25-26
giugno
2012
“SCUOLA E
DISLESSIA”
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•
Sapere
 • Capire
 • Identificare
 • Fare diagnosi
 • Fare riabilitazione
 • Fare didattica adeguata
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TUTTI NOI INSEGNANTI DOBBIAMO
COMPRENDERE CHE
GIUSTIZIA
NON E’ DARE A TUTTI LE STESSE
COSE MA A CIASCUNO CIO’ DI CUI
HA BISOGNO
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PER FARE CIO’ OGNI
INSEGNANTE DEVE
CONOSCERE
COS’E’ UN
DSA
DI COSA HA
BISOGNO UN
ALLIEVO CON
DSA
LE STRATEGIE
GIUSTE PER
UN ALLIEVO
CON DSA
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“La Dislessia Evolutiva è una disabilità specifica dell’apprendimento
di origine neurobiologica.
Essa è caratterizzata dalla difficoltà di effettuare una lettura
accurata e/o fluente e da abilità scadenti nella scrittura e nella
decodifica.
Queste difficoltà tipicamente derivano da un deficit nella
componente fonologica del linguaggio che è spesso inattesa in
rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di un’adeguata
istruzione scolastica.
Conseguenze secondarie possono includere i problemi di
comprensione nella lettura e una ridotta pratica della lettura che
può impedire la crescita del vocabolario e delle conoscenze
generali.”
(International Dyslexia Association 2003)
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DISFUNZIONAMENTO DI ALCUNE ZONE DELLA CORTECCIA
DEL CERVELLO
FATTORI
CAUSALI
DSA
DEFICIT DELLA
PROCESSAZIONE FONOLOGICA:
DEFICIT VISIVO/UDITIVO
MAGNOCELLULARE:
RALLENTAMENTO O
IMPEDIMENTO
NELL’APPRENDERE LE
CORRISPONDENZE
GRAFEMA-FONEMA
IL DEFICIT FONOLOGICO E’
SECONDARIO RISPETTO A UN
DEFICIT NELLA PERCEZIONE
UDITIVA DEI SUONI DI BREVE
DURATA COME AD ESEMPIO LE
CONSONANTI
DEFICIT CEREBELLARE
DELL’AUTOMATIZZAZIONE:
IL CERVELLETTO GIOCA UN
RUOLO IMPORTANTE NEI
PROCESSI ARTICOLATORI
DELLA PAROLA E DELLA
LETTURA
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•
Le cause sono biologiche:
organizzazione strutturale di determinate
aree cerebrali, su base genetica o da
altre cause non individuate
 • I geni implicati sono diversi, non tutti i
casi sono familiari
 • Molto spesso i DSA sono associati fra
loro
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Disturbi non specifici
• Ritardo mentale
• Varie forme di deficit intellettivo
• Disturbi comportamentali e della condotta
• Disagio Scolastico da cause socio-familiari,
psicologiche, deprivazione etc.
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Difficoltà scolastiche
Didattica e
valutazione
differenziate e
individualizzate.
Ritardo mentale
DSA
Operare
sull’ambiente per
rimuovere gli
elementi che
determinano le
condizioni di
difficoltà
- Carenze socio-ambientali
Fase di acquisizione:
didattica
differenziata e
individualizzata;
Fase successiva:
valutazione
differenziata e
individualizzata
- Inadeguatezza didattica
- Difficoltà psicologiche, emotive motivazionali
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DEFINIZIONE, CRITERI DIAGNOSTICI ED
EZIOLOGIA
DSA
disturbi delle abilità scolastiche:
DISLESSIA
DISORTOGRAFIA
DISGRAFIA
DISCALCULIA
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DEFINIZIONE
DISLESSIA
difficoltà specifica nella lettura, in genere
il bambino ha difficoltà a comprendere i segni associati alla parola.
DISGRAFIA
difficoltà a livello grafo–esecutivo, si
manifesta con tracciato incerto e irregolare, è una difficoltà che
investe la scrittura ma non il contenuto.
DISORTOGRAFIA
difficoltà ortografiche, in genere
si riscontrano difficoltà a scrivere le parole e a rispettare le
regole ortografiche.
DISCALCULIA
difficoltà nelle abilità di calcolo o della
scrittura e lettura del numero
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Il metodo di insegnamento
NON HA EFFETTO
sull’origine della dislessia
MA
LE SCELTE DIDATTICHE
POSSONO
FACILITARNE
superamento
COMPLICARLA
ulteriormente
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Un disturbo motorio lieve
acquista gravità quando il portatore è costretto a
muoversi in un ambiente difficile
(es.
presenza di barriere architettoniche)
Analogo discorso va fatto per l’ambiente
didattico che un dislessico trova in classe
(es. difficoltà linguistiche proposte; tipo di
carattere impiegato)
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Complessità linguistica e varietà di
caratteri
=
Barriere architettoniche
La rimozione di tali difficoltà
non risolve i suoi problemi,
ma agevola il raggiungimento
dell’autonomia.
I nostri allievi mostrano differenti livelli di
abilità
ad un soggetto con DSA non ha senso
continuare a proporre esercizi di lettura o
training logopedici perché il bambino legge
stentatamente !!
Non ci saranno benefici
ma inutile aggravio di lavoro !!
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La disabilità di lettura va affrontata
con un approccio più educativo basato
su
strumenti compensativi
che semplificano l’attività svolgendo le
operazioni automatiche
che il dislessico fatica a svolgere
misure dispensative
che riguardano i tempi di realizzazione
COME COMPORTARSI ????
LA LEGISLAZIONE TUTELA
GLI ALUNNI CON DSA
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NORMATIVA DSA
Legge 170/2010 (8/10/2010) Nuove
norme in materia di disturbi
specifici di apprendimento in
ambito scolastico.
LINEE GUIDA
PER IL DIRITTO ALLO STUDIO
DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI
CON DISTURBI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO
ALLEGATE AL DECRETO
MINISTERIALE 12 LUGLIO 2011
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STRUMENTI
COMPENSATIVI
MISURE DISPENSATIVE
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o
tabella dei mesi, tabella dell'alfabeto e dei vari caratteri,
o
tavola pitagorica,
o
tabella delle misure, tabelle delle formule,
o
calcolatrice,
o
registratore,
o
cartine geografiche e storiche
o
o
o
o
o
computers (programmi di videoscrittura con correttore ortografico e
sintesi vocale),
cassette registrate (dagli insegnanti, dagli alunni, e/o allegate ai testi)
predisposizione di una fonoteca scolastica contenente il testo parlato dei
libri in adozione ed altri testi culturalmente significativi (possibilità di
collaborazione col Centro del "Libro parlato” dell'Unione Italiana Ciechi)
dizionari di lingua straniera computerizzati, tabelle, traduttori
richiesta alle case editrici di produrre testi anche ridotti e contenenti
audio- cassette o cd-rom
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In maniera commisurata alle necessità individuali e all’entità del
apprendimento, si dovrà garantire la dispensa da alcune prestazioni quali:
o lettura
o uso
di
a voce alta,
o scrittura
o lettura
disturbo
veloce sotto dettatura,
di consegne,
del vocabolario,
o studio
mnemonico delle tabelline;
o dispensa
dallo studio delle lingue straniere in forma scritta (C.M.5 ottobre 2004,
prot.40099/A/4) a causa delle difficoltà rappresentate dalla differenza tra scrittura e
pronuncia;
o tempi
più lunghi
per prove scritte e per lo studio, mediante una adeguata
organizzazione degli spazi ed un flessibile raccordo tra gli insegnanti;
o organizzazione
o assegnazione
o possibilità
di Interrogazioni programmate
di compiti a casa in misura ridotta
d'uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine
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
o
o
o
o
o
o
o
Spiegare alla classe cosa sono i DSA
Se è necessario scrivere alla lavagna (possibilmente in
stampatello maiuscolo), assicurarsi che le cose scritte alla
lavagna rimangano fino a quando tutti gli alunni hanno copiato.
Non rimproverare gli alunni disgrafici mettendo in rilievo la
brutta grafia.
Far usare ai bambini con D.S.A. gli strumenti compensativi per
sopperire alle loro difficoltà.
Incoraggiarli ad usare il computer (con il correttore automatico)
sia nello svolgimento dei compiti a casa e se possibile anche a
scuola.
Permettere ai bambini di registrare le lezioni.
Non essere avaro di gratificazioni e usare il rinforzo come
strumento usuale.
Visualizzare le spiegazioni con mappe concettuali e schemi
disegnati alla lavagna.
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o
o
o
o
o
La quantità di esercizi e il materiale di studio a casa e a scuola non potrà
essere lo stesso del resto della classe, ma deve essere ridotto.
Ricordare che i bambini dislessici hanno bisogno di più tempo e non
devono essere penalizzati per questo.
Far lavorare con il testo aperto, anche nelle verifiche, se necessario; non
dimenticate che i bambini con D.S.A. hanno generalmente abilità di
memoria a breve e a lungo termine ridotte.
Favorire occasioni di conversazione nelle quali sia possibile parlare delle
proprie diversità.
Un dislessico può imparare a parlare una lingua straniera con la stessa
facilità di un non dislessico, mentre la scrittura della lingua straniera
presenta difficoltà maggiori. Se un dislessico deve imparare una seconda
lingua, meglio una con base latina. Ai sensi della circolare del 5 ottobre
2004, Prot. 40099/A/4, ove necessario, è possibile la dispensa dallo
studio della lingua straniera in forma scritta.
Spiegare alla classe cosa sono i D.S.A.
parlandone in modo scientifico e facendo
esempi (che non riguardino i presenti).
Far capire che questi alunni hanno bisogno di
strumenti compensativi per seguire meglio la
programmazione della classe (come un miope
ha bisogno degli occhiali).
Cercare di evitare inutili polemiche e
discriminazioni spesso frequenti nel gruppo
classe.
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I SOGGETTI CON DSA hanno “per definizione”
un livello intellettivo nella norma
ma nonostante ciò non riescono ad imparare a
leggere, a scrivere e a far di conto.
Si capisce dunque come in tali casi emergano
spesso:
- vissuti depressivi e di inadeguatezza,
- profonde perturbazioni del livello di autostima,
- disturbi del comportamento (iperattività,
oppositività)
- difficoltà attentive.
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Spesso purtroppo si arriva ancora alla
diagnosi di un DSA a partire dai disturbi
comportamentali di un bambino (che
rappresentano il motivo della
consultazione specialistica).
In questi casi una diagnosi precoce, su
segnalazione degli insegnanti, potrebbe
consentire di mettere in atto
accorgimenti e programmi didattici
specifici per recuperare le abilità
deficitarie e per ovviare a difficoltà
emotivo-relazionali.
Demoralizzazione, scarsa autostima e deficit nelle
capacità sociali
Abbandonano la scuola nel 40% dei casi
(circa 1,5 volte in più rispetto alla media).
Gli adulti con DSA possono avere
difficoltà nel lavoro o nell’adattamento sociale.
Molti soggetti (10-25%) con Disturbo della
Condotta, Disturbo Oppositivo Provocatorio, ADHD,
Disturbo Depressivo Maggiore o Disturbo distimco,
sono affetti anche da Disturbi dell’Apprendimento.
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28
La legge attuale prevede la
possibilità di diagnosi, ma
l’alunno con DSA non può
essere certificato ai sensi
della legge 104 e non ha
diritto ad un insegnante di
sostegno.
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 Collaborare
alle iniziative di screening
 Individuare i casi a rischio
 Attuare trattamenti preventivi (esercizi per le
abilità fonologiche)
 Indirizzare i casi a rischio alla valutazione
diagnostica
 Cercare la collaborazione di servizi e famiglia
 Modificare la didattica tenendo conto dei dati
forniti dai servizi sanitari
 Favorire l’autostima
 Attuare provvedimenti compensativi e
dispensativi
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IL DOCENTE REFERENTE DISLESSIA
D’ISTITUTO
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ha il compito di
o Essere informato su tutti gli allievi dsa presenti nell’istituto
o Informare a sua volta i consigli di classe della presenza di allievi con dsa: nella persona
del coordinatore di classe e, dove fosse presente, dell’insegnante di sostegno che fa
parte di quel consiglio di classe
o Collaborare con i consigli di classe per la compilazione del percorso specifico per alunni
con dsa (entro il 15 novembre)
o Supportare didatticamente i docenti che hanno bisogno di strategie metodologiche e
prove di verifica
o Mettere in contatto gli insegnanti con lo SPORTELLO DIDATTICO che ha sede
presso:
o l’USP di Vercelli
o il Centro Tec_ha di Gattinara
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COSA FARE CON UN RAGAZZO CON DSA?
o Incoraggiarlo e lodarlo
o Condurre ogni sforzo per costruire la fiducia in sé
o Trovare qualcosa in cui riesce bene
o Fargli usare testi ridotti non per contenuto ma quantità di
pagine
o Valutare il contenuto del lavoro scritto e non l’ortografia
o Valutare le risposte orali
o Fornire più tempo per copiare alla lavagna
o Lasciare lavorare il ragazzo con il testo aperto
o Fargli capire che comprendete le sue difficoltà senza
compatirlo
o Fargli usare gli strumenti compensativi
o Ridurre lo studio delle lingue straniere in forma scritta
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COSA NON FARE CON UN RAGAZZO CON DSA?
o Evitare di farlo leggere ad alta voce
o Non infierire su tutti gli errori dei testi scritti
o Non dare liste di parole da imparare a memoria
o Evitare di fargli ricopiare il lavoro svolto
o Non paragonarlo agli altri
o Evitare di definire lento, pigro, svogliato o stupido.
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Albert Einstein:
“Non insegno mai nulla ai miei allievi.
Cerco solo di metterli in condizione di poter imparare”
Ce la
possiamo
fare??
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