Capitolo IV. La teoria del debito pubblico Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 1 IL DEBITO PUBBLICO • In che senso un debito pubblico crescente costituisce un problema per un’economia? • Da quali fattori dipende la crescita del debito? Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 2 CHE COS’È IL DEBITO PUBBLICO • E’ una variabile di stock, pari alla cumulata dei saldi di bilancio (flussi) di uno stato dalla sua formazione al momento attuale • E’ costituito sia da moneta che da titoli obbligazionari Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 3 DEBITO PUBBLICO E DISAVANZO Bt-1 t-1 Dt Bt t+1 t t Bt = Bt-1 + Dt = S Ds S=t° Dt = Gpt + INTt - Tt = Dpt + INTt Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 4 Debito pubblico in % del Pil 130 120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 70 72 74 76 78 80 82 84 86 88 90 92 96 98 00 02 04 06 Vincolo del Patto di Stabilità e Crescita Debito pubblico Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 94 5 08 10 Debito pubblico/Pil 140,0 120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 Italia Germania Francia Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 6 UK Europa16 Spiegazione teoriche delle funzioni del debito pubblico • Funzione di stabilizzazione • Redistribuzione degli oneri di spese pubbliche tra diverse generazioni • Realizzazione di una distribuzione ottimale delle aliquote fiscali (tax smoothing) • Eliminazione di cause di fallimento del mercato, attribuibili alla presenza di incompletezza di mercati Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 7 L’onere del debito e le generazioni future • E’ vero che il ricorso al debito è un modo per fare pagare le generazioni future? • Gli indignados: Non vogliamo pagare un debito che non abbiamo fatto noi! Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 8 TEOREMA DELL’EQUIVALENZA RICARDIANA • Prestito e imposta sono strumenti equivalenti di finanziamento di spese straordinarie • Entrambi gravano esclusivamente sulle generazioni presenti Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 9 TEOREMA DELL’EQUIVALENZA RICARDIANA Nell’analisi ricardiana si assume una nozione di onere come trasferimento reale di risorse Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 10 DEBITO PUBBLICO GENERAZIONI FUTURE E DISTRIBUZIONE DELL’ONERE tempo 0 imposta -1000 debito interessi (5%) imposte per il servizio del debito -1000 1 +50 -50 2 +50 -50 .. .. .. n +50 -50 Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 11 EQUIVALENZA TRA PRESTITO E IMPOSTA - 1000 = Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 - 50 0,05 12 DEBITO PUBBLICO GENERAZIONI FUTURE E DISTRIBUZIONE DELL’ONERE tempo 0 imposta -1000 debito interessi (5%) imposte per il servizio del debito -1000 1 +50 -50 2 +50 -50 .. .. .. n +50 -50 Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 13 TEOREMA DELL’EQUIVALENZA RICARDIANA Per le generazioni future è solo un trasferimento da chi paga le imposte a chi riceve interessi (prestito dalla mano destra alla sinistra Melon) Nel futuro è un problema redistributivo Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 14 TEOREMA DELL’EQUIVALENZA RICARDIANA Un’idea curiosa di De Viti de Marco: L’ammortamento “democratico” del debito Se il debito è perpetuo ed equidistribuito nella popolazione può essere fatto scomparire annullando simultaneamente imposte e interessi. Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 15 IL TEORIA RICARDIANA E L’USO DEL DEBITO • La risposta muta se il debito è usato per fini produttivi o improduttivi? • Nel secondo caso le generazioni future avranno meno stock di capitale: Ma qual è la dimensione ottimale? Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 16 IL TEORIA RICARDIANA E IL DEBITOI ESTERO • La risposta muta se invece di debito interno si accende un debito estero? • Il debito estero sembrerebbe più pericoloso… Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 17 DEBITO ESTERO E GENERAZIONI FUTURE E DISTRIBUZIONE DELL’ONERE tempo 0 imposta -1000 debito interessi (5%) imposte per il servizio del debito -1000 1 +50 -50 2 +50 -50 .. .. .. n +50 -50 Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 18 DEBITO ESTERO E GENERAZIONI FUTURE E DISTRIBUZIONE DELL’ONERE Nel caso di debito estero sembrerebbe venire meno la compensazione tra mano destra e mano sinistra Gli interessi sono pagati all’estero Ma se guardiamo all’inizio, nel caso di debito estero si ha un’immissione di risorse che non c’è nel caso di debito interno. Quindi il debito estero è equivalente a quello interno Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 19 DEBITO ESTERO E GENERAZIONI FUTURE E DISTRIBUZIONE DELL’ONERE … a meno che le generazioni future non abbiano ricevuto da quelle passate un capitale in eredità sufficiente a pagare gli interessi del debito all’estero (precisazione di Pantaleoni) Ma in tal caso sorge un quesito filosofico generale? Quale diritti hanno le generazioni future ad avere gratuitamente il patrimonio di quelle precedenti? Emerge un problema di equità intergenerazionale Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 20 PRECISAZIONI AL TEOREMA DELL’EQUIVALENZA RICARDIANA • Il ricorso al debito anziché all’imposta può ridurre l’incentivo all’accumulazione (Modigliani/Diamond) • Nel caso di ricorso al debito estero i rischi di crisi tendono ad essere più elevati, perché lo stato,se vuole ripagare il debito esistente con l’imposta straordinaria, non ha potere impositivo sugli stranieri Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 21 PERCHÉ CI SI DEVE PREOCCUPARE DI UN DEBITO ELEVATO? • Aumenta la spesa per interessi e quindi la pressione fiscale • Possono salire i tassi di interesse (crowding out) • Possono crearsi situazioni di insostenibilità del debito e manifestarsi crisi finanziarie Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 22 LIMITI DEL DEBITO PUBBLICO: IL MODELLO DI DOMAR Quali sono le tendenze di lungo periodo del rapporto: • debito/Pil? • spesa per interessi/Pil (onere del debito)? Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 23 Ipotesi del modello di Domar • Crescita costante del Pil • Tasso di interesse costante • Politica di disavanzo primario costante rispetto al Pil Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 24 IL MODELLO DI DOMAR Ipotesi di disavanzo primario costante rispetto al Pil Dt = bYt + r Bt-1 Yt= (1+g)Yt-1 INT = r Bt-1 Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 25 IL MODELLO DI DOMAR Bt = Bt-1 + Dt = Bt = Bt-1 + bY t + rBt-1 = Bt = (1+r)Bt-1 + bY t Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 26 IL MODELLO DI DOMAR Bt = Bt-1 + Dt Bt = Bt-1 + bY t + rBt-1 Dividiamo per Yt bt-1 Bt Yt (1+r)Bt-1 bYt = + Yt Yt (1+r)Bt-1 Yt-1 bt = + b Yt-1 Yt Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 27 1 1+g IL MODELLO DI DOMAR (1+r) bt = bt-1 + b (1+g) Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 28 IL RAPPORTO DEBITO/PIL dipende da quattro fattori: bt-1, la politica fiscale del passato r, la politica monetaria corrente g, la crescita dell’economia b, la politica fiscale del governo carica Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 29 in Variazione del rapporto debito/Pil e sue determinanti 30 27 24 21 18 15 12 9 6 3 0 -3 71 73 75 77 79 81 83 85 87 89 91 93 95 97 99 01 03 05 07 09 -6 -9 Variazione assoluta del rapporto Debito/Pil Tasso di crescita del Pil nominale Avanzo primario in % del Pil Costo nominale del debito (Interessi/Debito) Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 30 IL MODELLO DI DOMAR Un valore non crescente di b è compatibile con un disavanzo primario costante rispetto al Pil solo se g > r Se g<r il controllo di b può essere effettuato solo realizzando avanzi primari Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 31 Insostenibilità del debito e manifestarsi di crisi finanziarie Come fare se il debito/pil è troppo elevato e aumenta la sfiducia (aumento degli spread)? • • • • Imposta patrimoniale straordinaria Ripudio del debito Politica di consolidamento graduale Inflazione Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 32 IL MODELLO DI DOMAR Saldo primario che arresta la crescita di b (1+r) bt = (1+g) bt-1 + b pongo bt = bt-1 e ricavo b b= g-r 1+ g Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 bt-1 33 Il saldo primario che stabilizza fig.2.8 il rapporto Debito/PIL 10 8 6 4 2 0 -2 70 72 74 76 78 80 82 84 86 88 90 92 94 96 98 00 02 04 06 -4 -6 -8 -10 Saldo primario Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 Saldo primario stabilizz. 34 08 10 17 15 13 11 9 7 5 3 1 gen-94 gen-96 gen-98 Germania gen-00 Portogallo gen-02 Grecia Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, Il Mulino, 2010 gen-04 Irlanda 35 gen-06 Spagna gen-08 Italia Francia gen-10