Cos’è il pragmatismo americano Movimento filosofico che nasce verso la fine del 1800 negli Stati Uniti. Charles Sanders Peirce (1839-1914) Propone una teoria logica del “significato”. Il concetto di un oggetto si identifica con i suoi effetti pratici. William James (1842-1910) Riprende la teoria del significato di Peirce traducendola in una teoria della verità. Vero è ciò che dà luogo a conseguenze pratiche soddisfacenti rispetto alle esigenze vitali degli individui. George Herbert Mead (1863-1931) Applica il pragmatismo alla psicologia sociale e comportamentistica che secondo lui è interessata all’effetto che il gruppo sociale possiede nella determinazione dell’esperienza e della condotta del soggetto. Pedagogia sperimentale Gli autori del pragmatismo americano Consideriamo quali effetti, che potrebbero concepibilmente avere conseguenze pratiche, noi concepiamo che abbiano gli oggetti della nostra concezione. Allora la nostra concezione di quegli effetti è la totalità della nostra concezione dell’oggetto. (C. S. Peirce, Come rendere chiare le nostre idee, 1878) Essere in grado di identificare qualcosa che porti a certi risultati e impiegare qualche gesto, vocale o di altro tipo, che possa essere usato per indicare agli altri e a se stessi le relative implicazioni e per esercitare un conseguente controllo della condotta, è il tratto distintivo dell’intelligenza umana. (G. H. Mead, Mente, sé e società, 1934) Vere sono quelle idee che possiamo assimilare, convalidare, corroborare e verificare. Le idee con cui non è possibile fare tutto questo sono false. (W. James, Pragmatismo, 1907) Pedagogia sperimentale Lo strumentalismo deweyano John Dewey (1859-1952) riprende il pragmatismo di James, Peirce e Mead e lo rielabora in ciò che egli stesso denominerà STRUMENTALISMO. Attribuzione di valore strumentale alla conoscenza e al pensiero nella risoluzione delle situazioni problematiche. Pedagogia sperimentale Lo strumentalismo deweyano Lo strumentalismo deweyano, cioè la sua concezione operazionale ma non immediatamente utilitaristica del pensiero, è una concezione essenzialmente darwiniana, che dà conto dei modi di strumentazione a livello culturale avanzato dei processi di adattamento, ormai «socializzati», dell’umanità. (Aldo Visalberghi, Pedagogia e scienze dell’educazione, p. 91) Pedagogia sperimentale La formazione di John Dewey HEGEL DARWIN PEIRCE Realtà è un tutto unitario (monismo) le cui articolazioni e opposizioni sono sempre relative, sono momenti di uno sviluppo e non divisioni statiche. Realtà ricondotta a un principio unitario sottostante all’apparente molteplicità e discontinuità dei fenomeni; negazione dualità tra materia e spirito, tra mondo e Dio. Modello biologico che permette di assimilare ogni problema al cattivo aggiustamento fra organismo e ambiente. Necessità di analizzare il significato di un’idea in termini di conseguenze pratiche comportate dalla sua applicazione. Pedagogia sperimentale L’influenza del darwinismo sulla filosofia Evoluzionismo darwiniano permette di ripensare radicalmente i rapporti individuo-ambiente in termini biologici ma anche in termini culturali e sociali. Darwinismo trasposto dal campo biologico a quello della teoria della conoscenza. RIFIUTO DELLA TEORIA CLASSICA DELL’INTELLIGENZA PURAMENTE CONTEMPLATIVA (abbandono pretesa di ricercare origini ultime e cause assolute) Conoscenza come un tipo di interazione tra organismo e ambiente; riflessione come momento di crisi in tale rapporto. Esperienza strettamente connessa al pensiero e alle inferenze. Pensiero assume una dimensione temporale e storica; è lo strumento che consente all’uomo di ristabilire l’equilibrio e conseguire l’adattamento alle condizioni ambientali necessario alla sua sopravvivenza. Logica genetica e funzionale che spiega il processo del pensiero, l’attività della ricerca e dell’indagine e gli atti di giudizio come risposte agli stimoli ambientali nel tentativo continuo di ristabilire gli equilibri turbati. Pedagogia sperimentale L’originalità del pensiero deweyano La filosofia deweyana rappresenta il superamento di Empirismo Esperienza come luogo dell’originaria evidenza. Base di ogni sapere sono i dati sensoriali. Si procede dalla sensazione al concetto. Realismo Realtà autonoma dal pensiero e dal soggetto che la conosce. Idealismo Pedagogia sperimentale Realtà dipende dal pensiero. L’influenza del darwinismo sulla filosofia Evoluzionismo darwiniano permette di ripensare radicalmente i rapporti individuo-ambiente in termini biologici ma anche in termini culturali e sociali. Darwinismo trasposto dal campo biologico a quello della teoria della conoscenza. RIFIUTO DELLA TEORIA CLASSICA DELL’INTELLIGENZA PURAMENTE CONTEMPLATIVA (abbandono pretesa di ricercare origini ultime e cause assolute) Conoscenza come un tipo di interazione tra organismo e ambiente; riflessione come momento di crisi in tale rapporto. Esperienza strettamente connessa al pensiero e alle inferenze. Pensiero assume una dimensione temporale e storica; è lo strumento che consente all’uomo di ristabilire l’equilibrio e conseguire l’adattamento alle condizioni ambientali necessario alla sua sopravvivenza. Logica genetica e funzionale che spiega il processo del pensiero, l’attività della ricerca e dell’indagine e gli atti di giudizio come risposte agli stimoli ambientali nel tentativo continuo di ristabilire gli equilibri turbati. Pedagogia sperimentale La conoscenza La CONOSCENZA secondo Dewey è Ciò che conclude soddisfacemente una INDAGINE; la conclusione di un'indagine appropriata e controllata. Pedagogia sperimentale Definizione di conoscenza La sistemazione di una particolare situazione mediante una particolare ricerca non garantisce che tale conclusione sistemata sia destinata a rimanere tale. Il conseguimento di credenze ben ordinate non si verifica che progressivamente; non v'è opinione tanto elaborata da non esser suscettibile di ulteriore indagine. È soltanto la risultante convergente e cumulativa di un'indagine continuativa quella che definisce il termine conoscenza nella sua accezione generale (J. Dewey, Logica, teoria dell’indagine, 1938, p. 18) Pedagogia sperimentale Conoscenza e asseribilità giustificata MA “Conoscenza” è un termine ambiguo. Dewey nella Logica lo sostituisce con il termine ASSERIBILITÀ GIUSTIFICATA Esprime virtualità più che attualità, implica riconoscimento che tutte le conclusioni specifiche di ricerche particolari costituiscono un qualcosa in fieri e devono essere di continuo rinnovate. Pedagogia sperimentale L’influenza del darwinismo sulla filosofia Evoluzionismo darwiniano permette di ripensare radicalmente i rapporti individuo-ambiente in termini biologici ma anche in termini culturali e sociali. Darwinismo trasposto dal campo biologico a quello della teoria della conoscenza. RIFIUTO DELLA TEORIA CLASSICA DELL’INTELLIGENZA PURAMENTE CONTEMPLATIVA (abbandono pretesa di ricercare origini ultime e cause assolute) Conoscenza come un tipo di interazione tra organismo e ambiente; riflessione come momento di crisi in tale rapporto. Esperienza strettamente connessa al pensiero e alle inferenze. Pensiero assume una dimensione temporale e storica; è lo strumento che consente all’uomo di ristabilire l’equilibrio e conseguire l’adattamento alle condizioni ambientali necessario alla sua sopravvivenza. Logica genetica e funzionale che spiega il processo del pensiero, l’attività della ricerca e dell’indagine e gli atti di giudizio come risposte agli stimoli ambientali nel tentativo continuo di ristabilire gli equilibri turbati. Pedagogia sperimentale L’esperienza L’esperienza secondo Dewey è una manifestazione di un’interazione dell’organismo con l’ambiente circostante. un modo oggettivo che entra nelle azioni e nelle passioni degli uomini e che subisce modificazioni attraverso le loro risposte. sperimentale, proiezione nel futuro, sforzo di cambiare il dato. caratterizzata da nessi e continuità. strettamente connessa al pensiero e alle inferenze. Pedagogia sperimentale Definizione di esperienza Ogni creatura vivente, mentre è sveglia, è in interazione costante con il suo ambiente. È impegnata in un processo consistente nel dare e prendere, nell’agire in qualche modo sugli oggetti che lo circondano e nel ricevere qualcosa da essi – impressioni, stimoli. Questo processo di interazione costituisce la trama dell’esperienza. (J. Dewey, Come pensiamo, 1933, p. 99) Pedagogia sperimentale I criteri dell’esperienza CONTINUITÀ I criteri per poter distinguere una esperienza educativa da un’esperienza diseducativa INTERAZIONE Pedagogia sperimentale CUMULATIVITÀ I criteri dell’esperienza Il principio della continuità dell’esperienza significa che ogni esperienza riceve qualcosa da quelle che la hanno preceduta e modifica in qualche modo la qualità di quelle che seguiranno. (John Dewey, Esperienza e educazione, 1938, p. 19) L’interazione assegna eguali diritti ai due fattori dell’esperienza, le condizioni obiettive e le interne. Qualsiasi esperienza normale è un gioco reciproco di queste due serie di condizioni. Prese insieme, e nella loro interazione, costituiscono quella che io chiamo situazione. (Ivi, p. 26) Pedagogia sperimentale L’influenza del darwinismo sulla filosofia Evoluzionismo darwiniano permette di ripensare radicalmente i rapporti individuo-ambiente in termini biologici ma anche in termini culturali e sociali. Darwinismo trasposto dal campo biologico a quello della teoria della conoscenza. RIFIUTO DELLA TEORIA CLASSICA DELL’INTELLIGENZA PURAMENTE CONTEMPLATIVA (abbandono pretesa di ricercare origini ultime e cause assolute) Conoscenza come un tipo di interazione tra organismo e ambiente; riflessione come momento di crisi in tale rapporto. Esperienza strettamente connessa al pensiero e alle inferenze. Pensiero assume una dimensione temporale e storica; è lo strumento che consente all’uomo di ristabilire l’equilibrio e conseguire l’adattamento alle condizioni ambientali necessario alla sua sopravvivenza. Logica genetica e funzionale che spiega il processo del pensiero, l’attività della ricerca e dell’indagine e gli atti di giudizio come risposte agli stimoli ambientali nel tentativo continuo di ristabilire gli equilibri turbati. Pedagogia sperimentale Cosa significa “pensiero” Ciò che passa per la mente, successione di cose pensate Corrente di coscienza (privo di regole) Sinonimo di “credenza” (penso che domani sarà più freddo) Pregiudizio (“giudizi prematuri”/accidentali) Fondato sui dati “riflessivo”, frutto di un’indagine Si distingue dal primo tipo di pensiero per la presenza di una catena ordinata di idee e dal secondo per avere un fine che lo controlla e perché comporta un esame, una attenta ricerca. Pedagogia sperimentale Il miglior modo di pensare Il miglior modo di pensare […] è il pensiero riflessivo: quel tipo di pensiero che consiste nel ripiegarsi mentalmente su un soggetto e nel rivolgere a esso una seria e continuata considerazione (Come pensiamo, 1933, p. 61) Pedagogia sperimentale Le caratteristiche del pensiero riflessivo Il pensiero riflessivo è una catena mira a una conclusione spinge all’indagine Il pensiero riflessivo comporta uno stato di dubbio un’operazione di ricerca, di indagine, per trovare i mezzi che risolveranno il dubbio e apporteranno la soluzione Pedagogia sperimentale Il pensiero riflessivo Il pensare ha origine in una situazione che può abbastanza bene essere chiamata cruciale, una situazione così ambigua da presentare un dilemma o proporre delle alternative. Finché la nostra attività scivola via senza ostacoli da una cosa all’altra o finché noi permettiamo alla nostra immaginazione di intrattenersi a suo piacimento in fantasticherie, non vi è posto per la riflessione. Una difficoltà o un ostacolo nella via del raggiungimento di una credenza ci costringe, tuttavia, a una pausa. Nello stato di sospensione determinato dall’incertezza, noi metaforicamente saliamo sempre su un albero; ci sforziamo di trovare un punto di vista dal quale esaminare nuovi fatti e dal quale, una volta raggiunta una veduta che ci faccia meglio dominare la situazione, decidere come stiano i fatti nella loro relazione reciproca. (J. Dewey, Come pensiamo, 1933, pp. 7475). Pedagogia sperimentale L’influenza del darwinismo sulla filosofia Evoluzionismo darwiniano permette di ripensare radicalmente i rapporti individuo-ambiente in termini biologici ma anche in termini culturali e sociali. Darwinismo trasposto dal campo biologico a quello della teoria della conoscenza. RIFIUTO DELLA TEORIA CLASSICA DELL’INTELLIGENZA PURAMENTE CONTEMPLATIVA (abbandono pretesa di ricercare origini ultime e cause assolute) Conoscenza come un tipo di interazione tra organismo e ambiente; riflessione come momento di crisi in tale rapporto. Esperienza strettamente connessa al pensiero e alle inferenze. Pensiero assume una dimensione temporale e storica; è lo strumento che consente all’uomo di ristabilire l’equilibrio e conseguire l’adattamento alle condizioni ambientali necessario alla sua sopravvivenza. Logica genetica e funzionale che spiega il processo del pensiero, l’attività della ricerca e dell’indagine e gli atti di giudizio come risposte agli stimoli ambientali nel tentativo continuo di ristabilire gli equilibri turbati. Pedagogia sperimentale L’indagine Il processo di ricerca che l'uomo mette in atto, attraverso il pensiero riflessivo, per risolvere i problemi e adattarsi così al mondo naturale, culturale e sociale che lo circonda (strumentalismo) è l’indagine Ha inizio con un dubbio, una situazione incerta, problematica, che è sintomo di squilibrio nel rapporto individuo-ambiente… … e si conclude momentaneamente con la risoluzione del dubbio, con l’apparire di una situazione risolta e tranquilla, cioè con il ristabilimento dell’equilibrio turbato. Pedagogia sperimentale I momenti dell’indagine: le fasi della costruzione del giudizio Problema Intellettualizzazione Osservazione In presenza di una situazione confusa l'azione è costretta a fermarsi momentaneamente, vengono in mente le "suggestioni“ (idee, soluzioni possibili). Il problema può essere identificato e definito solo quando si intravede la via per una possibile soluzione. La suggestione viene sviluppata anche alla luce delle precedenti esperienze. Quando si hanno idee o ipotesi in mente, si va in cerca di dati, di materiale di osservazione e di esperimento. Si raccolgono “i fatti del caso”. Si sviluppano le ipotesi come idea-guida per l'azione. Ragionamento Capacità di rielaborare in modo fecondo le idee a partire dalle esperienze pregresse dell'individuo e dalla cultura del tempo in cui vive. Verifica Dopo aver controllato le ipotesi in via teorica, esse vanno verificate empiricamente attraverso l'azione, l'osservazione, l'esperimento. Pedagogia sperimentale Un esempio di indagine consulto lo stradario (suggestione - osservazione - raccolta di dati) Quale sarà la strada migliore per arrivare a casa? Mi affido al caso o … rifletto? Rifletto. faccio delle ipotesi sul percorso migliore in relazione ai tempi, alle condizioni, al mezzo di trasporto ecc. (idea) verifico mentalmente tutte le possibilità (ragionamento) decido di andare a sinistra (verifica mediante l’azione) «Il grande vantaggio che proviene dal possedere l’abito della riflessione è che l’insuccesso non è mai un mero insuccesso. Esso è istruttivo. Chi pensa realmente impara tanto dai fallimenti quanto dal successo. Quando l’insuccesso non è dovuto a un’occasione fortuita, esso indica al pensiero che vi è coinvolto quali osservazioni dovranno ulteriormente aver luogo e suggerisce quali modificazioni dovranno essere introdotte nell’ipotesi con cui si sta operando» (J. Dewey, Come pensiamo, 1933, p.188) Pedagogia sperimentale Il pensiero riflessivo e l’atteggiamento/metodo scientifico/sperimentale Quando uso il pensiero riflessivo ho un atteggiamento e applico un metodo scientifico o sperimentale Infatti L’atteggiamento scientifico […] è il desiderio di ricercare, esaminare, discriminare, tracciare conclusioni solo sulla base dell’evidenza, dopo essersi presi la pena di raccogliere tutti i dati possibili. È l’intenzione di raggiungere credenze e di provare quelle che risultano accettabili, sulla base dei fatti osservati, riconoscendo al tempo stesso che i fatti sono privi di senso a meno che non indichino idee. È l'atteggiamento sperimentale che riconosce come, mentre le idee sono necessarie per l'organizzazione dei fatti, esse sono al tempo stesso ipotesi di lavoro da verificare sulla base delle conseguenze che producono (J. Dewey, L’unità della scienza come problema sociale, 1938, p. 35) Pedagogia sperimentale L’atteggiamento scientifico L’atteggiamento scientifico, basato sul pensiero riflessivo, è proprio del senso comune della scienza Pedagogia sperimentale Senso comune e indagine scientifica Nel senso comune troviamo atteggiamenti simili a quelli della scienza nel senso più specializzato, e insieme altri atteggiamenti che sono completamente non scientifici. C’è chi lavora per abitudine o con metodi basati su tentativi casuali, e chi è schiavo di dogmi e guidato da pregiudizi, proprio come c’è chi usa le proprie mani, gli occhi e le orecchie, per ricavare conoscenze da tutto ciò che passa per la sua strada e usa il cervello di cui dispone per estrarre significato da ciò che osserva (L’unità della scienza come problema sociale, 1938, p. 34). Pedagogia sperimentale Pensiero riflessivo, democrazia e educazione È decisamente desiderabile, e in certe condizioni realizzabile, che tutti gli uomini diventino scientifici nei loro atteggiamenti: genuinamente intelligenti nei loro modi di pensare e di agire. Si tratta di un obiettivo realizzabile perché tutte le persone normali hanno quelle potenzialità che rendono questo risultato possibile. Ed è un obiettivo da auspicare, perché questo atteggiamento costituisce in sostanza, la sola e definitiva alternativa al pregiudizio, al dogma, all’autorità, all’uso coercitivo della forza in difesa di interessi particolari. L’unità della scienza come problema sociale, 1938, p. 37 Pedagogia sperimentale International Encyclopedia of Unified Science Convincere Dewey a collaborare all'iniziativa non fu cosa facile perché critico nei confronti dei neopositivisti. Delle loro posizioni criticava: 1. Atomismo logico (proposizioni non riducibili ad altre proposizioni). 2. Separazione mondo della scienza/mondo della morale. 1938-1939 presso l’università di Chicago. Iniziativa essenzialmente neopositivista (direttore Otto Neurath, tra i coadiutori Rudolf Carnap, entrambi del Circolo di Vienna). Fascicoli monografici di autori, appartenenti a indirizzi diversi, scritti con lo scopo comune di proporre condizioni per l’integrazione dei metodi e dei contenuti delle scienze particolari, in vista di una feconda collaborazione tra studiosi di campi diversi. Pedagogia sperimentale I fondamenti logici dell’unità della scienza: unità del Carnap, linguaggio scientifico. Russell, L’importanza della forma logica: unità di metodo. Neurath, La scienza unificata come integrazione enciclopedica: unità del metodo, del processo dell’esperienza o del processo teoretico. Dewey, L’unità della scienza come problema sociale (parte introduttiva dell’Enciclopedia) e Teoria della valutazione: unità dell’atteggiamento scientifico. International Encyclopedia of Unified Science Volume I Encyclopedia and Unified Science Otto Neurath, Niels Bohr, John Dewey, Bertrand Russell, Rudolph Carnap, Charles Morris Foundations of the Theory of Signs Charles Morris Foundations of Logic and Mathematics Rudolph Carnap Linguistic Aspects of Science Leonard Bloomfield Procedures of Empirical Science Victor F. Lenzen Principles of the theory of probability Ernest Nagel Foundations of Physics Philipp Frank Cosmology E. Finlay-Freundlich Foundations of Biology Felix Mainx The Conceptual Framework of Psychology Egon Brunswik Volume II Foundations of the social sciences Neurath Structure of scientific revolutions Kuhn Science and the structure of ethics Edel Theory of valuation Dewey Technique of theory construction Woodger Methodology of mathematical economics Tintner Fundamentals of concept formation in empirical science Hempel Development of rationalism and empiricism Santillana and Zilsel Development of logical empiricism Joergensen Bibliography and index Feigl and Morris Pedagogia sperimentale Il neopositivismo EMPIRISMO CLASSICO Hume Trattato sulla natura umana 1739-1740 + LOGICA SIMBOLICA Russell e Whitehead Principia mathematica 1903 POSITIVISMO LOGICO (Teoria verificazionista stretta) Carnap-Neurath La concezione scientifica del mondo 1929 EMPIRISMO LOGICO (Teoria verificazionista liberalizzata) Carnap Controllabilità e significato 1936 Crisi da anni '50 dopo serrate critiche: Popper, Hanson, Polanyi, Toulmin, Kuhn, Feyerabend Pedagogia sperimentale Il Circolo di Vienna • • 1. 2. 1925 organizzato da Schlick (filosofo e fisico). Circolo filosofico frequentato dai maggiori esponenti viennesi del neopositivismo: Neurath (studioso di economia e sociologia); Carnap (figura di maggior rilievo filosofico del gruppo); Waismann (studioso di Wittgenstein); Gödel (logico). 1936 Schlick ucciso da uno studente nazista: fine del circolo, esponenti costretti ad emigrare in America dove il neopositivismo entra in contatto con il pragmatismo. Obiettivi dei neopositivisti: Rifondare su basi logiche ed empiriche la conoscenza umana. Unificare le scienze attraverso l'unificazione dei linguaggi scientifici. Pedagogia sperimentale Il Circolo di Vienna Punto di riferimento del Circolo di Vienna è la fase iniziale del pensiero di Wittgenstein (Tractatus logico-philosophicus 1922): Il significato (cioè la verità o falsità) di una proposizione complessa emerge quando la si riduce alle proposizioni elementari che la costituiscono e che denominano fatti del mondo. Ogni enunciato non riducibile a questi significati linguistici concreti appartiene a una metafisica insensata. Carnap e Neurath si impegnano a indagare con strumenti logico-linguistici le basi empiriche d'esperienza rispettivamente nelle scienze fisico-matematiche e umane-sociali. Poi, nella fase americana di Carnap soprattutto con il semiologo Morris e con il logico polacco Tarski, «liberalizzazione» che non assume più il linguaggio della matematica come unico modello perfetto. Negli anni '30 anche Wittgenstein sostituisce all'idea del linguaggio matematicologico come unico modello la tesi di una molteplicità di tipi di linguaggio (tra cui rientrano anche i cosiddetti «giochi linguistici») che hanno regole liberamente costruite, ma necessarie non appena vengono assunte dalla comunità degli utenti del linguaggio (Ricerche filosofiche, 1936-47, pubblicate postume). Pedagogia sperimentale Atomismo logico NEOPOSITIVISTI Il mondo è la totalità dei fatti. I fatti atomici sono le unità basilari dell'esperienza, cioè ciò che in ultima analisi esiste. Ogni fatto atomico è ontologicamente distinto dagli altri, cioè ogni fatto è indipendente dall'altro. Il linguaggio è costituito da combinazioni di proposizioni atomiche. Ogni proposizione atomica corrisponde a un fatto atomico ed è logicamente distinta da ogni altra proposizione atomica. Da ciò: 1. Teoria verificazionista stretta del significato: a seguito della piena corrispondenza del linguaggio e della realtà una proposizione significa solo se è verificata empiricamente. 2. Teoria verificazionista liberalizzata del significato: una proposizione significa solo se vi è un metodo (osservazione empirica e esperimento) per verificarla empiricamente. Pedagogia sperimentale DEWEY - Non c'è esperienza separata dal pensiero: non ci sono fatti ultimi, fatti puri, fatti in sé, ma interpretazioni della realtà: la conoscenza è una costruzione storica, continua e cumulativa. - Non ci sono fatti separati l'uno dall'altro: esperienziale. continuum Separazione fatti/valori, mondo della scienza/mondo della morale NEOPOSITIVISTI DEWEY A seguito della teoria verificazionista: 1. Distinzione fatti (empiricamente verificabili) – valori (non empiricamente verificabili). 2. La conoscenza è scientifica solo se si occupa dei fatti. La morale viene relegata nella sfera del puramente emotivo. 1. Non esistono fatti puri e semplici a cui sono contrapposti valori esclusivamente soggettivi. 2. L'atteggiamento scientifico, inteso come atteggiamento critico-riflessivo, è universalmente applicabile, quindi tanto al campo della scienza quanto a quello dei valori. “Si racconta che il buon Neurath, grasso e ansimante «oratore» della difficile causa presso lo scontroso e asciutto filosofo yankee, dovesse finire col giurare, mano sul cuore, di non credere agli enunciati «atomici» per strappargli alfine l'adesione. Non si sa se i due abbiano anche discorso del rapporto fra scienza e morale, ma è probabile che sì, se a Dewey, come contributo maggiore, rimase affidata la Teoria della valutazione". Da Aldo Visalberghi, Il filosofo dello spirito scientifico, saggio introduttivo a Logica, teoria dell'indagine. Pedagogia sperimentale