il percorso dei biscotti Classe Quinta B - Gennaio 2007 Scuola primaria C. Goldoni – Spinea 1° R. Santarelli Attività - Chiudi gli occhi, mangia due biscotti, poi immagina il percorso che fanno all’interno del corpo; - Descrivi ciò che accade dentro di te, cosa senti, immagina le trasformazioni del biscotto; - Disegna la sagoma di un corpo e poi rappresenta il percorso dei biscotti; - Descrivi in un testo ciò che hai immaginato e rappresentato; - Partecipa alla discussione per scambiare le tue idee con i compagni … Perché questa attività? Questo lavoro mira a: - Indagare su ciò che i bambini sanno già del corpo; quali termini usano per raccontare l’esperienza; - Prevedere, anticipare e spiegare ciò che può succedere dentro il corpo dopo aver mangiato (immaginare le trasformazioni del cibo); - Far emergere delle domande: tutto ciò che mangiamo si trasforma in cacca? Come fanno i biscotti a farci crescere? Come fanno a darci l’energia per muoverci, lavorare, fare sport? - Cogliere la molteplicità dei modi di essere e di funzionare del corpo; - Ricercare correlazioni tra le funzioni. Cose che sappiamo e cose che immaginiamo All’inizio masticavo; poi con la lingua assaporavo il sapore del biscotto, dopo di che l’ho ingoiato e ho sentito come se la gola schiacciasse il biscotto. Dopo questa cosa, per me passava prima per la gola, poi per la pancia, dove ci sono i succhi gastrici, che polverizzano il biscotto. Dopo esser passato per la pancia, è passato per l’intestino crasso che alla fine trasforma i biscotti in cacca o pipì, che vanno a finire in un punto dove ci sono 2 tubicini che servono per la fine del percorso dei biscotti. In un tubicino va la cacca e in un altro la pipì. Mangiare serve per dare energia al corpo, far crescere le ossa, i capelli, le unghie e molte altre cose del corpo umano. Mangiare serve infatti per far crescere i 2'000'000 di milioni di cellule che abbiamo nel nostro corpo. Non tutto il biscotto va nella cacca, ma certe sue parti vanno nelle altre varie parti del corpo. … noi dovevamo mangiarli, per immaginarci il loro percorso dalla bocca, per descrivere le nostre sensazioni e anche per cercare di capire come facevano a trasformarsi in cacca se, moltissimo tempo prima, erano stati sbriciolati. Mi sono messa a masticare e le papille gustative, che sono quei puntini in rilievo che si trovano sulla lingua, hanno percepito il gusto dei biscotti e questa sensazione è arrivata fino al cervello e così ho capito che a me i biscotti non piacciono proprio! Secondo me il percorso dei biscotti è così: c’è un lungo tubo, che dalla gola porta all’intestino tenue e secondo me è lì che i biscotti si sono uniti ad altro cibo e così si sono risolidificati e sono diventati cacca. Il cibo ci fa crescere i capelli, le unghie, la pelle; il cibo, in particolare il pane e l’acqua sono per noi gli elementi fondamentali per vivere. Tutto il biscotto diventa cacca o pipì? No, alcune particelle rimangono nel nostro organismo, per nutrirci e farci crescere. Io ho sentito che in bocca i denti lavoravano, poi le briciole sono andate in un tubo che ha fatto fare loro come un viaggio. Per me andando sempre più giù le briciole si rompono sempre di più; alla fine ci può essere un tubo abbastanza grosso che trasforma le briciole in cacca e un po’ in pipì. Cosa succede al biscotto oltre a questo? Può succedere che delle particelle di biscotto vanno da altre parti per far crescere il corpo del bambino. Per mandare giù il biscotto la saliva aiuta la bocca. Cosa mi ha fatto capire questa esperienza? Questa esperienza mi ha fatto capire che anche dentro il corpo il cibo si trasforma. Cosa succede ai biscotti? Gli occhi vedono il biscotto e lo dicono al cervello che nello stomaco prepara i succhi gastrici. Il naso sente l‘odore del biscotto e serve a collaborare al lavoro, perché ti fa sentire il profumo gradevole. La bocca, contando ugola, lingua e denti serve a spezzettare e ad impastare con la saliva e a sentire il gusto. Le visceri trasformano i cibi in cacca e pipi e liberano il corpo da sporcizie. Tutto il biscotto finisce in cacca? NO, certe parti del biscotto si trasformano in grasso e ciccia, certe ti danno forza. Io ho disegnato il corpo umano e anche i denti che masticando sbriciolavano il biscotto. La lingua contribuisce a mandare giù il biscotto? Certo che sì, anche lei contribuisce a mandare giù il biscotto, perché lei quando tu mandi giù si alza e tocca il palato e apre una specie di tubo che manda allo stomaco il cibo; la lingua non contribuisce solo a mandare giù il cibo, ma impasta il cibo e con il cibo e la saliva fa come l’impasto di una pizza. Cosa fa lo stomaco al cibo? Lo stomaco fa una grande lavorazione nella digestione, perché dentro di sé ha un acido che scioglie il cibo e lo trasforma in cacca. Il cibo non serve solo a far la cacca, ma ci serve anche per crescere, esso ci aiuta anche a costruire il corpo e a darci forza ed energia per svolgere le attività. Io quando ho mangiato il biscotto, i denti l’hanno sbriciolato e la saliva lo ha aiutato ad ammorbidirsi. Noi quando mangiamo, mangiamo per vivere e la stessa cosa vale per l’acqua. Quando avevo mangiato il biscotto, la lingua ha sentito il gusto del biscotto. Le briciole sono andate nella gola, che secondo me si è aperta e chiusa, poi le briciole sono andate giù e sono passate per un tubo, a spirale, sono andate ancora più giù e si sono trasformate in pipì e popò. Secondo me quando mangiamo, la cosa che mangiamo va anche in tutto il corpo e così fa crescere le unghia, rinforza, fa crescere i capelli e cresco anche io e le mie ossa e mi dà anche forza per vivere la giornata.. io ho disegnato il cervello che comanda tutto il corpo e le articolazioni cioè anche la bocca e i denti. Il percorso dei biscotti inizia dalla bocca e passa dentro una specie di tubicino e dopo passa dentro lo stomaco e viene trasformato in cacca e pipi. La lingua assaporava il gusto dolce del biscotto. I biscotti servono per l’energia e per le attività fisiche. Prima di tutto i denti insieme alle mandibole masticano il cibo che va in un tubo lungo. I pezzetti di cibo vanno in altri tubi che trasformano il cibo in pezzetti ancora più piccoli che vanno in un tubo che li unisce e forma la cacca. Ma tutto il cibo non viene trasformato in cacca, certi pezzetti vanno in altri tubi che sono collegati alle braccia, alle gambe e ad altre parti del corpo, così ci permette di crescere. Secondo me la trasformazione avviene così: i denti masticano il cibo e lo riducono in pezzetti, poi quando il cibo passa attraverso l’altro tubo, si riduce in pezzi più piccoli, perché è come se ci fosse un trita cibo; poi nell’altro spazio dove si uniscono i pezzetti è come se chiudessero le porte di una stanza e i pezzetti si dovessero per forza unire. I tubi, dove passa il cibo, ci fanno crescere tipo le unghie, perché a contatto con la pelle rilasciano minerali come il ferro, lo zinco ecc. che ci fanno crescere. Nella bocca succedeva una cosa ed erano i denti che facevano un lavoro importante ed anche le mandibole erano in movimento e aiutavano a frantumare il biscotto. Il suo gusto era fantastico, lo sentivo grazie ai puntini nella lingua. Il mangiare serve per la crescita di un umano, nello stomaco c’ è una specie di trasformazione in cacca e pipì. Certe parti vanno in tutto il corpo a dare forza, a far crescere le unghie, i capelli, pelle e ossa. Il mangiare passa attraverso dei tubi che si chiamano budella. COSA FANNO I DENTI E LA SALIVA AL CIBO? I denti hanno trasformato i biscotti in briciole poi, la saliva li ha trasformati come le pappette dei bambini. COSA FA L’UGOLA? L’ugola sembrava che li timbrasse e li facesse passare. E LO STOMACO? Dopo, i biscotti sono andati nello stomaco, dove si trasformano in pipì; passando per un tubo a curve, così ha un percorso più lungo [cioè attraverso le budella]. A COSA SERVE IL CIBO? Quando mangiamo il cibo serve per far crescere il nostro corpo, farci muoverci e darci forza. … mi sono immaginato che il biscotto prima di tutto era in bocca e veniva ammorbidito dalla saliva . Ho immaginato che scendeva giù attraverso un tubicino e poi arrivava dentro una specie di sacca, cioè lo stomaco. Ho immaginato che scendeva giù da un tubicino circolare e arrivava al pisello e al sedere . Una volta aver finito di mangiare i biscotti bisognava disegnare il percorso che aveva fatto il biscotto. Io ho disegnato i denti, i polmoni e il percorso del biscotto. Però buona parte del biscotto va nelle ossa e nei muscoli e nelle varie parti del corpo. Il cibo viene portato sparso per il corpo grazie al sangue. Io ho prima spezzato il biscotto a metà e me lo sono messo in bocca e l’ho masticato. Io mi sono immaginata che prima di tutto il biscotto era in bocca, dopo era andato a finire in gola, dove scende il biscotto, dopo è andato a finire nell’intestino e l’ultimo passaggio è andato a finire nelle ovaie, nell’utero il biscotto che si trasforma in urina. Mio papà mi ha detto che lui non ha la cistifellea, perché si è operato, e chi non ce l’ha fa fatica a digerire i grassi, ma lui digerisce quasi sempre lo stesso. … abbiamo mangiato un biscotto e io ho capito che in bocca ci sono delle papille gustative che ti fanno sentire il gusto: se è salato, dolce, amaro… In bocca i denti hanno masticato, tagliato il biscotto, che poi si è sciolto. Io ho immaginato un tubicino dove passa il cibo dopo che viene mescolato e impastato dalla saliva. Poi questo tubicino passa fra il fegato, l’intestino e l’intestino tenue; poi succede una cosa strana si trasforma in un'altra sostanza: cacca e pipì. Mangiare serve molto alla crescita perché alcuni cibi hanno calcio e molte vitamine che fanno bene, la frutta poi ha molte vitamine importanti. Ho disegnato le mandibole che quando mastichi si muovono, i denti che tritano il biscotto in bocca, la lingua che sente il sapore, la gola che lo fa andare allo stomaco, poi resta un po’ lì, perché si deve trasformare in cacca, poi passa per un tubo arrotolato e infine, sottoforma di cacca, esce per il sedere. Prima di trasformarsi in cacca, però, secondo me va anche nelle vene perché ci deve far crescere e ci deve dare forza. Il sangue lo porta da tutte le parti del corpo; poi ho disegnato anche gli occhi e il naso, perché gli occhi vedono cosa mangi e il naso annusa quello che mangi e mi dicono se il cibo è buono o cattivo e così mi viene l’acquolina in bocca. La bocca trasforma il biscotto in tanti piccoli brandelli, così il nostro corpo lo digerisce meglio. Per me i frammenti del biscotto partono dalla bocca e arrivano allo stomaco che poi li passa ai reni. Che cosa diventa? Secondo me i frammenti diventano parte cacca e parte pipì, infatti, il biscotto è fatto, in parte da liquidi (latte) e in parte da cibo (frumento e farina). Il biscotto per diventare pipì, prima fa un passaggio che dura due minuti, nella quale le parti liquide escono e così diventano pipì. Per diventare cacca, il corpo fa un’altra fase, il biscotto fa fuoriuscire tutte le particelle di cibo che ha al suo interno e le trasforma in cacca. Poi il corpo si svuota attraverso il sedere e il popò. Tutto il biscotto diventa cacca o pipì? No! Parte dei biscotti costruisce il nostro corpo e ci dà energia. Io mi immagino che come motore, o capo, c’è il cervello, che comanda e controlla tutto quello che succede, come adesso che sto scrivendo quello che penso. Penso che quando il pezzo di biscotto è dentro la bocca, il cervello dà l’ordine, alla bocca, di masticare con i denti, di impastare con la lingua, che durante questo procedimento, assapora il gusto del biscotto; poi il boccone, ormai pappa, viene inghiottito e passa in un “tubo” come quello delle corde vocali, o quello dell’aria , che trasporta il mangiare in pancia. Dalla pancia il cibo, che serve, viene trasformato e mandato, con dei “tubi”, nelle parti in cui qualcosa deve crescere (unghie, pelle, capelli), o vene trasformato in sangue, quando ne manca; il cibo che non serve, invece, viene buttato nel WC, sottoforma di cacca, quelli sono gli scarti del cibo. I biscotti passeranno per: - lo stomaco - i polmoni - l’intestino qui si uniranno con altri liquidi, forse cambiando colore e passando per un tubo trasportatore. Gli altri pezzi di biscotto rimarranno nelle vene con il sangue. Ho disegnato un corpo con tante vene, ho disegnato anche il cuore, e anche un tubo che è collegato al deposito del cibo. I passaggi per mangiare il biscotto: lingua (scivolo per far scendere i pezzetti di biscotto) tubo (ascensore che porta all’intestino) intestino (deposito del cibo) vene (vie di comunicazioni) denti (schiacciatrice di cibo) Il cibo viene trasmesso agli organi attraverso le vene, ma una parte del cibo viene rifiutata e si trasforma in cacca e pipì. Dentro la bocca il biscotto si impasta con la saliva. La bocca è come una macchina, perché la macchina ha il motore, la benzina,…… quasi come la bocca sono tutte e 2 complesse. Io so che più mangi più il tuo corpo assorbe energia. Su un foglio di carta ho disegnato la sagoma del mio corpo, dentro ho disegnato un tubo dritto che partiva dalla gola e arrivava alla pancia; sulla pancia c’era un “contenitore di cibo” . Il tubo dritto che ho disegnato, l’ho chiamato “tubo trasportatore di cibo”, che portava il biscotto al contenitore di cibo; poi ho immaginato che c’ erano altri “tubi di collegamento” , che portano il cibo dalle braccia alle gambe. In più ho aggiunto anche molte vene, il cuore, e il cervello. Nelle vene scorre il sangue, che trasporta anche lui i pezzetti di biscotto nelle parti del corpo dove serve. Quando ho mangiato il biscotto l’ho masticato e con la lingua l’ho impastato; essa mi ha fatto sentire il gusto. Quando ho finito di masticarle le briciole diventano tutta pappetta, vanno nello stomaco a depositarsi; le cose che servono vanno nelle varie parti del corpo attraverso dei tubi, scorrono tra sangue e vene; le cose che non servono, il cervello ordina di buttarle fuori. Quando le particelle vanno nel corpo attraverso dei tubi mi sento tutto un movimento. Quando noi mangiamo e lo stomaco comincia a lavorare si chiama digestione. Ho immaginato che percorso il biscotto doveva fare per andare allo stomaco: passava attraverso i polmoni, ed attraverso le vene del corpo. Il biscotto ha anche attraversato tutto il tubo, che il cibo fa per andare allo stomaco. Ci sono anche molte vene, su tutto il corpo, sulle gambe, sulle mani e sulle braccia, sulle dita e anche nella testa intorno al cervello. Le vene percorrendo tutto questo percorso portano pezzi di mangiare trasformati e cosi le gambe, le mani, le braccia e le dita crescono. Ho fatto lo stomaco: con tutte le cose che abbiamo mangiato e tutte le bevande che abbiamo bevuto ed ho fatto anche i pezzettini di biscotto che avevo appena mangiato. … masticando i biscotti con i denti l’ho trasformato in piccoli pezzi e l’ho sentito andare giù in gola. Ho disegnato lo stomaco come una specie di piazza dove si ferma il cibo e con una specie di via ho collegato lo stomaco con l’intestino. Ho disegnato alcune vene contenenti il sangue con il cibo in mezzo che arriva fino alle mani e a i piedi. Per tutto il corpo ho disegnato le vitamine che mi aiutano a crescere. Un’altra via è quella che fa scaricare il cibo che si trasforma in cacca e pipì e li butta fuori. Dalla bocca ho collegato fino ai piedi un lungo tubo che sarebbe quello principale che poi da questo ne partono altre che vanno in altre direzioni. Quando ho mangiato il biscotto ho incominciato a frantumarlo con i miei denti e poi l’ho sentito andare giù in gola di fretta e ora si è posato nel mio intestino. In bocca mi è rimasto il gusto del biscotto che i denti hanno tritato e la lingua ha impastato con la saliva. Io ho immaginato i denti che masticano e la lingua che sente il gusto del biscotto, Il tubo che porta il cibo nello stomaco e le vene che fanno scorrere il sangue in tutto il corpo. I pezzi di biscotto che vanno in giro per il corpo per ingrandirlo e allungarlo e anche per far crescere le unghie e i capelli. Il vomito si forma se subito dopo mangiato corri, il cibo che hai mangiato ti viene su e lo rimetti, il biscotto si è mescolato con qualche altro cibo. Le ossa crescono e si rinforzano mangiando, ma non solo le ossa, anche la pelle, se hai una ferita, si ricostruisce e le unghie si allungano. Parte di biscotto che non serve, va nei bisogni e vengono eliminati dal corpo. Il percorso dei biscotti me lo sento all’inizio nella bocca. Quando mangio il biscotto, lo mastico con i denti, con la lingua lo mando giù. Quando mando giù il biscotto, me lo immagino dentro un tubo che va fino a una stanza che io chiamo deposito del cibo e partendo dal deposito cibo hanno molte stanze che collegano altre cose. Da questo deposito cibo, le particelle di biscotto vanno da molte parti, come sulle mani sui piedi e sul cervello e con i biscotti mi sento con più energia. Partendo anche dal deposito cibo il biscotto si spezza e va sulle vene. Quando mangio il biscotto la pasta s’incastra sul dente e mi dà fastidio C’è un tubo che porta le particelle di biscotto che non servono. Io quando ho mangiato il biscotto, l’ho sentito andare giù dalla gola, poi ho sentito che il biscotto scorreva dentro ad una specie di tubicino che lo portava direttamente alla pancia. Lo sentivo scorrere pian piano dopo, pero’, quando erano arrivati alla pancia, non li sentivo più. Se mangiavo dei pezzi troppo grandi, senza masticarli, si incastravano nella gola e andavano giù con più tempo,ho capito che per far digerire bene il cibo bisogna masticarlo bene e impastarlo con la saliva. Quando lo mettevo in bocca però provavo un senso di golosità. Nella pancia cosa succede? Nella pancia il corpo decide le parti da buttar fuori con i bisogni e quelle che servono per fare il sangue che nutre il corpo. Io, mi immagino che, quando si ingoia il biscotto, questo, attraverso dei tubicini, va fino allo stomaco, dove, grazie all’azione dei succhi gastrici, le briciole si sciolgono. Quando i succhi gastrici hanno sciolto le briciole, alcune restano nello stomaco, e dopo, attraverso delle vene, si spargono in tutto il corpo e si attaccano alle ossa, alle dita, che dopo diventano ciccia. Invece, altre briciole (o altri cibi) vengono aspirati in un tubicino, che porta al sacco, dove questo attacca tutte le particelle delle briciole, che si trasformano in cacca. Ho disegnato: - una bocca con denti per masticare il biscotto e la lingua per sentire il gusto del biscotto. - dalla bocca ho fatto il collo al quale si collega un tubo che percorre il mio corpo. - all’ inizio i pezzi del biscotto dentro la mia bocca erano mini, minuscoli e prima di mangiarli erano grandi. Più volte masticavo più il biscotto si rimpiccioliva … quando ho masticato ho sentito “CRIC CRAC”, ma più piccolo diventavano i pezzettini, meno faceva “CRIC CRAC”. Dall’ intestino parte un tubo che si divide nelle due gambe e va fino alle dita dei piedi!!! Inoltre ci sono altri meccanismi che fanno ricrescere la pelle: il biscotto, se ti fai male per riformarsi la pelle ha bisogno di “nutrizione” e forse il biscotto diventa pelle. Ho disegnato dei tubi lunghi che collegano alle braccia, perché le particelle arrivano nei muscoli così si sviluppano ancora di più. Oltre alle braccia arrivavano anche nelle gambe, perché i denti masticano il biscotto, la lingua lo impasta con la saliva e lo spinge per farlo arrivare allo stomaco. Qui le particelle di biscotto si rimpiccioliscono ancora di più, perché dopo arrivano in una sacca e poi si trasformano in pipì e in cacca. Il cervello comanda tutti i tubi, le vene e altre cose varie. Arrivando nello stomaco il biscotto passa attraverso i polmoni. IO MI SONO IMMAGINATO QUANDO IO MANGIO IL BISCOTTO O BEVO L’ACQUA , TUTTO VA IN UN TUBO. COSÌ IO HO TANTA ENERGIA. DOPO QUANDO HO MANGIATO, TUTTO VA IN UNA VIA DI COMUNICAZIONE, ANCHE DIVENTA CACCA . IN BOCCA IO HO SENTITO RUMORE, HO TRITURATO IN BOCCA CON I DENTI. I SEGNETTI SONO L’ENERGIA. IO HO DISEGNATO GLI OSSI. ANCHE HO DISEGNATO IL TUBO CHE PORTA IL BISCOTTO Ho rappresentato me e la trasformazione del biscotto dentro il mio corpo. Prima, dopo averlo masticato, secondo me il biscotto va giù per un tubicino e dopo là dentro si frantuma ancora di più, dopo va direttamente nello stomaco. Dentro al corpo ci sono anche i polmoni e il biscotto passa anche per di là. Nello stomaco si unisce una parte del mangiare e dopo vengono giù per l’intestino. Invece, l’altra parte va nelle braccia e nelle gambe per portare energia al corpo. Dopo ho disegnato le bevande e gli alimentari che mangio e bevo. Io ho disegnato il mio corpo con tante vene rosse (passaggi di sangue). Il cuore come una palla di fuoco e un tubo che fa passare il biscotto: una parte che non è buona viene bruciata facendo i bisogni e altre parti si dividono e vanno a formare la ciccia . Questo è il passaggio: la bocca con i denti e la lingua lo riduce in piccoli pezzi, poi passa per il tubo e va a finire in un contenitore che sembra quasi una rotondo. Alla fine il tubo si divide in altri più piccoli tubi, uno va alla mano eal braccio e altri 2 sulle gambe. Prima i denti masticano riducendo il biscotto a piccole briciole e la lingua mi fa sentire il gusto dei biscotti, dopo attraverso un tubo che porta allo stomaco, passa il cibo distrutto. Qui avviene la digestione. Il cibo viene diviso in parte nutriente e in parte da scartare. La parte da scartare va nell’intestino dove viene trasformata in liquidi, che dopo escono dal corpo come pipì e in popò. La parte nutritiva, cioè zuccheri, grassi, i sali minerali e le proteine vanno nel cuore nei polmoni nel cervello, nelle mani e nei piedi attraverso le vene e ti danno la forza per vivere e per lavorare. Quando ho mangiato il biscotto, ho sentito una roba pastosa che mi passava per la gola. Andava a destra e a sinistra. Ho fatto il disegno di come immaginavo dentro di me la via del biscotto, ho fatto vene, urina, stomaco, ecc…ecc… Il grasso del biscotto va per tutto il corpo. È STRAORDINARIO PERCHÉ QUESTE COSE VENGONO CONTROLLATE DAL NOSTRO CERVELLO. Il biscotto quando lo mangi all’inizio è spezzettato. Quello che mi stupisce è che noi non ci rendiamo conto di che cosa fa il cervello e infatti è molto bello studiarlo. Io sin da piccola volevo sapere come era fatto il cranio, l’intestino e le varie parti del corpo. Trasformazione del cibo: digestione Quando ho finito di masticarle le briciole diventano tutta pappetta. Quando noi mangiamo e lo stomaco comincia a lavorare si chiama digestione. Nella pancia il corpo decide le parti da buttar fuori con i bisogni e quelle che servono per fare il sangue che nutre il corpo. Serve ad impastare, ammorbidisce, trasforma in pappetta. BOCCA DENTI LINGUA PAPILLE GUSTATIVE MANDIBOLE UGOLA GOLA Spezzettano, sbriciolano, aiutano a frantumare Assapora, contribuisce a mandare giù, impasta, schiaccia sul palato Sono puntini in rilievo sulla lingua che percepiscono il gusto Si muovono per masticare Si alza e tocca il palato, apre una specie di tubo Schiaccia, si apre e si chiude TUBO STOMACO cistifellea INTESTINO Il biscotto si polverizza digerisce i grassi Il biscotto si trasforma in cacca… I succhi gastrici polverizzano i biscotti. Nello stomaco avviene una grande lavorazione Azione di denti, lingua, palato… sul cibo Polverizzare Schiacciare Tagliare Trasformare Sbriciolare Masticare Rompere Spezzettare Frantumare Ridurre a pezzettini Azione dei liquidi (saliva, succhi gastrici…) sul cibo Impastare Trasformare in pappetta Ammorbidire Sciogliere Le vene percorrendo tutto questo percorso portano pezzi di mangiare trasformati e cosi le gambe le mani le braccia e le dita crescono. Io so che più mangi più il tuo corpo assorbe energia. Le cose che mangiamo si trasformano … Non tutto va a finire in cacca … Il cibo viene trasmesso agli organi attraverso le vene, ma una parte del cibo viene rifiutata e si trasforma in cacca e pipì. La parte nutritiva, cioè zuccheri, grassi, proteine, sali minerali vanno nel cuore, nei polmoni, nel cervello, nelle mani, nei piedi… attraverso le vene e ti danno la forza per vivere e lavorare. Le particelle arrivano nei muscoli così sviluppano ancora di più… Funzioni del cibo evidenziate Le cose che mangiamo ci servono per … •CRESCERE •NUTRIRE il corpo … ci sono altri meccanismi che •DARCI ENERGIA fanno ricrescere la pelle: •DARCI FORZA, se ti fai male, per riformarsi la pelle ha •RINFORZARCI bisogno di “nutrizione” •VIVERE e forse il biscotto diventa pelle. •COSTRUIRE IL CORPO •Le cose che mangiamo servono alle CELLULE Sviluppi dell’attività Partendo da ciò che i bambini sanno e hanno immaginato, proviamo a simulare il processo di trasformazione del cibo: • Cosa succede in bocca? L’imbuto fa da bocca e gola… Coltellini e pestelli simulano il lavoro dei denti, il cucchiaio quello della lingua; usiamo una soluzione di bicarbonato per simulare la saliva prodotta dalla bocca… • Cosa succede nello stomaco: il frullatore fa il lavoro dello stomaco, col contagocce aggiungiamo dell’acido (usiamo cloridrico)… • Cosa succede nell’intestino? Arrivano altri succhi: dalla cistifellea la bile … dal pancreas altri succhi che sciolgono i grassi… • l cibo si divide in parte buona e parte cattiva, in che modo? Come fa a passare nelle vene dove scorre il sangue? simuliamo il passaggio con un tubo da dialisi …