La potenza del negativo” Le filosofie del dubbio e gli scetticismi 3. Hume e lo scetticismo ben temperato Lezioni d'Autore Hume: Ragione e Scienza Lo “scetticismo moderato” di David Hume → la riflessione critica della Ragione su se stessa. La Scienza è solo evidenza razionale oppure è intrisa di credenza e fede? Le basi dello scetticismo nell’età moderna - Lo studio delle fonti greche e romane della filosofia in epoca rinascimentale; - Dal Rinascimento, un processo di revisione critica del sapere e di insoddisfazione nei confronti delle autorità politiche, religiose e filosofiche tradizionali; - La Riforma protestante e la scissione della cristianità → vacillano tutte le certezze. Michel de Montaigne (1533-1592) L’accettazione dell’impossibilità di conoscere in modo compiuto e assoluto la realtà. Scetticismo e saggezza si integrano → filosofia come “scienza che ci insegna a vivere”. Il non sapere (in modo definitivo e assoluto) permette al filosofo: - di porsi criticamente di fronte al proprio tempo e alla propria tradizione, - di riconoscere la legittimità delle opinioni differenti. Montaigne Il libertinismo Pensatori interessati a prendere le distanze dai fanatismi della religione e dai soprusi del potere. In particolare, dopo aver assistito agli orrori prodotti dalle guerre di religione che avevano seminato morte e devastazione in Europa→Guerra dei Trent’Anni. La defenestrazione di Praga I principali esponenti del libertinismo Giulio Cesare Vanini (1585-1619) sostiene un’interpretazione naturalistica di fenomeni ritenuti soprannaturali. Fu arso vivo dall’Inquisizione di Tolosa. Pierre Gassendi (1592-1655) recupera il pensiero di Epicuro e contrappone una visione atomistica al continuismo fisico di Cartesio). François de la Mothe Le Vayer (1588-1672) produzione filosofica improntata a uno ‘scetticismo cristiano’, che vuole far piazza pulita dei dogmi insensati generatori di intolleranza e fanatismo. I principali esponenti del libertinismo Vanini de la Mothe Le Vayer Gassendi David Hume – L’essenza della natura umana Quando si tratta non di relazioni di idee, ma di materia di fatto, la natura umana segue un percorso imprevisto. Essa, infatti, procede per via di associazioni basate sull’esperienza che non garantiscono la possibilità di previsioni sugli eventi futuri. David Hume La “forza gentile” che guida la mente Una “forza gentile” guida la mente ad associare idee che rielaborano impressioni. L’associazione si sviluppa elaborando idee che appaiono identiche, simili o in una relazione di costante congiungimento. Relazione causale e credenza L’abitudine, generata dall’esperienza, tramite la credenza che si ripeta quanto osservato in passato, induce la mente a formare il nesso causale anche nel futuro. La critica alla nozione di “Io” Per Hume la mente è un “fascio di percezioni” che vengono associate dalla mente per la somiglianza di ciascun istante percettivo che ne compone il flusso. La Scienza O scetticismo di Hume è un “mild scepticism”, uno scetticismo moderato che si accorda con le possibilità della Scienza. La scienza humeana è consapevole dei propri limiti e avvertita circa la possibilità che le esperienze del passato possano non essere normative rispetto al futuro. → Deve mantenersi aperta e disponibile rispetto alla necessità di doversi costantemente riformare e adattare a nuove esperienze. La questione dei miracoli Hume critica la nozione stessa di miracolo: si tratta di un evento malamente testimoniato, che entra in contrasto con leggi di natura le quali invece sono fondate su testimonianze non contraddittorie d’innumerevoli persone di ogni luogo e tempo. Non può essere considerato argomento sufficiente per avvalorare una fede: la presenza di un culto dei miracoli è in ogni religione. Dalla Storia naturale della religione “Tutto è ignoto: un enigma, un inesplicabile mistero. Dubbio, incertezza, sospensione del giudizio appaiono l'unico risultato della nostra più accurata indagine in proposito. Ma tale è la fragilità della ragione umana, e tale il contagio irresistibile delle opinioni, che non è facile tener fede neppure a questa posizione scettica, se non guardando più lontano e opponendo superstizione a superstizione, in singolar tenzone; intanto, mentre infuria il duello, ripariamoci felicemente nelle regioni della filosofia, oscure ma tranquille.” FINE Lezioni d'Autore