Frasi e usi delle frasi Nota al capitolo settimo G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl La struttura – cioè come è fatta una frase? • Per descrivere una frase considero i tratti grammaticali rilevanti. Di solito in italiano le grammatiche considerano i seguenti tratti: • il modo finito del verbo • la posizione dei costituenti (S, V, O, ecc.) • l’intonazione. – (cfr. Grande grammatica italiana di consultazione, 3 vol., Il Mulino, Bologna 1995, capitolo 1). G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Tipi di frase In italiano si distinguono di solito 5 tipi di frase – – – – – Dichiarativa Interrogativa Iussiva Ottativa Esclamativa (sono piuttosto espressioni esclamative: Aiuto! Fuoco! Scemo! Accidenti!) G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Strutture e usi tipici per ogni tipo • Struttura della frase dichiarativa: – Verbo al modo indicativo – Intonazione: la melodia alla fine non sale • Discendente dopo l’ultimo accento che segnala informazione rilevante: Sale il prezzo del petrolio • Sospensione: Sale il prezzo del petrolio (e crollano le azioni Microsoft – [discendente]). – S + V oppure V + S: la scelta tra qs disposizioni (arrangements ) non è arbitraria. Vedi dopo. G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Illocuzioni tipiche delle dichiarative • L’uso che dà il nome alla frase è quello – generico - di fare uno “statement”, cioè la descrizione di una situazione. È una classe di usi tra i quali vi sono molti casi specifici - per esempio: • informare (contenuto nuovo per il destinatario) – di un fatto: Valentino Rossi vince sotto il diluvio in Inghilterra stracciando tutti gli avversari – o di un punto di vista: Secondo me, Bill Gates è solo uno fortunato • Riportare un contenuto non nuovo – all’attenzione di chi ascolta / legge o di chi parla /scrive: Di solito, prima di portare qualcuno a casa nostra, ci si informa quantomeno su chi sia. G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Altri usi – performativo - Lei è licenziato / In nome della legge, la corte, visti…, condanna l’imputato a 6 anni di pena detentiva… – Ti aspetto fuori – minaccia? (E ti sistemo ) promessa? (sta tranquillo, sono qua fuori ) informazione? (nuova Dove sono? Sono qua fuori, muoviti – nota Ma te l’ho detto, sono qua fuori!!) – Lo prometto (commitment) – I persona sing.; ma: – Lo promette. Però poi non mantiene mai le promesse – non I persona: chi parla non promette, ma descrive. G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Usi indiretti • Lei deve smetterla di dire parolacce, alla sua età! richiesta di azione, di comportamento. • Adesso dimmi quanto ti pagano per questo lavoro richiesta di informazione. • Già già, ehm, eccoci qua eh (riempio lo spazio vuoto – N.B. sul silenzio tra una battuta e l’altra) • A proposito – volevo dirti una cosa… anticipa, annuncia una informazione – (non dà un’informazione – è un uso metatestuale – dice come va avanti il testo). G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Dichiarative: tipo non marcato • Si possono trovare molti altri usi. La dichiarativa è il tipo di frase non marcato funzionalmente. – Da sola, ha molti usi. Inoltre, potrebbe quasi sostituire tutti gli usi delle altre frasi. Basta trovare il verbo che esprime l’uso che faccio di una frase: Ti chiedo di aiutarmi (più o meno equivale a: Aiutami! Modo imperativo, frase iussiva, richiesta di azione); Vorrei sapere chi ha vinto a Hockenheim (domanda: Chi ha vinto a H.?) • Non ci riesce con le espressioni esclamative: Fuoco! Accidentaccio! G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Struttura e uso della frase ottativa Per la struttura delle altre frasi, si considerano i tratti che distinguono ciascuna dalla dichiarativa. Ottativa: - Secondaria con se + verbo al modo congiuntivo: Ah, se potessi prevedere il futuro! / Ah, se potessi tornare indietro! / Ah, se stessi zitto un po’ / Eh, se mi avessero lasciato guidare in pace, a quest’ora non sarei in ospedale con le gambe fratturate. - Verbo al congiuntivo, frase principale: Ti venisse un accidente! Ti venga un accidente (cfr. la iussiva). Funzione della ottativa: formulare auspici, desideri sul futuro o sul passato. G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Iussiva • Struttura della iussiva: – verbo al modo imperativo (II persona sing o pl): Sta zitto, piantala, cretino! – al modo congiuntivo (I persona plurale) – che ha la stessa forma dell’indicativo presente (cong. esortativo): • Piantiamola di lavorare, andiamo tutti in vacanza. Per esempio, a Londra, o a Sharm-el-Sheik! Al congiuntivo nella III persona sing o pl (stessa forma dell’indicativo presente): • Maestà, il ministro chiede udienza / Che entri! – • Vengano, vengano, signore e signori, da questa parte! G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Funzioni della iussiva – La iussiva serve per la richiesta di azione – ordini, esortazioni, consigli a fare qualcosa ecc. – Ci sono però iussive che si sono lessicalizzate e sono diventate delle espressioni con funzione metatestuale • gestiscono la continuazione del testo: Guarda che ti sbagli (equivale a Ti sbagli ma con un segnale di “phatic communion”) – Senti un po’, perché non andiamo a farci un caffè? (funzione fatica: annuncia un messaggio rilevante, una proposta, una richiesta ecc.). • A volte la iussiva può essere equivalente a una concessione: Di’ (pure) quello che vuoi, tanto faccio come mi pare (non è un invito a “dire quello che voglio” – piuttosto: “Per quanto tu dica, io…”). G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Interrogativa generale • Struttura dell’interrogativa generale: – differisce dalla dichiarativa in parte per l’intonazione. • Luigi è arrivato (non ascendente) – Luigi è arrivato (non discendente)? • Ma c’è anche l’interrogativa-eco: • Luigi è arrivato? / A: Se Luigi è arrivato? / - Sì, sei sordo? / No, non sono sordo, cretino. Pensavo. No che non è arrivato. /replica B: Se è arrivato? Certo! G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Interrogativa parziale Un elemento della dichiarativa è sostituito da una parola interrogativa (grassetto: varianti non formali): – Chi ha vinto il GP di F1? / Chi è che… – Che cosa hai detto? Che cos’è che/Cos’è che… – Come funziona questo coso? Com’è che funziona sto coso? / Come diavolo [è che] funziona questo coso? – Quando torni? --- Dove vai? --- Da dove vieni? – Quanto costa in Svizzera la benzina? --– Quanti ne hai multati oggi? – Perché non parli? Com’è che non parli? G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Interrogative parziali-eco • Riprendono una porzione di testo: – Dove è andato? / Dove è andato? A casa. – Dove è andato? / Dove è andato? / Sì / A casa. – Pietro è andato a Hockenheim. / È andato DOVE? // DOve è andATO? /… con varie continuazioni – Hai finito gli esami? / Se ho finito CHE COSA? (se + wh “in situ”) (N.B. la persona del verbo) G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Usi principali delle interrogative • Appello a rispondere: – Richiesta di descrivere una situazione (uso tipico: “fammi sapere”, ma anche: “mostrami che sai”), richiesta di opinione (Sei d’accordo? Che ne dici?) – Domanda deliberativa (Sparo? Il sì o il no sono ordini (integrabili con iussive: No, non sparare!) • Richiesta di prendere un impegno (Me lo prometti? Il sì è una promessa. • Richiesta di proferire un performativo (Lei vuole l’abrogazione della legge contro il fumo?) – Il sì dà la volontà individuale – Un maggioranza di sì provoca l’immediata abrogazione della legge). G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Altri usi delle interrogative • Domanda problematica – serve a presentare un tema da discutere: Sopravviverà l’Unione Sovietica fino al 1984? (titolo di un saggio di Andrej Amal’rik, 1974) – Serve per esprimere una congettura – struttura: “CHE + verbo al congiuntivo presente o passato”: Il tuo pitbull ha appena morso un bambino. Che abbia fame? / Può darsi, chissà. G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Usi delle interrogative-eco • Occorre distinguere l’interrogativa-eco dai suoi usi: • Come domanda-eco compie due funzioni: “richiesta di conferma del testo precedente” + “riprendo citando il testo precedente”. Quest’ultima è la funzione-eco, che serve alla coesione testuale: è il rinvio a un enunciato che precede (Sorin Stati, Le transphrastique, PUF, Paris 1990). • L’interrogativa può avere solo la funzione-eco. In tal caso, non è una domanda – infatti, non fa appello a una risposta (A: Sei stanco? / B: Se sono stanco? No che non sono stanco. Perché mi fai ‘sta domanda?) G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl n.b. Su perché? • Avverbio interrogativo Perché non parli? Chiede la causa; ma in: Perché lavori molto? – viene interpretato di solito come un perché che chiede lo scopo. – Congiunzione • causale: perché sono afono [lega due situazioni – “non parlare” e “non avere voglia”]; introduce una giustificazione: [Lavoro molto per guadagnare tanto] Bravo, perché è giusto ragionare così [ti dico bravo per questo motivo – lega l’atto di dire con un giudizio di valore]; Deve essere arrivato, perché ho sentito il rumore della sua auto [faccio questa previsione per questo motivo] – Congiunzione finale: Lavoro molto perché voglio guadagnare tanto. G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Usi particolari delle interrogative • Vuoi un caffè? (offerta: il sì fa “scattare” una azione) – (ironia: E allora preparatelo) • Perché non andiamo in montagna? (proposta: perché + non + infinito: Perché non andare in montagna? • Puoi passarmi il sale? (richiesta cortese) • Perché andare in montagna? (= Non c’è motivo per andare in montagna), è uno “statement” rafforzato con l’uso di una struttura interrogativa (interrogativa come booster dello statement). G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl Interrogative retoriche • Sono forse il tuo servitore? (Non sono il tuo servitore) • Non ti ho detto di stare attento? (Dovevi stare attento!) • Chi non che cos’è la Formula Uno? (Tutti sanno…) • Ma chi ti conosce? (Non ti conosce nessuno!) G. Gobber – M. Morani, Linguistica generale Copyright © 2010 – The McGraw-Hill Companies srl