Consumi e stili di vita
Monica Massari
Università degli Studi di Firenze
Facoltà di Architettura
Corso di Laurea in Design Industriale
Lunedì 23 Marzo 2009
Consumi e stile di vita
• Consumi: azioni che comportano lo scambio e
l’utilizzo di beni;
• Dimensione rilevante in tutte le società/epoche
storiche:
società tradizionali: riflettono
la struttura
sociale rigida,
stabile, chiusa;
società moderne: mobilità sociale;
• Stile di vita: insieme coerente e organico di
scelte di consumo e di modi attraverso cui questo
avviene; base comune di comportamenti e di modi
di pensare propri di uno strato sociale;
Consumi e stili di vita



Processi di mercificazione;
Processi di de-mercificazione;
Consumo
non
più
legato
esclusivamente alla produzione;
autonomia, indipendenza, capacità
di
influire
sulle
pratiche
individuali/collettive e di generare
identità sociali;
La nascita della società dei consumi

Avvento del capitalismo e diffusione di beni di consumo:
inizio XX secolo;

BRAUDEL: XV-XVIII sec. e la nascita della cultura del
consumo: affermazione dell’economia di mercato,
diffusione del commercio, botteghe, mercati, redito,
finanza, collegamento dei piccoli centri con la città;
ambiente favorevole a un orientamento ai consumi;

Società dei consumi e consolidamento della società
moderna;
Consumi e società moderna
-
Innovazioni e scoperte che rivoluzionano la
configurazione del mondo;
-
Paesaggio urbano modificato (negozi, vetrine,
passagés….);
-
-
Nuova figura dei “consumatori”: spettacolo
delle merci esposte: merci e insorgenza di uno
stato costante di desiderio;
Shopping: attività borghese svolta nel tempo
libero;
‘900 e cultura del consumo

Anni ’30: diffusione di una cultura di massa e
influenza degli USA;

Capitalismo e cultura di massa: unificazione
crescente del gusto, nei modi di vivere, di
pensare;

Anni ’50: diffusione di modelli di consumo
omogenei; influenza sulle abitudini, stili di vita,
mentalità;
La situazione italiana
•
Anni ’50-’60: “miracolo economico” e
rivoluzione sul piano dei consumi e della
produzione (espansione del consumo di beni
durevoli, aumento dell’occupazione, elevato
tasso di crescita, …);
•
Culture giovanili e fenomeni di consumo:
identità e visibilità sociale assolutamente
nuovi;
I consumi nella riflessione sociologica
classica
•
F. Le Play: consumi, formazione dei gusti e delle
preferenze e posizione occupata nella scala sociale;
•
M. Halbwachs: consumi/stili di vita e influenza delle
condizioni economiche, sociali e culturali;
•
G. Simmel: moda come metafora della modernità
(cambiamento, mutamento, novità: ritmo impaziente
della vita moderna):
•
Imitazione: dimensione di appartenenza;
•
Distinzione: differenziazione individuale,
sperimentazione
I consumi
sono una sorta di linguaggio
con il quale noi comunichiamo con gli
altri, veicolando tutta una serie di
significati, valori, orientamenti che
servono a sottolineare appartenenza
o distinzione rispetto ai vari gruppi
sociali di cui è composta la società.
I consumi nella riflessione sociologica
classica

T. Veblen: “La teoria della classe agiata”
(1899):

Merci: non solo valore d’uso, ma anche un
valore simbolico -> rendere socialmente
visibile una determinata posizione sociale;

Classe agiata: consumo vistoso (non legato
alla sopravvivenza o a bisogni concreti) e
agiatezza vistosa (spreco del tempo);
ostentazione e bisogno di distinguersi;
Consumo vistoso: non solo gli strati
sociali superiori ma anche quelli
più bassi; perdita del carattere
distintivo delle merci e ricerca
continua
di
nuove
merci;
esibizione competitiva;
La cultura del consumo nella riflessione
sociologica classica

Sombart: “Lusso e capitalismo” (1913)

Primo capitalismo (fino al ‘700); stimolato dall’ampliarsi del
consumo di beni di lusso, voluttuari, non necessari da parte
dell’aristocrazia;

Secondo capitalismo (dall’ ‘800 in poi): il consumo di beni di
lusso diviene un modello da imitare da parte della borghesia
(priva di tradizioni e stili familiari consolidati);

Impoverimento del gusto, assenza di stile, abbassamento del
livello di raffinatezza dei beni: consumi di massa impoveriti,
imitazioni;