La infertilità bovina è in continuo aumento in tutti i paesi a zootecnica avanzata come dimostrato da diversi studi realizzati nel corso degli ultimi 50-60 anni. I fattori causali riportati in letteratura sono molteplici e fra questi particolare rilievo assumono le malattie uterine. Lo scopo di questo lavoro è stato quello condurre un studio sulla prevalenza delle patologie uterine cliniche e subcliniche nel contesto territoriale specifico della Regione Lombardia, per fornire dati epidemiologici attuali e caratterizzarne gli aspetti batteriologici e virologici in relazione alla efficienza riproduttiva. Inoltre questo studio è stato affiancato da una serie di esperimenti su embrioni bovini prodotti in vitro al fine di determinare le conseguenze delle patologie uterine subcliniche sulla vitalità dell’embrione nella fase preimpianto. In totale 221 bovine sono state esaminate clinicamente 40-60 giorni dopo il parto e sottoposte a un microflushing uterino accompagnato da analisi citologiche, batteriologiciche e virologiche su campioni di liquido di lavaggio. Le bovine sono state classificate in tre categorie in base alla presenza di segni clinici di endometrite e alla percentuale di cellule infiammatorie rilevate all’esame istologico. Le conclusioni di questo studio indicano che le forme subcliniche non causano effetti significativi sulla fertilità né sullo sviluppo embrionale preimpianto. Al contrario le endometriti clinicamente manifeste provocano una significativa diminuzione dell’efficienza riproduttiva e un’allungamento dei tempi di attesa di gravidanza