Wundt e la psicologia scientifica: Lo strutturalismo

Cenni storici
Eleonora Bilotta
Lo strutturalismo
 Il riconoscimento della psicologia
come scienza viene fatto coincidere
con la fondazione del primo
laboratorio di psicologia sperimentale
ad opera di Wundt a Lipsia nel 1879.
 In questo laboratorio si studiò come
gli stimoli dell’ambiente esterno
venissero trasmessi al cervello e
divenissero percezioni complesse.
Oggetto di studio della Psicologia
secondo lo strutturalismo
 Per Wundt l’oggetto di studio era
l’esperienza immediata (e non
l’esperienza mediata della fisica e
delle altre scienze naturali), cioè così
come si presenta alla coscienza del
soggetto, in modo diretto e
fenomenico.
L’attività mentale
 Per Wundt, l’essenza di tutti gli aggiustamenti
dell’organismo era un processo psicofisico, una
risposta organica mediata sia dal versante
psicofisico che dal versante psicologico.
 Egli fu il primo a stabilire il concetto di eventi
mentali in relazione a stimoli e reazioni
oggettivamente riconoscibili e misurabili.
 Wundt percepiva la psicologia come parte di
una elaborata filosofia dove la mente è vista
come una attività, non una sostanza.
 L’attività mentale di base fu chiamata
“appercezione”.
L’introspezione
 La psicologia fisiologica era interessata ai
processi di eccitazione dalla stimolazione
degli organi di senso che, attraverso i
neuroni sensoriali, arriva fino alle più basse
e più alte aree cerebrali. Da questi centri
ritorna poi ai muscoli.
 In parallelo con tali processi gli eventi della
vita mentale possono essere conosciuti
attraverso l’introspezione.
La teoria tridimensionale delle emozioni
 L’introspezione divenne per Wundt lo
strumento primario della psicologia
sperimentale.
 Nel libro di Wundt Physiological Psychology
(1893) fu pubblicata la “teoria
tridimensionale delle emozioni”.
 Le emozioni furono classificate come
piacevoli o spiacevoli, tese o rilassate,
eccitate o depresse
 Una data emozione può essere allo stesso
tempo una combinazione di una di ciascuna
delle categorie sopra citate.
Gli stati soggettivi di coscienza
 Gli stati soggettivi, o stati di coscienza,
furono trasportati in laboratorio ed
analizzati con la tecnica dell’introspezione.
 In laboratorio, il soggetto veniva addestrato
all’introspezione, poi gli veniva presentato
uno stimolo controllabile e misurabile e il
soggetto doveva descrivere con esattezza e
ricchezza di particolari tutto ciò che
provava (sensazioni, immagini, stati
mentali).
La classificazione delle
sensazioni
 Le sensazioni venivano classificate e ordinate in
base a modalità distinte (visiva, uditiva, cinestetica,
olfattiva e gustativa) e a dimensioni specifiche
(durata, estensione, intensità, ecc.).
 Il soggetto, a contatto con la stimolazione, poteva
provare delle emozioni e/o sentimenti classificati in
base alle seguenti variabili: tensione-distensione,
eccitamento-acquietamento, piacere-dolore.
 I vari elementi, combinati fra loro, formavano stati
di coscienza complessi.
Lo studio della coscienza
 Seguendo il metodo di Wundt sarebbe stato possibile
studiare scientificamente la coscienza ed il pensiero
normale, al di là dei dati fisiologici che non consentono
una comprensione esauriente dei meccanismi delle
connessioni e delle strutturazioni del pensiero.
 Tale impostazione però si rivelò ben presto
insufficiente, in quanto anche gli stessi allievi di Wundt
avanzarono dei dubbi sulla validità metodologica
dell’introspezione: molto spesso, infatti, non si
trovavano d’accordo nell’interpretazione da dare ai loro
stati soggettivi.
Wundt ed i suoi allievi
Titchener
 Lo strutturalismo
nasce in Europa e
tramite Titchener
viene fatto
conoscere negli
USA.
Titchener
Il funzionalismo
Il funzionalismo
 Nacque negli USA ad opera di William
James e John Dewey sulla scia della teoria
evoluzionistica di Darwin.
 Sosteneva che il comportamento umano
doveva essere considerato come un
processo di adattamento dell’organismo
all’ambiente.
 Il funzionalismo nasce in America e viene
importato in Europa da Claparede.
Il comportamentismo
Il comportamentismo
 Nel 1913 Watson afferma che la
psicologia deve concentrarsi su un
oggetto di studio che possa essere
osservato da tutti gli studiosi.
 La mente è una scatola nera (black
box) all’interno della quale non
sappiamo e non possiamo osservare
cosa accade.
Il comportamentismo
 L’unica variabile di studio deve essere
il comportamento manifesto.
 L’organismo viene visto come una
stazione intermedia tra gli stimoli in
entrata e le risposte in uscita.
 Il comportamentismo è stato anche
definito “psicologia stimolo-risposta”.
Pavlov
 Il fisiologo russo Pavlov (1927) si interessò dei riflessi
condizionati.
 Inizialmente
Pavlov
svolse
delle
indagini
sulla
circolazione e sul cuore, poi si dedicò alla fisiologia della
digestione.
 La sua opera principale sui riflessi condizionati fu iniziata
nel 1899 ed intitolata “Osservazioni sulla secrezione
salivare”.
 n quest'opera i riflessi furono chiamati “secrezioni
psichiche” con lo scopo di distinguerle dalle reazioni
fisiologiche non apprese.
La ricerca di Pavlov
 Pavlov (1927) scoprì che, suonando un
campanello mentre si mostrava del cibo ad un
cane affamato, e ripetendo questa serie di eventi
varie volte, si portava il cane a salivare al solo
suono del campanello.
La ricerca di Pavlov
Mentre la salivazione alla vista del cibo poteva essere considerata
una risposta naturale (o non condizionata), la salivazione al suono
del campanello doveva essere acquisita come risposta
condizionata.
Fasi del condizionamento
Prima del condizionamento
SC (suono) -------- Nessuna risposta
SI (cibo) ---------- RI (salivazione)
Durante il condizionamento
SC (suono)
seguito da
SI (cibo) ---------- RI (salivazione)
Dopo il condizionamento
SC (suono) ------- RC (salivazione)
Pavlov
 Il maggior contributo di Pavlov è:
La determinazione dei parametri essenziali,
del necessario bagaglio teorico
sperimentale e della necessaria
terminologia per innumerevoli
esperimenti successivi condotti da altri.
Il riflesso condizionato
 Partendo dal fatto che esistono due processi nervosi, che
attraverso le loro interazioni offrono le basi per il
funzionamento degli emisferi cerebrali:
 l’eccitamento;
 l’inibizione.
 Pavlov ha differenziato quattro tipi di sistemi nervosi
genotipici basati proprio sulla forza dei processi eccitatori
ed inibitori.
 Per cui si avranno i temperamenti sanguigni, flemmatici,
collerici e melanconici.
Le nevrosi sperimentali indotte
 Le
prime
scoperte
di
Pavlov
sulle
“nevrosi
sperimentali” furono occasionali. Infatti, un cane era
stato addestrato a salivare di fronte ad un cerchio e a
non farlo di fronte ad una ellissi allungata.
 Dopo una serie di prove il raggio dell'ellissi veniva
accorciato così che era sempre più difficile distinguerla
dal cerchio.
 Quando la discriminazione risultò eccessivamente
difficile, il comportamento del cane divenne strano e
cominciarono a comparire i segni di un disturbo emotivo.
Le nevrosi sperimentali indotte
 Pavlov chiamò questo disturbo emotivo “nevrosi
sperimentale” determinata da un conflitto tra forze
di eccitazione e di inibizione collocate in punti
adiacenti della corteccia cerebrale.
 Queste scoperte sono state fondamentali per lo studio
dell'apprendimento umano, perché si è creduto che
questa nevrosi presente negli animali fosse simile alla
neurastenia nell'uomo.
Il riflesso di orientamento
 Dopo questa serie di studi Pavlov ha parlato del
“riflesso di curiosità” che poi verrà chiamato “riflesso
di orientamento”, che serve ad indicare la tendenza ad
orientarsi
verso
qualsiasi
nuovo
stimolo
indipendentemente dal suo significato.
 Questo riflesso cominciava a scomparire quando i riflessi
condizionati diventavano più forti.
 Secondo Pavlov, la capacità di formare riflessi
condizionati è, in parte, regolata dal tipo di sistema
nervoso ed è proprio per questo che esistono alcune
differenze congenite nella capacità di apprendimento.
Skinner (1938) e il condizionamento operante


Il modello Stimolo-Risposta
(S-R) di Pavlov non riusciva
a spiegare l'ampia gamma
dell'apprendimento degli
organismi, soprattutto non
includeva il ruolo attivo
dell'essere vivente
sull'ambiente circostante.
Ogni comportamento
produce un effetto, l'effetto
prodotto a sua volta è in
grado di produrre delle
conseguenze sull'individuo.
 Gli studi di Thorndike
hanno permesso a F.B.
Skinner di sviluppare il
modello del
condizionamento
operante.
 Una risposta può essere
attivata senza la
necessità di uno stimolo,
in quanto essa diviene
subordinata alla
possibilità di una
ricompensa.
IL CONDIZIONAMENTO
OPERANTE
L’apprendimento è il risultato del condizionamento mediante rinforzo
di una risposta selezionata tra le tante possibili in un dato contesto.
Un topo affamato, introdotto nella Skinner-box, durante l’attività
esplorativa preme casualmente una leva.
La pressione fa emettere una pallina di cibo (rinforzo) e ciò succederà
ogni volta che il ratto preme la leva.
Si è così instaurato un condizionamento operante.
TIPI DI RINFORZO
Rinforzo positivo: consiste
aumentare la probabilità
desiderata
in
di
una contingenza volta ad
emissione di una risposta
Rinforzo negativo: consiste nell’eliminazione di uno stimolo che
produce una risposta di evitamento
Punizione: consiste in una contingenza volta a diminuire la
probabilità di comparsa di una risposta non voluta
La psicologia della Gestalt
La psicologia della Gestalt
 Parallelamente al comportamentismo
americano nasce in Europa la psicologia
della Gestalt (“forma organizzata” o
“configurazione”).
 Nasce come corrente di pensiero
opposta all’approccio di Wundt.
 La sua data di nascita si colloca nel
1912, quando Wertheimer pubblica il
suo
esperimento
sul
movimento
stroboscopico.
La psicologia della Gestalt
 I maggiori rappresentanti della psicologia della
Gestalt sono Max Wertheimer, Wolfang Kohler e
Kurt Koffka.
 Secondo questi autori la tipica forma di
apprendimento è quella dell’insight, che
consiste in una improvvisa riorganizzazione del
campo di esperienza. Inoltre, è stato
dimostrato che i fenomeni di insight sono
condizionati dall'apprendimento precedente.
 Uno degli esperimenti più importanti, riguardo
a questo tipo di apprendimento, è quello
condotto da Harlow (1949).
Le ricerche degli studiosi della Gestalt
 Questi addestrò delle scimmie a risolvere problemi,
durante l’esperimento venivano presentati alle scimmie
tre oggetti, la scelta giusta era quella di individuare
l’oggetto diverso. Dopo aver risolto una serie di questi
problemi le scimmie erano in grado di risolvere problemi
di dissimiglianza, con oggetti mai visti prima.
 Visti questi risultati Harlow concluse che le scimmie
avevano acquistato un set di comportamenti di
apprendimento, grazie ai quali potevano risolvere
problemi di dissimiglianza senza ricorrere alle prove ed
errori.
Le capacità iniziali del soggetto
 Quindi, a questo punto si può affermare che le capacità
iniziali del soggetto svolgono un ruolo di particolare
importanza nella determinazione delle condizioni
richieste per l’apprendimento successivo.
 Queste capacità iniziali possono dirsi interne al soggetto
e si possono distinguere da quelle esterne che hanno
anch'esse un ruolo importante nell’apprendimento.
 Per cui ogni tipo di apprendimento inizia da un punto
diverso di capacità interna, ed è verosimile che per avere
luogo richieda anche una diversa situazione esterna
(Gagnè, 1973).