lezione 6. nuovo paradigma ecologico

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IL NUOVO PARADIGMA ECOLOGICO
Dunlop e Catton (1978, 1979) i paradigmi delle scienze sociali sono inadeguati a indagare l’interazione
tra società e natura:
 Antropocentrici
 Fondati su paradigma dominante della cultura occidentale =fiducia nella prosperità, individualismo,
progresso, liberismo
 Onnipotenza della volontà umana
 Inesauribilità delle risorse naturali
Necessità di un nuovo paradigma ecologico (Nep) per studiare la crisi ambientale:
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
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gli esseri umani sono una tra le specie della comunità biotica
complessi legami tra esseri umani e ambiente; retroazioni
limitatezza delle risorse naturali
l’uomo deve fare i conti con i vincoli definiti dall’ambiente fisico e biologico e con le regole che lo
governano
ripensare la modernità in termini più razionali
La crisi ambientale deriva dal superamento della capacità di carico rispetto alle tre funzioni dell’ambiente x
l’essere umano:
1. spazio vitale (abitativo, ecc.)
2. serbatoio di risorse
3. deposito di rifiuti
Critiche al Nep:


proposta astratta e poco operativa
mancano ipotesi precise rispetto all’influsso di vincoli ambientali sull’organizzazione sociale
Sviluppi del Nep:
sistema sociale, culturale e della personalità (schema di Parsons) sono in continua interazione con
l’ambiente Modello di interazione che:
 evita rischio di determinismi
 dimostra insostenibilità di spiegazioni monocausali del degrado ambientale
Approccio che rimane a livello astratto ma trova comunque applicazioni a livello empirico
Stimola lo sviluppo di maggiore sensibilità all’ecologia
Approcci ecosistemici
3 approcci che presentano qualche legame con il Nep
a) Tentano di superare determinismo ambientale e sovradeterminazione culturale, integrando
variabili biofisiche e socioculturali
b) formulano macromodelli
c) utilizzano letteratura e lessico comuni ( p.e. teoria dei sistemi)
1. Ecosistema umano: “sistema coerente di fattori biofisici e sociali, capace di adattamento e
sostenibilità nel tempo”(Machlis et al. 1997, 351). L’impiego delle risorse è regolato dal sistema
sociale, a sua volta composto di cicli sociali, istituzioni, ordine sociale.
2. Metabolismo sociale: trasposizione alla società umana del concetto biologico di metabolismo =
somma di reazioni biochimiche mediante le quali gli organismi scambiano materiali con ambiente
circostante.
 Il metabolismo degli esseri umani è sostenuto da scambio sia con l’ambiente che con altri esseri
umani fattori organizzativi e culturali.
 La dimensione simbolica appartiene a diversi esseri viventi (processi di scambio informazioni,
ecc,.) (teoria dei sistemi)
 Attenzione focalizzata sul modo in cui i sistemi simbolici influenzano i sistemi materiali e
viceversa (leggi fig. e p. 87) popolazione =punto di contatto tra natura e cultura.
3. Coevoluzione (Norgaard, economista):lo sviluppo non è processo lineare ( dunque non coincide con
il progresso!).

Sviluppo = processo di coevoluzione tra sistemi sociali e ambientali

Sistemi sociali: 4 sottosistemi (conoscenze, valori, tecnologia, organizzazione) che si influenzano a
vicenda alta imprevedibilità andamento sistemi.

La modernità ha esteso interazione e coevoluzione con la naturaconseguenze incontrollabili
(degrado, ecc.)

Implicazioni di policy:


Iniziative su piccola scala e con orizzonte temporale limitato controllabili
Diversità=risorsa da preservare – opportunità di sopravvivenza e adattamento
Scarsa incidenza dell’orientamento ecosistemico sulla sociologia dell’ambiente (astrattezza, generalità,
resistenze dei sociologi)
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