Apprendimento cooperativo (da apprendimentocooperativo.it – sito dedicato organizzato dalla Provincia di Torino)
Quando si parla di Cooperative Learning ci si riferisce, prima ancora che a uno specifico metodo di
insegnamento/apprendimento, a un vasto movimento educativo che, pur partendo da prospettive teoriche diverse,
applica particolari tecniche di cooperazione nell'apprendimento in classe. Tutte le esperienze dimostrano che il
rendimento scolastico degli studenti migliora, quando si attivano i gruppi di apprendimento cooperativo. E gli
insegnanti possono aiutare gli studenti a sviluppare la capacità di risolvere i problemi e le capacità sociali di cui avranno
bisogno per lavorare con gli altri in aree, quali le comunicazioni, la leadership, i processi decisionali.
Alcune definizioni di apprendimento cooperativo:
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David W. Roger T. Johnson e Edythe J. Holubec “Cooperare significa lavorare insieme per raggiungere
obiettivi comuni. All'interno di situazioni cooperative l'individuo singolo cerca di perseguire dei risultati che
vanno a vantaggio suo e di tutti i collaboratori. L'apprendimento cooperativo è un metodo didattico che utilizza
piccoli gruppi in cui gli studenti lavorano insieme per migliorare reciprocamente il loro apprendimento”
(“Apprendimento cooperative in classe, migliorare il clima emotivo e il rendimento”, 2000, cap. 1 pag. 20):
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M.Comoglio: “Un metodo di conduzione della classe che mette in gioco, nell'apprendimento, le risorse degli
studenti. Così inteso, si distingue dai metodi tradizionali che puntano invece sulla qualità e sull'estensione delle
conoscenze didattiche e di contenuto dell'insegnante. Infatti, diversamente da questi ultimi, l’insegnante sa
gestire e organizzare esperienze di apprendimento condotte dagli stessi studenti e, insieme, sviluppare obiettivi
educativi di collaborazione, solidarietà, responsabilità e relazione, riconosciuti efficaci anche per una migliore
qualità dell'apprendimento” (da “Verso una definizione del cooperative learning, Animazione Sociale n.
4,1996):
L'idea di fondo dell'apprendimento cooperativo consiste nell'ottenere il coinvolgimento attivo degli studenti nel
processo di apprendimento.
Ogniqualvolta due o più studenti cercano di risolvere un problema o di rispondere ad una domanda, essi entrano in un
processo di apprendimento, motivato dalla voglia di conoscere. Interagiscono l'uno con l'altro, condividono idee e
nozioni, cercano nuovi dati, prendono decisioni sui risultati delle loro scelte e presentano i risultati all'intera classe.
Possono dare o ricevere assistenza dai compagni. Hanno la possibilità di contribuire a strutturare il lavoro della classe
formulando suggerimenti sul tipo di lezione e sulle procedure da adottare. E' un livello di responsabilizzazione che non
sarebbe possibile conseguire con le lezioni cattedratiche e nemmeno con un dibattito, tenuto da tutta la classe sotto la
guida del docente. Inoltre, le ricerche hanno evidenziato che il cooperative learning riduce il livello di violenza in
qualsiasi ambiente. Gli studi sull'aggressività sottolineano che questo metodo è in grado di eliminare la paura e il
rancore, di esaltare valori quali l'onore, l'amicizia, la qualità, il consenso.
L'apprendimento cooperativo non si può definire solamente un metodo didattico, in realtà è una filosofia
personale. Tale filosofia afferma che, ogni volta che le persone si riuniscono in gruppo, i loro obiettivi possono essere
soddisfatti più facilmente se lavorano insieme, in collaborazione, invece di competere l'uno con l'altro nell'affrontare i
problemi.
In questa strategia di apprendimento, centrata-sullo-studente, l'insegnante assume la funzione di “facilitatore
dell'apprendimento; egli crea in classe un clima che rispetta l'integrità dello studente, che accetta tutti i suoi scopi, le
sue opinioni e i suoi atteggiamenti in quanto espressioni legittime del suo schema di riferimento interno. Accetta i
sentimenti e gli atteggiamenti emotivi che sono propri di ogni esperienza educativa o di gruppo. Accetta se stesso come
membro di un gruppo di apprendimento, piuttosto che come autorità. Mette a disposizione le risorse necessarie
all'apprendimento, con la fiducia che esse saranno senz'altro utilizzate se risponderanno ai bisogni del gruppo. Egli ha
fiducia nella capacità dell'individuo di discernere il vero dal falso, applicando la propria esperienza vissuta a tali giudizi.
Il concetto di apprendimento significativo e autonomo opposto a quello mnemonico e passivo,
basato sull'esperienza e capace di destare gli interessi vitali del soggetto che apprende, proviene dagli studi
di Carl Rogers. Nei suoi testi ("Freedom to learn" 1969 e "Potere personale" 1978)), ne definisce le
caratteristiche e i requisiti:
“Quando in una scuola si sviluppa un sistema di istruzione centrato sulla persona, in un clima favorevole alla crescita,
l'apprendimento è più profondo, procede più rapidamente e si estende nella vita e nel comportamento dello studente più
di quanto faccia l'istruzione acquisita nella classe tradizionale. Ciò avviene perché la direzione è autoscelta,
l'istruzione è autoistituita e nel processo è investita l'intera persona, con sentimenti e passioni al pari dell'intelletto.
L'apprendimento scolastico, come tutto il processo educativo, può arricchirsi e diventare
"significativo" solo se viene investita l'intera personalità dello studente, in costante interazione con
la personalità dell'insegnante e degli altri studenti". dal sito
Alcune altre definizioni di apprendimento cooperativo:
"Una classe cooperativa è un insieme di piccoli gruppi di studenti relativamente permanente e composto in modo
eterogeneo, unito per portare a termine un'attività e produrre una serie di progetti o prodotti, che richiedono una
responsabilità individuale nell'acquisizione delle competenze utili al raggiungimento dello scopo". (Lynda A. Baloche,
1998)
"E' un insieme di tecniche di classe nelle quali gli studenti lavorano in piccoli gruppi per attività di apprendimento e
ricevono valutazioni in base ai risultati conseguiti" (Johnson, Slavin, Kagan)
"E' un metodo di apprendimento-insegnamento in cui la variabile significativa è la cooperazione tra gli studenti " (M.
Comoglio 1996)
Metodi di apprendimento
Nella lezione “tradizionale”, solitamente viene utilizzata una struttura di apprendimento di tipo frontale, dove
l'insegnante, detentore della conoscenza, trasmette contenuti a tutti gli alunni, utilizzando quasi esclusivamente
un'unica modalità espositiva, senza considerare il ritmo e le modalità di apprendimento che possono essere diverse per
ogni alunno. In queste condizioni, i tempi di apprendimento dei singoli allievi e le eventuali difficoltà sono ignorati. In
genere è l'insegnante a svolgere la maggior parte del lavoro, mentre gli alunni e le alunne debbono adattarsi rapidamente
anche perché, successivamente in sede valutativa, dovranno dimostrare le competenze acquisite.
Il metodo di apprendimento adottato in prevalenza nelle scuole, a livello mondiale, è quello
competitivo, basato sul confronto tra gli studenti e sull'identificazione del “migliore”.In una
struttura di questo tipo, gli alunni e le alunne spesso lavorano uno contro l'altro per emergere e la
percezione del successo individuale è percepita e legata al fallimento degli altri. Secondo Deutsch
(1968), in questo clima, verrebbe così a stabilirsi una relazione d'interdipendenza negativa tra
individui
Un secondo metodo tradizionale è quello individualistico, che enfatizza il lavoro individuale di ciascuno studente,
senza tenere in considerazione gli altri. In tale situazione, si verifica un'assenza di “interdipendenza”, ognuno persegue il
proprio scopo/obiettivo.Le strutture di tipo competitivo ed individualistico registrano tassi di insuccesso scolastico
piuttosto consistenti.
Un terzo metodo è l'apprendimento cooperativo, che si basa sulla centralità dello studente, invogliato ad assumersi la
responsabilità dei propri studi e incoraggiato a collaborare in lavori di gruppo. La struttura di apprendimento che si
realizza in classe comporta innanzitutto una prima modificazione dei ruoli insegnante-allievi.
Dal libro di Roger T. Johnson e David W. Johnson “Creativity and Collaborative Learning: A Practical Guide to
Empowering Students and Teacher”, pag 38: “L''apprendimento cooperativo determina un più elevato livello di
ragionamento, un più frequente sviluppo di nuove idee e di soluzioni ... e un maggiore trasferimento di ciò che si è
appreso da un contesto ad un altro ... rispetto all'apprendimento competitivo e a quello individualistico”.
Un sicuro merito della diffusione della metodologia cooperativa va ai centri e ai gruppi di ricerca che operano negli Stati
Uniti, in Canada, in Israele, in Olanda, in Inghilterra ed in molti altri paesi.
Nel nostro paese è solo in questi ultimi anni che si è risvegliato l'interesse verso i metodi cooperativi come risposta
alternativa all'apprendimento competitivo o individualistico o peggio di pseudogruppo, in cui le relazioni tra i membri
sono di tipo “parassitario” senza alcuna condivisione di obiettivi e relazione di interdipendenza, in cui cioè la
pseudointerazione di gruppo non conduce ad alcun processo di crescita individuale, né a livello cognitivo né a livello
sociale.
L'efficacia dell'apprendimento cooperativo, rispetto ai metodi individualistici e competitivi, è documentata da numerose
ricerche, condotte soprattutto negli Stati Uniti ed in altri paesi, ma al momento non ancora abbastanza diffuse in Italia. E'
un'efficacia sia sul piano del rendimento scolastico di tutti gli alunni, sia su quello della qualità delle relazioni sociali,
della motivazione all'apprendimento e dell'autostima
Dal libro di Roger T. Johnson e David W. Johnson “Creativity and Collaborative Learning: A Practical Guide to
Empowering Students and Teacher”, pag 38:“Confrontando tutti gli studi, risulta che il metodo di apprendimento
cooperativo si colloca in media circa due terzi al di sopra di quello competitivo e di quello individualistico.
L'apprendimento cooperativo determina un più elevato livello di ragionamento, un più frequente sviluppo di nuove idee e
di soluzioni ... e un maggiore trasferimento di ciò che si è appreso da un contesto ad un altro ... rispetto all'apprendimento
competitivo e a quello individualistico”.
I Johnson sottolineano gli elementi a favore dell'apprendimento cooperativo. Infatti, tale metodo promuove:
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un miglioramento delle relazioni interpersonali tra gli studenti, indipendentemente dalle differenze dovute alle
capacità e alle caratteristiche di ciascuno;
l rispetto e il riconoscimento di ciascuno quale persona competente;
una maggiore consapevolezza dei punti di vista e delle diverse prospettive;
il pensiero creativo, perché facilita la comunicazione e la condivisione di molte idee;
il successo di tutti gli studenti del gruppo, in modo tale che ciascuno si senta competente
Anche le ricerche di Richard M. Felder (1997) e Slavin (1998) hanno dimostrato i molti vantaggi dell'apprendimento
cooperativo. Gli studenti sono coinvolti attivamente nel ragionare sui problemi e nell'interagire gli uni con gli altri e lo
fanno regolarmente e in modo guidato; di conseguenza sono in grado di capire le reciproche differenze e imparano a
risolvere i problemi sociali che possono insorgere (Johnson e Johnson, 1985). Insegnare agli studenti a risolvere i
conflitti è una delle componenti primarie della formazione in cooperative learning (Slavin, 1991).
Gli studiosi di psicologia sociale che si occupano di rapporti intergruppo riconoscono le applicazioni e l'efficacia
dell'apprendimento cooperativo. Quasi tutti i moderni libri di testo di carattere introduttivo sulla psicologia
dell'insegnamento (Brophy, Slavin e Bruning) trattano diffusamente della pedagogia cooperativa e della sua efficacia
nel migliorare i rapporti razziali, l'autostima, l'autocontrollo e il profitto negli studi.
Sherman (1991) fa la seguente osservazione dal punto di vista psicologico: "Buona parte dei testi di psicologia sociale
parlano diffusamente dei conflitti istigati dalla competizione tra singoli o tra gruppi di persone, e della soluzione e/o
riduzione dei conflitti tramite l'uso di tecniche cooperative".
Gli studiosi di psicologia sociale che si occupano di rapporti intergruppo cominciano a riconoscere le applicazioni e
l'efficacia dell'apprendimento cooperativo. Quasi tutti i moderni libri di testo di carattere introduttivo sulla psicologia
dell'insegnamento trattano diffusamente della pedagogia cooperativa e della sua efficacia nel migliorare i rapporti
razziali, l'autostima, l'autocontrollo e il profitto negli studi.