Che cosa si intende per Apprendimento Cooperativo Go back to menu Un termine "ombrello" Vanno sotto il nome generico di "apprendimento cooperativo o collaborativo" una serie di modalità di apprendimento/insegnamento che si contrappongono a modalità di conduzione della didattica tradizionalmente "rivolte alla classe intera" ed insegnante-centrata - intendendo per classe un gruppo più o meno ampio di individui (qui nel nostro caso in età evolutiva) omogenei solitamente per età e per curriculum formativo, ma non necessariamente per competenze ed abilità cognitive. Vi sono delle differenze - comunque - fra apprendimento collaborativo e lavoro di piccoli gruppi, che fanno si che il lavoro cooperativo abbia una forte componente di interdipendenza reciproca.(differenze: English) Diciamo quindi - per comodità concettuale - che le due grandi classi di orientamenti didattici ed epistemologici: quello tradizionale rivolto alla classe e quello cooperativo - si possono considerare come contrapposti. Il metodo a gruppo cooperativo (English)viene anche indicato come uno dei metodi "a mediazione sociale", contrapposto ad altri "a mediazione dell'insegnante". Le differenze tra i due orientamenti - sia nelle modalità "in presenza" che nelle modalità " a distanza" o "in rete" (si parlerà più avanti delle profonde differenze fra la collaborazione in strutture spazio temporali tradizionali e quella più particolare realizzabile "in rete" o in "telepresenza" - comunità virtuali CMC, CLC CWSL etc ove le dinamiche gruppali sono mediate dalla tecnologia telematica) tendono a differenziare profondamente la professionalità dell'insegnante e la conduzione della classe (classroom management) e anche la strutturazione dello spazio e del tempo scolastico di apprendimento. La diversa connotazione data all'insegnante o alla classe, anche in termini di ripensamento delle dinamiche comunicative http://www.iqsnet.it/universita/tcf/massaro.htm http://www.iqsnet.it/universita/tcf/corso.htm http://www.iqsnet.it/universita/tcf/approf.htm http://www.axnet.it/buvette/30cens4.html fra insegnanti ed allievi, determina delle contrapposizioni nette in termini di luogo e di fonti delle conoscenze e delle risorse (l'insegnante o gli allievi), obiettivi e compiti (di gruppo od individuali), disciplina e modalità di partecipazione (impegno individuale o aiuto reciproco). La modalità di apprendimento collaborativo è applicabile sia a gruppi "a rischio"(English) con vulnerabilità cognitive, sia a gruppi particolarmente dotati (English). Nella modalità di insegnamento "con mediazione dell'insegnante" si ha una centralità verticista delle fonti di conoscenza e di pianificazione del lavoro. E' l'insegnante che, sulla base delle teorie che segue(English), giudica che cosa e come deve essere appreso ed in che modo valutare l'apprendimento. Valuta e fissa il ritmo di apprendimento, suscita la motivazione o la recupera, facilita ed individualizza l'apprendimento e può farlo comunque con l'interattività ed i sistemi ipermediali Nella modalità "a mediazione sociale" le risorse e l'origine dell'apprendimento sono soprattutto gli allievi ed il ruolo dell'insegnante cambia in modo significativo(English) Gli studenti si aiutano reciprocamente e sono corresponsabili del loro apprendimento, stabiliscono il ritmo del loro lavoro, si correggono e si valutano, sviluppano e migliorano le relazioni sociali per favorire l'apprendimento ed anche l'insegnante a volte impara da loro.(English) E' stato detto che l'aggettivo "cooperativo" si riferisce genericamente a quel gruppo di modalità di apprendimento che hanno in comune il fatto di essere "a mediazione sociale". Per essere più precisi, è necessario distinguere nell'ambito di tali modalità il PEER TUTORING : insegnamento reciproco http://wwwcomm.murdoch.edu.au/star/peer.html http://www.nald.ca/province/nfld/redochre/peer.htm http://celtics.rice.k12.nf.ca/pierc/files/profiles/leonaar2.htm http://202.254.13.3/nise/peer_tutor.html http://www.mpls.k12.mn.us/ao.andersen/ao.peer.html http://www4.district125.k12.il.us/faculty/sscott/peers.html http://www.dalton.org/curriculum/hs/peer_tutoring.shtml http://wwwedu.oulu.fi/homepage/hsoini/julkaisu/tekstit/24SIGNIF.HTM http://www.manitoulinss.edu.on.ca/courses/peer%20tutoring.htm http://www.as.ttu.edu/kairos/2.2/features/double_agent/peer_tut.html ed il PEER COLLABORATION: collaborazione tra pari, che ha una sua variante nel TANDEM LEARNING, o apprendimento in tandem, applicato soprattutto nel campo della lingua straniera (http://www.sheffield.edu.uk/). Ciò che le contraddistingue rispetto all'apprendimento cooperativo è la struttura di relazione e la condizione di collaborazione stabilite dagli studenti. Nell'insegnamento reciproco (peer tutoring) gli studenti in qualche modo rispecchiano le differenze esistenti fra insegnante ed allievo, per cui, ipotizzando una linea continua che supporti i vari orientamenti epistemologici dell'apprendimento, potremmo dire che il peer tutoring si potrebbe collocare all'estremo più vicino alla mimesi della diade insegnante-allievo, ove il potere della comunicazione è quasi completamente nelle mani dell'insegnante. Nel peer tutoring, pur stando in coppia, uno degli studenti fa da tutor ed incoraggia, segue, amministra premi e punizioni, aiuta l'apprendimento dell'altro. Nella seconda modalità : peer collaboration http://www.radcliffe.edu/murray/data/ds/ds0881.htm http://www.mtroyal.ab.ca/programs/academserv/adc/adc_peer.htm http://www.educ.ksu.edu/Errors/Projects.html http://www-gse.berkeley.edu/Research/NCSWL/reportspeer.html http://www.cwrl.utexas.edu/cw/theory.html gli studenti si trovano alla pari di fronte ad un compito da svolgere e nessuno della diade è in posizione istituzionale di superiorità rispetto all'altro, in relazione al compito. Entrambi devono aiutarsi e complementarsi per portare a termine il loro lavoro di apprendimento. Rispetto a queste due modalità, l'apprendimento collaborativo pone dunque l'accento sulla task-orientedness dell'azione di apprendimento: la soluzione del compito e/ o del problema è l'obiettivo primario. L'apprendimento cooperativo propone non la diade, ma un gruppo composto di più persone impegnate su un compito che realizza un'interdipendenza positiva fra i membri del gruppo. La condizione di interdipendenza positiva contraddistingue il gruppo cooperativo ed è la caratteristica fondamentale del cooperative learning rispetto a tutte le altre modalità di lavoro di gruppo. http://schoolnet2.carleton.ca/english/ext/aboriginal/lessons/index.html#part1 http://www.pbrookes.com/catalog/books/thousand.htm Per interdipendenza positiva si intende una relazione indispensabile tra i membri di un gruppo per conseguire un risultato; una volta conseguito questo, non è più possibile attribuire a una persona soltanto quanto è stato realizzato. Lo studio sull'interdipendenza positiva risale a Morton Deutsch, http://www.niwl.se/wais/new/6/6649.htm che sviluppò il concetto di interdipendenza fra i membri di un gruppo iniziato da Kurt Lewin. http://learning.mit.edu/res/wp/10006.html http://learning.mit.edu/index.html Deutsch rilevò le differenze di interdipendenza e le conseguenze di essa nei gruppi cooperativi, competitivi ed individualistici. Le differenze erano così significative a livello di comunicazione affettivo-relazionale e cognitivo da far apparire più positiva la condizione cooperativa rispetto a quella individualistica o competitiva. Gli studi di psicologia sociale furono applicati al contesto scolastico soprattutto da David e Roger Johnson.http://www.newhorizons.org/trm_johnson.html [torna all'inizio del documento]