La partecipazione latente - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali

La partecipazione latente
La partecipazione tra atteggiamenti e
comportamenti
Partecipazione “visibile” → manifesta
quando si traduce in comportamenti
esteriori siano essi convenzionali o non
convenzionali
 Partecipazione “invisibile” → latente
quando il cittadino è coinvolto solo
psicologicamente nell’universo della
politica

Traduzione in azione degli orientamenti psicologici
del cittadino




Schema a tre livelli A-P-R (ambiente –
predisposizioni – risposte)
Ambiente = la fonte degli stimoli, siano questi dati
dalle influenze sociali, dalla struttura economica o dal
sistema di valori, ma anche da particolari assetti
istituzionali quali il sistema di rappresentanza di interessi,
il tipo di sistema partitico o, ancora, il sistema dei media
Risposte = comportamenti manifesti
Predisposizioni = filtrano le azioni (motivazioni,
credenze, opinioni individuali e condivise)
Componenti degli orientamenti
individuali
a)
b)
c)
Orientamenti conoscitivi
Orientamenti affettivi
Orientamenti valutativi
Efficacia politica


a)
b)
L’efficacia politica è la sensazione che l’azione
politica individuale abbia o possa avere un
impatto sul processo politico, ossia che valga la
pena di compiere il proprio dovere di cittadino
Si possono distinguere due componenti della
nozione di efficacia politica:
Aspettative di competenza
Aspettative di risultato
Cultura politica (Almond)

L’insieme di orientamenti soggettivi nei confronti
della politica, presenti entro una popolazione
nazionale o un suo sottogruppo (sub-cultura). La
cultura politica ha delle componenti cognitive,
affettive e valutative che sono “il risultato della
socializzazione, dell’educazione e dell’esposizione
ai media che si verificano durante l’infanzia,
nonché delle esperienze compiute in età adulta
rispetto alle prestazioni del governo, della
società e dell’economia
Cultura civica

a)
b)
c)
Dalla definizione di cultura politica proposta da
Almond e Verba discendono tre tipi di
orientamenti psicologici dei membri di un
sistema politico che danno vita a tre specifiche
configurazioni culturali:
cultura parrocchiale (o localistica)
cultura sottomessa (o suddita)
cultura partecipativa (razionale-partecipativa)
Modello di cultura politica dominante
nelle democrazie occidentali

Singolare e felice miscela culturale che
prevede: cittadini e gruppi di sudditipartecipanti, che combinano
coinvolgimento e mobilitazione attiva
assieme con adesione passiva e apatia,
comunque, accomunati da una fiducia di
fondo verso il sistema e una deferenza per
le autorità pubbliche
Postmaterialismo ed
individualismo


Nelle società avanzate, le generazioni più giovani hanno
sperimentato un indebolimento dell’attaccamento ai
valori materialisti del benessere, della sicurezza
materiale e della stabilità economica, a favore
dell’emergere di valori “postmaterialisti”.
I nuovi temi sono: la qualità della vita, l’ambiente, il
bisogno di autorealizzazione, l’affermazione delle identità
di genere, il soddisfacimento intellettuale ed estetico, ma
anche una più forte rivendicazione di democrazia
partecipativa, di azione diretta e di decentramento
Il circolo virtuoso
del “capitale sociale”


comunità civica dove sono presenti: impegno
civico, solidarietà, fiducia e tolleranza, densità
associativa, civismo e partecipazione (politica e
sociale) si presentano in stretta simbiosi
capitale sociale derivante da: fiducia, norme
che regolano la convivenza, reti di
associazionismo civico, tutti elementi che
migliorano l’efficienza dell’organizzazione sociale
promovendo iniziative prese per il comune
accordo (Putnam)
Tipologia dei partecipanti in
Italia (secondo Sani)
militanti
5
cives
25
disimpegnati
40
marginali
30
0
10
20
30
40
50
Tipologia dei partecipanti in Italia
(secondo Diamanti)
18
indifferenti
orientati al pubblico
16
insofferenti
9
8
impegnati nel locale
disincantati
27
comunitari
22
0
5
10
15
20
25
30