SOSTEGNO ALLE COMUNITA’ E VALORIZZAZIONE DEI LUOGHI E DELLE LORO IDENTITA’ Ermanno Bonomi Manager della rete di imprese CORE TOURISM NETWORK mercato1.0 Di massa (i clienti sono tutti uguali) Corto (solo i best seller emergono) Global (il mondo è un unico mercato uguale) marketing 1.0 Uniderazionale (azienda > cliente) Impersonale (Clienti = target da colpire) Costoso (Mass Market = Mass costs) Dal target Consumatori con bisogni omogenei web (r)evolution •Interconnessione •(le persone sono collegate sempre e ovunque) •Informazione (reperire e produrre info è sempre più facile) •Disintermediazione •(distribuzione e molteplicità non sono più limiti) .. Al consum-attore imprese 2.0 •Ascoltano •le conversazioni online dei clienti e la propria reputation •Conversano con i clienti per intuire opportunità e rischi •Coinvolgono •i clienti, “ingaggiandoli” dal concepting alla vendita marketing 2.0 Bidirezionale (azienda <> cliente) Personalizzato (il cliente è al centro) Conveniente (ascoltare fa risparmiare) Persistente (messaggi permanenti) ha la coda lunga Old Market New Market Web 2.0 “Web 1.0 was commerce, Web 2.0 are people ” Ross Mayfield “Web 2.0 seems to be like Pink Floyd lirycs: It can mean different things to different people, depending on your state of mind” Kevin Maney ..al consum-autore …nella fase attuale un individuo sceglie più sulla base di motivi irrazionali… …segue le proprie emozioni e vuole costruire su queste il proprio prodotto Nella decisione del consumatore la componente razionale (consapevole) conta per il 5% il restante 95% dipende da elementi emozionali (non consapevole), a livello preconscio, se non inconscio, e induce a comportamenti legati all’esperienza avuta La logica vi porterà da A a B. L'immaginazione vi porterà dappertutto". Albert Einstein La qualità emozionale A determinare il successo o l'insuccesso di un prodotto concorrono fattori nuovi, di natura sociologica e psicologica, che vanno quindi ben oltre la qualità del prodotto stesso. La sfida, al giorno d’oggi, non è più quella tra prodotti ma quella tra percezioni attorno ai prodotti; ed è allora la comunicazione, che sulle percezioni lavora, a fare la differenza. Per il turista la qualità del turismo non è solo la “qualità percepita” , quella degli indicatori standard che proviene dalla possibilità di misurare i servizi o l’ambiente di un albergo o di un territorio e misurabile (customer satisfaction). Per il turista la qualità del turismo è intesa come l’intensità di un’emozione (qualità emozionale) che si prova in un luogo, in una struttura ricettiva o più in generale in un territorio. Non è solo quella “qualità percepita” , quella degli indicatori standard e che proviene dalla nostra superata mentalità di marketing di volere influenzare in qualche modo il cliente. . Il cervello non mi trasmette solo la realtà com’è ma come essa è elaborata dalla mia esperienza. Anche il nostro cervello si evolve, in una società sempre più tattile che si sviluppa sulle relazioni sociali anche grazie ad internet, che riscopre le emozioni come elemento importante nelle decisioni. Fare leva sulle emozioni è fondamentale quando si comunica il turismo poiché: ogni territorio genera emozioni, narra storie, rievoca tradizioni, crea la memoria di eventi e definisce il GENIUS LOCI dei luoghi La comunicazione deve quindi avvenire attraverso gli occhi e il cuore di chi vive direttamente l’esperienza turistica Ma distinguiamo subito……dal marketing polisensoriale • • Le sensazioni irrazionali che concorrono al processo d’acquisto, dipendono dagli stimoli sensoriali attivati nel consumatore al momento della sua decisione; ne consegue la necessità per l’azienda di trasmettere gli stimoli sensoriali più adatti a convincere il cliente circa l’irrinunciabilità e l’insostituibilità del prodotto. Si occupa di tecniche di vendita e di comunicazione basate sulla sollecitazione strategica di tutti e cinque i sensi del consumatore. L’apprendimento umano si basa per l’83% sulla vista, per l’11% sull’udito, per il 3,5% sull’olfatto e per l’1,5% sul tatto. I colori determinano l'interazione con il messaggio Per esempio, il rosso acuisce l’olfatto, stimola la sensibilità delle papille gustative, migliora l’appetito, alza la pressione e incrementa il ritmo del respiro e del battito cardiaco. Al contrario, il colore blu riduce l’appetito, rallenta il battito, diminuisce la temperatura corporea e rallenta il ritmo del respiro, rendendolo più profondo Il marketing emozionale è… UN MARKETING CHE NON VUOLE ESSERE RAGGIRO DEL CONSUMATORE LE EMOZIONI SONO ELEMENTO FONDAMENTALE PER IL NOSTRO STARE NEL MONDO REALE E’ UNA RELAZIONE CON L’UTENTE CHE SODDISFI IL BISOGNO DI AUTENTICITA’ CHE LIBERI LE EMOZIONI DELL’UTENTE MA SENZA MANIPOLARLO DI COINVOLGIMENTO EMOZIONALE NEL PROCESSO CREATIVO CON MESSAGGI DIRETTI AL CUORE E’ IL MARKETING DEL FUTURO Essere orientati al cliente significa oggi: Da consumatori a persone: i consumatori comprano, le persone vivono Da prodotto a esperienza: i prodotti appagano i bisogni, le esperienze appagano i desideri. Da qualità a preferenza: il rapporto qualità-prezzo è oggi un fatto acquisito. La preferenza crea nuovi acquisti Da notorietà ad aspirazione: essere conosciuti non vuol dire che si è anche amati! Da comunicazione a dialogo: comunicazione vuol dire narrazione. Dialogo vuol dire interazione. Da servizio a relazione: servizio vuol dire vendita. Relazione vuol dire riconoscimento. (“Brand Jam” di Marc Gobè) Marketing emozionale Ragionare in termini di emozione turistica significa passare dal prodotto turistico, come semplice somma di risorse e servizi, ad un vero e proprio sistema di offerta turistica che propone soluzioni innovative e personalizzate, che valorizzino l’identità dei territori. “Cambia il modo di percepire la realtà e le forme di promozione turistica” ERMANNO BONOMI La Comunità si racconta la narrazione come strumento partecipativo di informazione e promozione territoriale. C’era una volta…e c’è ancora oggi “Così come gli uomini delle tribù primitive partivano per la caccia con il duplice obiettivo di riportare a casa carne da mangiare e storie da raccontare, i turisti moderni viaggiano per trovare paesaggi da vedere e, anche loro, storie da raccontare” Edward Bruner La comunità… . … Si racconta La narrazione come strumento partecipativo di informazione e promozione territoriale Coinvolge la comunità Comunica attraverso il web 2.0 I nostri passi 1. Incontri con la comunità ospitante (comuni, consorzi, gruppi di imprese…) 2. Realizzazione di una piattaforma di comunicazione turistica 3. Creazione di proposte turistiche “emozionali” (itinerari/pacchetti ) 4. Attività di formazione L’anima dei luoghi La natura, l’artigianato, la gastronomia, i luoghi speciali (San Vivaldo) Raccontare un territorio pensando al benessere di chi verrà a visitarlo …Venturino ed il racconto di una scoperta La Comunità si racconta: • Coinvolge la comunità • Comunica attraverso il web 2.0 • Attiva conversazioni autentiche tra residente e turista Un modo nuovo di valorizzare: Un territorio Un gruppo di imprese Un itinerario …