Il Terzo Reich Il Terzo Reich Comunicazione e propaganda Lo Stato nazista reprime il dissenso politico e, contemporaneamente, avvia una capillare opera di propaganda basata sul controllo e l’utilizzo di ogni mezzo di comunicazione. Vengono istituiti il ministero della Propaganda, con a capo Joseph Paul Goebbels, e la “Camera per la cultura del Reich”: » per controllare ogni espressione artistica e intellettuale; » per mobilitare artisti e intellettuali a favore del Regime. Il Terzo Reich I plebisciti Hiitler fa un uso strumentale del plebiscito, rivolgendosi direttamente al popolo per chiedere l’approvazione della propria politica. Grazie a questa strategia: » il Regime può dire di avere una legittimazione popolare di massa; » il Fürher può presentarsi come l’incarnazione stessa del popolo tedesco. Il Terzo Reich Il controllo della società e della scuola Il controllo del Regime pervade la società in tutte le sue espressioni: » i programmi e i testi per le scuole vengono riscritti; » gli insegnanti sono costretti a iscriversi alla Lega nazionalsocialista; » i lavoratori vengono inquadrati nel Fronte del lavoro; » il tempo libero viene organizzato in modo capillare. Il Terzo Reich La Gioventù hitleriana Dai 6 ai 18 anni i ragazzi sono inquadrati nella Gioventù hitleriana, un’organizzazione di tipo paramilitare in cui si riceve un intenso allenamento sportivo e militare: » dai 6 ai 9 anni ha luogo una sorta di apprendistato; » a 10 anni si diventa parte dello Jungvolk (giovane popolo); » a 14 anni avviene il vero e proprio ingresso nei quadri dell’organizzazione. Il Terzo Reich La politica economica del nazismo Gli interessi politici del Regime si fondono con gli interessi degli industriali, che apprezzano la soppressione: » dei partiti di sinistra; » dei sindacati; » del diritto di sciopero. Questa “alleanza” è favorita anche da un vasto piano di opere pubbliche lanciato dal Regime. La disoccupazione diminuisce, anche se i salari subiscono un processo di livellamento verso il basso. Il Terzo Reich La corsa al riarmo La dottrina nazista poggia su un nazionalismo aggressivo e razzista, che ha lo scopo di creare un nuovo Impero tedesco su base razziale, privo di quelle che Hitler considera le “razze inferiori”. Per conquistare lo “spazio vitale” Hitler procede al riarmo della Germania. Le commesse statali di armi finanziano lo sviluppo dell’industria pesante e rinsaldano il legame tra il Regime e gli industriali. Il Terzo Reich La politica estera Nel 1933 la Germania esce dalla Società delle Nazioni. Fra il 1934 e il 1939 Hitler procede al riarmo e tenta l’“annessione” (Anschluss) dell’Austria. La preoccupazione per il riarmo tedesco spinge nel 1935 Francia, Inghilterra e Italia a convocare la conferenza di Stresa. L’invasione italiana dell’Etiopia porta poi l’Italia nell’orbita della Germania. Il Terzo Reich Le leggi di Norimberga Nel 1933 iniziano le persecuzioni contro gli ebrei. Nel 1935 vengono promulgate le leggi di Norimberga. Con questi provvedimenti gli ebrei non possono: » occupare impieghi pubblici; » esercitare libere professioni; » avere diritto alla cittadinanza tedesca; » possedere immobili; » contrarre matrimonio con ariani. Il Terzo Reich La “notte dei cristalli” La notte fra il 9 e il 10 novembre 1938 si verifica una mobilitazione di massa contro gli ebrei. Nella cosiddetta “notte dei cristalli”, orchestrata dai nazisti, vengono: » distrutti negozi; » frantumate vetrine; » linciate in strada persone innocenti; » incendiate sinagoghe e ritrovi ebraici. Nei giorni successivi molti ebrei vengono internati nei campi di prigionia. Il Terzo Reich Verso la guerra L’aggressivo espansionismo hitleriano porta inevitabilmente verso un conflitto. La Germania si prepara all’eventuale scoppio di una guerra, creando attorno a sé una rete di alleanze: » nel 1936 nasce l’Asse Roma-Berlino; » lo stesso anno Hitler stipula un patto con il Giappone, al quale l’anno successivo aderisce anche l’Italia. Il Terzo Reich