto incrementale e la variazione percentuale del
periodo completo non sono ricavabili da quelli dei singoli anni (per esempio, la somma algebrica
delle percentuali risulterebbe –15.8% anziché 14.9%), ma occorrono trasformazioni logaritmiche
sulle quali ci soffermeremo successivamente. I numeri indici sono invece sempre calcolati
rispetto all’anno base, e si osserva una corrispondenza con i rapporti incrementali solo per la
prima variazione e per quella del periodo complessivo. I numeri indice consentono il calcolo
diretto della frequenza assoluta di un dato anno a partire da quella iniziale: nel 1999, fa = 2434 ·
0.899 = 2188.
Elementi di Statistica medica
Pasquale Bruno Lantieri, Domenico Risso, Giambattista Ravera
Copyright © 2007 – The McGraw-Hill Companies s.r.l.
Rapporti incrementali e numeri indice verranno ulteriormente trattati nel capitolo dedicato alla statistica
epidemiologica (vedi capitolo 11 del testo).
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