Università degli Studi di Palermo
Facoltà di Scienze della Formazione
Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria
L’equiscomponibilità di figure piane
Concezioni spontanee nei bambini di 4° e 5°
elementare
Tesi di laurea di:
Stella Maria Gerbino
Relatori:
Prof.ssa La Marca Alessandra
Prof.re Spagnolo Filippo
Anno Accademico 2003/2004
Introduzione
«Non si può conoscere il mondo se prima non s’impara a intender la
lingua e conoscere i caratteri ne’ quali è scritto. Egli è scritto in lingua
matematica, e i caratteri sono triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche,
senza i quali mezzi è impossibile intendere umanamente parola»
(Galileo Galilei)
Il presente lavoro si pone come fine quello di indagare le concezioni spontanee
che i bambini di 4° e 5° elementare hanno sull’equiscomponibilità delle figure piane.
Il lavoro è suddiviso in tre capitoli: nel primo capitolo prendo in considerazione
il ruolo che la geometria ha nello sviluppo psicologico del bambino, considerando sia gli
anni della scuola dell’infanzia che i primi anni della scuola elementare.
Il secondo capitolo riguarda la ricerca sperimentale, con indicazioni su come
condurla e sugli strumenti da utilizzare per la raccolta dei dati, con particolare riferimento
al questionario, alle sue caratteristiche generali e alle tappe da seguire per costruirlo.
Infine, nel terzo capitolo è riportata la descrizione dell’esperienza di ricerca
sperimentale in tutte le fasi di analisi quantitativa e qualitativa del dati rilevati.
Metodologia utilizzata per condurre la ricerca
sperimentale
Formulazione dell’ipotesi generale
1° sperimentazione





costruzione del questionario;
analisi a priori dei comportamenti
attesi;
somministrazione del questionario;
analisi dei dati tenendo conto delle
registrazioni effettuate, delle
risposte scritte sul questionario e
delle produzioni grafiche realizzate
dai bambini;
rielaborazione del questionario per
la 2° sperimentazione.
2° sperimentazione

costruzione del questionario;

somministrazione del questionario;
analisi a priori dei comportamenti
attesi;
analisi quantitativa dei dati (analisi
descrittiva e analisi delle similarità);
analisi qualitativa dei dati;
conclusioni finali della ricerca
sperimentale e problemi aperti.




1° sperimentazione: intervista a coppie come pre-test
per studiare le concezioni spontanee
Ipotesi generale della ricerca:
Classificazione delle concezioni spontanee nei bambini di 4° e 5°
elementare, sull’equiscomponibilità di figure piane.
Campione:
L’indagine ha interessato due coppie di bambini, una coppia di 4°
elementare e una coppia di 5° elementare, del Circolo Didattico “Gino
Novelli” di Barrafarnca (Enna).
Fasi della ricerca:

costruzione del questionario;

analisi a priori dei comportamenti attesi;

somministrazione del questionario;

analisi dei dati tenendo conto delle registrazioni effettuate, delle
risposte scritte sul questionario e delle produzioni grafiche realizzate dai
bambini;

rielaborazione del questionario per la 2° sperimentazione
Analisi dei dati sperimentali e conclusioni della 1°
sperimentazione
L’analisi di dati sperimentali relativi a questa prima sperimentazione
è stata effettuata attraverso:
Analisi a priori dei
comportamenti attesi
Analisi delle
registrazioni effettuate
Analisi qualitativa
delle risposte e delle
produzioni grafiche
Da quanto emerge dall’analisi dei dati le concezioni
dei bambini, sul concetto di equiscomponibilità, non
sono molto chiare; ciò dipende principalmente dalla
non conoscenza del termine.
2° sperimentazione:somministrazione del
questionario ad un campione di 99 alunni
Ipotesi generale della ricerca:
Classificazione delle concezioni spontanee nei bambini di 4° e 5°
elementare, sull’equiscomponibilità di figure piane.
Campione:
La sperimentazione è stata rivolta a 6 classi (3 quarte e 3 quinte),
appartenenti al Circolo Didattico “Europa” di Barrafranca (Enna), per
campione pari a 99 alunni.
Fasi della ricerca:

costruzione del questionario;

somministrazione del questionario;

analisi a priori dei comportamenti attesi;

analisi quantitativa dei dati (analisi descrittiva e analisi delle similarità);

analisi qualitativa dei dati;

conclusioni finali della ricerca sperimentale e problemi aperti.
Conclusioni e problemi aperti
Come emerge dai risultati del pre-test e dai risultati della sperimentazione
condotta con il campione di alunni, la maggior parte degli errori commessi
dai bambini nel rispondere alle domande degli esercizi proposti, dipendono
dall’utilizzo dei concetti e delle definizioni teoriche apprese, che
influenzano negativamente i bambini, rappresentando un ostacolo al
ragionamento.
Problemi aperti
In che modo le concezioni
sull’equiscomponibilità delle figure
piane possono influenzare le
concezioni sull’equiscomponibilità
delle figure solide.