Le scoperte geografiche

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Le scoperte geografiche
►Le esplorazioni geografiche e la scoperta del nuovo mondo rivestono una importanza
capitale, sempre più evidente nel corso dei secoli, non solo sul piano economico ma anche
come scoperta della complessità e ribaltamento nella “cognizione della terra” (F.
Guicciardini)
• L’economia europea incominciò ad assumere una dimensione platenaria-globale le cui
ripercussioni si sentirono anche negli equilibri e nelle lotte per l’egemonia nel vecchio
continente.
• Allora ebbe inizio il mondo globalizzato di cui oggi è più forte la percezione.
I presupposti delle scoperte geografiche
Le scoperte geografiche furono rese possibili alla fine del XV secolo dai contatti sempre più
frequenti degli Europei con altri continenti e da una complessa serie di fattori:
• Economici
- L’accresciuta domanda di oro spinge alla esplorazione delle coste africane da cui si
prelevano anche avorio e, sempre più numerosi, gli schiavi.
- La necessità di trovare nuove vie per il commercio delle spezie con l’Oriente diventa più
urgente con il logorarsi dei rapporti con la dinastia Ming in Cina.
- La presenza dei Turchi ostacola i traffici nel Mediterraneo.
• Politici
- L’unificazione territoriale e la formazione degli Stati moderni rendono possibili investimenti
a lunga scadenza e l’adozione di una politica mercantilistica delle monarchie europee (es.
finanziamento Colombo dopo presa di Granada).
• Culturali
-Progressivo affermarsi dell’ eliocentrismo, nonostante le resistenze della cultura ufficiale
- Paolo Toscanelli, geografo fiorentino, sostenitore della sfericità della terra e della possibilità
di raggiungere le Indie dalle coste atlantiche dell’Europa attraversando l’oceano, era
corrispondente di Cristoforo Colombo, cui aveva fornito fin dal 1474 una carta nautica.
• Tecnici
- Le conoscenze tecniche, anche quelle della vita marittima, si sviluppavano fuori dal sapere
universitario (dissociazione teoria/pratica): i marinai possedevano strumenti empirici
per la navigazione come bussola, quadrante nautico, balestrigia che facilitavano il
calcolo della latitudine in mare.
- Già prima che apparisse la caravella (barca che rispondeva alle esigenze della navigazione
oceanica) in Spagna e in Portogallo si erano preparate le condizioni per le esplorazioni
geografiche.
Le conseguenze delle scoperte geografiche
Politiche:
• La costruzione degli imperi coloniali diventa terreno di scontro tra
le potenze europee
• Si sviluppano differenti modelli di colonizzazione
Economiche:
• Si apre un ciclo economico nuovo caratterizzato da:
a) afflusso di oro e di argento nella madrepatria
b) tendenza a spostare il centro di gravità dei traffici dal Mediterraneo
all’Oceano
c) monopolio regio del commercio
d) importazione di nuovi prodotti in Europa (mais, patate) e conseguente
trasformazione delle abitudini alimentari
e) organizzazione del sistema creditizio e bancario
f) incremento del commercio degli schiavi per la manodopera
Culturali e religiose
• Crisi dell’identità culturale dell’Europa che interviene nelle interpretazioni dei fatti nuovi,
reagendo ad essi: “l’Europa scopre se stessa” (Elliott)
• Origine del mito del buon selvaggio settecentesco
Colombo descrive i selvaggi miti, belli, facili da convertire
Nella cultura occidentale si incomincia ad associare a questi l’idea di rappresentare
l’immaginario stato di natura.
● Evangelizzazione attraverso l’opera dei missionari e istituzione del requerimiento nei
possedimenti spagnoli.
(ingiunzione/dichiarazione di sovranità letta dai conquistadores agli indigeni)
Il colonialismo portoghese
a) Presupposti:
Il Portogallo costituisce il primo grande impero coloniale grazie ad alcuni fattori
determinanti:
● posizione geografica di avamposto sull’Atlantico
●precoce unità nazionale, già realizzata nel XIII secolo
la dinastia Aviz, in particolare il re Enrico detto il Navigatore, sensibile alle esigenze dei ceti
mercantili, adotta una politica di potenziamento del settore navale e crea una scuola
specializzata per piloti e navigatori.
• presenza di una forte tradizione di riconquista: lotta ai mori
• L’insufficienza delle risorse agricole e la ricerca di oro e merci spingono alle
esplorazioni geografiche
b) Caratteri
• Impero eterogeneo costruito grazie alla superiorità navale e militare,ad una
popolazione legata alle attività marinaresche e ad una nobiltà desiderosa di conquiste
• Impero più di rotte che di terre: costruzione di porti e fortezze in punti strategici per
gli scambi e creazione di empori come snodi di una rete monopolistica di gestione del
commercio
• Modello istituzionale duttile che applica le leggi della madrepatria attraverso
governatori: in Brasile dodici Capitanerie vengono affidate ai donatarios con compito
di governo e di difesa militare del territorio, affiancati dalle missione gesuitiche
c) Limiti
● incapacità di coordinare politicamente grandi terre e di investire i profitti in attività
diverse dalla difesa
• assenza di un programma per monopolizzare i traffici
Il colonialismo spagnolo
Presupposti
• matrimonio di Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona (1469) e unificazione
territoriale (1479)
• presa di Granada (1492) e fine della guerra contro gli arabi
• stretto legame tra religione politica ed economia nella concezione dei sovrani
• aumento demografico e sovrappopolazione delle zone più fertili
• necessità di metalli preziosi per acquistare merci e manufatti
• ricerca di una nuova via per raggiungere le Indie
I viaggi di Colombo
● Il re del Portogallo, Giovanni II, non finanzia il progetto presentatogli da Cristoforo
Colombo, non persuaso della fondatezza e disinteressato ad investimenti al di fuori della
strategia di espansione africana
● Isabella di Castiglia approva la proposta, concede il titolo di ammiraglio, viceré e
governatore delle terre eventualmente scoperte
● Colombo con tre caravelle approda a San Salvador il 12 ottobre 1492 (è la scoperta
dell’«Otro Mundo»). Con tre spedizioni successive (1493, 1498, 1502) gli spagnoli raggiungono
il Messico, le coste dell’America Latina, l’Honduras.
La spartizione del globo
• Con la Bolla Inter coetera il papa Alessandro VI Borgia legittima la conquista
spagnola, ma il Portogallo non accetta i termini della decisione papale e avvia negoziati
volti a garantire l’espansione portoghese
• Il Trattato di Tordesillas (1494) stabilisce la spartizione dell’ecumene extra europeo,
per mezzo di un meridiano (la rraya), in 2 zone: spagnola (ovest) e portoghese (est) e
evidenzia la crisi del papato e l’ascesa del prestigio delle monarchie.
Le tappe della conquista
• 1492-1520 conquiste caraibiche della Giamaica, Portorico e
Cuba; esplorazione dello Yucatán; iniziative volte al
consolidamento dei diritti della Corona (Casa de
contractaciòn, 1503)
• 1519 Spedizione di Cortés in Messico (sottomette gli
Aztechi)
• 1522 Spedizione di Pizarro in Perù (1533: conquista di
Cuzco, capitale dell’Impero Inca)
• 1540 Conquista del Cile
• 1550
Conquista della Bolivia e della regione del Rio de la
Plata
I caratteri
● Controllo militare ed economico grazie alla fondazione di città
● Genocidi e sfruttamento delle popolazioni indigene con la conseguente distruzione delle loro
identità
● La presenza tra i Conquistadores di soldati, avventurieri, agricoltori, attirati dal miraggio
dell’oro e di missionari spinti alla conquista delle anime influenzò la colonizzazione
• Furono favorite le immigrazioni dall’Europa e si fece ricorso alla deportazione di
schiavi dall’Africa
Il governo delle colonie
● Organismi che affiancavano il sovrano:
In Spagna: Consiglio delle Indie, Casa di Contractaciòn a Siviglia (cause civili e penali per
commercio e controllo navigazione)
Nelle colonie: i vicereami della Nuova Spagna e del Perù
- giudici per le circoscrizioni giudiziarie = audiencias)
- vescovi (22 diocesi) e prelati
• Creazione dell’encomienda: adattamento di un istituto spagnolo simile al feudo, ma non
ereditario. Le terre venivano date in commenda (godimento) ad un colono che esigeva tributi
e prestazioni in danaro.
Le cause della rapida distruzione delle popolazioni autoctone:
• Notevole superiorità tecnologica degli europei dotati di armi da fuoco, balestre, corazze
impenetrabili per le armi in dotazione agli indigeni e cavalli che consentivano potenza
e mobilità ad essi sconosciute.
● Assenza di anticorpi contro le malattie portate dai conquistadores
● Distruzione del sistema economico e culturale realizzata tramite la sottomissione e il brutale
sfruttamento delle popolazioni autoctone
I limiti dell’imperialismo spagnolo
● La Spagna sceglie la via della rendita coloniale.
I ceti dirigenti appaiono restii agli investimenti ed orientati verso gli impieghi nella
burocrazia e nell’esercito.
L’America e la coscienza europea del Cinquecento
► La conquista del nuovo mondo innescò un ampio dibattito negli ambienti colti del vecchio
continente, investendo in pieno la coscienza europea, al di là delle differenze di accentuazione
tra paese e paese.
• Juan Gines de Sepulveda sostenne in un’opera del 1547 la tesi dell’esistenza di uomini
schiavi per natura, giustificando in tal senso tutto l’operato dei conquistadores
• Bartolomeo de Las Casas prese posizione in difesa degli indigeni d’America,
riconoscendo la validità dei loro ordinamenti economici e politici, del modello di
società e delle loro virtù morali (Brevissima relazione sulla distruzione delle Indie).
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