Il modello IS-LM e le politiche
di stabilizzazione
Laura Resmini
a.a. 2013-2014
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Robert H. Frank, Ben S. Bernanke, Moore McDowell, Rodney Thom
Thom, Ivan Pastine
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Introduzione
• Equilibrio macroeconomico come equilibrio simultaneo
su due mercati:
• Il mercato dei beni e dei servizi: dato il tasso d’interesse, livello di
produzione di equilibrio è determinato sul mercato dei beni e
servizi dal meccanismo del moltiplicatore;
• Il mercato della moneta: dato il livello di produzione/reddito, il
tasso d’interesse è determinato sul mercato della moneta (teoria
della preferenza per la liquidità);
• I due mercati sono interdipendenti
• Il modello IS-LM usa le condizioni di equilibrio in ciascun
distinto mercato per determinare contemporaneamente i
valori di equilibrio del prodotto e del tasso di interesse
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Il tasso di interesse e la domanda aggregata
• Il tasso di interesse (i) influenza la domanda aggregata, poiché
influenza:
• I consumi (C): un aumento del tasso di interesse riduce i consumi
↑i →C↓
• Gli investimenti programmati (IP): un aumento del tasso di
interesse riduce gli investimenti
↑i →IP↓
• Il tasso di interesse rilevante è quello reale, ma con prezzi
costanti, coincide con quello nominale
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La curva IS (economia chiusa)
•
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La curva IS
• La posizione della curva IS
dipende dalla spesa
autonoma.
• Un aumento della spesa autonoma
(A) sposta la curva IS verso destra
(vedi grafico): A↑→PAE ↑→ Y↑ per
ogni livello del tasso di interesse
• Una riduzione della spesa autonoma
sposta la curva IS verso sinistra:
A↓→PAE ↓→ Y↓ per ogni livello del
tasso di interesse
• Una variazione della spesa
autonoma implica una
variazione in una o più delle
sue componenti:
• Consumo autonomo
• Investimenti programmati
• Spesa pubblica /Imposte nette
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La curva LM
Rappresenta le combinazioni di tasso di interesse e di livello di
produzione per cui il mercato della moneta risulta in equilibrio
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La curva LM
La curva LM cambia posizione quando la BC decide di variare
l’offerta di moneta
• Ad un dato Y, un ↑M fa spostare la LM verso destra.
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L’equilibrio nel modello IS-LM
combinazione (i,Y) che realizza simultaneamente la condizione di
equilibrio nel mercato dei beni (Y=PAE) e nel mercato della moneta
(MD=MS)
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Un aumento della spesa autonoma
↑A→ PAE↑ → Y↑ (eq. mkt dei beni)
↑Y → MD↑ → i ↑ (eq. mkt della moneta)
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Un aumento dell’offerta di moneta
MS↑ → EMS → i↓ (mkt della moneta)
i↓ → ↑I,C → ↑PAE → Y↑ (mkt dei beni)
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Stabilizzare l’economia:
La politica fiscale
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a.a. 2013-214
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Politiche di stabilizzazione
Politiche economiche utilizzate per influenzare la spesa aggregata
programmata, con l’obiettivo di eliminare i gap di produzione
• Poliche espansive: politiche che mirano a chiudere un gap recessivo
• Politiche restrittive: politiche che mirano a chiudere un gap
espansivo
• Politica fiscale, fa riferimento al saldo di bilancio pubblico (G-T)
• Politica fiscale espansiva: aumento della spesa pubblica e/o
riduzione delle imposte (al netto dei trasferimenti). Ha come effetto
l’aumento del deficit pubblico
• Politica fiscale restrittiva: riduzione della spesa pubblica e/o
aumento delle imposte
• Politica monetaria, fa riferimento ai cambiamenti indotti
nell’offerta di moneta dalle autorità monetarie
• Politica monetaria espansiva: aumento dell’offerta di moneta;
• Politica monetaria restrittiva: riduzione dell’offerta di moneta.
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Uso anti-ciclico della politica fiscale in Italia (1880-2010)
Fonte: IMF data mapper
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Spesa pubblica (% del PIL)
Tasso di crescita del PIL reale
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Uso anti-ciclico della politica fiscale in Italia (1990-2011)
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Spesa pubblica (% del PIL) - scala sx
Tasso di crescita del PIL reale - scala dx
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Politica fiscale espansiva
Eq. iniziale (mkt dei beni): E(i,Y)
G↑→A↑→PAE↑→↑Y
Eq.: E’(i, Y’>Y)
Ma:
Y↑→MD↑→i↑
(mkt della moneta)
LM
E:
i↑→C,I ↓→ PAE↓→Y↓
(mkt dei beni)
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Politica fiscale espansiva
Una politica fiscale espansiva
causa:
• Un aumento del tasso di
interesse
• Una variazione del PIL di
equilibrio:
• Aumenta il PIL di equilibrio
• Si riduce la componente degli
investimenti privati (causa il più
elevato tasso di interesse)
• La spessa pubblica «spiazza» gli
investimenti privati
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Politica fiscale discrezionale e stabilizzatori automatici
• Politica fiscale discrezionale: variazioni della spesa pubblica o delle
imposte, al netto dei sussidi e dei trasferimenti, derivanti da
decisioni esplicite di politica economica
• Stabilizzatori automatici: meccanismi che attenuano le fluttuazioni
cicliche attraverso:
• Aumenti automatici della spesa pubblica e/o riduzioni automatiche
delle imposte nelle fasi di recessione;
• Riduzione automatiche della spesa pubblica e/o aumenti automatici
delle imposte nelle fasi di espansione
• Esempi di stabilizzatori automatici:
• Sussidi di disoccupazione
• Tassazione progressiva o proporzionale al reddito
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Il ruolo degli stabilizzatori automatici
Se T=tY (imposte proporzionali al reddito:
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Il problema dei disavanzi pubblici
• Il disavanzo di bilancio è un indicatore della forza e della direzione
della politica fiscale
• Se (G-T) ↑  politica fiscale espansiva
• Se (G-T) ↓  politica fiscale restrittiva
• Un maggiore disavanzo pubblico riduce il risparmio nazionale, che a
sua volta riduce gli investimenti in nuovi beni capitali
• Il deficit deve essere rifinanziato prendendo a prestito e, se il deficit
persiste, il debito pubblico cresce sempre di più.
• Disavanzi pubblici frequenti e persistenti creano un problema di
sostenibilità del debito.
• Nel lungo periodo il rapporto debito pubblico/PIL può:
• Ridursi/Azzerarsi
• Stabilizzarsi (restare costante)
• Esplodere
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Il debito pubblico in Italia
180
160
140
120
100
80
60
40
20
1880
1887
1894
1901
1908
1915
1922
1929
1936
1943
1950
1957
1964
1971
1978
1985
1992
1999
2006
2013
0
Prima guerra
mondiale
Seconda guerra
mondiale
euro Crisi
Maastricht
Fonte: IMF, data mapper
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La sostenibilità del debito
• L’evoluzione del rapporto debito pubblico PIL riflette:
• La dinamica del PIL (Y), ovvero una crescita sostenuta
dell’economia riduce, ceteris paribus, il peso del debito;
• La dinamica dello stock di debito (B)
• Tasso di interesse: un aumento del tasso di interesse aumenta il
servizio del debito che, in assenza di altre risorse, può essere coperto
solo attraverso l’emissione di nuovi titoli del debito pubblico
• Saldo di bilancio primario, ovvero al netto della spesa per interessi
(G-T):
• Se G>T, si genera un disavanzo che, per essere coperto, necessita
dell’emissione di nuovi titoli
• Se G<T, si genera un avanzo (risparmio pubblico) che può essere
utilizzato per coprire la spesa per interessi
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In formule:
Deficit pubblico nell’anno t:
∆Bt= Bt - Bt-1 = iBt-1 + (Gt-Tt)
Spesa per interessi
Saldo primario
Riarrangiando ed esprimendo in rapporto al PIL (Yt) otteniamo:
Dove g= tasso di crescita del PIL nominale = (Yt-Yt-1/Yt)
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La sostenibilità del debito
• Il rapporto debito/PIL tende ad esplodere se:
• i>g;
• Esiste un disavanzo primario: (G-T)>0
• Per rientrare dal debito (se i>g) occorre:
• Generare avanzi primari sufficienti a coprire almeno la spesa per interessi;
• Monetizzare il debito: i titoli del debito pubblico sono acquistati dalla Banca
centrale con moneta di nuova creazione
• Ripudiare in tutto o in parte il debito
• Tutte le forme di rientro dal debito sono assimilabili ad una imposta
• Per generare avanzi primari occorre ↑T e/o G↓;
• Ripudio: assimilabile ad una imposta sulla ricchezza
• Monetizzazione: l’immissione di nuova moneta nel sistema economico genera
inflazione che erode il valore reale degli asset nominali non protetti
dall’inflazione (imposta da inflazione)
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Il problema dei disavanzi pubblici
• Dinamica esplosiva spesso accelerata: all’aumentare del
rapporto debito-PIL aumentano i tassi d’interesse chiesti dal
mercato, aumentando il rischio di default;
• Quando ricorrono le condizioni per l’esplosione, il debito
pubblico può essere considerato un gigantesco schema di
Ponzi : una truffa finanziaria che paga rendimenti alti agli
investitori utilizzando il loro stesso denaro o il denaro fornito
dai nuovi investitori;
• Si reperiscono risorse sul mercato promettendo rendimenti
alti, utilizzando le risorse per consumi improduttivi e
spiazzando gli investimenti realmente produttivi.
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Saldo primario, interessi e tasso di crescita del PIL in Italia
Dal 1880 al 2011
Dal 1980 al 2011
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Deficit e debito pubblico in Europa (2013)
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Stabilizzare l’economia:
La politica monetaria
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Come la banca centrale può combattere una recessione
Un aumento dell’offerta di moneta elimina un gap recessivo
• un aumento dell’offerta di moneta determina un tasso di
interesse minore
• Il tasso di interesse rappresenta il costo opporunità della moneta
detenuta  deve abbassarsi per permettere al pubblico di detenere
una quantità maggiore di moneta
• Una riduzione del tasso di interesse riduce il costo dei prestiti
e rende il risparmio meno attraente
• Stimola il consumo e l’investimento, determinando un aumento della
produzione aggregata che segna il termine del gap recessivo
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Politica monetaria espansiva
M’
M
LM
IS
i
LM’
E
i*
i*’
E’
L’
A
L
M*
M*’
M
Y*
Y*’
Y
mkt della moneta: M↑→ ESM→i↓ a parità di Y (LM vs. il basso; da E ad A)
mkt dei beni: i↓→ C,I ↑→ PAE ↑→ Y ↑
Spostamento lungo la
Ma: Y ↑→MD↑→ i↑ (L in L’)
LM da A a E’
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Canali di trasmissione della politica monetaria
•
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Dalla base monetaria all’offerta di moneta
Un aumento della base monetaria potrebbe non portare ad un
aumento dell’offerta di moneta in caso di crisi del sistema
bancario
Base monetaria e offerta di moneta negli Stati Uniti, 20072011
Fonte: FED
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Dall’offerta di moneta ai tassi di interesse
• Maggiore è la reattività della domanda di moneta alle
varizioni del tasso di interesse, minore sarà la riduzione
del tasso di interesse di equilibrio.
• Caso estremo: domanda di moneta infinitamente elastica.
Può verificarsi con tassi di interesse nominali prossimi allo
zero
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La trappola della liquidità
• Con tassi di interesse prossimi allo zero, aumenti ulteriori
dell’offerta di moneta non hanno più effetto sulla produzione
di equilibrio:
M
i
IS
M’
LM
LM’
Y*’
Y
E
i*
A
L
M*
M
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Y*
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La trappola della liquidità in Giappone
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Dai tassi di interesse alla spesa programmata
• Investimenti e consumi possono essere poco reattivi al tasso di
interesse (le aspettative circa l’andamento del sistema economico
diventano più rilevanti)
• Con bassa reattività di consumo e investimenti al tasso di interesse,
la curva IS diventa rigida (meno inclinata) e la politica monetaria ha
un effetto limitato sul PIL di equilibrio.
i
LM
IS
LM’
i*
i*’
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Y* Y*’ Y*’’
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Y
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