capire l`islam ed i musulmani

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CAPIRE L'ISLAM ED I MUSULMANI
Che cos'e` l'islam?
L'Islam non e` una nuova religione, ma la stessa verita` che Dio rivelo` per mezzo di tutti i
Suoi profeti ad ogni popolo. Per un quinto della popolazione mondiale, l'Islam e` sia una
religione che un completo modo di vita. I Musulmani seguono una religione di pace,
misericordia e perdono, e la maggioranza di essi non ha nulla a che fare con i gravissimi
eventi che sono stati associati alla loro fede.
Chi sono i Musulmani?
Un miliardo di persone di una grande varieta` di razze, nazionalita` e culture sparse in tutto
il globo -dalle Filippine alla Nigeria- sono unite dalla loro comune fede Islamica. Circa il
18% di essi vive nel mondo Arabo; la piu` grande comunita` Musulmana nel mondo e` in
Indonesia; notevoli parti dell'Asia e la maggioranza dell'Africa sono Musulmane, mentre
minoranze significative si possono trovare in paesi quali l'ex Unione Sovietica, Cina, Nord e
Sud America ed Europa.
In cosa credono i Musulmani?
I Musulmani credono in un Solo, Unico, Incomparabile Dio; negli angeli da Lui creati,
nei profeti tramite i quali la Sua rivelazione fu trasmessa all'umanita`, nei libri rivelati, nel
Giorno del Giudizio, e nella responsabilita` individuale delle proprie azioni; nella completa
autorita` di Dio sul destino umano e nella vita dopo la morte. I Musulmani credono in una
catena di profeti incominciata da Adamo e che include Noe`, Abramo, Ismaele, Isacco
Giacobbe, Giuseppe, Giobbe, Mose`, Aronne, Davide, Salomone, Elia, Giona, Giovanni il
Battista e Gesu`, che la pace sia con loro. Ma il messaggio finale di Dio all'umanita`, una
riconferma dell'eterno messaggio e una conclusione di tutto quello che Dio disse
anteriormente, fu rivelato al Profeta Maometto (che Dio lo benedica e lo abbia in gloria)
attraverso Gabriele.
Come si diventa Musulmani?
Semplicemente dicendo "Non c'e` altra divinita` eccetto Dio e Maometto e` il Messaggero e
Servo di Dio". Con questa dichiarazione il/la credente annuncia di credere a tutti i
messaggeri di Dio e alle scritture rivelate.
Cosa significa "Islam"?
La parola Araba "Islam" significa semplicemente "sottomissione", e deriva da una parola
che significa "pace". In un contesto religioso significa completa sottomissione alla volonta`
di Dio. Aggettivi quali "Maomettano" non sono quindi accettabili quando riferiti all'Islam,
perche` implicano che i Musulmani adorano Maometto (*) invece di Dio. "Allah", il nome di
Dio in Arabo, viene usato sia dagli Arabi Musulmani che Cristiani.
Perche` l'Islam sembra spesso strano?
L'Islam puo` sembrare esotico e persino estremo nel mondo moderno. Forse la ragione e`
che l'Islam non domina la vita quotidiana dell'odierno mondo occidentale, mentre per i
Musulmani la religione e` sempre al primo posto nelle loro menti, ed essi non fanno alcuna
distinzione tra il sacro ed il secolare. Credono che la Legge Divina, la Shari'a, debba essere
presa molto seriamente, il che e` la ragione per cui le questioni riguardanti la religione sono
cosi` importanti per loro.
Il Cristianesimo e l'Islam hanno origini diverse?
No. Assieme al Giudaismo, la loro origine risale al profeta e patriarca Abramo, e ai tre
profeti di diretta discendenza dai suoi figli - Maometto (*) dal figlio maggiore, Ismaele, e
Mose` e Gesu` da Isacco. Abramo stabili` l'insediamento che oggi e` noto come la citta della
Mecca, e costrui` la Kaba in direzione della quale tutti i Musulmani pregano.
Cos'e` la Kaba?
La Kaba e` il luogo d'adorazione la cui costruzione fu ordinata da Dio ad Abramo ed
Ismaele oltre quattromila anni fa. L'edificio fu costruito in pietra su quello che molti
credono sia il sito originale di un santuario innalzato da Adamo. Dio comando` ad Abramo
di chiamare a raccolta tutta l'umanita` affinche` si recasse in quel luogo e quando i
pallegrini di oggi vi giungono, dicono "Al Tuo servizio, o Signore, in risposta alla chiamata
di Abramo."
Chi e` Maometto(*)?
Maometto (*) nacque in Mecca nell'anno 570, in un tempo in cui il Cristianesimo non si era
ancora stabilito pienamente in Europa. Poiche` suo padre mori` prima della sua nascita, e
sua madre poco dopo, fu cresciuto da suo zio della nobile e rispettata tribu` dei Quraysh.
Quando crebbe, divenne noto per la sua sincerita` e generosita`, al punto che era chiamato a
giudicare nelle dispute. Gli storici lo descrivono come una persona calma e meditativa.
Maometto (*) era di natura profondamente religiosa, e detestava la decadenza della sua
societa`. Divenne sua abitudine meditare di quando in quando nella Grotta di Hira, vicino
alla sommita` di Jabal al-Nur, la "Montagna della Luce" vicino a Mecca.
Come divenne un profeta e messaggero di Dio?
All'eta` di 40 anni, mentre era assorto in meditazione nella grotta sopra citata, Maometto (*)
ricevette la sua prima rivelazione da Dio attraverso l'Angelo Gabriele. Questa rivelazione,
che continuo` per ventitre anni, e` conosciuta col nome di Corano.
Non appena incomincio` a recitare le parole sentite da Gabriele, e a predicare la verita`
rivelatagli da Dio, egli ed il suo piccolo gruppo di compagni soffrirono impietose
persecuzioni, la cui violenza crebbe al punto che nell'anno 622 Dio diede loro il permesso di
emigrare. Questo evento, l'Egira o "migrazione", che li porto` da Mecca alla citta` di Medina,
situata a circa 420 chilometri verso nord, segna l'inizio del calendario Islamico.
Dopo alcuni anni, il Profeta (*) ed i suoi compagni furono in grado di fare ritorno a Mecca,
dove perdonarono i loro nemici e stabilirono definitivamente l'Islam. Prima che il Profeta
morisse, all'eta` di 63 anni, gran parte dell'Arabia era Musulmana ed in pochi secoli dalla
sua morte l'Islam si estendeva dalla Spagna alla Cina.
In che modo la diffusione dell'Islam influenzo` il mondo?
Tra le ragioni della rapida e pacifica diffusione dell'Islam si distinse la semplicita` della sua
dottrina, poiche` l'Islam chiama alla fede in un Unico Dio, Allah, il Solo degno di
adorazione. Inoltre, l'Islam insegna continuamente all'uomo l'uso delle sue facolta`
intellettive e del suo spirito di osservazione.
In pochi anni, grandi civilta` ed universita` fiorirono, poiche`, citando il Profeta(*), "cercare
la conoscenza e` un obbligo per ogni Musulmano, uomo o donna". La sintesi tra idee
occidentali ed orientali e tra nuove e vecchie teorie (a cui molto ha contribuito la precisione
scientifica del Corano, che neppure la scienza moderna ha mai screditato), portarono a
grandi avanzamenti nei campi della medicina, matematica, fisica, astronomia, geografia,
architettura, arte, letteratura e storia. Molti sistemi cruciali come l'algebra, i numeri Arabi
ed il concetto dello zero (vitale per il progresso della matematica), furono trasmesse
all'Europa medievale dall'Islam. Vennero sviluppati sofisticati strumenti che avrebbero reso
possibile i viaggi di scoperta Europei; tra essi l'astrolabio, il quadrante e ottime carte di
navigazione.
Che cos'e` il Corano?
Il Sublime Corano e` il documento in cui sono scritte le esatte parole rivelate da Allah per
mezzo dell'Angelo Gabriele al Profeta Maometto (*). Fu memorizzato dal Profeta (*), che lo
detto` ai suoi compagni, e scritto da scribi, che ne verificarono piu` volte la precisione
durante la vita di Maometto(*). Neppure una parola dei suoi 114 capitoli, detti Sure, e` stata
cambiata nel corso dei secoli, cosicche` il Sublime Corano e` ancora in ogni dettaglio l'unico
e miracoloso testo che fu rivelato a Maometto (*) quattordici secoli fa.
Di che cosa tratta il Corano?
Il Sublime Corano, l'ultima rivelazione della Parola di Dio, e`la prima fonte della fede e
pratica di ogni Musulmano. Tratta di tutti gli argomenti che ci concernono come esseri
umani, quali saggezza, dottrina, adorazione e legge, ma il suo tema di fondo e` la relazione
tra Dio e le Sue creature. Al tempo stesso fornisce le direttive per una societa` giusta, una
condotta umana appropriata ed un sistema economico equo.
Esistono altre fonti sacre?
Si`, la sunna, ossia la pratica e l'esempio del Profeta (*), costituisce la seconda fonte
d'autorita` per i Musulmani. Un hadith e` un racconto autenticato di cio` che il Profeta (*)
disse, fece o approvo`. Credere nella sunna e` parte della fede Islamica.
Esempi di detti del Profeta (*)
Il Profeta (*) disse:
"Dio non ha pieta` per chi non ha pieta` per gli altri."
"Nessuno di voi crede veramente finche` non desidera per il proprio fratello cio` che
desidera per se stesso."
"Colui che mangia a sazieta` mentre il suo vicino non ha cibo non e` un credente"
"Il commerciante onesto ed affidabile e` associato con i profeti, i santi ed i martiri."
"Potente non e` colui che ***, in verita` potente e` colui che si controlla in uno *** di
rabbia"
"Dio non giudica secondo il vostro fisico e la vostra apparenza, ma scruta i vostri cuori e
ispeziona le vostre azioni"
"Un uomo che camminava lungo un sentiero divenne molto assetato. Accostatosi ad un
pozzo, vi discese, bevve a sazieta` e ne usci`. Vide poi un cane con la lingua penzolante,
che cercava di leccare il fango per calmare la propria sete. L'uomo vide che il cane stava
provando la stessa sete che aveva provato lui stesso, percio` si calo` di nuovo nel pozzo,
riempi` la propria scarpa d'acqua e la diede da bere al cane. Dio gli perdono` i suoi
peccati per questa azione." Al Profeta (*) venne chiesto: 'Messaggero di Dio (*), siamo
ricompensati per la nostra gentilezza verso gli animali?" Rispose: "C'e` un ricompensa
per la gentilezza nei confronti di ogni essere vivente"
Dalle collezioni di hadith di Bukhari, Muslim, Tirmidhi e Bayhaqi.
Cosa sono i 'Cinque Pilastri' dell'Islam?
Sono la base su cui e` strutturata la vita del Musulmano: fede, preghiera,
***preoccupazione/attenzione per i bisognosi, auto-purificazione, ed il pellegrinaggio a
Mecca per coloro che ne hanno la possibilita`.
1 Fede
Non c'e` altra divinita` degna di essere adorata eccetto Dio e Maometto e` il Suo
messaggero. La dichiarazione di fede si chiama Shahada, una formula semplice che tutti i
credenti pronunciano. In Arabo, la prima parte e` la ilaha illa'Llah -'non c'e` altra divinita`
eccetto Dio'; ilaha (dio) si puo` riferire a qualsiasi cosa che possiamo essere tentati di porre al
posto di Dio - ricchezza, potere o idoli del genere. Si dice poi illa'Llah 'eccetto Dio', l'origine
di tutto il creato. La seconda parte della Shahada e' Muhammadun rasulu'Llah: 'Muhammad e'
il messaggero di Dio'. Un messaggio di guida ci e' pervenuto tramite un uomo come noi.
Una traduzione della chiamata alla preghiera e`:
Dio e' il piu` grande. Dio e' il piu` grande.
Dio e' il piu` grande. Dio e' il piu` grande.
Testimonio che non c'e` altra divinita` eccetto Dio.
Testimonio che non c'e` altra divinita` eccetto Dio.
Testimonio che Muhammad e' il messaggero di Dio.
Testimonio che Muhammad e' il messaggero di Dio.
Venite alla preghiera! Venite alla preghiera!
Venite al successo (in questa vita e nell'Aldila`)!
Venite al successo!
Dio e' il piu` grande. Dio e' il piu` grande.
Non c'e` altra divinita` eccetto Dio.
2 Preghiera
Salat e` il nome delle preghiere obbligatorie che si recitano cinque volte al giorno, e sono un
legame diretto tra l`adoratore e Dio. Non vi e` autorita` gerarchica nell'Islam, ne` preti, cosi`
le preghiere vengono condotti da una persona dotta che conosce il Corano, scelta dalla
congregazione***. Queste cinque preghiere contengono versi del Corano, e sono recitate in
Arabo, la lingua della Rivelazione, ma suppliche personali si possono offrire nella propria
lingua.
Le preghiere sono recitate all'alba, nel primo pomeriggio, a meta` pomeriggo, al tramonto e
al calare della notte, in questo modo scandiscono il ritmo dell'intera giornata. Sebbene sia
preferibile compiere l'adorazione insieme in una moschea, un Musulmano puo` pregare
quasi ovunque, ad esempio nei campi, in ufficio, in fattorie ed universita`. Coloro che
visitano il mondo Musulmano rimangono colpiti dalla centralita` delle preghiere nella vita
quotidiana.
3 La 'Zakat'
Uno dei piu` importanti principi dell'Islam e` che tutte le cose appartengono a Dio, e che la
ricchezza e` quindi posseduta dagli esseri umani in affidamento. La parola zakat significa
sia 'purificazione' che 'crescita'. I nostri possedimenti sono purificati mettendo da parte una
parte per coloro che ne necessitano, e, come la potatura delle piante, questi tagli bilanciano
ed incoraggiano nuove crescite.
Ogni Musulmano/a calcola la propria zakat individualmente. Il contributo obbligatorio e` di
un annuale pagamento di 2,5% del proprio capitale mobile, se esso supera una certa cifra.
Una persona pia puo` anche dare quanto vuole in sadaqa, e farlo possibilmente in segreto.
Anche se questa parola puo` essere tradotta come 'carita` volontaria', essa ha un significato
piu` vasto.
Il Profeta (*) disse:
"persino incontrare a tuo fratello con un viso sorridente e` carita`"
Il Profeta (*) disse:
"La carita` e` necessaria per ogni Musulmano." Gli fu chiesto: "E quando una persona
non ha nulla?" Il Profeta (*) rispose: "Deve lavorare con le proprie mani a proprio
beneficio, e poi dare una parte di quel che guadagna in carita`." I compagni chiesero: "E
se non e` in grado di lavorare?" Il Profeta (*) disse: "Deve aiutare le persone povere e
bisognose." I compagni chiesero ancora: "E se non fosse neppure in grado di fare
questo?" Il Profeta (*) disse: "Deve esortare gli altria fare del bene." I compagni chiesero
ancora: "E se fosse carente anche in questo?" Il Profeta (*) disse: "Deve trattenersi dal fare
del male. Anche questa e` carita`."
4 Digiuno
Ogni anno, nel mese di Ramadan, tutti i Mysulmani digiunano dalla prima luce dell'alba
fino al tramonto, astenendosi dal mangiare, bere e dai rapporti sessuali. A coloro che sono
malati, anziani o in viaggio, o donne che sono incinte o che stanno allattando e` permesso
astenersi dal digiuno e recuperare lo stesso numero di giorni perduti nel corso dell'anno
successivo. Se non sono fisicamente in grado di recuperarli, devono nutrire una persona
bisognosa per ogni giorno mancato. I bambini cominciano ad osservare il digiuno (e le
preghiere) sin dalla puberta`, ma molti cominciano prima.
Il digiuno e` molto salutare, ma viene osservato principalmente come metodo di autopurificazione. Privandosi delle comodita` mondane, anche se per un breve periodo, una
persona in digiuno acquista molta comprensione nei riguardi di chie` affamato, oltre a
migliorare la propria vita spirituale.
5 Pellegrinaggio (Hajj)
L'annuale pellegrinaggio a Mecca -l'Hajj- e` un obbligo solo per coloro che sono fisicamente
ee economicamente in grado di compierlo. Tuttavia, circa due milioni di persone si recano
ogni anno a Mecca, da ogni angolo della Terra, fornendo un'opportunita` unica d'incontro
ad individui di differenti nazionalita`.
Nonostante Mecca sia sempre affollata di visitatori, l'annuale Hajj comincia nel dodicesimo
mese dell'anno Islamico (che e` lunare, non solare, cosi` che Hajj e Ramadan a volte sono in
estate, altre in inverno). I pellegrini indossano vesti speciali: indumenti semplici che
eliminano distinzioni di classi o culture, cosi` che tutti si pongono dinnanzi a Dio nello
stesso modo.
I riti dell'Hajj, la cui origine risale ad Abramo, includono girare intorno alla Kaba sette volte
e camminare per sette volte dalla montagna di Safa a quella di Marwa, come fece Hagar
mentre cercava acqua. Quindi i pellegrini si raccolgono nell'ampia pianura di Arafat e si
uniscono nel pregare per il perdono di Dio, in quella che e` spesso descritto come la scena
che anticipa il Giorno del Giudizio.
Nei secoli precedentil'Hajj era difficile da compiere. Oggi, invece, l'Arabia Saudita fornisce
amilioni di persone acqua, trasporti moderni, e le piu` aggiornate attrezzature mediche.
La chiusura dell'Hajj e' celebrata con una festivita`, l' Eid al-Adha, in cui si prega e ci si
scambiano doni in tutte le comunita` Musulmane. Questa festivita`e quella dell'Eid al-Fitr,
un giorno di festa che commemora la fine del Ramadan, sono le principali celebrazioni del
calendario Musulmano.
L'Islam e` tollerante verso altre fedi?
Il Corano dice: "Iddio non vi impedisce, nei confronti di coloro che non combattono la
[vostra] fede e non vi cacciano dalle vostre case, di avere rapporti di gentilezza e giustizia
con loro; poiche` Dio ama coloro che sono giusti.
(Corano, 60:8)
Una delle funzioni della legge Islamica e` la protezione lo stato privilegiato delle
minoranze, il che e` la ragione per cui luoghi di culto non-Musulmani sono fioriti in tutto il
mondo Islamico. La storia fornisce molti esempi di tolleranza Musulmana nei confronti di
altre fedi: quando il califfo Omar entro` in Gerusalemme nell'anno 634, l'Islam garanti`
liberta` di culto a tutte le comunita` religiose residenti nella citta`.
La legge Islamica permette anche che le minoranze non-Musulmane stabiliscano i propri
tribunali, che funzionino secondo le leggi delle minoranze******.
Che cosa ne pensano i Musulmani di Gesu`?
I Musulmani rispettano e riveriscono Gesu`, ed aspettano la sua Seconda Venuta. Lo
considerano come uno dei piu` grandi messaggeri di Dio all'umanita`. Un Musulmano non
si riferisce mai a lui dicendo semplicemente 'Gesu`', ma aggiunge sempre la frase 'la pace
sia con lui' (~). Il Corano conferma che sia nato da una vergine (un capitolo del Corano e`
intitolato 'Maria', e Maria e` considerata la donna piu` pura dell'intera creazione. Il Corano
descrive l'Annunciazione in questo modo:
"***!" disse l'Angelo, "Dio ti ha scelta, e purificata, e scelta tra le donne di tutte le nazioni.
O Maria, Dio ti da` buone nuove di una parola da Lui, il cui nome sara` il Messia, Jesu`
figlio di Maria, onorato in questo mondo e nell'Aldila`, e tra coloro che sono portati vicino
a Dio. Parlera` alla gente dalla culla e in maturia`, e sara` tra i giusti."
Ella disse: "O mio Signore! Come potro` avere un figlio quando nessun uomo mi ha
toccata?" Egli disse: "Quando Egli decreta una cosa, gli dice "Sii!" ed essa e`"
(Corano, 3:42-7)
Gesu` (~) nacque miracolosamente attraverso lo stesso potere che ha portato Adamo (~) in
vita senza un padre:
In verita` la similitudine tra Gesu` e Dio e` come la similitudine di Adamo. Egli lo creo`
dalla polveree poi gli disse "Sii!" ed egli fu.
(Corano 3:59)
Durante la sua missione profetica Gesu` (~) compi` molti miracoli. Il Corano ci racconta che
egli disse:
Sono venuto a voi con un segno dal vostro Signore: forgio dalla creta, cosi` com'era, la
figura di un uccello per voi, e vi soffio e diventa un uccello con il permesso di Dio. E
guarisco i ciechi, e i lebbrosi, e resuscito i morti con il permesso di Dio. (3:49)
Ne` Maometto (*) ne` Gesu` (~) vennero a cambiare la dottrina di base del credo in Un Solo
Dio, portata dai profeti precedenti, ma a confermarla e rinnovarla.
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Muhammad nacque alla Mecca nel 570 d. C. (data
presunta). La città della Mecca, da tempi remoti, era
diventata un importante centro commerciale grazie al fatto che si trovava
alla confluenza di una strada che andava da nord a sud, dalla Palestina allo
Yemen, e di strade che raggiungevano l'Ovest e l'Est, la costa del Mar
Rosso, da dove si potevano raggiungere l'Etiopia e il Golfo Persico.
Sull'infanzia di Muhammad non abbiamo notizie sicure e molte sono le
leggende che si sono formate successivamente. Tuttavia, su alcuni fatti, le
fonti più diverse coincidono. Il padre Abd
Allah, che apparteneva alla tribù dei Quraysh
mori prima della sua nascita. Il piccolo
Muhammad venne dapprima affidato ad una
nutrice che apparteneva ad un clan di nomadi
perché si rinvigorisse a contatto con l'aria pura
del diserto, come era costume a quell'epoca.
La madre Amina morì sulla strada di ritorno
da un viaggio a Medina quando il Profeta
aveva appena sei anni. Il bambino fu accolto
prima dal nonno paterno e poi dallo zio Abd
al-Muttalib, commerciante agiato, padre del
futuro e illustre califfo Alì. Malgrado l'amore
dei suoi parenti si racconta che il futuro
Profeta fosse un ragazzo triste e serio.
Muhammad a otto anni divenne pastore, ma
più tardi, quasi adolescente, chiese allo zio, il
permesso di abbandonare questa noiosa
occupazione e di seguirlo nei suoi viaggi in
Irak e in Siria.
Divenne un giovane mercante dall'onesta
scrupolosa che disdegnava le ricchezze
materiali ed era sempre cordiale con tutti tanto
da meritare all'unanimità il soprannome di "
Al Amin " (colui che è fidato). I suoi meriti
furono particolarmente apprezzati dalla ricca
vedova Khadija che praticava il commercio
carovaniere in Siria, dove acquistava merce
bizantina da rivendere alla Mecca.
Muhammad entrò al suo servizio e si incaricò
degli acquisti e successivamente accettò di
sposarla . Il matrimonio con Khadija liberò il
futuro Profeta da ogni preoccupazione materiale. Khadija aveva 15
anni più di lui, ma il profeta le rimase fedele e riconoscente fino alla
morte che avvenne nel 619 d.C. Khadija, chiamata anche " la prima
credente dell'Islam", ebbe un ruolo importante nell'evoluzione del pensiero
e della maturità del suo sposo. Diede a Muhammad dei figli, ma
sopravvissero solo quattro femmine: Zaynab, Ruqayya, Fâtima e Umm
Kulthum, i maschi morirono tutti in tenera età. Muhammad adottò il
giovane cugino Alì, perché il padre si trovava in difficoltà economiche e
uno schiavo Zayd, regalatogli da Khadija, venne affrancato e adottato come
figlio. Verso i 35 anni Mohammad, inquieto e insoddisfatto della vita
quotidiana, abbandonò definitivamente ogni attività commerciale per
dedicarsi esclusivamente alla meditazione, rifugiandosi spesso nella grotta
del monte Hira vicino alla Mecca. La solitudine in cui viveva era pressoché
assoluta. I problemi che si poneva quest'uomo dalla personalità eccezionale
erano soprattutto di natura religiosa.
I Cristiani e gli Ebrei erano numerosi in Arabia e la loro propaganda molto
attiva. Muhammad venne successivamente accusato, come ci rivela in
modo indiscutibile il Corano (Sura XVI, An-Nahl: Le Api, versetto 103) di
ascoltare uomini che parlavano una "lingua straniera" e che raccontavano
le leggende degli antichi. Giudei e Cristiani, gli parlavano dello stesso Dio,
Allah, il Creatore di tutto ciò che ci circonda. Questa visione del mondo era
superiore a quella del paganesimo arabo popolato da decine di
piccoli dei spesso in lotta tra di loro. Inoltre Dio aveva voluto far
conoscere agli uomini la sua volontà e più volte aveva inviato dei profeti
per diffondere la sua Rivelazione. Già Adamo aveva ricevuto il messaggio
e poi i patriarchi enumerati dagli Ebrei che non erano tutti giudei: Noè era
l'antenato di tutti gli uomini esistenti, Abramo, secondo la storia di Ismaele
e di Agar era l'antenato non soltanto degli Ebrei, ma anche dei Saraceni.
Nessun testo ci dice che cosa facesse e cercasse esattamente Muhammad
nella grotta del monte Hira. Certamente cercava la verità sulle cose divine,
turbato da tutto ciò che si diceva su Allah e le Sue rivelazioni.
Dalle montagne Muhammad sentiva delle voci e le sue notti erano abitate
da visioni poi ritornava a casa dove trovava la moglie che raccoglieva con
affetto le sue confidenze. Questa fase movimentata della sua vita durò
cinque anni fino al giorno in cui, meditando nella grotta Hira senti
all'improvviso una voce che gli parlava. Non sappiamo esattamente l'ordine
cronologico delle rivelazioni, conosciamo l'angoscia di Muhammad quando
le manifestazioni dell'aldilà cessavano per qualche tempo, il suo terrore di
essersi sbagliato, il timore di essere abbandonato dal Dio. Infine una notte,
secondo il racconto del Profeta l'Essere Potente gli disse: " Leggi", passato
lo stupore per ben due volte Muhammad rispose all'Arcangelo Gabriele di
essere analfabeta. Allora questi recitò e fece recitare al nuovo Profeta
quanto segue: "1 Leggi! In nome del tuo Signore che ha creato, 2 ha
creato l'uomo da un'aderenza. 3 Leggi, ché il tuo Signore è il
Generosissimo, 4 Colui che ha insegnato mediante il càlamo, 5 che ha
insegnato all'uomo quello che non sapeva. " (Sura numero 96, Al-'Alaq,
L'Aderenza). Questa Sura è la prima frase rivelata del Corano. Era la notte
del 27 del mese di Ramadan, notte che sarà chiamata la notte del destino.
Questa notte ne vale più di mille dirà un passaggio posteriore del Corano.
Tutti gli anni i musulmani aspettano questa notte. Si era verso il 610
dell'era cristiana.
Muhammad divenne il Profeta glorioso, incaricato da Dio di trasmettere il
messaggio liberatorio a tutti gli uomini. I cui contenuti non piacquero però
ai suoi concittadini e Muhammad rischiò persino di essere ucciso. La
cosmologia dell'Islam non solo condannava i costumi corrotti dei ricchi
mercanti arabi, ma insegnava che vi era un solo Dio. La nuova religione
minacciava alla base la società profondamente ingiusta del tempo. I primi
seguaci del Profeta furono, oltre a Khadija, il cugino Alì e l'inseparabile
amico Abou Baker che più tardi succederà a Muhammad alla guida della
Comunità dei Credenti. Poco a poco le adesioni al piccolo gruppo dei
Musulmani aumentarono. L'Islam fu considerato, a ragione, dalla
plutocrazia meccana un potente invito alle rivendicazioni e alla protesta
contro l'ordine stabilito. La nuova religione predicata da Muhammad aveva
in sè un contenuto rivoluzionario più che riformatore e sconvolse
profondamente sia le strutture socio - economiche che la mentalità dei
poveri come dei ricchi. La rivelazione seguente non lasciò certamente
indifferenti i patrizi Coreisciti: "1 Guai ad ogni diffamatore maldicente, 2
che accumula ricchezze e le conta ; 3 pensa che la sua ricchezza lo
renderà immortale? 4 No, sarà certamente gettato nella Voragine . 5 E chi
mai ti farà comprendere cos'è la Voragine ? 6 [E'] il Fuoco attizzato di
Allah,7 che consuma i cuori 8 Invero [si chiuderà] su di loro , 9 in estese
colonne. " (Sura 104, Al-Humaza, Il Diffamatore). Le persecuzioni contro
il gruppo dei Credenti in generale e contro il Profeta in particolare,
diventavano sempre più intollerabili. Questi, vedendosi abbandonato dal
suo stesso clan hascimita, nel 622 decise di fuggire a Yatrib (futura
Medina) con 80 discepoli. Prima di questa data per ben due volte
Muhammad si era incontrato segretamente con alcuni cittadini di Yatrib
che si convertirono all'Islam e gli giurarono fedeltà. A seguito di questi
incontri, la Comunità musulmana usciva dall'isolamento. L'Islam in quanto
dogma, legge e civiltà era nato. L'anno 622 diventa l'anno uno dell'era
musulmana chiamato Hejira che significa letteralmente "espatrio". La Città
di Yatrib fu chiamata Madinet Annabi "Città del Profeta". La prima
preoccupazione di Muhammad fu quella di fondere in una sola Comunità
gli emigrati della Mecca e gli alleati di Medina. Cercò anche senza
successo di integrare gli Ebrei che erano abbastanza numerosi e
organizzati. Fu formulato un testo scritto, conosciuto sotto il nome di
Costituzione di Medina. Questa costituzione fu la prima del genere al
mondo e comprende una cinquantina di articoli che riguardano
l'amministrazione, la giustizia, la difesa ecc. . . E necessario precisare che
questo testo non fu imposto dal Profeta, ma fu concepito collettivamente
sotto la sua presidenza, in presenza persino dei rappresentanti degli Arabi
ancora pagani.
L'Islam contrariamente al paganesimo si rivolge a tutte le collettività della
terra attraverso un'unità spirituale. Dopo la celebre battaglia di Badr, ci fu
quella di Ohod in cui il Profeta fu ferito, ma i meccani indeboliti e
sconcertati, avevano accettato il fatto compiuto. Nel 628 firmarono con i
Musulmani un armistizio che permise al Profeta di ritornare nella sua città
natale. Molte tribù fino allora relativamente neutrali abbracciarono la
nuova religione. Nel 630 Muhammed entrò trionfalmente alla Mecca alla
testa dei suoi seguaci. Rivolgendosi alla folla Muhammad dichiarò: " La
sola aristocrazia sarà ormai quella della pietà ".
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Amnesty International - Pubblicazioni
Rapporto Annuale 2001
Afghanistan (the Islamic State of)
Nell'ambito del conflitto in corso tra le due fazioni contendenti continuano a essere riferiti abusi dei
diritti umani, comprese detenzioni arbitrarie e torture. I Talebani hanno continuato a imporre severe
restrizioni alle attività e al comportamento personale per rafforzare la loro particolare visione della
legge islamica. Durante la seconda metà dell'anno, si sono intensificati i combattimenti nelle
province settentrionali, dal momento che le forze talebane e anti-talebane si sono scontrate per il
controllo del territorio. Il trasferimento forzato della popolazione civile è stato utilizzato dai
Talebani per ottenere il controllo del territorio a nord di Kabul e ha creato una forte crisi umanitaria.
Contesto
In molte aree la guerra e la siccità hanno creato seri problemi al rifornimento alimentare. é ancora
remota la prospettiva che il conflitto armato possa avere una soluzione pacifica; gli sforzi delle
Nazioni Unite per portare le fazioni in guerra al tavolo dei negoziati sono stati ancora una volta
inutili. Altri tentativi di pace, compresa l'iniziativa da parte dell'ex re afghano, Zahir Shah, di
stabilire, attraverso la tradizionale Loya Jirga (Grande assemblea), un governo che rappresentasse
tutti i gruppi etnici e le fazioni, non hanno ricevuto il sostegno dei Talebani.
I Talebani hanno continuato ad asserire di rappresentare la maggioranza della popolazione nel
paese, nonostante la mancanza di qualsiasi prova verificabile a supporto di questa affermazione.
Come negli anni precedenti, alla popolazione civile è stata negata l'opportunità di esprimere
formalmente la propria volontà riguardo al tipo di governo da eleggere.
A dicembre, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha imposto nuove sanzioni, dichiarando
che a meno che i Talebani non "cessino di fornire asilo e addestramento a terroristi internazionali e
alle loro organizzazioni […] consegnino Osama Bin Laden alle autorità competenti in un paese in
cui egli sia stato incriminato, o alle autorità competenti in un paese in cui sarà riconsegnato a uno di
tali paesi, o alle autorità competenti in un paese in cui sarà arrestato ed effettivamente portato
davanti alla giustizia […] agiscano prontamente per chiudere tutti i campi all'interno del territorio
sotto la propria giurisdizione in cui si addestrano terroristi" tutti gli stati eviteranno la vendita e il
trasferimento di rifornimenti militari, compresi consulenza tecnica, assistenza o addestramento,
nelle aree dell'Afghanistan sotto il controllo dei Talebani; chiuderanno tutti gli uffici di stato
talebani e impediranno ai funzionari talebani di entrare nel proprio territorio.
Sfollamenti forzati
Stando alle fonti, più di 70.000 persone sono fuggite dai combattimenti verificatesi nella provincia
settentrionale di Takhar e si sono rifugiate nella confinante provincia di Badakhsham.
é stato riferito che altre decine di migliaia di persone hanno abbandonato non soltanto le aree rurali
colpite dalla siccità, ma anche le regioni centrali e settentrionali del paese, a causa delle condizioni
di sicurezza sempre peggiori. Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha avvertito dei rischi
sanitari e della mancanza di preparazione per i mesi invernali, e le indagini nutrizionali
dell'associazione Medici senza frontiere hanno mostrato un aumento sostanziale nei livelli di
malnutrizione nella regione settentrionale.
La maggior parte di questi sfollamenti di massa è stata la conseguenza diretta della pressione
esercitata dalle guardie talebane sulla popolazione locale per far abbandonare loro le proprie
abitazioni. Inizialmente, i Talebani hanno negato che avesse avuto luogo un trasferimento di massa,
ma successivamente, secondo quanto riferito, hanno criticato le Nazioni Unite e altre agenzie di
aiuto per non aver fornito cibo e ricovero alle persone sfollate.
*L'11 settembre, in base alle notizie pervenute, le forze talebane avevano dichiarato la città di
Taliqan e i villaggi circostanti zone militari, e in seguito a ciò circa 18.000 persone che vivevano
nei villaggi di Ganj Ali Beg, Sarai Sang, Khatayan, Qazaq, Ahan Dara e Shurab sono state costrette
ad abbandonare le proprie case in cerca di sicurezza.
Rifugiati
Nel corso dell'anno, l'Iran, il Pakistan e il Tagikistan hanno chiuso le proprie frontiere a decine di
migliaia di rifugiati afghani che fuggivano la guerra e la siccità.
A maggio, il parlamento iraniano ha decretato di chiudere, in linea di principio, il confine dell'Iran
con l'Afghanistan, ufficialmente per evitare il contrabbando di droga. Il governo tagiko ha chiuso il
proprio confine con l'Afghanistan verso la metà di settembre, impedendo così a decine di migliaia
di afghani in fuga dai combattimenti di entrare in Tagikistan. All'inizio di novembre, il Pakistan ha
chiuso la provincia di frontiera del nord ovest e la frontiera di Balochistan ai profughi afghani senza
validi documenti di viaggio, mentre le guardie talebane li trattenevano, anche malmenandoli, in
posti di blocco sulla strada da Jalalabad alla frontiera di Torkham. Le restrizioni sono state applicate
in particolare ai gruppi familiari, comprese le donne. Dal mese di aprile, l'Iran ha rimpatriato decine
di migliaia di rifugiati afghani, all'interno di un programma portato avanti insieme all'Alto
commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur). Tuttavia, alcuni operatori che
monitoravano il processo di rimpatrio hanno riferito che molti rifugiati adducevano come ragione
del loro ritorno in Afghanistan la pressione esercitata dal governo iraniano. A dicembre, Medici
senza frontiere si è ritirata dal programma di rimpatrio perchè non era possibile garantire la
sicurezza e il benessere dei rifugiati afghani che erano stati rimandati indietro.
Donne
Nonostante le dichiarazioni rilasciate da alcuni ufficiali talebani, secondo le quali i divieti imposti
sui diritti delle donne all'educazione, al lavoro e alla libertà di movimento sarebbero stati aboliti,
queste restrizioni sono rimaste in vigore. Il veto al diritto delle donne all'educazione è stato
rafforzato quando, in aprile, migliaia di lavoratrici e insegnanti donne, che avevano già smesso di
lavorare sotto gli editti talebani e i cui salari erano stati bloccati, sono state costrette a rimanere in
casa. A luglio, i Talebani hanno impedito alle donne afghane, comprese quelle che lavoravano nei
panifici di Kabul, di lavorare per gruppi stranieri di aiuto, accusando le Nazioni Unite e le
associazioni non governative di minare il veto all'impiego delle donne. In agosto è stato ritirato il
divieto all'impiego delle donne nei panifici, a seguito della pressione delle agenzie delle Nazioni
Unite e per il timore delle proteste di massa a Kabul.
*Il 9 luglio, Mary MacMakin, operatrice umanitaria statunitense e direttrice dell'organizzazione non
governativa Fisioterapia e sostegno alla riabilitazione per l'Afghanistan, è stata arrestata con sette
colleghe afghane in un tentativo, da parte dei Talebani, di imporre il divieto di impiego delle donne.
Le donne sono state rilasciate dopo diversi giorni, in seguito alle preoccupazioni internazionali
riguardo alla loro situazione.
Il divieto alla libertà di movimento delle donne è stato ulteriormente ribadito.
*Il 19 ottobre, una stazione radio di Mazar-e Sharif controllata dai Talebani ha riferito: "Grazie a
un'ispezione portata a termine dagli ufficiali maggiori del Dipartimento per la promozione della
virtù e la prevenzione del vizio nella provincia [settentrionale] di Balkh, sono stati identificati e
sequestrati per tre giorni 12 taxi che stavano trasportando donne senza parenti maschi, in conformità
alla promozione della virtù e alla prevenzione del vizio. Perciò, tutti i tassisti sono seriamente
avvisati [sic] di non far salire e trasportare donne senza parenti maschi".
Secondo quanto riferito, giovani donne risiedenti nelle zone conquistate dai Talebani nella parte
settentrionale del paese sono state rapite dai soldati e prese contro la loro volontà e costrette a
diventare 'mogli' dei comandanti talebani. I membri delle famiglie non sono stati informati della
situazione di queste donne. In alcuni casi, esse sono riuscite a inviare di nascosto dei messaggi ai
propri parenti dicendo dove erano trattenute.
Detenzioni e tortura
Si stima che siano migliaia le persone trattenute senza accuse e processi. Secondo quanto riferito,
nella maggioranza dei casi si tratta di membri di minoranze etniche trattenuti perchè sospettati di
appoggiare l'alleanza anti-Talebani
A settembre, un ufficiale talebano che indagava su alcune denunce di torture e maltrattamenti ai
danni di prigionieri, ha notato che fra quest'ultimi centinaia erano stati trattenuti per periodi
prolungati da parte della Istakhbarat, i servizi segreti talebani, senza accuse e senza alcuna
documentazione legale della loro detenzione. Secondo quanto riferito, l'agente ha rassegnato le
proprie dimissioni dopo aver sporto lamentele alle autorità talebane sulle condizioni di detenzione
di questi prigionieri. Non è stata presa alcuna iniziativa per migliorare tali condizioni.
Processi iniqui, punizioni crudeli e pena di morte
I tribunali talebani che seguono la Shari'a, le cui procedure non raggiungono gli standard
internazionali per l'equità dei procedimenti, hanno continuato a imporre punizioni crudeli, inumane
o degradanti. Almeno 15 persone nel corso del 2000, sono state 'giustiziate' in pubblico. Almeno
una donna è stata lapidata a morte. Ci sono state almeno cinque amputazioni, e più di una decina di
flagellazioni.
Abusi da parte di altri gruppi armati
Sono stati ancora riportati abusi da parte di forze contrarie ai Talebani.
*Il 6 dicembre, l'alleanza afghana anti-Talebani, il Fronte unito, ha ucciso sei persone nella
roccaforte del Panjshir occupata dall'opposizione. Si trattava di sei persone giudicate colpevoli,
dopo un processo a quanto sembra iniquo, dell'uccisione di un comandante maggiore
dell'opposizione della provincia orientale del Laghman.
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