Effetto dell’ipertensione arteriosa sul miocardio dello stress telesistolico di parete; ispessimento dei miociti; della massa miocardica (MVS); della fibrosi interstiziale e del contenuto di collagene. IPERTROFIA CONCENTRICA • ASSOCIATA A PROGNOSI PEGGIORE – Profilo metabolico sfavorevole – Aumento spessore intimale carotideo – Precoce evoluzione verso la disfunzione Vsx Valore prognostico dei differenti patterns geometrici del VS % 40 35 Geometria normale 30 Rimodellamento concentrico 25 Ipertrofia eccentrica 20 Ipertrofia concentrica 15 10 5 0 Incidenza eventi Incidenza eventi a 10 aa (%) a 8 aa (%) Koren MJ e coll. Krumholz HM e coll. Ipertrofia ventricolare sinistra • L’ipertrofia ventricolare sinistra è presente in circa il 66% dei pazienti ipertesi • È uno dei principali determinanti fisiopatologici nella cardiopatia ipertensiva • Può regredire in seguito a un buon controllo dei valori pressori con la terapia anti-ipertensiva DISFUNZIONE DIASTOLICA – Alterato rilassamento miocardico – Aumentata pressione di riempimento – Aumentata pressione e contrattilità atriale – Aumento del regime pressorio polmonare Studio funzione diastolica Analisi Doppler del flusso transmitralico ONDA E ONDA A VOLUME CAMPIONE DOPPLER PULSATO E IVRT Ao A Doppler cardiaco nell’ipertensione arteriosa Pattern da alterato rilasciamento: velocità A aumentata (contributo atriale) velocità E ridotta (riempimento rapido) inversione del rapporto E/A tempo di decelerazione prolungato tempo di rilasciamento isovolumetrico allungato E A Studio funzione diastolica • Un parametro indiretto della funzione diastolica del VSn sono le dimensioni dell’atrio Sn • Vengono misurate come: – diametro (< 40 mm ) – volume (< 70 ml) • È un parametro importante ai fini clinici, soprattutto per la prevenzione di eventi aritmici (fibrillazione atriale) ed eventi tromboembolici Studio funzione sistolica globale • Nel paziente iperteso la disfunzione diastolica può evolvere ed associarsi o evolvere verso una disfunzione sistolica • I fattori che determinano questa evenienza sono principalmente: – persistenza di valori pressori elevati – rimodellamento sfavorevole del VSn – ischemia miocardica Studio funzione sistolica nel paziente iperteso L’ecocardiogramma consente una valutazione della funzione sistolica globale e una valutazione della contrattilità regionale Studio funzione sistolica globale • I parametri usati più frequentemente per esprimere una valutazione della funzione sistolica globale del VSn sono: – frazione di eiezione (EF) – fractional shortening (FS) • Attraverso misurazioni leggermente più complesse l’ecocardiogramma consente di misurare la gittata cardiaca e la gittata sistolica Misurazione della EF Metodo Simpson modificato Proiezione apicale 4 camere Misurazione volume telediastolico (78 ml) Misurazione volume telesistolico (30 ml) EF 61% Studio funzione sistolica globale Valori normali • Il FS normale deve essere > 25% • La EF normale può variare tra 70 e 55%: – 40-50% = lievemente depressa – 30-40% = moderatamente depressa – < 30% = severamente depressa Studio funzione sistolica regionale • L’analisi della funzione contrattile regionale si basa su una valutazione a punteggio dei vari segmenti del VSn • Per convenzione il VSn è stato diviso in tre livelli: – basale – medio – apicale • e in 16 segmenti Studio funzione sistolica regionale Parasternale asse corto Parasternale asse lungo VDx Basale VSn VDx ASn ADx Ao VDx VSn ASn VDx VSn Medio Apicale VDx Ant Pos Apicale 4 camere S.Ant Ant Lat Lat Inf S. inf BAS 1 2 3 4 5 6 MED 7 8 9 10 11 12 AP 13 14 15 - 16 13 VSn VSn ASn Modificata da Oh JK, The Echo Manual Apicale 2 camere Interpretazione dell’ecocardiogramma • Nel referto ecocardiografico valutare: – Il grado di ipertrofia • Spessori parietali VSn • Massa VSn – La funzione diastolica • Rapporto E/A • Flusso vene polmonari – La funzione sistolica • Frazione di eiezione • Fractional shortening – La funzione degli apparati valvolari 2003 European Society of Hypertension–European Society of Cardiology guidelines for the management of arterial hypertension Journal of Hypertension 2003 Proteinuria: predictor of cardiovascular events and survival in type 2 diabetes A: U-Prot <150 mg/L B: U-Prot 150–300 mg/L 1.0 C: U-Prot >300 mg/L 40 Overall P<0.001 0.9 0.8 Survival A 30 B Incidence (%) 20 0.7 0.6 0.5 C Overall: P<0.001 0 Overall P<0.001 10 0 0 10 30 50 Months U-Prot=concentration of urinary protein 70 90 Stroke Coronary Events Miettinen et al. Stroke 1996; 27: 2033–9 RICERCA DEL DANNO D’ORGANO RUOLO del MMG ORGANO Anamnesi EO Esami Cuore Dolore Dispnea Cardiomegalia Toni aggiunti Stasi ECG Rx torace Encefalo TIA Segni neurologici Doppler TSA Occhi Disturbi visivi Reni Nicturia Poliuria Macroematuria Creatinina, K Es. urine, Eco Periferia Claudicatio DE Iposfigmia Esame fundus Doppler arti Misurazione della pressione in ambulatorio Riva-Rocci (1896) Misurazione della pressione in ambulatorio Sfigmomanometri • Mercurio: strumento di riferimento; tossicità del mercurio • Aneroide: economico; ha bisogno di essere calibrato frequentemente; poco preciso • Oscillometrico (semiautomatico o automatico): facile da usare; deve essere validato; relativamente costoso • Strumento manuale con scala elettronica: pochi modelli disponibili; costo intermedio