RAPPORTO DI CONCENTRAZIONE
RAPPORTO DI CONCENTRAZIONE
Un altro modo per rendere relativo un indice di dispersione assoluto consiste nel metterlo in
rapporto col valore massimo che teoricamente può raggiungere. In base a tale criterio, assume
un certo rilievo il rapporto di concentrazione R, utilizzabile sia per una serie sia per una
seriazione di dati, il cui valore oscilla tra zero, nel caso di distribuzione omogenea, e uno,
nel caso di massima concentrazione, quando tutto il carattere è concentrato in una unità
statistica o in una classe. L’indice si calcola come
R

2x
Dove  è la differenza media assoluta ricavata dalle differenze tra tutte le possibili coppie di
valori e il denominatore 2 x corrisponde al massimo valore teorico (e di cui si tralascia la
dimostrazione matematica).
Elementi di Statistica medica
Pasquale Bruno Lantieri, Domenico Risso, Giambattista Ravera
Copyright © 2007 – The McGraw-Hill Companies s.r.l.
Tale indice può trovare impiego in situazioni di interesse sanitario quali la disponibilità e
l’utilizzazione di servizi, o nell’analisi di dati di morbosità e mortalità. Il calcolo di  non è
difficile, ma risulta laborioso; esistono anche metodi semplificati per i quali si rimanda a
testi specializzati.
L’indice di concentrazione può essere rappresentato graficamente come diagramma di
Lorenz (Figura 1). Si traccia il diagramma per spezzate inserendo sulle ascisse le
frequenze relative cumulate e sulle ordinate le quantità relative cumulate.
La bisettrice del quadrante, l’asse positivo delle ascisse e la parallela all’asse delle
ordinate passante per il valore 1 definiscono un triangolo rettangolo la cui area
rappresenta la massima concentrazione del carattere. Il rapporto tra l’area delimitata da
bisettrice e spezzata e l’area del triangolo corrisponde al valore di R.
Elementi di Statistica medica
Pasquale Bruno Lantieri, Domenico Risso, Giambattista Ravera
Copyright © 2007 – The McGraw-Hill Companies s.r.l.