INFARTO MIOCARDICO
ACUTO
Il tempo
è
muscolo
ARTERIE CORONARICHE
Originano dall’aorta, appena sopra la valvola
aortica.
La coronaria sinistra ha tre ramificazioni:
Arteria coronarica sinistra principale
Arteria coronarica di sinistra anteriore
discendente
Arteria circonflessa che circonda il cuore
come indica suo stesso nome.
La coronaria destra perfonde la parte
destra del cuore.
La parte posteriore del cuore è irrorato da
un altro ramo che origina dall’arteria
coronarica di destra chiamato arteria
discendente posteriore.
INFARTO DEL MIOCARDIO CAUSATO DA:
1. riduzione
del flusso ematico in un’arteria
coronarica a causa di processi aterosclerotici e alla
completa occlusione di un’arteria da parte di un
embolo o trombo
2. vasospasmo
(vasocostrizione
improvvisa)
di
un’arteria coronarica
3. ridotto apporto di ossigeno derivante da emorragia
acuta, anemia, ipotensione
4. aumento del fabbisogno di ossigeno in seguito ad
aumento della frequenza cardiaca, tirotossicosi,
ingestione di cocaina
SQUILIBRIO FRA FABBISOGNO DI OSSIGENO E L’APPORTO
DELLO STESSO
Approccio all’infarto oggi
1. Anticipare il più possibile il ricovero in
ambiente adeguato
2. Prevenire e curare le complicanze gravi
3. Riaprire nel più breve tempo possibile il
vaso occluso
ACCERTAMENTO
Valutazione dolore
• Insorgenza e durata (quando è iniziato il
dolore,da quanto dura,compare sempre alla
stessa ora, quante volte si ripresenta )
• Localizzazione o sede (superficiale o
cutaneo, profondo o viscerale, riflesso o
irradiato)
• Intensità (lieve moderato grave)
• Qualità
• UTILIZZO
DI
STRUMENTI
DI
ACCERTAMENTO DEL DOLORE
ECG ED INTERPRETAZIONE
ECG
A. Aspetto normale D II
B. Iniziale sopralivellamento ST
(minuti)
C. Evidente sopralivellamento ST, il
QRS rimane invariato (ore)
D. Compare l’onda Q, l’onda T è
invertita.
Il voltaggio del QRS può diminuire
(giorni)
E. Normalizzazione dell’ST, permane
la Q e la riduzione dell’ampiezza
QRS (settimane)
F. Normalizzazione anche dell’onda T,
permane la Q e la riduzione
dell’ampiezza QRS (mesi)
COMBINAZIONE DI SEGNI E SINTOMI
 CARDIOVASCOLARI:alterazione
(slivellamenti,
Tachicardia,
aritmie)
dell’ECG
brdicardia,
 RESPIRATORI: tachipnea, dispnea, respiro
superficiale, possibile edema polmonare
 GASTROINTESTINALI: nausea e vomito
 GENITOURINARI: oliguria che potrebbe
essere indicativo per shock cardiogeno
 CUTANEI: cute pallida,
(stimolazione
simpatica
contrattilità)
fredda, sudata
per
ridotta
 NEUROLOGICI:
ansia
irrequitezza,
capogiri,Cefalea, disturbi visivi, difficoltà
di linguaggio, alterazione delle funzioni
motorie, livello di coscienza alterato (in
caso di emorragia cerebrale dovuta alla
somministrazione di trombolitici)
 PSICOLOGICI: paura, sensazione di morte
INFARTO DEL MIOCARDIO
VALUTAZIONI DIAGNOSTICHE
ECG
TEST EMATICI (CKMB, mioglobina, troponina )
ECOCARDIOGRAFIA
PROCEDURE INVASIVE
(CATETERISMO CARDIACO E ANGIOGRAFIA
CORONARICA)
Linee guida per l’IMA
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•
Portare l’assistito in ospedale prima possibile
Ecg
Prelievo
MONA ( morfina ossigeno nitrati aspirina )
Farmaci come nell’angina
PTCA
Terapia trombolitica
Eparina
Farmaci trombolitici
Riposo a letto
INFARTO DEL MIOCARDIO
TRATTAMENTO MEDICO
Obiettivi: limitare al minimo il danno miocardico, preservare la
funzione cardiaca e prevenire le complicanze
RIPERFUSIONE DELL’AREA TRAMITE
PROCEDURA D’EMERGENZA PTCA
TERAPIA FARMACOLOGICA:
Stesso trattamento dell’angina instabile in aggiunta
• Trombolitici
• Analgesici (morfina che riduce dolore, ansia, diminuisce il lavoro
cardiaco, dilata i bronchioli aumentando l’ossigenazione)
• Ace inibitori (diminuisce PA e il fabbisogno cardiaco di ossigeno)
Angioplastica
coronarica
transluminale
percutanea
l'angioplastica
consiste
nella
dilatazione del segmento di un
vaso
ostruito,
attraverso
il
gonfiaggio di un palloncino che
consente di riportare il vaso alla
condizione
ottimale
per
la
circolazione del sangue.
in
alcuni
casi,
durante
l'angioplastica
è
possibile
effettuare l'impianto di uno
STENT, cioè di una retina
metallica, che con l'ausilio del
palloncino, viene fatta aderire alla
parete del vaso per favorire un
ottimale passaggio del sangue.
Questi esami sono ben tollerati
dai
pazienti
e
vissuti
serenamente. L'esecuzione di
procedure
invasive
sia
diagnostiche che terapeutiche
può talvolta dar luogo a
complicanze.
L'incidenza e la gravità di questi
eventi
sfavorevoli
sono
direttamente correlate alla
severità del quadro clinico ed
anatomico del singolo paziente.
La procedura di angioplastica
dura mediamente 1 ora, una
coronarografia circa 30 minuti
Complicanze durante la ptca
Dissezione
Perforazione
Chiusura improvvisa
Spasmo dell’arteria coronarica
Ima
Aritmia acuta
Arresto cardiaco
Complicanze post ptca
Chiusura improvvisa
Emorragia dal punto di inserzione
Emorragia retroperitoneale
Ematomi
Pseudoaneurisma
Fistola atrioventricolare
Trombosi arteriosa e embolia distale
COMPLICANZE
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•
•
EPA
INSUFFICIENZA CARDIACA
SHOCK CARDIOGENO
ARITMIE E ARRESTO CARDIACO
VERSAMENTO PERICARDICO
TAMPONAMENTO CARDIACO
• Paziente di sesso maschile, di anni 60, con
familiarità per cardiopatia ischemica, con lieve
intolleranza glucidica,fumatore di 25
sigarette al dì,si presenta al ps lamentando
violento dolore oppressivo costrittivo in
regione retro sternale, irradiato al giugulo e al
braccio sinistro, insorto da circa 1 ora,
accompagnato da sudorazione fredda,pallore
cutaneo,nausea,malessere generale; negli
ultimi 5 minuti il dolore è divenuto lacerante,
il paziente è diventato dispnoico, agitato ed ha
un senso di morte imminente
CASO CLINICO
Introduzione al caso clinico
Definizione della patologia
Fisiopatologia
Manifestazioni cliniche
Accertamento e trattamento medico
Processo infermieristico al caso clinico
Accertamento diagnosi infermieristiche
Pianificazione ed obiettivi
Interventi infermieristici
Risultati attesi per l’assistito
PROBLEMA
DOLORE
RESPIRO
NAUSEA,VOMITO,SUDORAZIONE
TERAPIA FARMACOLOGICA (PA E FC)
ANSIA
ALIMENTAZIONE
ATTIVITA’ FISICA
ATTIVITA’ SESSUALE
CVG
DIAGNOSI INFERMIERISTICHE
1.PC rischio di aritmie correlato ad instabilità elettrica
secondaria ad infarto o a riperfusione
2.DI dolore toracico acuto correlato ad ischemia
miocardica
3.DI ipossiemia correlata allo squilibrio tra ventilazione
e perfusione
4.DR rischio di complicazioni correlato a ischemia
miocardica
5.DI mancanza di conoscenze correlata alle procedure
terapeutiche
6.DR rischio elevato di adattamento inefficace della
persona, correlato a paura della morte, ansia,
negazione o depressione
PROMOZIONE DELLA SALUTE DOPO UN INFARTO
MIOCARDICO
CAMBIAMENTO STILE DI VITA
ADOZIONE DI UN PROGRAMMA DI
RIABILITAZIONE
GESTIONE DEI SINTOMI
TELECARDIOLOGIA
NEL RIMODELLAMENTO
VENTRICOLARE POST
INFARTUALE SI HA UN
PROCESSO INIZIALMENTE
ADATTIVO, CHE DIVIENE POI
UN PROCESSO
MALADATTIVO
PREDISPONENDO IL CUORE
AD SUCCESSIVO SVILUPPO
DI SCOMPENSO CARDIACO