L’Arte nella riabilitazione psichiatrica
Laura Palagini
Cinema, fotografia, televisione
I° Anno
Corso di Laurea in Terapia Occupazionale
Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Pisa
L’Arte nella riabilitazione psichiatrica
La musica
…Il mondo è essenzialmente sostanza acustica..concepito
come suono, canto, strumento musicale, caverna che suona…
Shneider 1960
L’Arte nella riabilitazione psichiatrica
La musica
Cenni storici
Le prime descrizioni degli effetti terapeutici della musica risalgono ai
papiri medici di Kourun (1500 a.C.) che trattavano dell’effetto della
musica sulla fertilità delle donne
In tutte le culture dell'antichità musica e medicina erano praticamente
una cosa sola. "Il sacerdote medico" (lo sciamano) teorizzava che il
mondo fosse costituito secondo principi musicali, che la vita del cosmo,
fosse dominata dal ritmo e dall'armonia.
Professava che la musica avesse un potere "incantatorio" sulla parte
irrazionale, tanto da procurare benessere e che nei casi di "malattia"
potesse ricostituire l'armonia perduta.
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La musica
Cenni storici
Anche Platone ed Aristotele furono, oltre che pensatori e filosofi anche
dei musicologi e musicisti convinti che le arti del ritmo contribuissero a
migliorare la calma interiore, la serenità e la morale.
Il pensiero platonico poggiava su cinque costanti:
1)
II
mondo
è
costituito
secondo
principi
musicali
2) La musica ha un potere incantatorio sulla parte irrazionale dell'Io
3) La vita intera dell'uomo è dominata dall'armonia e dal ritmo
4) Una giusta educazione musicale può garantire la formazione del
carattere
5) La filosofìa è l'espressione più alta della musica
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La musica
Cenni storici
Nel 1632 Robert Burton, medico, diceva: “molti uomini diventano
piacevolmente melanconici nell’ascolto della musica che è il rimedio
più gradevole per le loro pene, paure, tristezze. Elimina le
preoccupazioni e li rende immediatamente tranquilli”.
Richard Brocklesby, medico inglese, nel 1764 scrisse il primo trattato
di musicoterapia, asseriva che la musica avrebbe le proprietà di
aumentare gli effetti delle medicine
Luis Rogers, medico francese, asseriva che i suoni diversi potevano
ottenere modificazioni comportamentali e fisio-logiche: il brano
brillante induceva aumento della frequenza cardiaca, mentre quello
distensivo un’azione sedativa sull’apparato
cardiocircolatorio.
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La musica
Cenni storici
Carlo Broschi, detto Farinelli, (1705 - 1782 )
Cantante dotato di grandissima abilità si dice
risollevò con i suoi canti il Re di Spagna
Filippo V da uno stato di prostrazione ed
apatia, depressione che gli impediva di
espletare la propria funzione di Re e che
nessun medico era riuscito a curare
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La musica
Cenni storici
Le 32 variazioni Goldberg per clavicembalo furono
composte da Bach intorno all'anno 1740, il loro
nome deriva dal destinatario di tale opera ossia J.
Gottlieb Goldberg, musicista e compositore allora
molto conosciuto. La leggenda vuole che Goldberg
commissionasse a Bach quest'opera per alleviare le
notti insonni del signore presso cui lavorava: il
conte Keyserlingk.
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Cenni storici
Nel 1800 Bnoit Majan scrisse “Sur l’utilitè de la musique” iniziava a
prospettare principi di musicoterapia e prendeva in considerazione:
-la natura del disturbo
-i gusti del paziente
-i possibili effetti delle diverse melodie
-le controindicazioni( emicrania, otiti, epilessia)
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La musica
Cenni storici
Nel 1900 Dixon, medico inglese, consigliava l’ascolto di musica blanda e
dolce agli ipertesi ed ai deliranti, vivace ai depressi.
Adler Blumer, psichiatra tedesco, assunse immigrati affinchè suonassero
nell’ospedale di Utica per alleviare le sofferenze dei soggetti con disturbi
mentali
Fù applicato l’uso della ritmica nella cura dei soggetti handicappati
Alla metà del 1900 negli Stati Uniti si effettuarono i primi interventi di
terapia musicale per curare i disturbi psichici degli ex combattenti della
seconda guerra mondiale
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La musica
Cenni storici
Nella metà del 1900 nascono le scuole più importanti di musicoterapia in
argentina ad opera di Rolando Benenzon
In Italia nel 1973 si ha un primo seminario di musicaterapia a Bologna e
nel 1975 qui nasce l’Associazione Italiana di Musicaterapia
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musica e psichiatria
musicoterapia definizione
La musicoterapia è l’uso della musica e/o degli elementi musicali (suono,
ritmo, melodia, armonia) da parte di un musicoterapeuta qualificato con
un cliente o un gruppo, in un processo atto a facilitare, la comunicazione,
la
relazione,
l’apprendimento,
la
motricità,
l’espressione,
l’organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare
le necessità fisiche, emozionali, mentali sociali e cognitive. La
musicoterapia mira a sviluppare le funzioni residue dell’individuo in
modo che il soggetto possa realizzare l’integrazione intra e interpersonale
e conseguentemente migliorare la propria qualità della vita.
Federazione Mondiale Musicoterapia
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musica e psichiatria
Il musicoterapeuta
“La musicoterapia è un processo sistematico di intervento ove il
musicoterapeuta aiuta il “cliente” a migliorare il proprio stato di salute
utilizzando le esperienze musicali ei rapporti che si sviluppano attraverso
di esse come forze dinamiche di cambiamento” (Bruscia 1989)
La figura del musicoterapeuta è fondamentale poiché:
-Fornisce alla persona la chiave per comprendere le proprietà curative
della musica
-Indirizza il trattamento ai disturbi della persona attraverso una
combinazione di interventi musicali e interventi verbali
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Il musicoterapeuta
“Il musicoterapeuta seleziona attentamente la musica o l’attività musicale
basandosi sulla conoscenza degli effetti della musica, degli scopi
terapeutici” (Bruscia 1989)
Il musicoterapeuta gioca un ruolo attivo nell’aiutare il cliente ad ottenere
il suo coinvolgimento nella musica in grado di promuovere la crescita,
creando un atmosfera orientata al successo, stabilendo un rapporto con il
cliente e trasformando una semplice attività musicale in musicoperapia.
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musicoterapia funzioni
La musicoterapia favorisce:
1. l’espressione di contenuti emozionali
2. Sviluppo di comunicazione non
l’ampliamento di abilità espressive
verbale
che
3. Stimolazione indiretta di funzioni cognitive:
concentrazione, memoria, prassie, orientamento
Federazione Mondiale Musicoterapia
permetta
attenzione
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musica e psichiatria
Campi di intervento
1) Un primo indirizzo che è di orientamento psico-pedagogico o pedagogico,
trova applicazione nell'ambito delle strutture educative nel contesto
istituzionale della scuola nella prevenzione della disabilità
dell'apprendimento, nella riduzione dell'abbandono scolastico e nel successo
formativo collocandosi tra le attività di sostegno psico-pedagogico previste
dalla circolare 257 del 9 agosto 1994 del Ministero della Pubblica
Istruzione.
2) Un secondo indirizzo è di tipo clinico e psichiatrico dove si prospettano
attività in enti ospedalieri, in case di cura e centri di assistenza e
riabilitazione
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Percorsi di intervento
L’intervento è costituito da più sedute e viene impostato
attraverso le suddette fasi:
1) Analisi ed osservazione del caso (valutazione della
motivazione)
1)Raccolta dell'anamnesi, dati, ecc....;
2)Approfondimento diagnostico iniziale..
3)Compilazione anamnesi sonoro - musicale
4) Elaborazione di un progetto di intervento dettagliato;
5) Verifiche periodiche tramite osservazione durante le
attività, protocolli, colloqui con i parenti e responsabili;
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Percorsi di intervento
Colloquio musicoterapico
-colloquio individuale con il paziente e con i familiari per indagare:
1. storia sonoro-musicale
2. Relazione con la musica
-nell’ascoltare
-nell’interagire
-nell’esprimersi
-abitudini,gusti,desideri
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Percorsi di intervento
Valutazione musicoterapica
1.valutazioni espressive
2.valutazioni capacità recettive
-valutazione ritmica
-riconoscimento melodico
(capacità di seguire e riprodurre un ritmo)
-valutazione del canto
-valutazione del modo di usare
uno strumento
-discriminazione dei suoni
-discriminazione dei timbri
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Percorsi di intervento
Le tipologie delle sedute di musicoterapia si
dividono a seconda dei casi in:
1)sedute di Musicoterapia di ascolto
2)sedute di Musicoterapia attiva
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Percorsi di intervento
Musicoterapia attiva
Nell’intervento il paziente ha un ruolo attivo quanto a creazione della
musica, improvvisazione, dove egli stesso diventa emittente del suono
oppure utilizzando uno strumento.
In questa forma il musicoterapeuta deve avere un ottima conoscenza
della musica al paziente non è richiesta nessuna conoscenza musicale
Il paziente deve fare musica spontaneamente, sperimentare suoni,
ritmi, melodie, timbri a cui il musicoterapeutica deve attribuire un
valore e cercare di strutturarla in contesti individuali o di gruppo
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Percorsi di intervento
Musicoterapia attiva
Le varie tecniche di musicoterapia attiva possono essere
associate a varie altre forme artistiche: danza, pittura, poesia,
recitazione
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psicosi
Musicoterapia attiva
Nei soggetti psicotici consente:
1. l’espressione delle emozioni
2. Armonizzazione tra attività motoria e mentale
3. Ristrutturazione di tempo e durata
4. Utilizzazione di una comunicazione non verbale
5. L’istituzione di una relazione interpersonale attraverso la musica
6. Lo sviluppo delle capacità di socializzazione nella integrazione di
gruppo
7. Lo sviluppo della creatività
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Le tecniche
Musicoterapia attiva
I mediatori sonoro-musicali per le sedute sono:
1. Gli strumenti musicali
2. I suoni prodotti mediante il corpo, le cosiddette “percussioni”
3. La voce
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musica e psichiatria
Le tecniche
Musicoterapia attiva
Gli strumenti musicali
utilizzano come strumenti:
- l'ambiente
- strumenti elettronici
- strumenti musicali creati dal paziente
- strumenti musicali propriamente detti, comprendenti: tamburi, triangoli,
piatti oscillanti, legnetti, wood block, piastre sonore, xilofoni,
metallofoni ecc.
Vengono anche utilizzati strumenti Medio-Orientali es. Bendir, Satz; Sud
Americani es: Congas, Bonghi, Calimba, Caxixi, Maracas, Berimbau,
Tambora; Irlandesi es: Bodran; Africani es: Djembè, Ingungu, Ntenga,
Belafon, Xilofono Bantù; Indiani es: Santur (55 corde o 75 corde), Tabla
etc....
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Le tecniche
Musicoterapia attiva
Gli strumenti musicali
grancasse
piatti
metallofoni
tamburi
Strumentario ORFF
gusci di
cocco
Da costruire per conto proprio (mezze noci di cocco svuotate della polpa). Si
suonano battendo le due parti una contro l'altra o su una superficie solida
legnetti
Sono di palissandro o legno pregiato (misurano dai 14 ai 18 centimetri).
Si
suonano tenendoli con elasticità per non impedire la vibrazione e battendoli uno
contro l'altro. Facile da costruire per conto proprio.
frusta
E' costituita da due assicelle di legno stagionato, unite ad una estremità da una
cerniera. Producono uno schiocco secco e sonoro. Facile da costruire per conto
proprio
nacchere
(Castagnette) Solitamente di ebano si usano quelle a manopola (una tavoletta
fissa al centro, due valve mobili ai lati). Vanno battute sul palmo della mano per
figurazioni ritmiche o con movimento continuo.
cassettina
(Wood-block) In palissandro, a 1 o 2 feritoie. Si suona tenendola appoggiata su
una superficie, sotto di essa andrà disteso un sottile pezzo di stoffa. Oppure in
mano avendo l'accortezza di non stringere molto.
cilindretti
(Tip-top) Sono in palissandro, a due suoni di diversa altezza. Si suonano
percuotendoli con battenti di vario tipo all'estremità di ogni cilindro. La mano va
stretta nel punto centrale per non bloccare le vibrazioni.
Strumentario ORFF
blocks
cinesi
(Temple-bock) Sono di legno cavo con 5 misure diverse ed imitano lo zoccolo
del cavallo. I battenti sono variabili a seconda dell'effetto desiderato.
reco-reco
(Guiro) Ricavato da una grossa canna di bambù oppure fabbricato in corno di
bue, produce una sorta di gracidio. Si suona con movimento discontinuo per
avere figurazioni ritmiche o continuo per ottenere il tremolo.
maracas
(Crepitacoli di varia forma) Sono tra gli strumenti più facili da costruire
utilizzando contenitori da riempire con riso, sabbia.... Le maracas si suonano
battendole sul palmo della mano o con movimento continuo.
raganella
In legno stagionato, produce un tipico crepitio. Si suona imprimendo un
movimento rotatorio alla cassettina dentro la quale una linguetta di legno scorre
su una ruota dentata a stella solidale con la manopola.
tamburello Strumenti di pelle ad una sola membrana su telaio di legno dal diametro che va
da 25 a 50 cm. Si suonano in diversi modi:
a mano
1)
tamburello
con
2)
battente
tamburello 3)
4)
basco
sul bordo: con rotazione del polso mentre il medio, l'anulare e il mignolo
fungono da battente;
2) nel centro: con rotazione del polso mentre funge da battente la base del
palmo o tutto il lato esterno del pollice;
con percussione alternata: tra il pollice e le altre dita;
con un battente: in genere di feltro morbido.
Strumentario ORFF
bongos
Strumento di pelle ad una sola membrana posta su risuonatore di legno a
corpo doppio e con due suoni di diversa altezza: medio e acuto. Si suonano
con una o più dita a seconda dell'intensità desiderata.
tumbas
Strumento di pelle ad una sola membrana posta su risuonatore di legno a
corpo doppio e con due suoni di diversa altezza: medio e grave. Si suonano
con tecnica analoga a quella dei bongos.
tamburo
E' in pelle (due membrane) su telaio di legno, la membrana inferiore funge
da risuonatore. Si suona con una tecnica elementare con delle bacchette.
E' in pelle (due membrane) su telaio di legno. Il diametro varia dai 25 ai 35
tamburo a cm. Timbro variabile a seconda del punto in cui viene percosso. Si suona
tenendolo appeso davanti al petto oppure tenendolo appoggiato su un
mano
supporto adatto.
E' in pelle con doppia membrana su telaio di legno con diametro variabile
grancassa dai 50 ai 62 cm. Il battente con cui va suonato è di tipo specifico.
timpani
E' in pelle (una membrana) su risuonatore di metallo o di legno. Esistono
modelli appositamente brevettati per lo strumentario Orff. Si suona verso
il bordo con appositi battenti di feltro morbido.
Strumentario ORFF
campanelli
metallofono
xilofono
Gli xilofoni, i metallofoni e i campanelli (glockenspiel) rappresentano la
sezione intonata e la struttura portante dell'intero strumentario
Orff.
Si
dividono
in
tre
famiglie:
1)
xilofoni (lamine in palissandro risonanza breve),
2) metallofoni (lamine in lega d'alluminio - risonanza prolungata),
3)
campanelli/glockenspiel
(lamine
in
acciaio
nichelato
risonanza
prolungata).
Ciascuna di queste famiglie è costituita da 2 o 3 modelli divisi in
soprano e contralto o soprano, contralto e basso. Si suonano con
battenti variabili.
battente a testa
morbida
Orff individua circa 20 tipi di battenti diversisia per materiale che per
forma: di legno, con anello in gomma, ricoperti con filo di lana scura, di
feltro chiaro, con anello di cuoio, con lana merino, acciaio, spazzola,
gomma. Inoltre sarebbe opportuno utilizzare per ogni strumento un tipo
differente di battente che più si adatta alle sonorità e alla timbrica di
quest'ultimo.
piattini
(Cimbalini) In bronzo argentato si usano a coppia. Si suonano sfiorando il
bordo dell'uno con quello dell'altro, oppure battendoli uno contro l'altro e
battente a testa
dura
Strumentario ORFF
sonagliera
triangolo
campanacci
piatto
sospeso
Si suonano per figurazioni ritmiche e sono disponibili diversi
modelli:
1) ad asta: intelaiatura di canna con sonagli a piattino; 2) a
maniglia: con campanellini o bubboli; 3) a bubboli: fissati su fascette di
cuoio.
In acciaio argentato, misura da 10 a 30 cm di lato, da fissare ad un filo
sottile. Per battente un asticina di metallo. Si suona con supporto con
movimento continuo (tremolo).
In ferro ottonato e di misure diverse (max 5) vengono suonati con battenti
diversi a seconda della sonorità desiderata.
(Cimbali) Costruiti in bronzo argentato il loro diametro misura: da 25 a 35
cm per il piatto sospeso; da 10 a 30 cm per i piatti. Il tipo di battente varia
a seconda della sonorità desiderata. Si suonano con supporto o senza. Se
vengono percossi sul bordo producono una sonorità piena e una vibrazione
lunga; se vengono percossi verso il centro producono un timbro smorzato e
una vibrazione corta.
Strumentario ORFF
armonica a
bicchieri
Da realizzare per conto proprio con dei bicchieri (particolarmente
adatti sono quelli a calice). L'intonazione di ogni bicchiere verrà
graduata mediante l'immissione di acqua. Usare piccoli battenti di
legno.
flauto dolce
La famiglia dei flauti dolci comprende quattro modelli: soprano,
contralto, tenore e basso e grazie alla loro attuale diffusione sono
reperibili sul mercato in modelli di ogni costo e tipo.
basso a corde
E' una sorta di moderna tromba marina e può essere suonato con
l'arco o pizzicando le corde. Non è prodotto in serie ed ha un costo
elevato.
chitarra
Si adatta ad un uso elementare per il carattere estremamente diretto
della produzione del suono. Può essere usata con il plettro o anche per
effetti particolari.
Strumentario ORFF
STRUMENTI A PERCUSSIONE A SUONO INDETERMINATO
di legno
di metallo
a membrana
gusci di cocco
legnetti
(claves)
frusta
nacchere
(castagnette)
cassettina
(wood-block)
cilindretti
(tip-top)
block cinesi
(temple-block)
reco-reco
(guiro)
crepitacoli
raganella
piattini
(cimbalini)
sonagliere
triangolo
campanacci
piatto sospeso
piatti
(cimbali)
tamburello
(senza sonagli)
tamburo basco
(con sonagli)
bongos
tumbas
tamburo
tamburo a mano
grancassa
Strumentario ORFF
STRUMENTI A PERCUSSIONE A SUONO DETERMINATO
a lamine
a membrana
metallofoni di varie dimensioni
xilofoni di varie dimensioni
glockenspiel
timpani
ALTRI STRUMENTI
melodici
di sostegno
flauti dolci
armonica a bicchieri
bassi a corde
chitarre
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musica e psichiatria
Musicoterpia attiva
Corretto allestimento di uno strumentario di musicaterapia:
-varietà di strumenti a disposizione: ricchezza timbrica
-presenza equilibrata di strumenti melodici e a percussione
-varietà di forma e materiali
-varietà di proprietà di risonanza dei vari strumenti
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musica e psichiatria
Le tecniche
Musicoterapia attiva
Le percussioni corporee
Le percussioni corporee prima degli strumenti musicali favoriscono la
possibilità di un aggancio diretto tra corpo ed espressione sonoromusicale a partire da un parametro fondamentale: il ritmo.
E’ un percorso vero la presa di coscienza di tutte le parti del corpo
attive
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musica e psichiatria
Le tecniche
Musicoterapia attiva
La voce
E’ il primo strumento musicale completo che l’uomo possiede…
Ba 2000
La voce utilizzata come espressione non verbale permette di:
-Affermare la propria identità nella forma di un suono scelto
personalmente
-Utilizzare il proprio suono come mediatore di una comunicazione con
l’esterno
-Scambio relazionale con altre persone
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Le tecniche
Musicoterapia attiva
La voce
L’approccio riabilitativo attraverso il canto consente:
1. Un consapevole esame dei mezzi a disposizione (limiti e potenzialità)
2. L’apprendimento dell’uso delle proprie potenzialità
3. La scarica emozionale attraverso la motricità espressa dall’apparato
fonatorio
4. Il conseguimento di risultati gratificanti
5. Ristrutturazione dei concetti di tempo e durata tramite esperienze
vocali ritmiche via via più complesse
6. Lo stabilirsi all’interno del gruppo di esperienze interpersonali positive
7. La rivalutazione del rapporto con gli altri che si realizza attivamente
nel rapporto corale
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musica e psichiatria
Le tecniche
Musicoterapia corale
E’ efficace per diversi aspetti: in coro molti pazienti possono
esprimersi riducendo i livelli d’ansia, si favorisce la nascita di rapporti
interpersonali. L’effetto corale è più incoraggiante e stimolante e
gratificante.
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Le tecniche
Musicoterapia attiva
Modelli teorici
Modelli di musicoterapia a orientamento:
1.
2.
psicopedagogico-educativo: Carl Orff (germania)
psicodinamico: Rolando Benenzon (Argentina),
Mary Priestley(Inghilterra), Juliet Alvin (Francia)
3. cognitivo-comportamentale: Mauro Scardovelli (Italia)
4. umanistico: Nordoff-Robbins (Inghilterra), Giacomo Gaggero
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musica e psichiatria
Le tecniche
Musicoterapia attiva
Carl Orff
1895-1982 Compositore e didatta tedesco: svolge
un'intensa attività come insegnante e dedicatosi
inizialmente al genere teatrale con la moglie Dorothée,
nel 1924, fonda a Monaco la Guentherschule, in cui si
effettuano corsi di educazione collettiva di ginnastica
ritmica, musica e danza. Nell'ambito di questa
esperienza, ha modo di usare le tecniche musicali che
saranno alla base della sua orchestra di strumenti a
percussione: bicchieri, campane, xilofoni ecc. Le idee
di Orff, raccolte durante questo lavoro, sono poi
diventate un metodo con la pubblicazione intitolata
"Das
Schulwerk".
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musica e psichiatria
Le tecniche
1) visione del cartone animato "Alice nel paese delle meraviglie" di W.D.
2) analisi: la musica che funge da sottofondo o accompagna l'azione, la musica che
determina stati d'animo o emozioni particolari, la musica che sottolinea i personaggi
principali e le loro caratteristiche;
3) scelta dei personaggi: Alice, Bianconiglio, Regina di cuori;
4) analisi ritmica e melodica dei brani musicali che sottolineano ed accompagnano i
personaggi scelti;
5) rappresentazioni grafiche estemporanee delle melodie ascoltate estrapolate dalla
colonna sonora del cartone animato;
6) esplorazione dello strumentario Orff disponibile;
7) scelta di alcuni strumenti per la rappresentazione sonora dei personaggi seguita
dall'ascolto e dall'analisi di ogni singolo strumento con la motivazione della scelta;
8) costruzione di una partitura grafico-pittorica con colori, segni, simboli
rappresentativi dei vari strumenti e dei vari modi di suonare
9) esecuzione musicale in gruppi dei brani elaborati e relative registrazione.
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Le tecniche
Si tratta di strumenti semplici che consentono gratificazione
immediata, giochi sonori, per consentire la riproduzione di ritmi
facili e l’apprendimento delle più elementari regole musicali.
Strumenti più utilizzati le percussioni, flauto, chitarra
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Le tecniche
Musicoterapia attiva
Nato a Buenos Aires nell’anno 1939, rappresenta la massima
autorità mondiale nel campo della musicoterapia e della sua
applicazione all’autismo, pazienti in coma, Alzheimer e nella
formazione professionale.
Rolando Benenzon
Medico-Psichiatra, Facoltà di Medicina - Università di Buenos
Aires. 1962 Medico Consulente, Servizio di Psichiatria Ospedale Municipale J. Penna. 1966 - ad oggi. Formazione in
psicoanalisi e in tecniche psicodrammatiche.
Musicista e Compositore. Fonda nel 1966 il corso di
Musicoterapeuta presso la Facoltà di Medicina dell’
Universidad del Salvador de Buenos Aires.
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musica e psichiatria
Le tecniche
Musicoterapia attiva
Il metodo Benenzon uno dei più diffusi in tutto il mondo e viene privilegiata la
comunicazione non verbale e quindi il codice musicale, quello gestuale,
corporale, mimico
Alla base delle teorie legate a questo modello c'è il concetto dell'ISO, ossia
l'insieme degli archetipi sonori propri dell'individuo e le esperienze sonore a
lui familiari.
L'ISO può essere, culturale, ambientale, familiare, universale.
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Le tecniche
Musicoterapia attiva
Modelli teorici
Mauro Scardovelli, psicologo, giurista, ricercatore
Facoltà di Scienze della Formazione a Genova
teorizza la tecnica del “dialogo sonoro” come forma
di comunicazione non verbale tra due soggetti
mediante il suono.
Il musicoterapeuta diventa un “facilitatore” che nel
caso di soggetti con disturbi psichici ha il compito di
organizzare e attribuire un significato ai
comportamenti spontanei del soggetto
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Le tecniche
Musicoterapia attiva
Modelli teorici
Modello Nordoff-Robbins: Paul Nordoff, compositore e pianista
americano e Clive Robbins, psicopedagogista inglese, collaborarono
insieme per fondare il modello di musicoterapia creativa
Secondo questi autori in ogni essere umano c’è una responsività innata
alla musica e che in ogni personalità è possibile raggiungere un
“bambino musicale” o una “persona musicale”.
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musica e psichiatria
Le tecniche
Musicoterapia attiva
Modelli teorici
Nordoff e Robbins credevano nella naturale responsività alla musica e nel
potere della musica di rendere possibile l’auto espressione e
comunicazione lo sviluppo speciale dei talenti creativi.
La loro relazione con il paziente è costruita su un approccio
“amichevole”, lasciando spazio alla libera espressione del soggetto.
L’intervento si esplica con l’ausilio di due musicoterapeuti: l’uno
impiegato nel suonare uno strumento, l’altro nel lavoro diretto con il
soggetto
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musica e psichiatria
Musicoterapia attiva
Applicazione nell’intervento riabilitativo
Può essere applicata nella riabilitazione psichiatrica e psicosociale con
soggetti con deficit cognitivo o con disturbi psichici come “strategia e
prassi preconfezionata, sulla quale il paziente possa riplasmare
competenze socio-relazionali atrofiche o mai possedute, entrando
meno nel merito delle dinamiche emozionali…
Postacchini 1997
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musica e psichiatria
Musicoterapia attiva
Applicazione nell’intervento riabilitativo
Il lavoro riabilitativo si basa essenzialmente sul condurre il paziente ad
eseguire per imitazione ritmi semplici allo scopo di favorire delle
funzioni motorie, cognitive e sociali. l’armonizzazione psico-fisica
perduta e sviluppare le abilità residue con lo scopo di fagli assumere
nuovi schemi di sequenzialità e regolarità nei movimenti...
Le componenti armonizzanti utilizzate si riferiscono a parametri
fondamentali quali il timbro, il ritmo e l’intonazione.
Postacchini 1997
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musica e psichiatria
Musicoterapia attiva
Applicazione nell’intervento riabilitativo
1.
2.
3.
4.
5.
La musica terapia in questi soggetti stimola:
La percezione delle diverse parti del corpo
L’esperienza dei concetti di tempo e durata
La coordinazione motoria e l’emissione vocale
Il riconoscimento delle diversità sonoro-musicali e del loro valore
estetico
L’esperienza dell’ascolto reciproco e della counicazione musicale
Postacchini 1997
L’Arte nella riabilitazione psichiatrica
musica e psichiatria
Musicoterapia attiva
Applicazione nell’intervento riabilitativo
La musica terapia in questi soggetti si pone come obiettivo:
1. Il miglioramento della propriocezione corporea
2. Il miglioramento del tono dell’umore
3. Il miglioramento della socializzazione e delle capacità empatiche
Postacchini 1997
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musica e psichiatria
Musicoterapia attiva
Applicazione nell’intervento riabilitativo
I gruppi di lavoro possono essere costituiti da 6-12 persone e guidati da
due operatori di cui uno svolge il ruolo di conduttore e l’altro lo
appoggia in qualità di co-conduttore intervenendo al fianco dei soggetti
con maggior difficoltà.
Ba 2000
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Musicoterapia attiva
Applicazione nell’intervento riabilitativo
Poiché l’attività possa coinvolgere tutto il gruppo è utile partire
dalla “prestazione minima espressa” che rappresenta le
competenze residue comuni a tutti i partecipanti.
Poi si procede alla somministrazione di strutture ritmiche a
complessità crescente che mirano ad armonizzare la qualità delle
performance
Ba 2000
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Musicoterapia attiva
Applicazione nell’intervento riabilitativo
Nella somministrazione delle strutture musicali verranno
impiegati altri ausili visivi come luci, rappresentazioni grafiche,
uditivi come scansioni meccaniche esterne tipo il metronomo,
cenestesici tipo vibrazioni, cognitivi come scasioni numeriche
(contare i movimenti) o verbali: mimici e gestuali
Ba 2000
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musica e psichiatria
Musicoterapia attiva
Applicazione nell’intervento riabilitativo
Il setting
Il luogo fisico in cui si svolge la seduta assume definizione
differente a seconda del modello a cui si ispira l’intervento:
dovrebbe essere insonorizzato, isolato, arredamento essenziale.
Gli strumenti devono essere identici almeno a coppia in modo da
favorire il lavoro di imitazione
Ba 2000
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Musicoterapia attiva
Applicazione nell’intervento riabilitativo
la valutazione
valutare la composizione di gruppo è eterogenea per età e
patologia e per idoneità alla pratica musicale e si stabilisce la
valutazione mediante.
1. Anamnesi sonoro-musicali
2. Osservazione dell’espressività musicale in contesto
esplorazione nell’ambito muiscoterapico
3. Osservazione sulla recettività muicale
4. Su questa base viene formulato l’ipotesi di intervento
Ba 2000
di
libera
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musica e psichiatria
Musicoterapia attiva
Applicazione nell’intervento riabilitativo
la seduta
1. presa di contatto con il proprio corpo per acquisire maggiore consapevolezza a
livello di ritmi fondamentali-gesti-suoni sviluppando e potenziando l’autoascolto
in rapporto con il senso di identità e di autostima necessaria per potersi esprimere
musicalmente
2. ascolto dell’altro in un clima di empatia
3. attivazione motoria progressiva (basi musicali più vivaci che stimola canto e
danza)
4. improvvisazione musicale
5. verbalizzazione dei vissuti
6. ri-creazione musicale ( esecuzioni strutturate)
7. breve ascolto musicale volto a focalizzare e ad integrare le singole condotte
d’ascolto con sintetici commenti di ogni membro del gruppo
Ba 2000
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musica e psichiatria
Musicoterapia d’ascolto
…esperienze musicali in cui predomina l’ascolto di stimoli ritmico
musicali finalizzati al recupero alla risocializzazione all’integrazione
sociale di persone che a causa di handicap fisici o psichici presentano
una limitata esperienza relazionale e sociale…
Ba 2003
L’Arte nella riabilitazione psichiatrica
musica e psichiatria
Musicoterapia d’ascolto
L’ascolto musicale è una azione vera e propria, una attività delle nostre
parti più profonde (Gertrude Orff 1979)
La musica è comunicazione, linguaggio, stimolo e reca con sé
numerose possibilità di contatto, di rapporto, di incontro…è un mezzo
di comunicazione non verbale ma può costituire un tramite alla
comunicazione verbale stessa…stimola la libera associazione e
l’evocazione di ricordi…Ristruttura il senso del tempo e della durata
(S.Bellinzoni 1994)
Ba 2003
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musica e psichiatria
Musicoterapia d’ascolto
La musicoterapia d’ascolto, o ricettiva diventa semplicemente
“passiva” se:
-l’ascolto è vincolato a musiche ritenute familiari, non idonee a
produrre cambiamento
-la diffusione dei brani viene impiegata senza successiva
verbalizzazione da parte dei musicoterapeuti
-l’ascolto sfugge alla volontà del soggetto
Ba 2003
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Musicoterapia d’ascolto
L’ordine all’interno della musica, definito dai rapporti numerici tra
note e da regole matematiche (la seriazione della musica dodecafonica)
il raggruppamento ordinato secondo una dimensione temporale delle
note nei ritmi, il rapporto logico formale e temporale tra tema, sviluppo
e conclusione di un brano musicale sarebbero tutte connotazioni
positive sulle attività psichiche tanto più contenitive e ristrutturanti
quanto più rigoroso il contrappunto (musiche preclassiche e barocche)
Ba 2003
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Musicoterapia d’ascolto
Le capacità evocative della musica sarebbero in relazione con la
corrispondenza tra struttura interna della musica e struttura del
sentimento evocato in un processo percettivo creativo in cui percezioni
e esperienze passate si collegano ad esperienze percettive presenti.
La musica ha poi un potere aggregante a partire dalla musiche tribali a
quelle dei concerti attuali
Ba 2003
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Musicoterapia d’ascolto
Gino Stefani nel 1993-1994 ha sperimentato un metodo di ascolto
musicale di gruppo partendo da obiettivi prima di animazione poi
sempre più via via terapeutici.
1.Livello: può essere quello di stimolare le persone a prendere la parola
sulla musica con motivazioni quali: l’ascolto approfondito, la
possibilità di esprimersi comunicare socializzare e parlare di musica
capendola con varie e diversificate esperienze d’ascolto.
Ba 2003
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Musicoterapia d’ascolto
2. Livello: Si parla di “condotta di ascolto” che consente
all’operatore musicale di effettuare “da-per-con” soggetti
determinati un lavoro di ricerca sull’esperienza di questi: alcuni
esempi
-gioco senso-motorio
-gioco simbolico (ove si fa-ascolta musica per
rappresentare con i suoni qualcos’altro)
-il gioco di regole, (ove si fa/ascolta musica per il piacere
di seguire le regole)
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musica e psichiatria
Musicoterapia d’ascolto
3. Livello: raccolta delle chiavi di lettura e interpretazione dei
brani di ogni partecipante, rappresentazione dell’oggetto sonoro
attraverso il corpo
4. Livello: Il conduttore riassume ed interpreta tutte le
rappresentazioni del gruppo in modo da definire e confrontare
tutte le personali condotte migliorando la consapevolezza del
rapporto con l’oggetto sonoro, orientare il gruppo ad una precisa
condotta sonora. Stimolare i soggetti a nuove condotte di ascolto
favorisce il cambiamento e l’evoluzione del soggetto
L’Arte nella riabilitazione psichiatrica
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Musicoterapia d’ascolto
Per selezionare i brani di ascolto sono stati condotti numerosi studi
che hanno verificato:
1. l’uniformità di reazioni all’ascolto musicale e la possibilità di
attribuzione a ciascun brano un carattere specifico ed
evocativo di particolari emozioni
2. L’eventuale relazione tra tipo di risposta e tipo di patologia
3. La specificità terapeutica di opere musicali selezionate in base
alla loro risonanza emotiva e agli effetti indotti
Ba 2003
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Musicoterapia d’ascolto
Gli studi più famosi sono di Capurso e Simon nel 1970, dove sono stati riportati i
risultati di una sperimentazione USA facendo ascoltare a 1075 giovani 105 brani
musicali e selezionati.
Gli indicatori delle composizioni musicali erano:
1.Felice, gaio, gioioso, stimolante, trionfante
2.Agitato irrequieto, irritante
3.nostalgico, sentimentale, calmante, meditativo, rilassante
4. devoto, reverente
5.Triste melanconico, affliggente, deprimente
6. misterioso, magico, grottesco
I risultati evidenziarono che le reazioni emotive evocate da un brano sono uniformi per
La maggior parte degli ascoltatoti
Ba 2003
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Musicoterapia d’ascolto
Uno studio venne condotto facendo ascoltare 8 diversi brani musicale,
4 a carattere felice, 4 a carattere triste, a 3 gruppi di soggetti: normali,
schizofrenici, maniacali e depressi
I risultati evidenziarono come:
-i soggetti normali erano in grado di riconoscere i brani tristi e felici
-i soggetti depressi erano apparsi sensibili agli stimoli di musiche tristi
-i soggetti maniacali preferivano brani felici e di non gradivano le musiche
tristi
-gli schizofrenici hanno dato un interpretazione errata e non sembravano
gradire la musica triste
Ba 2003
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musica e psichiatria
Musicoterapia d’ascolto
Scelta dei brani
La selezione dei brani deriva dal metodo di “differenziazione
semantica” di (Bottcher 1971). Gli ascoltatori devono indicare
graficamente quali sentimenti, tra una serie di opposti, sono evocati da
un certo brano che misura
Tristezza-gioia
Tenerezza-durezza
Vita-morte
Nostalgia-speranza
Questo consente per ogni brano di costituirne un profilo
Ba 2003
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Musicoterapia d’ascolto
Scelta dei brani
Il ritmo sembra avere un effetto fisiologico e psicologico di
stimolazione delle sensazioni cenestesiche, mentre la melodia agisce
più selettivamente sull’attenzione, consentendo di incrementare le
capacità di attenzione e distogliendo il soggetto dalla concentrazione
sulla propria patologia
Ba 2003
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musica e psichiatria
Musicoterapia d’ascolto
Scelta dei brani
La musica classica sembra favorire la coesione di gruppo per la
struttura che genera sicurezza, mentre la musica romanitca sembra
spingere all’individualismo e nonostante la carica emotiva non faciliti
l’integrazione tra i membri del gruppo.
Ba 2003
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Musicoterapia d’ascolto
Le sedute
Setting: luogo insonorizzato dotato di un impianto ad alta fedeltà
Le sedute dovrebbero avvenire con cadenza bisettimanale, in gruppo.
L’inizio delle sedute è preceduto da colloqui anamnestici musicali
La seduta è caratterizzata da:
-un colloquio introduttivo: si valuta condizione psicologica dei pazienti, coesione
del gruppo per scegliere adeguatamente il programma musicale
-una fase di ascolto intervallata dalla discussione alla fine di ogni brano
proposti all’ascolto 3 brani musicali di contenuto emotivo diverso non superiore a
10 minuti.
-fase di verbalizzazione: I pazienti vengono invitati a verbalizzare liberamente
sensazioni, emozioni, viene stimolata la discussione
-una fase conclusiva
Ba 2003
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Arti e riabilitazione
La Globalità dei linguaggi
La Globalità dei Linguaggi (GdL) è una disciplina una disciplina formativa nella
comunicazione ed espressione con finalità di ricerca, educazione, animazione,
riabilitazione, terapia, ideata da Stefania Guerra nel corso degli ultimi trent’anni
Il campo, l’oggetto specifico della disciplina è, precisamente, la comunicazione e
l’espressione. ‘con tutti i linguaggi’ o ‘globalità dei linguaggi’ significa anzitutto
apertura e disponibilità a tutte le possibilità comunicative ed espressive, verbali o
non verbali, senza previe esclusioni.
La MusicArTerapia (MAT) è la GdL nella sua dimensione operativa. L’obiettivo è lo
sviluppo dei potenziali umani comunicativi ed espressivi attraverso l’uso delle arti in
cui ogni funzione sensioriale viene attivata.