Elementi di economia industriale Efficienza economica e benessere sociale Il benessere sociale è dato dalla somma del surplus dei produttori (i.e. la somma dei profitti di ciascun produttore) e del surplus dei consumatori (i.e. la somma della differenza tra il prezzo che ciascun consumatore sarebbe disposto a pagare ed il prezzo pagato). Una modifica dei prezzi incide sia su ciascuno degli addendi ma che sulla somma. Il benessere sociale è al suo minimo in presenza di un prezzo monopolistico, mentre è al suo massimo in un prezzo di concorrenza perfetta Concorrenza perfetta p O i) il benessere sociale coincide con il surplus dei consumatori; ii) le imprese: a) producono un bene perfettamente omogeneo; b) non registrano alcun surplus perché hanno profitti nulli; c) sono price taker; iii) nel lungo periodo non vi sono barriere di sorta all'entrata e all'uscita di imprese nel mercato; iv) le imprese e i consumatori hanno un’informazione perfetta. Surplus dei consumatori S pc c O’ qc q Potere di mercato e benessere sociale Il potere di mercato è la capacità di un’impresa di aumentare il prezzo al di sopra del costo marginale Il potere di mercato incide su: efficienza allocativa: all’aumentare del potere di mercato aumenta la perdita di benessere sociale (caso estremo: Monopolio); efficienza produttiva (la concorrenza seleziona le imprese efficienti – ipotesi darwiniana – offrendo incentivi a ridurre i costi); efficienza dinamica (in monopolio vi è incentivo ad innovare solo se i profitti addizionali sono superiori ai costi; tuttavia, se vi è troppa concorrenza, può ridursi la capacità di innovare delle imprese). Monopolio Forma di mercato in cui un’unica impresa offre un prodotto per il quale non esistono sostituti stretti. I fattori che determinano la nascita di un monopolio possono essere: controllo esclusivo di imput fondamentali; economie di scale (monopolio naturale); brevetti; licenze governative o appalti. Inefficienza allocativa del monopolio Per massimizzare i profitti, il monopolista sceglie il livello di prezzi in cui: p O MR = MC Surplus consumatori pm R Rendita Surplus dei di consumatori monopolio T Perdita di benessere MR>MC e MR<MC non sono un equilibrio possibile S pc c O’ qm qc q Inefficienza produttiva del monopolio p O p’m pm p’c “The best of all monopoly profits is quiet life”* Surplus consumatori Surplus R’ consumatori R Rendita di monopolio Surplus V dei consumatori T’ T W Perdita di benessere S l’ipotesi è che in assenza di pressione competitiva, il monopolista non ha incentivi ad adottare una tecnologia efficiente; i suo MC sono superiori a quelli di imprese in concorrenza perfetta. pc c O’ q’m qm qc q *J. Hicks, The theory of monopoly, 1935 Rent seeking e inefficienza del monopolio Per Posner*, il rent seeking dissipa l’intero profitto del monopolista p O p’m pm p’c Le sua assunzioni sono: 1. le spese sostenute per acquisire e mantenere la posizione di monopolio eguagliano il valore del profitto atteso R’ derivante dalla posizione di monopolio; R 2. tali somme costituiscono un’inutile spreco di risorse. Surplus consumatori Rendita di monopolio V T’ W T Perdita di benessere S pc c O’ q’m qm qc q *R. Posner, The social cost of monopoly and regulation, 1975 Efficienza dinamica e workable competition J.A. SCHUMPETER* l’innovazione è favorita in mercati caratterizzati da elevato grado di concentrazione: vi sono innovazioni tecnologiche che richiedono ingenti investimenti in R&S (a causa dell’incertezza sull’esito della ricerca, dei rendimenti di scala crescenti della R&S); solo in presenza di potere di mercato si potrà sfruttare il vantaggio di costo derivante dall’innovazione. K.J. Arrow+ sia concorrenza che monopolio inducono un livello socialmente subottimale di investimento in innovazione, ma... il livello garantito dalla concorrenza e comunque superiore, in quanto: * [Capitalismo, socialismo e democrazia, 1967 (1943)] l’incremento dei profitti derivanti dall’innovazione è maggiore se il punto di partenza è una condizione di profitti nulli rispetto al monopolio in cui l’impresa percepisce già un profitto positivo. + [Economic welfare and the allocation of resources for invention, 1962] La teoria dei mercati contendibili* (1) Un mercato è contendibile solo quando le imprese operanti non possono opporre ai contendenti potenziali alcuna barriera strategica o legale o di altro tipo ... l’unico modo per impedire l’entrata è rendere il mercato poco attraente fissando prezzi sostenibili La concorrenza potenziale impedisce di esercitare il potere di mercato Se il mercato è contendibile, anche la presenza di una sola impresa non determina perdita di benessere sociale *W.J. Baumol- J.C. Panzar- R.D. Willig, Contestable markets and theory of industry structure, 1982 La teoria dei mercati contendibili (2) Condizioni di contendibilità (concorrenza hit &run) I concorrenti potenziali possono entrare sul mercato applicando un prezzo inferiore a quello praticato dall’impresa/e operante/i, ed uscire prima che l’impresa/e operante possa reagire causando loro delle perdite; inoltre... i consumatori devono reagire istantaneamente alle variazioni di prezzo; l’entrante non deve sopportare costi non recuperabili; almeno per un certo lasso di tempo, l’impresa operante non può reagire all’entrata abbassando il prezzo al di sotto di quello praticato dall’entrante.