Diapositiva 1 - Zanichelli online per la scuola

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David Sadava, David M. Hillis,
H. Craig Heller, May R. Berenbaum
La nuova
biologia.blu
Anatomia e fisiologia dei viventi S
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Capitolo C14
L’adattamento
delle piante
all’ambiente
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Sadava et al. La nuova biologia.blu © Zanichelli 2016
La sensibilità alla luce
La produzione di ormoni viene stimolata da particolari
fotorecettori che rispondono a precise lunghezze d’onda:

luce blu e ultravioletta, come le fototropine, la
zeaxantina e i criptocromi;

luce rossa, come il fitocromo.
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Sadava et al. La nuova biologia.blu © Zanichelli 2016
Il fotoperiodismo /1
In funzione del fotoperiodismo, la lunghezza relativa di
notte e dì, è possibile suddividere:

piante brevidiurne, che fioriscono con luce che non
supera le 12 ore al giorno;

piante longidiurne, che fioriscono con luce che supera
le 14 ore al giorno;

piante neutrodiurne, che fioriscono indipendentemente
dalla durata della luce.
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Il fotoperiodismo /2
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I ritmi circadiani
Le piante regolano le proprie attività biologiche grazie
ai ritmi circadiani, cicli di circa 24 ore sincronizzati
con l’alternarsi del dì e della notte.
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I movimenti delle piante /1
Nelle piante si osservano tre tipi principali di movimenti:

i tropismi, movimenti orientati in direzione di uno
stimolo;

le nastìe, dovute a variazioni di turgore indipendenti
dalla direzione dello stimolo;

le nutazioni, movimenti oscillatori o rotatori dovuti a
diverse velocità di crescita.
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I movimenti delle piante /2
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La lotta ai patogeni
Per difendersi, le piante hanno evoluto difese sia fisiche
sia chimiche, riconducibili a due categorie:

difese costitutive, sempre presenti nella pianta;

difese indotte, prodotte in seguito a una lesione.
Le piante si accorgono di essere attaccate grazie a
recettori che riconoscono molecole chiamate elicitori.
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La difesa dagli erbivori
Per difendersi dagli erbivori le piante possono utilizzare:

difese meccaniche come peli urticanti, aculei e spine;

difese chimiche, tra cui ormoni di difesa e metaboliti
secondari che agiscono come veleni.
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Adattamenti all’ambiente /1
Le xerofite, piante che vivono in luoghi aridi, hanno
evoluto adattamenti per sopravvivere alla siccità come le
cripte stomatiche e la succulenza.
Le alofite sopravvivono ad alte concentrazioni di sali
accumulandoli nei vacuoli delle foglie, abbassando il
potenziale idrico e assorbimento così acqua dalle radici.
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Adattamenti all’ambiente /2
Le piante iperaccumulatrici accumulano alti livelli di
metalli pesanti e vengono utilizzate nel fitorisanamento.
Per proteggersi da temperature estreme le piante hanno
evoluto:

peli, spine e proteine da shock termico per il caldo;

proteine antigelo e abscissione delle foglie per il freddo.
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