Le scoperte geografiche
e la colonizzazione
Mappamondo di Giovanni Leardo (1448)
Navigare necesse est
• Dal ’3/400 si compiono grandi viaggi e
scoperte che dipendono da:
 Esigenza di rotte commerciali alternative a
quelle dominate da Venezia e dai Turchi.
 Maturazione dello spirito di intrapresa
proprio dei mercanti medieovali
(“mito dell’Ovest”).
 Innovazioni tecniche (strumenti di
navigazione, vela triangolare, timone assiale).
 Investimenti delle monarchie nazionali.
Scoperte geografiche
Il Portogallo verso l’Africa
• Sin dal ’300 sono gli stessi sovrani
portoghesi a promuovere i viaggi verso
l’Africa Nera (oro, schiavi).
• Sotto Enrico il Navigatore (1394-1460) si
raggiungono Canarie, Azzorre, Guinea.
• Dopo il 1450, si cerca la via delle Indie:
 1488: Bartolomeo Diaz circumnaviga l’Africa.
 1497: Vasco de Gama raggiunge l’India.
• Cristoforo Colombo
(1451-1506)
• Pagina dal trattato
De sphera mundi
di Giovanni
Sacrobosco
(c.1195-1256).
Scritto nel 1220,
stampata nel 1478,
fu un manuale
diffusissimo fino al
XVII secolo.
La favola della terra piatta
• Secondo Burton Russel
(Inventing the flat
Earth,1991) il pensiero laico
ottocentesco, per sostenere
il darwinismo contro i
creazionisti, voleva
dimostrare che, come la
Chiesa si era sbagliata non
solo sul geocentrismo ma
anche sulla sfericità, così si
stava sbagliando
sull'evoluzionismo.
Colombo aveva torto
• Sulla sfericità della
terra
tutti
i
geografi
Toscanelli
erano d’accordo (1397-1482)
da tempo. Dato reale
• Colombo
Ampiezzaprogettò di raggiungere le Indie
230°
150°di
viaggiando
verso
Ovest,
sulla
base
terra nota
calcoli errati per difetto.
Ampiezza
130° avrebbe210°
• Per
arrivare
in
Giappone
dovuto
terra ignota
percorrere 20.000 Km e non i 5/6.000 che
Circonferenza
credeva.
33.000 Km
40.000 Km
terrestre
• Per sua fortuna trovò l’America.
Scoperte geografiche
La scoperta dell’America
• Non fu facile per Colombo trovare un
finanziatore per la sua impresa.
• Solo nel 1492, grazie al sostegno di
Isabella di Castiglia, potè iniziare il
Viaggio che lo portò alle Bahamas.
• Nonostante altri tre viaggi, Colombo non
accettò l’idea di aver fallito il suo scopo e
continuò a sognare di vedere l’Asia e
persino il Giardino di Eden.
Scoperte geografiche
Le conferme
• Il nuovo continente (tra 1499 e 1502) fu
riconosciuto da Vespucci (Spagna) e
Cabral (Portogallo) che arrivò in Brasile.
• Nel 1513 lo spagnolo De Balboa, vide,
oltre Panama, l’Oceano Pacifico.
• Ad arrivare in India passando da Ovest fu
Magellano (Spagna) ucciso nelle Filippine
nel corso del viaggio (1519-1522).
Scoperte geografiche
Le origini del colonialismo
• Alle scoperte seguono le conquiste:
 già nel 1493/94 Spagna e Portogallo si
spartiscono l’Ovest e l’Est del nuovo mondo.
• Francia e Inghilterra cercano il passaggio
di Nord-Ovest verso le Indie:
 Giovanni Caboto (per l’Inghilterra) giunge al
Labrador e a Terranova.
 Giovanni Da Verrazzano (per la Francia)
esplora la costa atlantica degli attuali USA.
Scoperte geografiche
L’impero Portoghese
• Poco popolato, il Portogallo non è
interessato a penetrare all’interno delle
nuove terre (eccezione: il Brasile).
• I portoghesi si limiteranno ad acquisire
scali lungo la rotta verso le Indie Orientali
(risparmiando le popolazione locale).
• Dovranno però difendersi dai Turchi
sostenuti da Venezia (1509).
Scoperte geografiche
La colonizzazione Spagnola
• Sin dai primi viaggi di Colombo gli
spagnoli si insediarono nel nuovo mondo
sfruttandone le risorse (anche umane).
• Dalle Antille i conquistadores iniziarono
la colonizzazione della zona continentale:
 Cortés nel 1519-20 conquista il Messico
sottomettendo gli Aztechi.
 Pizarro nel 1531-35 distrusse l’impero Incas
in Perù.
• Hernan Cortés
(1485-1547)
La normalizzazione
amministrativa
• Il governo spagnolo tentò di limitare il
potere dei conquistadores,
 controllando i rapporti commerciali con le
colonie (dal 1504 tassa del 20% su tutti gli
scambi),
 sottoponendole a governatori.
 e organizzandole politicamente nei Vicereami
di Nuova Spagna (Messico) e Nuova
Castiglia (Sud America).
Le “encomiendas”
• Non fu possibile impedire gli abusi dei
colonizzatori, che trovarono una copertura
giuridica nell’encomienda:
 Una sorta di “feudo” che veniva affidato alla
protezione di un funzionario regio
 che, in diversi casi, finiva col ridurre in servitù
gli indios utilizzandoli per sfruttare ogni
risorsa del luogo (piantagioni e miniere),
 spesso in vista del ritorno in patria.
Il genocidio degli indios
Popolazione amerinda del Messico (milioni di abitanti)
• Gli indios
subirono un repentino calo
30
demografico
dovuto a
25
 25
violenze gratuite dei conquistatori,
 20
riduzione in17schiavitù da parte degli
encomenderos,
15
 10
malattie portate dagli Europei.
6
3
• La5popolazione degli indigeni
fu ridotta
del
2
1
75%
in 20 anni.
0
1519
1523
1548
1568
1580
1600
Gli indios sono uomini?
• Dal 1514 il domenicano Bartolomé de
Las Casas denuncia le violenze dei
conquistatori,
• mentre c’è chi, come Juan Ginés de
Sepúlveda, giustifica la schiavitù.
• I re spagnoli intervengono in difesa degli
Indios; il papa Paolo III prende posizione
con la bolla Sublimis Deus (1537).
• Il libro di Sepúlveda è messo all’indice.
[…] Gesù Cristo […] disse: “Andate e insegnate a tutte le genti”; a tutte disse,
senza eccezione, perché tutte sono capaci di essere istruite nella fede. Vedendo ciò
e provandone invidia, il nemico del genere umano […] inventò un mezzo fino
ad oggi inaudito per impedire che la Parola di Dio fosse predicata alle genti per la
loro salvezza e ispirò alcuni dei suoi sottoposti che, desiderando compiacerlo, non
hanno esitato ad affermare che gli Indiani occidentali e meridionali e le altre genti
di cui in questi tempi abbiamo avuto conoscenza, devono, con il pretesto che
ignorano la fede cattolica, essere condotti alla nostra obbedienza come se fossero
animali e li riducono in schiavitù, affliggendoli con quelle violenze che si usano
con le bestie.
Noi quindi […] considerando gli stessi indiani come i veri uomini che sono,
che non solo sono capaci di ricevere la fede cristiana, ma che, secondo le nostre
informazioni, accorrono prontamente ad essa […], facendo uso dell’Autorità
apostolica determiniamo e dichiariamo attraverso le presenti lettere che
detti Indiani, e tutte le genti di cui in futuro i cristiani verranno a conoscenza,
benché vivano fuori della fede cristiana, possono usare, possedere e godere
liberamente e lecitamente della loro libertà e del dominio delle loro
proprietà; che non devono essere ridotti in schiavitù e che quanto sia fatto
contro di ciò è nullo e senza valore; che detti Indiani e le altre genti devono essere
invitati ad abbracciare la fede di Cristo attraverso la predicazione della Parola di
Dio e con l’esempio di una santa vita, non essendovi nulla in contrario.