Titolo: “Sviluppo dei bambini iperattivi a regime di mantenimento con metilfenidato” Oggetto:In questa ricerca si vuole affermare che l’uso di metilfenidato continuato nei primi anni di vita può causare ritardi nello sviluppo. Autori: Mattes JA, Gittelman R. Università/laboratorio: dato non disponibile Abstract: Lo sviluppo in altezza e peso di 86 bambini iperattivi che assumevano il metilfenidato idrocloride (media, 40 mg/dì fino a quattro anni) è stato paragonato alle norme generiche della popolazione secondo le tabelle recentemente aggiornate di sviluppo. Una diminuzione significativa nella percentuale dell’altezza era evidente dopo 2, 3 e 4 anni di trattamento ma non dopo un anno. Una perdita significativa nella percentuale del peso si è presentata oltre il primo anno di trattamento. Il dosaggio è stato associato significativamente con la diminuzione della percentuale del peso e dell’altezza. L'altezza ed il peso iniziali più grandi sono stati associati con il decremento più grande dello sviluppo. L'uso aggiuntivo del cloridrato di tioridazina (media, 87 mg/dì) non ha influenzato lo sviluppo dei bambini che ricevono il metilfenidato. Anche se la grandezza dell'effetto soppressivo dello sviluppo nei gruppi era piccola (dosaggio stimato per solo il 2% della varianza nell'altezza finale), i risultati indicano che i clinici dovrebbero monitorare lo sviluppo dei bambini iperattivi che ricevono stimolanti e considerare la riduzione di dosaggio nei singoli casi in cui la soppressione dello sviluppo si verifica. Pubblicazione: Arch Gen Psychiatry. 1983 Mar;40(3):317-21. Riferimenti: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Ab stract&list_uids=6830410 Tratto dalla sezione “ricerca scientifica” di www.giulemanidaibambini.org Campagna sociale nazionale contro gli abusi nella prescrizione di psicofarmaci a bambini ed adolescenti