Laboratorio sul Blog
Andrea Sereni
[email protected]
Dipartimento di Discipline della Comunicazione
Università di Bologna
febbraio-marzo 2007
http://laboratorioblog.wordpress.com
Laboratorio sul Blog
Lezione 1
Il formato blog.
Come si crea un Blog.
Breve Storia del blog.
Lezione 2
Che cos'è un blog
Il ruolo di un blog
Lezione 3
Problemi di cittadinanza
Blog e giornalismo
Lezione 4
Ospiti: Leonardo, Polaroid
Lezioni 5 e 6
Esercitazioni e presentazioni con discussione
Prima Lezione
Contenuti

Il formato blog

Come si crea un blog

Breve storia del blog
Il formato blog
Elementi strutturali

Template
(parte statica)
Elementi caratteristici

about page, foto, email, etc.)


Colonna dei post
(parte dinamica)
(con precisazioni)
Intestazione (titolo, descrizione,
Colonna del blogroll

link vari

blogroll

widgets, search box, aggregators
(etc.)

Archivi

Statistiche (es. ShinyStat)

Syndication (RSS feed)
Il formato blog
Elementi caratteristici dei post
data

Titolo (opzionale)

Corpo del “testo”
metadata (tags)

Autore, ora e data

Commenti

Permalink

Categorie
Varie (trackback, forum, cocomment, etc.)

Il formato blog
Vincoli forma/contenuto
Vincoli accessori
Il testo deve collocarsi nello spazio della colonna centrale.
Effetto: tendenza alla concisione
Vincoli essenziali
I post sono visualizzati in ordine cronologico inverso (newest up)
Effetto: forma inedita di lettura
Come si crea un blog
Piattaforme di hosting
Applicazioni Blog

Servizio interamente gratuito


Integrazione server automatica


Spazio server gratuito


Nessuna necessità di installazione

Il sito “ospita” il blog



Applicazione generalmente gratuita
Spazio server indipendente
(ad eventuale spesa dell'utente)
Necessita installazione e conoscenza di
linguaggi specifici
Facilita la “gestione” remota
1) Installazione remota, es.
MovableTypes, Manila, etc.
2) Installazione locale, es. Radio
UserLand
Come si crea un blog
Piattaforme “hosting” principali

Straniere

Blogger (www.blogger.com)

LiveJournal (www.livejournal.com)

Wordpress (www.wordpress.com)

Pitas (www.pitas.com)

Italiane

Splinder (www.splinder.com)

Bloggers (www.bloggers.it)
Aggregatori e motori di ricerca
Segnalano gli ultimi post
 Permettono ricerche per categorie e parole chiave


Permettono di fare statistiche di traffico e di “link”: social bookmarking

Book Café http://www.bookcafe.net

The Network Journal http://www.bookcafe.net/blog/filter/join.cfm

Blogo.it http://news.blogo.it

Google Blog Search: http://blogsearch.google.com

Blog Babel: http://it.blogbabel.com

Technorati: www.technorati.com
v. lezione 3
Aggregatori e motori di ricerca
* Bookmark
La “società del blog” è una società democratica e egalitaria?
“The power of linking” e il principio del “rich get richer”: quanto contribuiscono gli
aggregatori?
Cfr. Granieri (2005), cap. 2.2
v. lezione 3
Come si crea un blog
Esercitazione pratica?
Breve storia del blog

PREAMBOLO: 1992/93, prime homepages personali

Predecessori del genere blog:

(1994) Justin Hall, Links from the Underground, www.links.net

(1996/97) Michael Sippy, The Filter, www.theobvious.com

1993, What's New Page, Mosaic Browser (National Center for Supercomputing)

1997, Dave Winer (Userland Software), Scripting News, www.scripting.com

1997, John Barger, Robot Wisdom, http://robotwisdom.com (genere: filter)

Fine 1997: Barger conia il termine “weblog”

1998, Jesse James Garrett, Infosift, crea una lista di “siti come il suo”, e la passa a:

1999, Cameron Barrett, di Camworld, che scrive “Anatomy of a Weblog”, (26.1.1999),
http://www.camworld.com/journal/rants/99/01/26.html, e crea la prima “sidebar”,
linkando tutti i nuovi blog.
Breve storia del blog

1999, Peter Merholz, www.peterme.com, usa la versione tronca: “we blog”.

1999 (22.7), il New York Times pubblica “I Link Therefore I Am”, un articolo sul
blog di Heather Anne Halpert, Lemonyellow (genere: notebook):
http://www.nytimes.com/library/tech/99/07/circuits/articles/22lemo.html#1

1999: creazione di strumenti di publishing automatici:

Luglio 1999: Andrew Smiles (Be Nice to Bears) crea Pitas: si possono creare
facilmente blog ospitati gratis (username.pitas.com)

Agosto 1999: Evan Williams e Meg Hourihan, del Pyra Labs, creano Blogger.
Scoppia il fenomeno blog.

Alla fine del 1999 il numero di blog è talmente aumentato che Cameron Barrett deve
trasformare la sua lista di “tutti” i blog in una lista di “preferiti” (blogroll).

...
Breve storia (tecnica) del blog

Problema: gestire automaticamente i contenuti:

CMS (Content Management Systems)

In origine: CMS molto cari, ad uso di siti commerciali o giornalistici

Passaggio a CMS a basso costo (o gratuiti): es: PHPNuke (www.phpnuke.org):

Facilitano la gestione una volta installati

Richiedono però:
- acquisto di un server
- conoscenze per la gestione del server

Soluzione: server centralizzato
+ sistemi di gestione dinamica (non più solo statica)
Breve storia (tecnica) del blog
Prima del 1999, per gestire un blog, era necessario:

Sapere scrivere pagine (statiche) in HTML

Possedere un server

Essere in grado di installare applicazioni di CMS

Conoscere i linguaggi server

Sapere aggiornare periodicamente le pagine in HTML
La rivoluzione intorno al 1999 è il passaggio dalla compilazione in codice al:
“wizziwig”, ovvero,
WYSIWYG, What You See Is What You Get.
Breve storia (tecnica) del blog
“Cambia” anche il linguaggio fondamentale di compilazione:
Dall’HTML....
...all’XML
Rispetto all'HTML, l'XML ha uno scopo ben diverso: mentre il primo è un linguaggio per la
realizzazione della struttura di template di pagine Web, il secondo è un linguaggio utile allo scambio
dei dati, quindi di back-office e non di front-office, o di esposizione che dir si voglia (Wikipedia)
Dal Web...
...si passa al Web 2.0 (...)
(...al Web Semantico?)
- un video per capire (e perché è bello)
Breve storia (catastrofica) del blog

...
Il riconoscimento “ufficiale” del fenomeno avviene nel 2001, grazie al ruolo dei blogger
in due avvenimenti catastrofici:

Il terremoto di Seattle del 2001: in molti usano MetaFilter (www.metafilter.com) per
comunicare informazioni utili a soccorsi e famigliari, resoconti, stati di salute

11 Settembre:

I blogger sono “sulla scena”, difficilmente raggiungibile dai msm

I blogger offrono notizie dettagliate su persone disperse

I blog sono su server dislocati: mentre i server delle testate giornalistiche si piantano,
quelli su cui sono ospitati i blog hanno poco carico e restano attivi.
- In italia: anche Genova 2001.
Breve storia del blog
I primi blog italiani:
Biccio: www.biccio.com
 Blogico: www.blogico.it (?)
 Blog-it: www.blog-it.net (?)
 Flamingpxl: http://www.flamingpxl.com/blog.html
 La Pizia: http://digilander.libero.it/pizia98
(http://grazia.blog.it/index.php/author/eloisa/)
 Leonardo: http://leonardo.blogspot.com
 Ludik: http://ludik.blogspot.com
 Pecus: www.pecus.it
 Princess Proserpina: http://www.pproserpina.net/
 Valido Tv: www.valido.tv/blog, ora: www.940.it/blog
 Weblogz: www.weblogz.it (?)

Fonte: Dovigi 2003 via Splinder.it
Breve storia del blog
Bookmark
Problema di classificazione:
- I primi (proto)blog sono lunghe liste di link, raccolti e brevemente commentati.
- Il primo Blogger non aveva una procedura semplice per l'introduzione di link nel
testo dei post: i post diventano più “verbosi”.
- Si cominciano a chiamare “blog” tutti i siti di Blogger, seppur molto diversi (nei
primi tempi) dalla tipologia originale.

Qual'è la differenza tra notebook e filter?

Quali tipologie di blog si possono individuare?
Che cos'è un blog?
Seconda Lezione
Contenuti

Cos'è un blog? (what)

Il ruolo di un blog (why)
Cos'è un blog?
Strategie di definizione:

Etimologica

Per enumerazione: raccogliere tutti le caratteristiche e/o le (auto)definizioni che si
trovano e selezionare le più adeguate (Dovigi 2003)

Tassonomiche: rintracciare elementi di continuità e somiglianze, classificando in base
a categorie schematiche (Blood 2002, Calvo & al. 2004)
Cos'è un blog?
Pro e contro:
Definizione etimologica:

Rispetta l'idea originale, ma non considera gli sviluppi successivi
Definizione per enumerazione:

Fornisce prospettive e sfumature diverse, ma non ci aiuta a trovare tratti comuni
Definizione tasonomica:

Ci permette di riconoscere tratti comuni, ma soffre di:

Obsolescenza: il mezzo cambia in maniera troppo veloce

Rigidità: il mezzo è troppo flessibile
Cos'è un blog?
Definizione etimologica:
web-log:
log =df registro
log book / ship's log =df diario di bordo

Ci dice solamente che un weblog è un mezzo per registrare “avvenimenti” sul web

Non ci dice di che tipo di “avvenimenti” si tratta

Non ci dà informazioni sulla forma del mezzo

Es., un registro procede in ordine cronologico lineare, un blog no.
Cos'è un blog?
Definizione per enumerazione (1)
Primi tentativi di definizione:

26.1.1999, Cameron Barrett, Anatomy of a Weblog

22.7.1999, NYT-I Think Therefore I am
Cos'è un blog?
NYT-I Think Therefore I am (I)

Lemonyellow viene definito: “a collection of words, links and little else”
ma anche:

“A layer cake of musings and diversions that goes a long way toward fulfilling the
original promise of hypertext”
Dall'articolo emergono, come caratteristiche del blog:

Estrema varietà di contenuti

Immediatezza dell'ispirazione

Frequenza nell'aggiornamento

L'interattività con altri utenti (per lo più sconosciuti)

“Spersonalizzazione dell'intimità”

Rapporto con la nozione di ipertesto
Cos'è un blog?
NYT-I Think Therefore I am (II) – dal testo:

Ms. Halpert began the site [...] as a repository "for all of the ideas and ephemera that would otherwise pop off the
top of my head and float away," she said

There's some similarity between Ms. Halpert's journal and Kafka's, which also careers in dreamlike fashion from
topic to topic. (From a 1914 entry: "Aug. 2: Germany declared war on Russia. -- Swimming in the afternoon.")

Ms. Halpert's stream-of-consciousness narrative is one of her site's most compelling aspects

Ms. Halpert said she tried for a balance between personal tidbits (her reasons for wearing red lipstick on
occasion, for example) and purely intellectual ruminations: "Is there such a thing as a tactile object-oriented
programming environment?"

She said she gets a constant flow of E-mail from people around the world who want to tell her about their own
daily encounters

People I don't know will send me beautiful E-mails telling me some story about what happened to them, and I'll
have no clue what the context of what they're talking about is," Ms. Halpert said. "That's a level I really love to
interact with people on.

Ms. Halpert's site, an intellectual layer cake, seems to fulfill the original promise of hypertext more completely
than most others on the Web
Cos'è un blog?
Ipertesto
(Ted Nelson, 1965)
L'ipertesto è un insieme di testi o pagine leggibili con l'ausilio di un'interfaccia elettronica, in maniera non
sequenziale, per tramite di particolari parole chiamate collegamenti ipertestuali (hyperlink o rimandi), che
costituiscono un rete raggiata o variamente incrociata di informazioni, organizzate secondo diversi criteri, ad
esempio paritetici o gerarchici, in modo da costituire vari percorsi di lettura alternativi (fonte: Wikipedia)
L'ipertesto vuole essere una maniera più accurata di rappresentare in forma scritta
l'andamento non lineare e “per analogie” del nostro modo di pensare (precursore:
Memex di Vannevar Bush)
Il blog integra:

l'ipertesto come forma compositiva (proprio di tutto il WWW)

l'ipertesto come generazione dei contenuti
Cos'è un blog?
Anatomy of a Weblog (I)
Un blog (Camworld):

È aggiornato con regolarità (quotidianamente)

Ha un design semplice e un'interfaccia-utente semplice da usare

Non è condiscendente verso il lettore

Ha un tema

Ha un mezzo per interagire con gli utenti (mailing list)

Crea una sorta di community

I blogger tengono molto rivelare fonti o link interessanti

Sono in gran parte gestiti da persone che lavorano con il web
Cos'è un blog?
Anatomy of a Weblog (II)
Alcune “categorie” di blog individuate:

Blog con liste di link

Blog colletivi con moderatore

Blog di giornalismo online
Cos'è un blog?
Definizione per enumerazione (II)
Alcune definizioni (slogan) raccolte da Dovigi (2003)

Un weblog è un sito (web) che tiene traccia e propone tracce (log)

I weblog sono come diari on line disponibili a chiuque sia interessato a sbirciarvi dentro

Un weblog è un incrocio tra web e forum

Un weblog è un ambiente dove i lettori possono essere passivi (leggere notizie) o attivi (scrivere notizie),
possono interagire con le notizie scritte da altri, commentandole o integrandole

Un weblog è un'incubatrice per comunità di navigatori con interessi comuni

I blog sono una nuova forma di comunicazione, che i navigatori stanno scoprendo per ritagliarsi un angolo
di protagonismo e far valere le proprie opinioni o semplicemente per esprimere il proprio pensiero

I blog sono semplici siti web gestiti da individui che riferiscono di qualunque cosa, dai loro fallimenti
sentimentali ai problemi delle telecomunicazioni

Il blog è un medium informale per idee informate, anarchico, commercialmente ingenuo e affascinante
Cos'è un blog?
Definizione per enumerazione (II)
Alcune definizioni (slogan) raccolte da Dovigi (2003)

Un weblog è un sito personale, a cavallo tra un diario, un articolo di commento e una rassegna stampa,
aggiornato quotidianamente o quasi. Come tutte le rassegne stampa sul web, ha il vantaggio di consentire
l'accesso immediato, tramite un clic, al testo originale passato in rassegna, artiolo di giornale, sito web o
pagina di qualsiasi genere. L'autore del weblog è insieme scrittore, lettore ed editore. Lettore delle cose che
vengono pubblicate in rete, che poi seleziona, raccoglie e commenta come scrittore ed editore del suo
weblog.

Un blog [...] può essere o diventare tante cose diverse, a seconda del contesto [...] ma non perde mai la
caratteristica di fondo: è il mezzo migliore per presentare la differenza che esiste tra media aperti e media
chiusi.
«Qual'è la risposta giusta? Probabilmente l'insieme delle definizioni, visto che ognuna di esse contiene un
pezzo di verità circa la natura dei blog» (p.2)
Cos'è un blog?
Definizione per enumerazione (II)
Bilancio:

molti spunti non sviluppati (alcuni sviluppati meglio nel libro)

non aiuta molto a fare chiarezza

non ci fornisce categorie generali di lettura del fenomeno
Cos'è un blog?
Definizioni tassonomiche, (I) Rebecca Blood
Rebecca Blood, The Weblog Handbook (2002)
(Rebecca's Pocket, http://www.rebeccablood.net)
Suggerisce tre tipologie di blog:

Blogs

Notebook

Filters
Cos'è un blog?
Definizioni tassonomiche, (I) Rebecca Blood
Blog:

hanno la forma di brevi diari (journals)

i link sono subordinati al testo

sono costituiti prevalentemente da note brevi e concise

sconosciuti ai tempi di “Anatomy of a Blog”, sono diventati dominanti nel 2000,
grazie soprattutto allo sviluppo del remote publishing
Cos'è un blog?
Definizioni tassonomiche, (I) Rebecca Blood
Notebooks:

pezzi più lunghi su argomenti specifici

scritti a mezza via tra il quick post e il saggio

maggior intervento di “editing”
Cos'è un blog?
Definizioni tassonomiche, (I) Rebecca Blood
Notebooks e Blogs

sono concentrati su opinioni e pensieri dell'autore

i link sono di corredo o di supporto per l'esposizione

si differenziano dai “journals” (diari) soprattutto per gli intenti:

i blogs tendono alla comunicazione più che all'auto-comprensione (selfenlightenment)

notebooks si basano su esperienze personali ma non necessariamente in ordine
cronologico

in media, i journals hanno un unico (lungo) post al giorno per pagina, mentre
blogs/notebooks hanno post più brevi e sono aggiornati più volte al giorno
(Baush & al. 2002, p. 88: “the page paradigm”)
Cos'è un blog?
Definizioni tassonomiche, (I) Rebecca Blood
Filter (weblog “classico”)

ruolo primario del link (the primacy of link)

scopo principale: rendere disponibile ciò che sul web si dice su un certo argomento

generalmente gestiti da “veterani” del web

le informazioni personali sono opzionali

la personalità dell'autore si mostra “from the outside in”: non da ciò che dice, ma da
ciò che dicono le fonti che linka
Cos'è un blog?
Definizioni tassonomiche, (II) Giorgio Nova
Falsoidillio, http://falsoidillio.splinder.com/1043518643#32422
Suddivide il suo blogroll in:

Cacciatori

Tessitori

Sciamani

(Guru)
Cos'è un blog?
Definizioni tassonomiche, (II) Giorgio Nova
Cacciatori
I cacciatori (potrebbero chiamarsi anche esploratori o raccoglitori) sono quelli che esplorano la rete - la selva delle
informazioni - e portano a casa le loro prede informative. Tutti i blog lo fanno, in un certo senso, ma i cacciatori
sono i più esperti e specializzati, sanno dove si annida la preda e lì si appostano; il loro rapporto con la blogsfera è
soprattutto una caccia alle novità (che tra parentesi io non chiamo notizie, ma genericamente informazioni [...]). I
cacciatori, per via del loro modo di operare, danno il via al percorso della citazione, che costituisce una delle
architetture cooperative della blogsfera. Svolgono un'interessante operazione di giornalismo di secondo livello,
cioè costruiscono percorsi personali nel magma della rete (che in realtà non è selvaggio, ma già prodotto di una
lavorazione). Infatti postano in genere molte cose brevi al giorno, ognuna di argomento diverso e riferita a una fonte
esterna, ben scritte e commentate. La lettura mattutina dei propri cacciatori preferiti non sostituisce quella del
giornale (magari on-line), ma la integra su un piano differente, offrendo quel qualcosa in più che è poi ciò che ci
interessa sapere.
Cos'è un blog?
Definizioni tassonomiche, (II) Giorgio Nova
Tessitori
I tessitori (potrebbero chiamarsi anche coltivatori) sono invece più portati ad aggregare informazioni diverse, a
costruire trame, a fare tessuto, chi tra le informazioni, chi tra i blog. Sono meno rapsodici e fulminanti dei
cacciatori, scrivono cose meno frequenti e più lunghe, a volte sono piu lenti (può anche capitare che non postino per
giorni), ma possono essere anche logorroici. Costruiscono discorsi, coltivano interessi nel tempo, li aggregano,
esprimono opinioni articolate, confrontano.

sono tra i principali artefici della stesura dei nessi di interazione secondari tra i blog [...] quelli su cui transita la
maggioranza del traffico "di senso" intra-blog, mentre quelli primari, cioè i link stabili (la colonnina dei
preferit[...]), smistano per lo più traffico aggregato e "cieco" [...].
Cos'è un blog?
Definizioni tassonomiche, (II) Giorgio Nova
Sciamani
Gli sciamani sono quelli che hanno "poteri superiori e di guarigione": in sintesi sono coloro che sono in grado di
costruire trame e tessuti sulla base di limitatissimi dati di partenza. [...] I poeti e i narratori (e molti diari
contengono vero talento letterario applicato al web) sono tutti "sciamani" dell'informazione. Essi arrivano alla
fine del percorso, a mostrare cioè il significato emotivo, il "cosa facciamo e cosa viene fatto di noi", a delineare la
nostra collocazione nel mondo, a dire infine chi siamo, partendo da una base sottilissima di dati: spesso soltanto dai
propri moti interiori e dalle proprie osservazioni, mixate con la propria cultura. [...]
Mentre cacciatori e tessitori hanno bisogno di elaborare una massa di dati molto superiore e di costruire una fattiva
cooperazione, gli sciamani cooperano con la blogsfera a un altro livello, fornendo uno sguardo talmente singolare
che riesce per questo ad alludere alla molteplicità, che dagli altri deve essere invece accumulata in modo
sequenziale e attaccata da infiniti fronti. Le loro caratteristiche li rendono più potenti, ma molto più fragili, più
soggetti all'errore e all'oscurità.
Cos'è un blog?
Definizioni tassonomiche, (II) Giorgio Nova
Guru
sfottò di ammirazione per Giuseppe Granieri (v. oltre)
Cos'è un blog?
Definizioni tassonomiche, (III) Gino Roncaglia
(http://www.merzweb.com)
“Weblog”, in Calvo & al. 2004, Internet 200, http://www.liberliber.it/biblioteca/c/calvo
Classificazione in:

Weblog di rassegna e segnalazione

Weblog di commento

Weblog di narrazione (e affini)

Weblog di progetto

Weblog collaborativi e Blogzine
Cos'è un blog?
Definizioni tassonomiche, (III) Gino Roncaglia
Weblog di rassegna e segnalazione
In un weblog di questo genere, la maggior parte degli articoli ha lo scopo primario di segnalare una particolare risorsa
informativa reperibile su Web: un sito, una singola pagina, un altro articolo, un’immagine… La segnalazione è in
genere costituita da un link accompagnato da una breve descrizione o da un breve commento. Ovviamente, le
segnalazioni rispondono agli interessi, alle abitudini di navigazione, alla sensibilità personale dell’autore del weblog.
Uno strumento di questo genere è dunque prezioso per un utente che si senta in qualche misura ‘in sintonia’ con gli
interessi generali (più che con le singole opinioni) dell’autore del weblog. Si tratta di quelli che Rebecca Blood
chiama filters.
Cos'è un blog?
Definizioni tassonomiche, (III) Gino Roncaglia
Weblog di commento
Molto spesso anche i weblog di commento hanno come punto di partenza il collegamento a un’informazione
disponibile in rete. In questo caso, però, il link non rappresenta una semplice segnalazione ma l’occasione per un
commento di un qualche respiro. Al centro dell’articolo non è il link in quanto tale ma l’opinione dell’autore del
weblog, il suo commento all’informazione raggiungibile attraverso il link. Del resto, l’informazione discussa e
commentata può anche non trovarsi in rete: può trattarsi di un film appena visto, di un libro appena letto, di un disco,
di qualcosa letto sul giornale o visto alla televisione, di un’esperienza diretta… Così come è invece possibile che
l’articolo metta in relazione e discuta informazioni diverse, ed offra quindi più di un link. Il lavoro del ‘blogger’
(neologismo non proprio entusiasmante ma ormai estremamente diffuso per designare l’autore di un weblog) è in
questo caso un lavoro di riflessione e di tessitura
Cos'è un blog?
Definizioni tassonomiche, (III) Gino Roncaglia
Weblog di narrazione (e affini)
Fra i punti di riferimento storico e concettuale ai quali si collega l’idea di weblog, vi è sicuramente il modello
rappresentato dal diario e dalla scrittura diaristica. Non stupirà dunque che diversi weblog preferiscano, alle forme del
commento, dell’informazione e della segnalazione, la forma più propriamente narrativa del racconto, della cronaca
personale (spesso rivisitata in chiave creativa o fantastica). I weblog di questo tipo offrono raramente link esterni, e
quando lo fanno i link stessi sono funzionali alla narrazione. La scrittura è di norma in prima persona, e ricorre spesso
ai registri della satira o dell’ironia. L’efficacia e l’interesse degli articoli dipendono fortemente dalla capacità di
scrittura dell’autrice.
Cos'è un blog?
Definizioni tassonomiche, (III) Gino Roncaglia
Weblog di progetto
Può essere, ad esempio, un ottimo strumento per raccogliere e distribuire informazioni su un progetto (lo sviluppo di
un software, l’organizzazione di un convegno, il marketing di un prodotto, la campagna elettorale di un candidato, gli
appuntamenti e le iniziative di un’associazione culturale, gli aggiornamenti di un libro, l’applicazione di una
normativa, la preparazione di una tesi di laurea... le possibilità sono innumerevoli). Weblog di questo tipo hanno in
genere un prevalente scopo informativo, ma possono anche diventare un vero e proprio strumento di lavoro
collaborativo: è il caso ad esempio dei weblog che nascono all’interno di un corso scolastico o universitario, con lo
scopo di organizzare nel tempo il lavoro didattico e di raccoglierne i risultati.
Cos'è un blog?
Definizioni tassonomiche, (III) Gino Roncaglia
Weblog collaborativi e Blogzine
Possiamo così individuare, trasversale rispetto a quelle fin qui considerate e particolarmente diffusa nel caso dei
weblog di commento e di quelli di progetto, la categoria dei weblog collaborativi, nei quali la responsabilità
dell’inserimento dei contenuti è condivisa da un gruppo di ‘redattori’. [...]
In alcuni casi, i weblog collaborativi si trasformano in un vero e proprio prodotto editoriale, una rivista in rete con un
nucleo fisso di collaboratori, una struttura redazionale articolata, e magari anche l’attribuzione di un codice ISSN. La
dimensione in qualche misura ‘amatoriale’ caratteristica di molti weblog è in questi casi spesso sostituita dalla ricerca
di professionalità, pulizia grafica, cura dei contenuti, anche se talvolta al prezzo di una certa perdita di immediatezza e
originalità. Quando la professionalità del prodotto e/o la specificità dei contenuti hanno il sopravvento si può parlare
di vere e proprie riviste in rete, o E-Journals (naturalmente una rivista in rete può essere realizzata anche con
strumenti diversi da quelli nati per la gestione di weblog); quando la natura spontanea e ‘contaminante’ dei weblog
viene preservata si parla piuttosto di Blogzine.
Cos'è un blog?
Altri generi di classificazione:

photoblog - Sono blog su cui vengono pubblicate foto invece che testi.

urban blog - Blog riferiti ad una entità territoriale definita (una città, un paese, un quartiere) e che
utilizzano la tecnica del passaparola digitale per compiti di socializzazione diretta e indiretta anche con
l'utilizzo di immagini e video riferiti alla comunità. Interessante l'utilizzo di mappe e di sistemi di social
bookmariking per aumentare il livello di condivisione e di collaborazione.

watch blog - Blog in cui vengono criticati quelli che l'autore considera errori in notiziari on-line, siti
web o altri blog.

m-blog - Blog utilizzati per pubblicizzare le proprie scoperte musicali e renderne gli altri partecipi
attraverso la pubblicazione di mp3 (da qui il prefisso) o file audio dei più disparati formati.

vlog o video blog - Si tratta di un blog che utilizza filmati come contenuto principale, spesso
accompagnato da testi e immagini. Il vlog è una forma di distribuzione di contenuti audiovideo. I vlog
sono utilizzati da blogger, artisti e registi.
Cos'è un blog?
Altri generi di classificazione:

audio blog e podcasting - Si tratta di blog audio pubblicati attraverso il Podcasting. La peculiarità di
questo tipo di blog è la possibilità di scaricare automaticamente sia sul proprio computer che sui lettori
mp3 portatili come l'iPod gli aggiornamenti attraverso i feed RSS con gli audio incapsulati.

nanopublishing - blog monotematico, dal contenuto leggero e scritto a più mani.

moblog - blog che si appoggia alla tecnologia "mobile", ovvero dei telefoni cellulari. I contenuti sono
spesso immagini (inviate via MMS) o video (in alcuni casi registrati direttamente in video chiamata).

Splog, o spam blogs, blogs che gli autori usano solo per promuovere siti web affiliati. Lo scopo é
quello di incrementare il PageRank dei siti affiliati. Il contenuto é spesso senza senso o testo rubato da
altri websites con un numero insolitamente alto di collegamenti ai siti connessi con il creatore dello
splog che sono spesso siti screditati o al contrario inutili.
Cos'è un blog?
warblog - nati dopo l'11 settembre, blog che si concentrano su argomenti collegati alle
recenti guerre
e perché no...
Il nonno-blog
Cos'è un blog?
Il senso di una definizione
Granieri 2005: il problema dell’ornitorinco
- è impossile definire i blog attraverso il loro contenuto:
-
La semplice osservazione della prassi dimostra che possono essere catalogati in questo modo
i singoli «post» […] ma non l’intero weblog, perché non esiste mai una coerenza generale
Non c’è una regola generale, se non quella di mettere online ciò che si ha da dire
I weblog sono un «format» diverso, nuovo, che non è possibile descrivere in base ai modelli
già noti
(es: il fallimento del portale come “goffa trasposizione dell’opulenza televisiva in un
ambiente con leggi diverse e canoni propri”)
-
In fondo, anche la prima pagina del web era “formalmente” un blog (format newest up)
-
I blog hanno instaurato uno standard di comunicazione dialogica che ormai tocca
trasversalemente tutti gli altri strumenti [...] «The Big Conversation»
-
(definizione?) I blog, tutti assieme, sono la parte abitata della Rete.
Terza Lezione
Contenuti
•
Il ruolo sociale di un blog
•
Il ruolo personale di un blog
•
La cittadinanza nella blogosfera: problemi di democrazia
•
Appendice: il caso blog vs. giornalismo
Il ruolo sociale del blog
Che vantaggi porta la produzione di un blog, all'autore e al lettore (alla società)?
(cf. Blood 2002):
Un blog:

Serve a filtrare informazioni

Fornisce contesti

Promuove cultura mediatica

Fornisce punti di vista alternativi

Incoraggia la valutazione (analisi critica)

Promuove la partecipazione
Il ruolo sociale del blog
Un blog filtra le informazioni
“for every one, the great task of the future will not be to gain access to more information, but to develop
avenues to information that genuinely enhances our understanding, and to sceen out the rest” (p. 12)

Il blog è più efficace di un qualunque motere di ricerca, perché l'agente umano offre
una selezione ragionata delle infomazioni : il blogger non seleziona le notizie per
parole chiave, ma per il contenuto riportato e per i suoi collegamenti al discorso
rilevante:

I blog permettono di selezionare informazioni già scremate, solitamente commentate
“A good weblog on any subject provides a combination of relevance, intelligent justaposition, and
serendipity”
Il ruolo sociale del blog
Un blog fornisce contesti

Il blogger “esperto” del suo argomento è capace di selezionare le notizie rilevanti, e
creare collegamenti a notizie apparentemente distanti.

Risponde alla carenza dei Msm (MainStream Media) di guardare oltre la prospettiva
“del potere”, o dell'editor (il blogger come editor di sé stesso)
Il ruolo sociale del blog
Un blog promuove cultura mediatica

Si impara a riassumere articoli, criticare l'impostazione di un contenitore ufficiale di
informazioni

Si capisce quanto la presentazione di una notizia influisce sulla sua ricezione (sia
confrontando le headlines dei msm, sia analizzando il feedback dei visitatori ai propri
headlines)

La scelta di un linguaggio più o meno neutrale diventa una scelta maggiormente
consapevole

Le stessa capacità si esercitano nello scrivere i linktexts

L'utente che visita diversi blog su un argomento applica la stessa capacità di analisi
anche ai blog
Il ruolo sociale del blog
Un blog fornisce punti di vista alternativi

Il blogger non deve rendere conto ad alcun editore: è perciò libero di promuovere la
propria visione del mondo apertamente

E' una caratteristica essenziale dei blog quella di essere spazi centrati e marcatamente
personali

L'utente che legge molti blog si trova a confronto con prospettive ben marcate (senza
condizionamenti né giri di parole)

Il lettore è simolato a mettersi in discussione e confrontarsi
Il ruolo sociale del blog
Un blog incoraggia l'analisi critica

Il blogger facilita l'accesso alle fonti. In questo modo facilita al lettore la possbilità di
confronto tra modi diversi di presentare la stessa notizia, non solo nella forma, ma
anche nel contenuto

Nel linkare una fonte con la quale è in disaccordo, non solo il blogger si identifica e
si rende riconoscibile (costruisce la propria identità), ma invita il lettore a confrontare
la fonte con la sua stessa posizione

I “biases” assumono un ruolo diverso rispetto a quello dei msm. Nei msm, la
descrizione “orientata” della notizia rimane chiusa in sé stessa. Il bias del blog lo
rende riconoscibile e allo stesso tempo fornisce il lettore degli strumenti per valutare
se adottare lo stesso bias o meno
Il ruolo sociale del blog
Un blog promuove la partecipazione

Il blog vive (NB. molte volte fuor di metafora) della capacità di coinvolgere i lettori
nel dialogo. Non di interessarli e basta (come un msm, o un sito di news), ma di
coinvolgerli direttamente in un dialogo partecipato

Lo strumento dei commenti si rivela essenziale (cf. le varie dispute su chi non lascia
lo spazio per i commenti). Prima dei commenti, era comunque uso lasciare la propria
mail, sollecitando scambi e commenti. “Readers become writers” (p. 18)

Il blog è uno srumento aperto, e non chiuso come, ad es., i giornali o la televisione
(la cui unica possibilità di interagire si limita a telefonate in trasmissione o lettere dei
lettori)
Il ruolo personale di un blog
Perché tenere un blog?
Vantaggi

Si diventa scrittori migliori

Si sviluppa una maggiore autoconsapevolezza

Si è stimolati a diventare pensatori critici

Ci si crea (si impara a crearsi) una reputazione

Si creano “connected businness”
[esercizi…]
Il ruolo personale di un blog
Perché tenere un blog?
Motivazioni

Granieri 2005, pp. 22-23:
Il giorno di San Valentino del 2004 a Napoli […] si è tenuta una tavola rotonda sui rapporti tra weblog e
scrittura. Nonostante la qualità dei relatori, non fu una serata felice […]. Il lancio dell’Ansa riportò la
notizia di «un incontro di diaristi anonimi dalla sessualità incerta». De Kerckhove si affrettava a dichiarare
al «Mattino» che il blog «è la prima creatura della Rete che dimostra la vera maturità del mezzo. Non
credo che sia un’esibizione dell’io, ma piuttosto del rapporto con gli altri».
Qual’è il rapporto tra “esibizione dell’io” e “rapporto con gli altri”?
Perché si tiene un blog?
[esercizi...]
Problemi di cittadinanza
…Granieri: la blogosfera come “parte abitata della rete”
Se non è possbile definire i blog, è possibile definire i bloggers?
Granieri (vs. Zambardino):
Blogger è un termine che non mi dice nulla da quando non siamo più un manipolo di early adopters. I
blogger sono tanti, milioni di milioni, come le stelle di Negroni... Ormai dire «blogger» non definisce
nulla. I tanti individui che aggiornano un weblog hanno in comune solo una serie di abilità
procedurali (loggare, pubblicare un post) e un set di regole redazionali (linkare la fonte, stabilire
relazioni, ecc.) che però oggi come da più parti si sottolinea coincidono con lo stare in Rete. )
Problemi di cittadinanza
Utente: va benissimo per gli utenti di word e o di un prodotto acquistato (quando il senso si estende ad user
experience). L'utenza è un concetto che, sebbene implichi l'azione di usare, ha in sè la passività di chi
utilizza una cosa nei margini definiti dal progettista. Secondo me in rete il senso di "esserci" è diverso:
l'utente «usa» (ed è un concetto vicino al modello tradizionale del pay-per-use), difficilmente «partecipa
alla creazione di valore».
Cittadino: [...] la Rete è uno spazio mediale ed uno spazio pubblico [...] in cui si modifica la percezione
della realtà e si eleborano opinioni. E' un processo che ha molto a che fare con il senso di res publica e di
partecipazione che a me piace considerare vita pubblica e quindi cittadinanza politica e culturale.
Usare «cittadini» in alcuni contesti, definisce la partecipazione ad un ambiente in cui si formano (ed
esprimono) opinioni.
Individuo: mi pare risalti bene (contrastivamente) con il concetto di massa non identificata se non
statisticamente. E credo che calzi benissimo per un contesto di espressione e relazione che si costruisce
sulle preferenze personali e non sulla ricezione di pochi messaggi che arrivano da pochi centri. [...]
Problemi di cittadinanza
Se parliamo di cittadini, in che tipo di società vivono?
Assunto teorico: il web come “società” essenzialmente democratica:
Il network come struttura in cui tutti i punti hanno pari possibilità di
essere raggiunti
 L’accessibilità come fonte di informazioni non filtrate

E’ questa una rappresentazione fedele?
Problemi di cittadinanza
La metafora del “navigare”:
...eploratori (internet explorer) che, partendo da casa (homepage), si
mettono in navigazione (surf), vanno alla ricerca (search engine) di siti
(websites) lontani, per osservare (browse) quello che trovano...
...portano indietro informazioni...
filtrate e selezionate
Problemi di cittadinanza
Fuor di metafora,
distinguiamo tra:
Random surfer
Chi seleziona le pagine a partire da un punto determinato
Random searcher
Chi seleziona le pagine a partire da un motore di ricerca
Cf. Web Dragons
Problemi di cittadinanza
In una situazione ideale (pari accessibilità), vorremmo:
random surfer = random searcher
Cioè:
che la possbilità di ogni pagina di essere raggiunta attraverso un motore di ricerca
fosse (statisticamente) la stessa di essere raggiunta attraverso una navigazione
“casuale”.
Situazione fisiologicamente impossibile
(Conoscenza degli indirizzi specifici, pagine non linkate, pagine senza link, etc.)
Problemi di cittadinanza
I motori di ricerca suppliscono alle carenze degli utenti...
...ma offrono notizie filtrate e selezionate...
attraverso il ranking dei risultati.
Problemi di cittadinanza
Page Rank (Google)
Una giustificazione intuitiva è la seguente: una pagina può avere un alto Page Rank se su di
essa puntano molte pagine, oppure poche pagine con un alto Page Rank. Sempre intuitivamente,
pagine citate da molti punti nel Web hanno il valore per essere cercate, così come una pagina
che magari ha una sola citazione, però proveniente da Yahoo! O da siti simili, ha ugualmente il
suo valore. Se infatti una pagina non è di alta qualità, o è solo un link che non porta a nulla, è
prevedibile che non sia linkata da Yahoo!
(S.Brin, L.Page, The Anatomy of a Large-Scale Hypertextual Web Search Engine, in Granieri 2005, p. 42)
(qui un laureato in dsc a Bologna su Google)
Problemi di cittadinanza
La ricerca deve garantire:
Velocità
- Pertinenza (ci sono tante ricerche quanti sono gli utenti)
- Rilevanza
-
Il Page Rank stabilisce la popolarità di un sito.
La popolarità è il successo...
...e il link la sua moneta.
(con PageRank) scambiarsi link = scambiarsi popolarità
Problemi di cittadinanza
Non tutti i nodi del network hanno la stessa importanza:
Effetto:
Chi ha più link tenderà naturalmente a ricevere più link:
principio del rich get richer
Problemi di cittadinanza
In un gruppo sociale la distribuzione della ricchezza segue la legge
dell’80/20, cioè:
Il principio di Pareto
La maggior parte degli effetti è dovuta ad un numero ristretto di cause (considerando
grandi numeri).
Secondo la "legge 80/20" (i valori 80% e 20% sono ottenuti mediante osservazioni
empiriche di numerosi fenomeni e sono solo indicativi), in genere l'80% dei risultati
dipende dal 20% delle cause. (Wikipedia)
Vilfredo Pareto
Problemi di cittadinanza
Uno studio ha dimostrato che la legge 80/20 vale per le pagine web
(v. Web Dragons, p. 183).
Clay Shirky ha avuto lo stesso risultato sui soli blog.
In uno slogan
«Diversity plus freedom of choice creates inequality»
Problemi di cittadinanza
Power Laws, Weblogs and Inequality
To see how freedom of choice could create such unequal distributions, consider a hypothetical population
of a thousand people, each picking their 10 favorite blogs. One way to model such a system is simply to
assume that each person has an equal chance of liking each blog. This distribution would be basically flat most blogs will have the same number of people listing it as a favorite. A few blogs will be more popular
than average and a few less, of course, but that will be statistical noise. The bulk of the blogs will be of
average popularity, and the highs and lows will not be too far different from this average. In this model,
neither the quality of the writing nor other people's choices have any effect[...].
But people's choices do affect one another. If we assume that any blog chosen by one user is more likely, by
even a fractional amount, to be chosen by another user, the system changes dramatically. Alice, the first
user, chooses her blogs unaffected by anyone else, but Bob has a slightly higher chance of liking Alice's
blogs than the others. When Bob is done, any blog that both he and Alice like has a higher chance of being
picked by Carmen, and so on, with a small number of blogs becoming increasingly likely to be chosen in the
future because they were chosen in the past.
Think of this positive feedback as a preference premium. The system assumes that later users come into an
environment shaped by earlier users; the thousand-and-first user will not be selecting blogs at random, but
will rather be affected, even if unconsciously, by the preference premiums built up in the system previously.
Problemi di cittadinanza
Bilancio
Non significa che la blogosfera non sia una “società” democratica.
Ma
L’ideale della “pari accessibilità” è falsato:
la blogsofera risente delle stesse limitazioni, disparità e ineguaglianze che si creano in
altri gruppi sociali:
Problemi di cittadinanza
Inequality occurs in large and unconstrained social systems for the same reasons stop-and-go traffic occurs
on busy roads, not because it is anyone's goal, but because it is a reliable property that emerges from the
normal functioning of the system. The relatively egalitarian distribution of readers in the early years had
nothing to do with the nature of weblogs or webloggers. There just weren't enough blogs to have really
unequal distributions. Now there are.
(Shirky, ibidem)
E adesso abbiamo anche gli aggregatori...
Appendice: blog vs. giornalismo
Consequentia mirabilis
Più si linka, più si è linkati
vs.
The mantra of stickiness
The weblog points its visitors to other sites. Commercial websites spent years chasing the mantra of
“stickiness”: the ability to get visitors who came to their sites to stay there, even creating policies that
prohibited the inclusion of external links anywhere on their sites. Weblogs have no such aspirations.
Webloggers understand that people will regularly visit any website that reliably provides them with
worthwhile content, even when that content is on another site. As counterintuitive as it may seem from an
old-media perspective, weblogs attract regular readers precisely because they regulary point readers away.
(Blood 2002, pp. 9-10)
Appendice: blog vs. giornalismo
Come stanno le cose oggi?
Stanno cambiando?
* Il caso iPhone:
Articolo del Corriere.it citato da Manteblog

novità: uso massiccio di link esterni
(non senza critiche)
Appendice: blog vs. giornalismo
Ma nel complesso...
Quanti giornali usano blog?
Ecco una selezione (qui lista completa quotidiani italiani)
L’Unità: niente blog (ma forum)
 Manifesto: niente blog
 Liberazione: niente blog
 Libero: niente blog
 Avvenire: niente blog (ma forum)
 Il Giornale: niente blog
 Il Mattino: niente blog
 Gazzetta del mezzogiorno: niente blog
 La Padania: niente blog

Appendice: blog vs. giornalismo
La Stampa: ha blog dei giornalisti e blog dei lettori
 i blog dei lettori hanno anche più visibilità sulla homepage
 Corriere: niente blog (ma forum)
 Sabelli Fioretti (esterno)
 c’è un blog-elezioni, che non è affatto un blog
 Un articolo su blog/msm... senza nessun link!
Quotidiano.net: molti blog
 quasi mai ci sono link esterni (se non legati al giornale)
 quasi mai commenti...
 Il Riformista: si appoggia a Il cannocchiale
 non si capisce se i blogger sono esterni o giornalisti
 pochi link esterni, pochi commenti
 Secolo XIX: ha i suoi blog
 pochi link esterni, pochi commenti
 Gazzetta dello Sport: pare avere un solo blog
 pochi link ad altri blog, ma ha comunque link esterni

Appendice: blog vs. giornalismo

Repubblica: molti blog, si appoggia Kataweb
generalmente: non tantissimi link, ma moltissimi commenti
 eccezione: Vittorio Zambardino


Il Sole24Ore: nessun blog


...
nella categoria “link utili” c’è il colegamento a Blogosfere
Appendice: blog vs. giornalismo
Vittorio Zambardino, Auto
Crescono. Non si sa cosa cresce. Ma crescono. E’ il numero di persone che leggono i blog in qualche modo
associati ai siti dei giornali online americani, che secondo i dati di Nielsen Netratings passano da 1,2
milioni nel 2005 a 3,7 nel 2006. Fa ancora più impressione in termini percentuali: +210%. [...]
I giornali sono valide, potenti, onorate locomotive che tirano treni dalla lunga storia. All’improvviso si
sono accorti che ci sono altri mezzi di trasporto. I viaggiatori si servono anche dell’auto (anche nel senso
riflessivo del parola “auto”), si autoinformano. Ma la locomotiva non è fatta per rimanere senza vagone.
Viaggiare (informare) è la sua vita, quindi sta provando a proporre alle auto di viaggiare insieme. Ha
trovato il modo di caricarsi le auto addosso? No, non ancora, ma in questo anno che è appena cominciato
ci proverà in ogni modo. [...]
E’ probabile che il modo più efficace sia anche quello più semplice e privo di diavolerie tecnologiche.
Quello del link, della citazione diretta ed onesta. [...] e questo lo si può fare per ogni spunto, dato, idea,
mettendo in filigrana quel percorso intellettuale che ogni articolo costituisce e che è sempre fatto di piccole
appropriazioni, con una tecnica che ricorda la costruzione dei nidi. Non perché siano disonesti i
giornalisti, ma...
... perché è così che funziona il pensiero umano.
Laboratorio sul blog
...fine...