AZIENDA DI RILIEVO NAZIONALE E DI ALTA SPECIALIZZAZIONE
OSPEDALE CIVICO E BENFRATELLI, G. DI CRISTINA E M. ASCOLI
PALERMO
U.O. di GINECOLOGIA ONCOLOGICA
(Direttore: Prof. F.M.Romano)
UN FIGLIO DOPO IL CANCRO
SENOLOGIA
Baglio Conca d’oro Hotel Palermo
8 novembre 2002
Un figlio dopo il cancro
• Aumentata incidenza di alcune neoplasie anche
in età fertile
• Migliorate possibilità diagnostico-terapeutiche
• Aumento dell’età alla prima gravidanza
Periodo 1970-1986
anni
%
30-34
140
35-39
124
Am. J. Public Health 1989
Problematiche cliniche
• Fertilità dopo trattamento antitumorale
• Il rischio di malformazioni congenite
dopo terapia antitumorale
• Effetto della gravidanza sul rischio di
recidiva della pregressa neoplasia
Problematiche cliniche
• Fertilità dopo trattamento antitumorale
• Il rischio di malformazioni congenite
dopo terapia antitumorale
• Effetto della gravidanza sul rischio di
recidiva della pregressa neoplasia
Azione degli alchilanti sull’attività ovarica
1) Arresto della maturazione follicolare
Compromissione secrezione estrogenica
2) Deplezione ovocitaria
a) Dose
b) Durata
c) Età
ONC. GIN. PA - 94
Chemioterapia e amenorrea secondaria
Amenorrea %
Durata
(mesi)
Età <40
Età >40
6
31-38
81-96
12
51-77
83-98
L-PAM±FU
24
20-22
60-76
FEC
6
23
89
AC
3
13
57-63
Schema
CMF-like
Crivellari et al. Tumori, 2002
Problematiche cliniche
• Fertilità dopo trattamento antitumorale
• Il rischio di malformazioni congenite
dopo terapia antitumorale
• Effetto della gravidanza sul rischio di
recidiva della pregressa neoplasia
I dati disponibili non hanno evidenziato un
aumento di anomalie congenite in bambini
nati da donne o uomini precedentemente
trattati per neoplasie di diverso tipo.
Su 2300 soggetti trattati in giovane età l’incidenza
di patologia genetica nei figli (3,4%) non differiva
dai figli del gruppo di controllo (3,2%). Mulvihill, Prog Clin
Bio Res, 1990
Nelle donne trattate per carcinoma mammario il
rischio di anomalie congenite nei figli è risultato
dello stesso ordine di grandezza di quello della
popolazione ostetrica generale. Collichio Oncology, 1998
Numerose sono i casi di bambini nati sani dopo
chirurgia conservativa e chemioterapia per
neoplasie ovariche allo stadio iniziale. Colombo Gynecol
Oncol, 1994
Problematiche cliniche
• Fertilità dopo trattamento antitumorale
• Il rischio di malformazioni congenite
dopo terapia antitumorale
• Effetto della gravidanza sul rischio di
recidiva della pregressa neoplasia
La gravidanza non sembra avere effetti
negativi sulla prognosi di pazienti con
carcinoma mammario allo stadio I o II J.A. Petrek et
al. Cancer, 1991
L’interruzione di gravidanza e l’aborto
spontaneo influenzano negativamente sulla
prognosi H.E. Averette et al. Cancer, 1999
Nessuna differenza in termini di sopravvivenza
a 5 anni viene riferita dalla maggior parte
degli studi J.A. Petrek et al. Cancer, 1991
Sopravvivenza a cinque anni,
stato gravidico e interessamento linfonodale
Interssamento
linfonodale
Gravide
Non gravide
Totale
Negativo
18/22 (82%)
84/103 (82%)
102/125 (82%)
Positivo
16/34 (47%)
37/63 (59%)
53/97
Totale
34/56 (61%)
121/166 (73%)
155/222 (70%)
(55%)
J.A. Petrek et al. Cancer, 1991
Healthy mother effect
Studio caso-controllo condotto su 2536 donne con
gravidanza successiva a carcinoma mammario
GRAVIDE
NON GRAVIDE
Sopravvivenza
in anni
Tumore
localizzato
Tumore non
localizzato
Tumore
localizzato
Tumore non
localizzato
5
96
77
79
49
10
96
67
79
42
>15
84
60
79
42
R. Sankila et al. AJOG, 1994
Tempi consigliabili di attesa prima di
intraprendere una gravidanza
Si raccomanda di attendere almeno 2 anni dopo il
trattamento di un carcinoma mammario ai primi stadi,
soprattutto perché la maggior parte delle recidive si
verifica in questo intervallo di tempo. J.A. Petrek et al. Cancer, 1994
Stadio I, II
Consigliabile attendere almeno 2 anni
Stadio III
Consigliabile attendere almeno 5 anni
Stadio IV
Sconsigliato, bassa sopravvivenza a 5
anni (0-15 %), aggressività del
trattamento.
H. E. Averette et al. Cancer, 1999
Questioni aperte
Donne con una buona prognosi (I e II stadio)
Alchilanti e/o
terapia radiante
influenzano la
funzione ovarica
Alto tasso di aborti
spontanei
Tecniche di
riproduzione assistita
(iperstimolazione ormonale)
CONCLUSIONE
La decisione di avere un “figlio dopo il
cancro” va attentamente valutata caso per
caso, tenendo conto sia del tipo, dello stadio
e dei fattori di rischio della neoplasia trattata,
sia dell’età e delle motivazioni della donna.
Tuttavia è auspicabile lasciare trascorrere un
certo lasso di tempo tra il termine del
trattamento oncologico e la programmazione
della gravidanza.
“ … ma Rosa voli u figghiu,
e priparò li fasci.
Ed ora un figghiu strinci
nto pettu di palumma,
beddu comu u Bamminu,
c’addatta, e sona a trumma! “
Ignazio Buttitta “La paglia bruciata”, 1968.