lezione 14 papato e impero alla fine del medioevo

Papato e impero nel Trecento
e Quattrocento
Dal tramonto della teocrazia al
papato rinascimentale
Gian Maria Varanini
Celestino V
• Alla morte di Niccolò IV (4 aprile 1292) i cardinali, ridotti di
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numero e divisi tra loro, non riuscivano a scegliere un
successore. Il Conclave durò oltre due anni.
il 5 luglio 1294 venne eletto Pietro da Morrone, un eremita che
viveva sulla Maiella, che prese nome Celestino V
La consacrazione avvenne a L’Aquila, alla presenza del re
Carlo II
Il papa non si recò mai a Roma
Prese disposizioni favorevoli ai francescani Spirituali
Abdicò dal pontificato il 13 dicembre 1294
Celestino V
Bonifacio VIII
• Il successore di Celestino V, fu Bonifacio VIII, della
famiglia Caetani
• Grande propugnatore dell’autorità pontificia, si dovette
però misurare con le nuove forze emergenti (Stati e città)
• La Francia di Filippo IV il Bello
• Firenze
• Il Regno di Sicilia (angioino)
Bonifacio VIII
Bonifacio VIII indice il Giubileo (affresco di Giotto, Laterano)
Bonifacio VIII
Bonifacio V
Bonifacio VIII
Lo scontro con i Colonna
• Bonifacio dichiarò invalide tutte le disposizioni di
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Celestino (anche quella riguardante gli Spirituali)
Si scontrò con la famiglia Colonna, giungendo a bandire
una crociata contro di loro
1298 espugnò la rocca di Palestrina
I Colonna fecero proprie le posizioni degli Spirituali,
promovendo il Manifesto di Lunghezza nel quale si
proclamava illegittima l’elezione di Bonifacio
Iacopone da Todi viene imprigionato ( O papa Bonifazio,
molt'ài iocato al mondo)
La Francia di Filippo IV il Bello
 1296: bolla Clericis laicos con cui si proibisce ai re di
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tassare la chiesa e ai chierici di pagare senza
autorizzazione papale
1297 il re vieta l’esportazione di oro e argento (in pratica
blocca le decime): il papa riconosce il diritto di chiedere
aiuto al clero. Canonizzazione di Luigi IX
1301: bolla Ausculta fili, contro la pretesa del re di
giudicare Bernardo Saisset, vescovo di Pamier
1302: bolla Unam Sanctam
1303: Guglielmo di Nogaret è incaricato di portare a
Roma un appello per un concilio, che riconosca
l’invalidità dell’elezione di Bonifacio: “schiaffo” di Anagni
(cui partecipa Sciarra Colonna).
Firenze
• Il papato aveva condotto una politica di espansione dello
Stato della Chiesa, giungendo a controllare Lazio, Umbria
e Marche.
• Logica prosecuzione di tale politica era l’annessione
anche della Toscana.
• A Firenze, dopo la definitiva affermazione dei guelfi e gli
Ordinamenti di giustizia di Giano della Bella, non si erano
sopiti i contrasti, che si riproponevano tra
• Bianchi (la famiglia de’ Cerchi)
• Neri (Corso Donati, decisamente dalla parte del papa)
Carlo di Valois
• Nel 1300, priore delle arti è Dante Alighieri, ma mentre
egli è a Roma in missione diplomatica presso Bonifacio
VIII, il papa chiama Carlo di Valois, fratello di Filippo il
Bello, come paciere
• Carlo di Valois in realtà sostiene i Neri, consentendo loro
di cacciare gli avversari politici. Dante è esiliato (1301
• Corso Donati non riesce a trasformare la vittoria in un
successo duraturo, poiché muore tragicamente (1308)
• Il governo di Firenze passa nelle mani del Popolo Grasso,
cioè dei rappresentanti delle Arti Maggiori.
La politica del papato nel sud
 1297 trattato di Anagni: Giacomo II d’Aragona rinuncia
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alla Sicilia (che resta al fratello Federico) Roberto, figlio
di Carlo II d’Angiò sposa Jolanda d’Aragona, sorella di
Giacomo e di Federico.
1299. Aragonesi e Angioini insieme contro i Siciliani.
Roberto conquista Catania e pone l’assedio a Messina,
ma viene sconfitto a Falconara (Trapani)
1300. Bonifacio fa intervenire Templari e Ospedalieri, ma
senza risultato
1302. Pace di Caltabellotta (morte di Jolanda)
1309 Roberto diventa re di Sicilia, e sposa Sancia di
Maiorca
1323, forte dell’investitura papale, l’Aragona conquista la
Sardegna
Il Giubileo del 1300
• La fine di Bonifacio, l’11 ottobre 1303, pochi giorni
dopo l’oltraggio di Anagni, appare in contrasto
con
• Il Giubileo del 1300
• In quell’anno folle di pellegrini si presentarono a
Roma nella certezza di trovarvi il perdono dei
peccati.
• Il papa riconobbe l’importanza dell’evento,
concedendo l’indulgenza plenaria a tutti i
pellegrini.
Clemente V
• Alla morte di Bonifacio VIII gli successe Benedetto
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XI, per pochi mesi, e poi ancora una lunga Sede
Vacante, sino all’elezione di Clemente V, provenzale
(1305)
Il papa non volle lasciare la terra natia (più vicino a
Filippo IV il bello e alle corti europee)
1307 processo contro i Templari
1308 Clemente V favorisce l’elezione di Enrico VII
contro Carlo di Valois
1311-1312, indice un Concilio a Vienne, presso Lyon,
in cui si trattò dei Templari e degli Spirituali
Enrico VII
• Divenuto re dei romani (1308) Enrico consolida la
propria casata, con l’acquisizione della corona
del Regno di Boemia (che passa al figlio,
Giovanni)
• 1311 arriva in Italia
• Milano, lotte tra Visconti e Torriani
• Firenze non gli apre le porte
• Roma è piena delle truppe di Roberto d’Angiò
• 1312 viene coronato imperatore a S. Giovanni
• 1313 muore a Buonconvento presso Siena
Enrico VII Codex Balduini
Enrico VII Codex Balduini
Enrico VII – Codex Balduini
Enrico VII Codex Balduini
Enrico VII Codex Balduini
Enrico VII Codex Balduini
Giovanni XXII
• Il più importante successore di Clemente V fu Giovanni
XXII, di Cahors (papa dal 1316 al 1334)
• Si mosse dapprima contro gli Spirituali poi contro tutti i
francescani, proclamando eresia l’affermazione che Cristo
non possedette nulla, né in proprio né insieme agli
apostoli
• Michele da Cesena, Guglielmo Ockham e Bonagrazia da
Bergamo fuggirono presso l’imperatore Ludovico il Bavaro
• Inviò in Italia il nipote, card. Bertrando del Poggetto, che
sostenne i guelfi contro i ghibellini capeggiati dai Visconti
Ludovico il Bavaro
• Il grande avversario di Giovanni XXII fu Ludovico
il Bavaro (1313-1347)
• 1328 scende in Italia, ma si trova coinvolto nelle
lotte tra le signorie e finì per combattere gli stessi
Visconti
• Entrato in Roma si fece coronare imperatore non
a San Pietro, ma in Campidoglio, dal popolo
romano e poi fece insediare come papa un
francescano spirituale.
• Non avendo le forze per invadere il Regno
angioino, dovette tornare in Germania.
Benedetto XII
e Clemente VI
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Il successore di Giovanni XXII, Benedetto XII
(l’inquisitore Jacques Fournier) scelse di
continuare a restare in Provenza, facendo
costruire il palazzo dei papi in Avignone.
Clemente VI otteneva dai principi tedeschi
l’elezione di Carlo di Boemia, contro Ludovico
il Bavaro, che moriva (1347)
Cola di Rienzo
 La coronazione imperiale di Ludovico il Bavaro aveva rivelato la nuova
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autocoscienza del popolo romano.
In questo contesto si fa luce Cola, figlio di un oste e di una lavandaia, era
riuscito a formarsi una cultura elevata
1343 viene inviato in ambasceria ad Avignone, per ottenere l’indizione di un
giubileo per il 1350 (conobbe Petrarca)
tornato a Roma, si impadronì del Campidoglio, proclamandosi Tribuno
Inviò lettere a tutti i principi d’Italia, per invitarli a Roma per una riunione sui
mali del Paese (1347)
L’insuccesso dell’iniziativa provoca il malcontento: Cola è costretto a
fuggire, trovando scampo presso gli eremiti della Maiella
Quindi si recò presso l’imperatore Carlo IV a Praga, che lo inviò ad
Avignone
Il successore di Clemente VI, Innocenzo VI, lo inviò di nuovo a ROMA
1354 venne ucciso da una rivolta popolare
Innocenzo VI (1352-1362)
• L’importanza di Innocenzo VI è legata soprattutto al
tentativo di consolidare lo Stato della Chiesa.
• A questo scopo diede mandato al card. Egidio d’Albornoz,
che si era già distinto nella Reconquista spagnola (era
arcivescovo di Toledo) ove aveva redatto le Costituzioni di
Alcalà nel 1348, rafforzando l’unità del Regno di Castiglia
• In Italia, l’Albornoz riorganizzò lo Stato della Chiesa
(parlamento di Montefiascone 1354, dove ottenne
obbedienza da parte di tutti i vassalli del papa), dopo aver
ripreso Umbria e Marche, nel 1357 con le Costituzioni
egidiane, si sanciva l’autorità del papa.
• 1360 conquista di Bologna (contro il Visconti)
Il primo ritorno del papato a Roma
• Il successore di Innocenzo VI, Urbano V, era
anzitutto preoccupato per l’avanzata dei Turchi
(che avevano occupato Gallipoli, nel 1356)
• 1367 decise di ritornare a Roma
• Ma poi tornò ad Avignone per contribuire alla
pace tra Francia e Inghilterra (inizio della Guerra
dei Cent’anni)
• Muore nel 1370 ad Avignone
Gregorio XI e la guerra con Firenze
• Il successore di Urbano V, Gregorio XI, sapeva di
dover tornare a Roma, ma esitava (anche per il
perdurare della guerra tra Francia e Inghilterra)
• Firenze ne approfittò per provocare la ribellione dello
Stato della Chiesa. Nasceva la guerra detta degli
Otto Santi (1375-1378)
• Nel 1377 il papa si trasferisce a Roma, l’anno
successivo Firenze è costretta alla pace.
• Il 27 marzo 1378 il papa moriva a Roma.
Dalla Christianitas medievale all’Europa
• Per comprendere le ragioni del passaggio dalla
Christianitas medievale all’Europa bisogna
soffermarsi sulle evoluzioni interne alla Chiesa.
• 1377 il papa Gregorio XI tornava definitivamente
a Roma, ma il 27 marzo 1378 moriva
• Il 18 aprile 1378, giorno di Pasqua veniva
coronato pontefice il vescovo di Bari, Bartolomeo
Prignano, con il nome di Urbano VI
Lo scisma
• I cardinali (soprattutto quelli francesi) si
pentirono dell’elezione di Urbano e il 20
settembre 1378, dopo ave dichiarato nulla
l’elezione di Urbano) elessero un altro papa:
Roberto di Ginevra, che prese nome
Clemente VII
Urbano VI
Clemente VII
-Germania
-Francia
-Inghilterra
-Regno di Sicilia
-Fiandre
-Scozia
-Polonia
-Regni della Penisola Iberica
-Ungheria
-Italia delle Signorie
Le conseguenze della divisione
• Un’aspirazione alla Reformatio Ecclesiae
• In capite et membris : Pietro d’Ailly e Giovanni Gerson
• Una riflessione sulla Costituzione della Chiesa:
• Monarchica (come teorizzato da Bonifacio VIII nella
Unam Sanctam)
• Conciliare (come teorizzato per la prima volta nella
Epistola Concordiae di Corrado di Gelnhausen)
Anche i santi si dividono
• Come all’inizio dello scisma Caterina da Siena si era
schierata decisamente per Urbano VI, suggerendo anzi
l’idea di convocare un gruppo di uomini santi che
pregassero per il papa
• Così altri santi, come Vincenzo Ferrer e Colette di Corbie
si schierarono con il papa di Avignone.
l Concili
• 1409 a Pisa, i cardinali delle due obbedienze promuovono
un concilio, ma non ottengono l’abdicazione dei due papi
e ne eleggono un terzo.
• Si formano tre obbedienze:
• Romana
• Avignonese
• Pisana
• 1414, il papa “pisano” Giovanni XXIII convoca il concilio a
Costanza, cui è presente l’imperatore Sigismondo. Si
chiesero le dimissioni dei tre pontefici (solo il papa
“avignonese” Benedetto XIII si rifiutò) e si elesse un
nuovo papa, Martino V, della famiglia Colonna (22 aprile
1418)
I problemi religiosi
• Lo stesso Concilio di Costanza condannò
Giovanni Hus, teologo boemo, che a Praga
insegnava e predicava, seguendo le idee di
Giovanni Wicliff. A nulla gli valse il salvacondotto
dell’imperatore Sigismondo: venne messo sul
rogo.
• Il Concilio aveva risolto il problema del contrasto
tra i papi, ma aveva lasciato intatto il problema
della Riforma della Chiesa.
La crisi ussita
• Negli anni successivi al concilio di Costanza la frattura tra
i seguaci di Hus e la chiesa ufficiale divenne insanabile.
• Gli ussiti si diffusero soprattutto nelle campagne della
Boemia, ribattezzando località con nomi biblici, come il
monte Tabor (ex Hradista). Essi godevano della
protezione del fratello di Sigismondo, Venceslao, re di
Boemia.
• Il 31 luglio 1419 Giovanni Ziska, capo degli ussiti, entrava
con un esercito in Praga. Pochi giorni dopo (il 16 agosto)
Venceslao moriva. La pretesa successione da parte di
Sigismondo venne respinta.
Moderati e radicali
• Tra gli ussiti, tutti persuasi della necessità di
difendere l’identità nazionale boema, si crearono
due correnti:
• Utraquisti che volevano la riforma della chiesa, la
povertà del clero, la comunione sotto le due specie.
Rifiutavano ogni accusa di eresia.
• Taboriti consideravano la gerarchia come chiesa
dell’Anticristo; mantenevano solo due sacramenti,
battesimo ed eucarestia (ma rifiutando la
transustanziazione)
Il Concilio di Basilea
• Martino V si era impegnato, al momento della sua
elezione, a convocare un Concilio ogni 10 anni.
• Nel 1423 convocò un concilio a Pavia, che non
ebbe seguito
• Nel 1431 convocò un concilio a Basilea, ma morì
poco tempo dopo.
• Davanti al successore Eugenio IV, i padri
conciliari proclamarono la superiorità del Concilio
sul papa.
Ancora il problema Ussita
• Gli Utraquisti avevano accettato di partecipare al Concilio,
e, in un secondo momento anche i Taboriti.
• Nel 1434, dopo una guerra in cui vennero sconfitti i
Taborriti, si avviò una trattativa, che giunse
• Nel 1436 ai Compactata di Jihlava in cui:
• Si riconosceva il diritto di esistenza della chiesa utraquista,
cattolica e obbediente a Roma, ma autonoma nella sua
organizzazione
• Veniva riconosciuta la sovranità regia di Sigismondo.
I rapporti con l’Impero d’Oriente
• Nello scontro tra papa e Concilio, quest’ultimo decise di spostare il
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Concilio stesso a Ferrara (e poi a Firenze) 1439
I padri conciliari dichiararono eretico il papa ed elessero Amedeo VIII
di Savoia, con il nome di Felice V
L’imperatore Giovanni VIII Paleologo, alla ricerca di aiuto contro
l’avanzata turca, preferì rivolgersi al papa. A Firenze venne
proclamata l’unione tra le due chiese.
Nel 1443 Eugenio IV bandiva una crociata contro i turchi, cui aderì
solo l’Ungheria.
Il 10 novembre 1444 l’esercito crociato venne sanguinosamente
sconfitto a Varna.
Le osservanze
• Il problema della Riforma della Chiesa non era
sentito solo in capite, ma anche in membris.
• Molti ordini religiosi, nel periodo dello Scisma,
avvertirono un’esigenza di rinnovamento, che venne
caratterizzandosi come ritorno all’osservanza delle
regole primitive.
• Così i seguaci di Caterina da Siena tra i domenicani
(Raimondo di Capua)
• Così i seguaci di Pauluccio Trinci tra i Minori
• Tra di essi le 4 colonne:
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Giacomo della Marca
Bernardino da Siena
Alberto da Sarteano
Giovanni da Capestrano
Bernardino da Siena
Bernardino da Siena
Bernardino da Siena
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I papi umanisti
• Dopo Eugenio IV, con Niccolò V inizia una serie di papi
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italiani, molto colti, che organizzarono a Roma una corte
fastosa
Nel frattempo, nel 1449 Felice V, abbandonato da tutti,
abdicava (e si riconciliava)
Nel 1453 Maometto II conquistava Costantinopoli
Il papa Pio II, Enea Silvio Piccolomini, cercò di
organizzare una crociata.
L’unico successo: la battaglia di Belgrado del 1456 che
vide protagonista Giovanni da Capestrano
Pio II
Pio II
Pio II