Incontro di studio
La strategie per facilitare e consolidare il
rapporto Banca - Impresa
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Pinerolo, 14 novembre 2012
Il bilancio d’esercizio : funzione, analisi
equilibri e attestazioni
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LE LOGICHE DI VALUTAZIONE DEL
MERITO CREDITIZIO
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Analisi qualitative
Soggetto economico,
management, settore,
posizionamento
strategico
Analisi quantitative
L’azienda e il suo
Bilancio
Analisi dei dati
andamentali
Centrale dei Rischi e
Flussi comm.li
Valutazione
del RISCHIO
d’IMPRESA
Analisi dei dati
prospettici
Budget economici e
finanziari
Eventuale ricorso a garanzie come elemento accessorio per mitigare
rischiosità
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ANALISI QUANTITATIVA
Le informazioni storiche di natura quantitativa:
Il Bilancio d’esercizio
La valutazione della capacità di credito dell’impresa parte, in genere,
dall’analisi della situazione in essere e dalla verifica dei risultati
conseguiti nel passato più recente.
A questo fine la principale fonte informativa è il bilancio dal quale si
possono ricavare utili indicatori.
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ANALISI QUANTITATIVA
I documenti che compongono il bilancio di esercizio
(secondo Art. 2423 C.C.) sono:
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Stato
Patrimoniale
Riepilogo del patrimonio dell’impresa
Si suddivide in attività e passività (o anche fonti e impieghi)
Esprime una visione statica dell’azienda (grandezze di stock)
Deve riportare la situazione dell’esercizio precedente a fini comparativi
Fornisce gli elementi che consentono l’analisi delle dinamiche finanziarie
Conto
Economico
Fornisce indicazioni sul business dell’impresa e sul suo ciclo economico
E’ composto da ricavi e costi e determina il risultato di esercizio
Esprime una visione dinamica dell’azienda (grandezze di flusso)
Deve riportare la situazione dell’esercizio precedente a fini comparativi
Nota
Integrativa
Riporta l’analisi, l’illustrazione e le integrazioni dei dati di Conto
Economico e di Stato Patrimoniale
E’ indispensabile la consultazione della Nota Integrativa per una corretta
lettura ed interpretazione della struttura patrimoniale e finanziaria e della
situazione economica dell’azienda
ANALISI QUANTITATIVA
Immobilizzazioni materiali
Attivo finanziario
immobilizzato
Attivo corrente
Rimanenze di magazzino
Crediti commerciali e diversi
Fondi accantonati
Debiti finanziari
oltre l’esercizio
Altri debiti oltre l’esercizio
Debiti commerciali e diversi
Debiti finanziari
entro l’esercizio
Crediti finanziari entro
Liquidità
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Patrimonio netto
Capitali permanenti
Immobilizzazioni immateriali
Passivo corrente
Attivo immobilizzato
LO STATO PARIMONIALE “A BLOCCHI”
ANALISI QUANTITATIVA
LO STATO PATRIMONIALE
L’equazione fondamentale dell’analisi di bilancio prevede:
ATTIVITA’ = PASSIVITA’ + CAPITALE NETTO
FONTI
di FINANZIAMENTO
IMPIEGHI
Capitale
Investito
Attività
Risorse economiche della
società
dalle quali ci si attende
un beneficio futuro
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Passività
Mezzi di terzi
Capitale Netto
Mezzi propri
=
Obblighi/debiti vs terzi;
diritti dei creditori sulle attività
ANALISI QUANTITATIVA
Il Conto Economico scalare è composto dalle seguenti voci:
Ricavi da vendite e prestazioni
Variazione rimanenze p.f.
Variazione
lavori
su
commessa
Costi per acquisti m.p.
Variazione rimanenze m.p.
Costi per servizi
Costi per godimento beni di
terzi
Costi per personale
Ammortamenti e svalutazioni
Accantonamenti
Oneri di gestione
Conto Economico
A)
Valore della Produzione
B)
Costi della Produzione
Risultato Operativo (MOL/EBIT)
C)
Proventi/Oneri Finanziari
D)
Rettifiche valore attività finanziarie
E)
Proventi/Oneri Straordinari
Utile Lordo
Imposte sul reddito
Utile Netto dell’esercizio
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Rivalutazioni
/
Svalutazioni
di
partecipazioni ed
immobilizzazioni
ANALISI QUANTITATIVA
Alcuni fra gli elementi più significativi nell’analisi dei dati di bilancio:
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
Il fatturato esprime l’ammontare complessivo delle vendite o dei servizi prestati
relativi alla gestione caratteristica dell’impresa realizzati nel corso dell’esercizio.

Il margine operativo lordo (MOL) si ottiene sottraendo dal fatturato tutti i costi
operativi sostenuti dall’impresa (esclusi gli ammortamenti e gli accantonamenti). Il
MOL rappresenta un primo indicatore “grezzo”.

Il reddito operativo esprime il reddito generato dall’attività aziendale ordinaria
(gestione caratteristica) e si ottiene dalla differenza tra ricavi e costi operativi.

I mezzi propri (o “capitale di rischio” o “patrimonio netto”) sono le risorse finanziarie
che l’imprenditore o i soci hanno investito nell’impresa. Comprende il capitale
sottoscritto, le riserve derivanti da utili realizzati e non distribuiti, ed eventuali altre
riserve.

I dati di bilancio sono utilizzati anche per ricavarne appositi “indici”, utili per
operare confronti nel tempo e con altre realtà simili.
ANALISI QUANTITATIVA
Il bilancio d’esercizio riflette la situazione economico finanziaria dell’impresa ad
oggi a seguito delle scelte strategiche dell’imprenditore effettuate nel passato (2-3
ANNI)
L’analisi del bilancio significa valutare quali risultati hanno prodotto le scelte
passate dell’imprenditore sui risultati attesi
Un’analisi prospettica significa valutare invece OGGI i possibili effetti delle scelte
dell’imprenditore sui risultati attesi DOMANI
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Analisi qualitative
Soggetto economico,
management, settore,
posizionamento
strategico
Analisi quantitative
L’azienda e il suo
Bilancio
Analisi dei dati
andamentali
Centrale dei Rischi e
Flussi comm.li
Valutazione
del RISCHIO
d’IMPRESA
Analisi dei dati
prospettici
Budget economici e
finanziari
Eventuale ricorso a garanzie come elemento accessorio per mitigare
rischiosità
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LE INFORMAZIONI PROSPETTICHE
Le informazioni prospettiche sia di natura quantitativa che il piano
operativo
I principali documenti che raccolgono le informazioni prospettiche sono:
il piano (o budget) economico, nel quale sono indicati i costi e i ricavi e
quindi il risultato previsto
il piano (o budget) finanziario, che ha per oggetto le entrate e le uscite.
Tali strumenti traducono in termini monetari i programmi futuri
dell’azienda e gli interventi che essa intende attuare.
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BUSINESS PLAN
Obiettivo
Sviluppo equilibrato nel
corso del tempo
Passato
Analisi di bilancio
L’impresa
nel tempo
Futuro
Piano economico
finanziario
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Presente
Reporting / controllo di
gestione
BUSINESS PLAN
Business Plan
Prodotto / Mercato
Esterno / Interno
Analisi di bilancio
Informazioni storiche
Trend in atto
Business
Plan
Business Plan
Obiettivi, vincoli,
opportunità
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Controllo di gestione
Situazione attuale
BUSINESS PLAN
Attualità degli
obiettivi per il
periodo
successivo
Definizione obiettivi
Business
Plan
Grado di
raggiungimento
degli obiettivi
Risorse / azioni
necessarie per
il
conseguimento
degli obiettivi
Analisi qualitative
Soggetto economico,
management, settore,
posizionamento
strategico
Analisi quantitative
L’azienda e il suo
Bilancio
Analisi dei dati
andamentali
Centrale dei Rischi e
Flussi comm.li
Valutazione
del RISCHIO
d’IMPRESA
Analisi dei dati
prospettici
Budget economici e
finanziari
Eventuale ricorso a garanzie come elemento accessorio per mitigare
rischiosità
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I DATI ANDAMENTALI – LA CENTRALE RISCHI
ESPOSIZIONE A SISTEMA …
Tra i principali dati analizzati dalle banche in ordine all’andamento e all’evoluzione
dei rapporti con imprese affidate c’è la Centrale dei Rischi
La Centrale
dei Rischi:
cos’è
La Centrale
dei Rischi:
l’obiettivo
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Un sistema informativo sull’indebitamento della clientela delle
banche e degli intermediari finanziari vigilati da Banca d’Italia
Attraverso il servizio centralizzato dei rischi la B.I. fornisce agli
intermediari partecipanti un'informativa utile, anche se non
esaustiva, per la valutazione del merito di credito della clientela
e, in generale, per l’analisi e la gestione del rischio di credito
I DATI ANDAMENTALI – LA CENTRALE RISCHI
La Centrale dei Rischi: Caratteristiche generali
 Rilevazione mensile dei rischi diretti e indiretti in capo a persone
fisiche - coobbligazioni - società
 Rilevazione delle posizioni di rischio risultanti all’ultimo giorno del
mese
 Obbligo di segnalazione delle banche e degli intermediari finanziari:
 da 30.000 Euro
 Sofferenze per crediti di qualunque importo
 Classificazione dei rischi in quattro sezioni omogenee con
indicazione di:
 Fidi accordati
 Fidi utilizzati
 Sconfinamenti
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I DATI ANDAMENTALI – LA CENTRALE RISCHI
Principali Sezioni
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1.1 AUTOLIQUIDANTE
Esempio: Anticipo fatture/ ricevute bancarie s.b.f.
1.2 A SCADENZA
Esempio: Mutui e Prestiti personali
1.3 A REVOCA
Esempio: Aperture di credito in conto corrente
1.5 SOFFERENZE
Esempio: Crediti per cassa in stato d’insolvenza
2.0 CREDITI DI FIRMA
Garanzie prestate dalla banca su richiesta del cliente
3.0 GARANZIE RICEVUTE
Garanzie ricevute dalla banca
I DATI ANDAMENTALI – LA CENTRALE RISCHI
… ESPOSIZIONE A SISTEMA …
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IL RATING
E’ la risultante della elaborazione di tutte le classi
di informazioni:
reddituali e patrimoniali
bilanci e/o dichiarazioni redditi, garanzie
RATING
andamentali e comportamentali flussi di
lavoro, centrale rischi, qualità del management,
trasparenza, ecc.
su tutti i nominativi che intervengono nel
processo
Il Rating è una valutazione di sintesi del merito creditizio di un’azienda
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IL RATING
Il rating (CB-Score)
Ai precedenti elementi di giudizio si accompagna, per i bilanci
inseriti in Centrale dei Bilanci, anche l’utilizzo del rating CB-Score.
Rating sviluppato da Centrale dei Bilanci che quantifica in modo
sintetico il profilo di rischio econonomico/finanziario dell’azienda.
1. Sicurezza Elevata
2. Sicurezza
3. Ampia Solvibilità
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4. Solvibilità
7. Rischio
5. Vulnerabilità
8. Rischio Elevato
6. Vulnerabilità Elevata 9. Rischio Molto Elevato
E quando un’impresa va in crisi?
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La diagnosi della crisi ...
La diagnosi della crisi d’impresa è il presupposto indispensabile per
definire le soluzioni possibili
Una corretta diagnosi deve fornire in maniera sistematica un quadro
clinico che individui i sintomi rivelatori dello stato di crisi e che ad essi
colleghi le cause e le circostanze del dissesto
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La diagnosi della crisi ... la prevenzione
...
La probabilità di superamento delle difficoltà sono
sicuramente inversamente proporzionali al tempo impiegato
dall’imprenditore per rendersi conto dei problemi che hanno
investito l’azienda e a quello necessario a porre in essere una
terapia necessaria
Emerge l’importanza, dunque, della programmazione
preventiva per prevenire e affrontare la crisi.
Fondamentale per la sua possibile risoluzione rimane sempre il fattore
“TEMPO”, in quanto il successo dell’operazione è strettamente collegato
alla rapidità dell’intervento
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…migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano
nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli,
incepparli, scoraggiarli.
E’ la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di
denaro.
Il gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda prosperare,
acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste,
ampliare gli impianti, abbellire le sedi, costituiscono una molla di
progresso altrettanto potente che il guadagno.
Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori
che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie e
investono tutti i loro capitali per ritrarre spesso utili di gran lunga
più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente
ottenere con altri impieghi.
Luigi Einaudi
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