IL TRIANGOLO - Ciascun lato è minore della somma degli altri due e maggiore della loro differenza. Se due lati sono disuguali, anche gli angoli opposti sono disuguali, ed al lato maggiore è opposto l’angolo maggiore, e viceversa. Ogni angolo esterno ( ha per vertice un vertice del triangolo, e per lati uno dei lati uscenti da quel vertice ed il prolungamento dell’altro lato uscente dallo stesso vertice) è maggiore di ciascuno degli angoli interni non adiacenti In un triangolo rettangolo isoscele (angoli acuti di 45° ciascuno), l’ipotenusa si ottiene moltiplicando il cateto per 2, ciascun cateto si ottiene dividendo l’ipotenusa per 2. In un triangolo rettangolo con gli angoli acuti di 30° e 60° valgono tra i lati le relazioni seguenti e le opportune relazioni inverse a) il cateto minore è metà dell’ipotenusa; b) il cateto maggiore è dato da 3 . cateto minore. CLASSIFICAZIONE DEI TRIANGOLI Siano a,b,c i lati di un triangolo.Il triangolo è rettangolo se e solo se, detto a il suo lato maggiore, risulta a2 = b2 + c2. In caso contrario, per decidere se il triangolo è acutangolo ( 3 angoli acuti) od ottusangolo(1 angolo ottuso e 2 acuti) bisogna calcolare il valore delle seguenti espressioni: a2 + b2 - c2; b2 + c2 - a2; c2 + a2 - b2; se i tre risultati sono tutti positivi il triangolo è acutangolo, altrimenti è 2ab 2bc 2ac ottusangolo. ELEMENTI PARTICOLARI E PUNTI NOTEVOLI - La mediana di un triangolo è il segmento che unisce un vertice con il punto medio del lato opposto. Il segmento che unisce i punti medi di due lati di un triangolo è parallelo al lato rimanente, e misura metà di questo. Le tre mediane di un triangolo passano per uno stesso punto, il baricentro, sempre interno al triangolo; esso divide ciascuna mediana in due parti, di cui quella che contiene il vertice è doppia dell’altra. (AO = 2*OD, CO = 2*OF, BO = 2*OE). - L’altezza di un triangolo è il segmento di perpendicolare condotta da un vertice al corrispondente lato opposto. L’altezza è sempre interna al triangolo se questo è acutangolo, coincide con un cateto se il triangolo è rettangolo, può essere esterna al triangolo se questo è ottusangolo. Le tre altezze di un triangolo passano per uno stesso punto, detto ortocentro; esso è interno al triangolo se questo è acutangolo,coincide con il vertice dell’angolo retto se il triangolo è rettangolo,è esterno se il triangolo è ottusangolo. - - - - - - - - La bisettrice di un triangolo è il segmento che divide a metà un angolo. Ogni punto della bisettrice di un angolo è equidistante dai lati dell’angolo stesso. Le tre bisettrici di un triangolo passano per uno stesso punto, l’ incentro, sempre interno al triangolo; esso è equidistante da tutti i lati dell’angolo, ed è il centro della circonferenza inscritta nel triangolo. L’asse di un lato del triangolo è la retta perpendicolare a quel lato e passante per il suo punto medio. I tre assi di un triangolo passano per uno stesso punto, detto circocentro; esso è interno al triangolo se questo è acutangolo, coincide con il punto medio dell’ipotenusa se il triangolo è rettangolo, è esterno se il triangolo è ottusangolo. IL POLIGONO Un poligono di n vertici ha n lati. Da ciascun vertice escono n-3 diagonali, ed in tutto le diagonali del poligono sono n(n-3) 2 La somma degli angoli interni del poligono è (n-2) angoli piatti; la somma degli angoli esterni è sempre due angoli piatti. Un poligono si dice regolare quando ha tutti i lati tra loro congruenti e tutti gli angoli tra loro congruenti, ed è pertanto composto di n triangoli isosceli aventi i vertici comuni. POLIGONI INSCRITTI E CIRCOSCRITTI Un poligono si dice inscritto in una circonferenza quando tutti i suoi vertici si trovano sulla circonferenza. Un poligono si dice circoscritto ad una circonferenza quando tutti i suoi lati sono tangenti alla circonferenza. Un quadrilatero convesso si può inscrivere in una circonferenza se è solo se i suoi angoli opposti sono supplementari; ne deriva che a) ogni rettangolo si può inscrivere in una circonferenza; b) ogni trapezio isoscele si può inscrivere in una circonferenza. Un quadrilatero convesso si può circoscrivere ad una circonferenza se è solo se la somma di due lati opposti è congruente alla somma degli altri due lati; ne deriva che c) ogni rombo si può circoscrivere ad una circonferenza; d) un trapezio isoscele si può circoscrivere ad una circonferenza quando il lato obliquo è congruente alla semisomma delle basi. Un triangolo qualsiasi si può sempre inscrivere in una circonferenza, il cui centro è il circocentro del triangolo; il raggio di tale circonferenza si calcola con la formula R = abc , dove a, b, c sono i lati del triangolo ed S è la sua superficie. 4S Un triangolo qualsiasi si può sempre circoscrivere ad una circonferenza, il cui centro è l’incentro del triangolo; il raggio di tale circonferenza si calcola con la formula r = S , dove S è la superficie del triangolo e p è il suo semiperimetro. p Un triangolo rettangolo è sempre inscritto in una semicirconferenza, il cui diametro coincide con l’ipotenusa del triangolo stesso. Tutti i poligoni regolari si possono sia inscrivere che circoscrivere; le circonferenze inscritte e circoscritte al poligono hanno lo stesso centro, che è detto anche centro del poligono; esso è il vertice comune di tutti i triangoli isosceli che compongono il poligono. Il raggio della circonferenza inscritta si dice apotema del poligono, il raggio della circonferenza circoscritta si dice raggio del poligono. In particolare: a) il triangolo equilatero inscritto nella circonferenza di raggio r ha lato r3; b) il quadrato inscritto nella circonferenza di raggio r ha lato r2; c) l’ esagono inscritto nella circonferenza di raggio r ha lato r.