SCOPO DEL LAVORO Il malfunzionamento di una protesi peniena

annuncio pubblicitario
SCOPO DEL LAVORO
Il malfunzionamento di una protesi peniena costituisce un’insolita indicazione alla
sua rimozione o sostituzione.
Nello specifico, la dilatazione pseudo-aneurismatica di un cilindro protesico è
un’evenienza molto rara.
Il signor B.G., 70 anni, sottoposto nel 2002 a cistectomia radicale e
confezionamento di neovescica secondo Studer, ha beneficiato, nel 2003, del
posizionamento di una protesi peniena “AMS 700” © per correggere il conseguente
Deficit Erettile. A distanza di 10 anni dall’impianto, ha tuttavia lamentato
l’insorgenza di malfunzionamento protesico. All’esame obiettivo, la protesi
appariva in sede ma non era possibile sgonfiare correttamente il cilindro di
sinistra, ponendo dunque il sospetto di una possibile deformazione del corpo
cavernoso e del cilindro protesico di sinistra. Per tale motivo veniva posta
indicazione alla revisione dell’impianto stesso.
MATERIALI E METODI
Eseguita l’incisione sottocoronale e il degloving penieno è stata evidenziata una
dilatazione del terzo prossimale del corpo cavernoso di sinistra con notevole
assottigliamento della tunica albuginea. E’ stato necessario procedere allo
scollamento del fascio vascolo-nervoso dorsale e dell’uretra e successivamente
rimuovere l’attivatore e i cilindri protesici. E’ stata eseguita una resezione della
porzione esuberante della tunica albuginea precedentemente delimitata.
Previa misurazione della lunghezza del tunnel dei corpi cavernosi, è stata
riposizionata una protesi “AMS CX 700 Inhibizone – MS pump” ©, con cilindri di
18 cm di lunghezza, “tip extender” di 3 cm e serbatoio “Conceal” in sede
sovrafasciale.
Una volta suturate le cavernotomie è stato applicato un “bendaggio” cilindrico
con “Surgisis” © per rinforzare la tunica albuginea assottigliata dalla pregressa
dilatazione. Il materiale di rinforzo è stato posizionato attorno ai corpi cavernosi,
facendolo passare al di sotto del fascio vascolo-nervoso dorsale e dell’uretra e
fissandolo con punti staccati. All’attivazione intra-operatoria della protesi si
evidenziava il suo corretto funzionamento e completa risoluzione della
deformazione. A seguire, l’intervento è stato ultimato con il reinserimento del pene
nei propri tegumenti e sutura delle incisioni cutanee.
RISULTATI
Non sono state registrate complicanze maggiori intra e post-operatorie. Il paziente
è stato dimesso in 6 giornata post-operatoria. Il follow-up attuale è di 9 mesi ed il
paziente riferisce ottimi esiti chirurgici, buon funzionamento protesico, assenza di
recidiva della deformazione dei corpi cavernosi.
DISCUSSIONE
La corporoplastica di rinforzo con Surgisis © si è dimostrata una tecnica sicura per
il paziente ed efficace nel risolvere la deformazione pseudo-aneurismatica.
CONCLUSIONI
La corporoplastica di rinforzo con Surgisis © si è dimostrata una tecnica efficace
nel risolvere e prevenire la recidiva della deformazione pseudo-aneurismatica in un
contesto anatomico nel quale la sola riparazione del difetto non ne avrebbe
garantito la stabilità per via del grave assottigliamento della tunica albuginea.
DATA DI PRODUZIONE: Marzo 2014.
Scarica