palinologia1

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Maturazione del polline
Pollini di Compositae al microscopio elettronico a scansione
Sezione di parete di polline al microscopio elettronico a trasmissione
AEROBIOLOGIA
La Scienza Multidisciplinare che studia le particelle presenti
in atmosfera, le fonti che le producono, le modalità di
trasporto nell'aria e gli effetti sull'ambiente: Indoor e Outdoor
L'aerobiologia è dunque una scienza interdisciplinare e le finalità dei suoi
studi sono molteplici, interessando differenti campi di interesse scientifico e
applicativo che spaziano dalla patologia umana, animale e vegetale,
all’entomologia, allergologia, palinologia.
Tipi di particelle
Dimensioni in micron
Fumi
nuclei di condensazione
Polveri
virus
Batteri
spore fungine
Alghe
frammenti di licheni
Protozoi
spore di Briofite
spore di Pteridofite
Pollini
frammenti vegetali e animali, semi, insetti
0.001 – 0.1
0.1 – 20
0.1 –alcuni mm
0.015 – 0.45
0.3 – 10
1.0 – 100
0.5 – alcuni mm
1.0 – alcuni mm
2.0 – alcuni mm
6.0 – 30
20 – 60
10 – 100
> 100
SPECIE ARBOREE
Fam. Aceraceae
Acer negundo (acero americano)
Acer pseudoplatanus (acero montano)
Acer campestre (acero campestre, loppio, albero da vite)
Fam. Betulaceae
Betula pendula (betulla bianca)
Alnus glutinosa (ontano nero)
Fam. Corylaceae
Corylus avellana (nocciolo)
Ostrya carpinifolia (carpino nero)
Carpinus betulus (carpino bianco)
Fam. Cupressaceae
Cupressus sempervirens (cipresso)
Juniperus communis (ginepro)
Fam. Taxaceae
Taxus baccata (tasso)
Fam. Fagaceae
Castanea sativa (castagno)
Fagus sylvatica (faggio)
Quercus cerris (cerro)
Quercus ilex (leccio)
Quercus pubescens (roverella)
Fam. Myrtaceae
Eucalyptus globulus (eucalipto)
Fam. Oleaceae
Fraxinus excelsior (frassino
comune)
Fraxinus ornus (orniello)
Olea europea (olivo)
Ligustrum vulgaris (ligustro)
Fam. Pinaceae
Pinus spp. (pini)
Picea abies (abete rosso)
Cedrus spp. (cedri)
Fam. Platanaceae
Platanus hybrida (platano comune)
Fam. Salicaceae
Populus spp. (pioppi)
Salix spp. (salici)
Fam. Ulmaceae
Ulmus minor (olmo campestre)
Celtis australis (bagolaro comune)
Fam. Juglandaceae
Juglans regia (noce)
Specie erbacee
Fam. Graminaceae
Poa annua (gramiccia)
Poa pratensis (gramigna)
Lolium multiflorum (loglio italico)
Festuca arundinacea (paleo dei prati)
Dactylis glomerata (erba mazzolina)
Fam. Compositae
Taraxacum officinale (dente di leone)
Ambrosia Artemisiifolia (ambrosia)
Artemisia vulgaris (assenzio selvatico)
Matricaria camomilla (camomilla)
Helianthus annuus (girasole)
Fam. Chenopodiaceae
Chenopodium album (farinaccio)
Fam. Amarantaceae
Amaranthus retroflexus (amaranto comune)
Fam. Urticaceae
Parietaria diffusa (parietaria)
Urtica dioica (ortica)
Fam. Plantaginaceae
Plantago lanceolata (lanciuola)
Fam. Cyperaceae
Carex pendula (carice)
Mercurialis annua (mercuriale)
Fam. Poligonaceae
Rumex crispus (romice crespa)
Fam. Cannabaceae
Humulus lupulus (luppolo
La pollinosi
La pollinosi è una delle più tipiche malattie allergiche. Essa è dovuta alla
inalazione di pollini che vengono trasportati dalle correnti aeree anche a
notevoli distanze dai luoghi dove vengono prodotti I sintomi più comuni sono
rappresentati da riniti, congiuntiviti e talvolta da asma bronchiale. Le pollinosi
hanno un decorso tipicamente stagionale ed in rapporto al loro periodo di
insorgenza vengono distinte in preprimaverili, primaverili ed autunnali.
precoci, preprimaverili (pollinosi emergenti) da alberi: Cupressacee,
Betullacee e Corylacee;
primaverili o primaverili estive (frequenti) da Graminacee, Parietaria,
Oleacee;
estivo autunnali (rare) da pollini di Composite;
MONITORAGGIO AEROBIOLOGICO
La metodologia standard (Metodo di campionamento e conteggio dei granuli
pollinici e delle spore fungine aero-disperse) prevede che il monitoraggio dei
pollini e delle spore aerodiffuse venga effettuato mediante campionatori
volumetrici di tipo Hirst, chiamati anche “spore traps” o “pollen traps”.
Questi apparecchi, grazie ad una pompa alimentata elettricamente, aspirano
l’aria con un flusso predefinito (10 l / min) che simula quello dei polmoni umani
e la proiettano su di una superficie di raccolta.
L’aria passa attraverso una fessura di 2X14 mm e va ad impattare contro un
nastro di plastica adeso ad un tamburo ruotante, posizionato in
corrispondenza dell’apertura. Il tamburo possiede un meccanismo ad
orologeria che lo fa ruotare per 7 giorni con una velocità di 2 mm all’ora. Ogni
settimana quindi il nastro deve essere sostituito e il tamburo ricaricato, proprio
come un orologio.
L'aria aspirata viene veicolata su un tamburo di 345 mm di circonferenza, che,
controllato da un sistema ad orologeria, ha un'autonomia di sette giorni e ruota
alla velocità di 2 mm/ora, in modo da far descrivere al tamburo una rotazione
completa alla settimana. Sul tamburo, che scorre in prossimità della fenditura,
viene distesa una striscia di plastica trasparente ricoperta di materiale adesivo
adatto alla cattura delle particelle. Al termine della settimana di campionamento il
tamburo viene rimosso e sostituito da un altro tamburo, caricato con una nuova
striscia adesiva. La striscia rimossa, viene tagliata, colorata con fucsina e montata
su vetrini portaoggetto per l'osservazione al microscopio. Il riconoscimento dei
granuli e la loro conta avviene mediante la lettura al microscopio ottico a
ingrandimento 250x o 400x. Il conteggio non è totale su tutta la superficie di
campionamento, ma solo su una sua parte.
Le particelle contenute nell’aria (diametro tra 2 e 200 μm) vanno a
depositarsi sul nastro che viene poi tagliato, montato su vetrini,
colorato e osservato al microscopio ottico. In questo modo è
possibile effettuare una valutazione quantitativa e qualitativa dei
pollini e delle altre particelle aerodisperse. Infatti il microscopio
consente il riconoscimento delle famiglie di piante a cui
appartengono i pollini (valutazione qualitativa) ed il loro conteggio.
Il numero di pollini contati viene trasformato in concentrazione
media giornaliera per m3 d’aria (valutazione quantitativa),
utilizzando una formula che tiene conto del diametro del campo del
microscopio, dell’ingrandimento usato e del numero di righe
esaminate.
orbicoli
Granuli
citoplasmatici
Granuli
di amido
esina
intina
(3-100µm)
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