EUROPA POLITICA ED EUROPA RELIGIOSA NEL XVII SECOLO Il diffondersi della RIFORMA PROTESTANTE determina una serie di CONFLITTI CIVILI A SFONDO RELIGIOSO FRANCIA: Cattolici e Calvinisti (Ugonotti): Strage di S.Bartolomeo (1572) gli Ugonotti vengono massacrati dai cattolici Enrico IV proclama l’Editto di Nantes (1598): libertà religiosa, di coscienza e di culto, per gli Ugonotti. Sarà revocato da Luigi XIV con la falsa motivazione che in Francia non ci siano più Calvinisti (Editto di Fontainebleu) SPAGNA: l’ INVINCIBILE ARMATA (allestita da Filippo II per contrastare i corsari inglesi) viene sconfitta dalla flotta di Elisabetta I d’Inghilterra al largo delle isole britanniche. Il tentativo della Spagna d’imporre il cattolicesimo e la propria egemonia in Inghilterra fallisce. Inizia il declino della Spagna. Vengono espulsi i MORISCOS: musulmani convertiti al cristianesimo. PAESI BASSI: protestanti reagiscono alla politica repressiva spagnola e proclamano la loro INDIPENDENZA. Il Seicento è per L’OLANDA il “Secolo d’Oro”, la Repubblica delle Sette Province Unite emerge in Europa in molti ambiti: economia, commercio, scienza ed arti. SACRO ROMANO IMPERO: finché regna il cattolico Rodolfo II, fermo sostenitore della Controriforma, non ci sono scontri a carattere religioso. INGHILTERRA: i TEST ACT, serie di leggi penali, impediscono ai Cattolici inglesi l’accesso alle funzioni pubbliche. LA GUERRA DEI TRENT’ANNI (1618 - DEFENESTRAZIONE DI PRAGA → 1648 - PACE DI WESTALIA) L’intolleranza religiosa (all’inizio della guerra) e gli interessi politici delle principali potenze che mirano al predominio in Europa, scatenano la GUERRA DEI TRENT’ANNI che, scoppiata in Boemia si estende a tutto il continente e coinvolge anche l’area lombarda e il Ducato di Mantova. Il conflitto scoppia a causa del tentativo degli Asburgo (Rodolfo II e i suoi successori) di affermare la propria egemonia politica in Europa e di ricondurre al cattolicesimo tutti i territori dell’Impero e si sviluppa in tre fasi/aspetti successive: - guerra locale: nel 1617 Ferdinando d’Asburgo annulla le concessioni fatte ai non cattolici, i Boemi si ribellano a assegnano il trono a Federico V del Palatinato (guida dell’Unione Evangelica). Ma il controllo della Boemia è fondamentale per gli Asburgo che iniziano la guerra: La Lega Cattolica (capitanata da Massimiliano di Baviera) e la Spagna si schierano con l’imperatore; l’Unione Evangelica appaggia i Boemi. L’esercito imperiale sconfigge i protestanti - guerra europea: in Germania si riapre il conflitto religioso e la Spagna riprende la guerra con l’Olanda; Danimarca e Svezia, appoggiate finanziariamente da Inghilterra e Francia, si schierano con l’Olanda ⇒ la guerra assume dimensioni europee - guerra di egemonia: la Francia nel 1635 dichiara guerra alle monarchie asburgiche. Il conflitto non è più a carattere religioso, ma diviene guerra di egemonia. La guerra sarà vinta dalla Francia alleata a Svezia e Olanda. Con la guerra dei Trent’anni gli equilibri del continente vengono stravolti la PACE DI WESTFALIA (1648) stabilisce/determina: - i limiti dell’Impero asburgico e il frazionamento politico della Germania; - la concessione della libertà di culto all’interno dell’impero; - la nascita della Prussia; - la sconfitta della Spagna inizio del declino politico e militare che diverrà irreversibile alla fine del secolo con la morte senza eredi di Carlo II e l’inizio del conflitto per la successione; - la vincita della Francia che migliora le sue frontiere nordorientali, diventa prima potenza europea, ma esaurisce le proprie risorse finanziarie; - la vincita della Svezia che ottiene, anch’essa, nuovi territori. Il conflitto tra Francia e Spagna si protrae fino al 1659: pace dei Pirenei Nel 1660 si concluse anche la guerra del Nord, voluta dalla Svezia. Effetti della guerra: Finiscono le guerre di religione e viene sancita la necessità di una politica laica. Dimostra che la politica è diventata «europea»: le vicende di uno Stato hanno ripercussioni su tutti gli altri. La ricerca e il mantenimento di un equilibrio europeo divenne l’obiettivo della politica internazionale dei decenni successivi. Determina una crisi generalizzata, dovuta agli enormi sforzi collegati alla guerra, con ripresa delle epidemie e delle carestie. L’economia spagnola registra un forte declino perché la Spagna non è riuscita a porre basi economiche stabili con i proventi di oro e argento (provenienti dall’America) prima che essi si esaurissero. Si intensificano gli effetti delle scoperte geografiche. Inghilterra e Olanda trovano invece nel commercio atlantico la loro ricchezza. L’Italia perde il controllo del mediterraneo; in particolare Venezia che si trova costretta a spostare i propri interessi verso l’agricoltura. ITALIA: per tutto il XVII sec. subisce la DOMINAZIONE SPAGNOLA periodo di decadenza: l’economia entra in crisi, numerose sono le carestie e le epidemie, la concorrenza dei Paesi Atlantici determina la perdita d’importanza dei porti italiani e la decadenza del settore tessile. REGNO DI NAPOLI: il malcontento popolare è all’origine delle rivolte contro il governo spagnolo (1647: Masaniello) ritorno ad una situazione feudale con una nobiltà ricca e potente che priva lo Stato della sua autorità e ostacola lo sviluppo di un’economia produttiva (permane il LATIFONDO) DUCATO DI SAVOIA: è l’unico Stato che riesce a mantenere l’indipendenza grazie ad una politica senza scrupoli che porta Emanuele Filiberto ad allearsi ora con la Francia, ora con la Spagna a seconda della convenienza del momento FRANCIA: con LUIGI XIII (figlio di Enrico IV), abilmente consigliato da RICHELIEU, la Francia rafforza il potere centrale e la burocrazia e, in politica estera, vince la guerra dei Trent’anni. MAZARINO (successore di Richelieu) deve combattere contro la FRONDA (rivolta dei nobili insoddisfatti delle conseguenze economico-finanziarie della guerra dei Trent’anni) e riesce a dominarla grazie alla propria abilità politica. Può così procedere con la propria politica che porterà la Francia di LUIGI XIV ad avere un ruolo di egemonia in Europa (POLITICA ESPANSIONISTICA: vengono invase le Fiandre, inizia la guerra con l’Olanda la Francia ottiene la Franca Contea e l’ampliamento dei confini settentrionali). Con Luigi XIV il “Re Sole” il modello politico francese è ASSOLUTISTA ed accentratore. Esso viene “imitato” in tutto il continente INGHILTERRA: l’autorità regia è temperata dalla presenza di un parlamento forte. Sotto il regno di ELISABETTA I (figlia di Enrico VIII), si verifica una grande espansione economica e uno sviluppo sociale e letterario (Shakespeare). Con GIACOMO I (figlio di Maria Stuart, regina cattolica di Scozia) comincia un’epoca di ASSOLUTISMO e di tensioni col Parlamento che sfoceranno in uno scontro tra il Parlamento stesso e CARLO I (successore di Giacomo I). Carlo I scioglie il Parlamento (1625) e tenta d’imporre alla Scozia calvinista la religione anglicana ribellione prima della Scozia poi dell’Irlanda cattolica; richiesta di Carlo I di aiuto al Parlamento (riconvocato) senza concedere nulla in cambio rivoluzione inglese/guerra civile (1642-1649) si scontrano i Cavalieri, sostenitori del re, e le “teste rotonde” (sostenitori del parlamento). OLIVER CROMWELL fa giustiziare il re, nasce la REPUBBLICA (COMMONWEALTH), ma poi Cromwell epura il parlamento dai moderati ed instaura una dittatura militare, soffoca l’opposizione cattolica in Irlanda ed attua una politica di espansione verso le Americhe (ATTO DI NAVIGAZIONE: merci inglesi trasportate solo da navi inglesi). Alla sua morte il Paese entra in crisi nuova convocazione del parlamento e ritorno della monarchia con Carlo II. Il suo successore Giacomo II Stuart (suo fratello) cerca di ristabilire monarchia assoluta GLORIOSA RIVOLUZIONE (gloriosa perché senza spargimento di sangue), Giacomo I viene sconfitto GUGLIELMO D’ORANGE e MARIA STUART governano l’Inghilterra dopo aver giurato fedeltà alla DICHIARAZIONE DEI DIRITTI nascita della MONARCHIA PARLAMENTARE (non c'è una costituzione, ma in realtà rapporti re/parlamento come nella costituzionale – ved. definizioni ultima pag.) SCIENZA: la rivoluzione scientifica avviata nel Rinascimento giunge a compimento: nasce la scienza moderna basata sulla sperimentazione e sull’osservazione diretta. Difficoltà nel conciliare le verità scientifiche con le verità religiosa: GALILEO conferma le tesi di Copernico (movimento della Terra), ma viene condannato dall’Inquisizione ed è costretto ad abiurare. BAROCCO: indirizzo culturale che caratterizza il Seicento ed è presente in tutti i Paesi europei. Predomina la necessità di stupire, meravigliare con forme “strane” ed originali. L’architettura è caratterizzata da forme fantasiose e dall’abbondanza delle decorazioni. La Chiesa, dopo lo scontro coi protestanti, vuole riaffermare il proprio primato e cerca di stupire con sculture straordinarie ed architetture sontuose. Esponenti: Bernini (architetto e scultore), Caravaggio e Rembrant (pittori), Monteverdi (musicista), Cervantes (scrittore ed autore del Don Chisciotte), Moliere (commediografo)… ESPANSIONE COLONIALE: politica coloniale = estensione della sovranità di una nazione su territori e popoli all’esterno dei suoi confini. La politica coloniale assunse caratteri diversi nel corso dei secoli: nel ‘500: spoliazione dei territori conquistati; nel ‘600: diffusione di piantagioni e necessità di manodopera ⇒ TRATTA SCHIAVI NERI; tra Settecento e Ottocento: imperialismo. Gli Olandesi all’inizio del Seicento, Inglesi e Francesi successivamente, fondano grandi compagnie commerciali per salvaguardare i propri interessi economici in Asia e America. (Olandesi: Compagnia delle Indie Orientali 1602) Per tutto il secolo, Olandesi, Francesi ed Inglesi proseguono la politica di colonizzazione in America e in Africa. Nel Seicento il traffico degli schiavi dall’Africa all’America subisce un’impennata: da circa un milione del ‘500 si arriva a più di tre milioni di neri deportati. (COMMERCIO TRIANGOLARE) L’Inghilterra fonda colonie di popolamento (America del Nord) Tra Cinquecento e Seicento ci furono STAGNAZIONE DEMOGRAFICA e CRISI ECONOMICA, a causa delle numerose guerre, epidemie (peste-lanzichenecchi) e carestie. Il rallentamento della crescita della popolazione fu particolarmente evidente nell’area mediterranea e centro-europea, mentre le regioni settentrionali vissero un periodo di espansione. IMPORTANTE: SAPERE MOLTO BENE MONARCHIA: forma di governo che prevede la figura di un sovrano (per elezione o per ereditarietà) con carica a vita (può tuttavia abdicare) e la possibilità di accentrare in sé tutti i poteri in caso di necessità. La monarchia ha assunto nel corso dei secoli significati diversi: - MONARCHIA FEUDALE (LEX FACIT REGEM): il sovrano è limitato dalle leggi, anche se è il magistrato supremo. La legge determina e fonda il potere del sovrano; i nobili hanno un potere enorme (privilegi); il re e l’intera corte formano un corpo a se stante separato dai sudditi. Sono presenti Assemblee rappresentative. - MONARCHIA ASSOLUTA (REX FACIT LEGEM): il potere del sovrano è assoluto ed imposto ai sudditi; poteri legislativo, esecutivo e giudiziario sono totalmente accentrati nelle mani del sovrano che gli esercita in modo indiscusso; la monarchia è quindi al di sopra dello Stato e delle leggi. Gli unici vincoli per il re sono il rispetto per le leggi di successione al trono e l’ortodossia religiosa. - MONARCHIA COSTITUZIONALE (LEX FACIT REGEM): è la forma di governo che si afferma nel passaggio dello Stato assoluto allo Stato liberale e si caratterizza per la netta separazione dei poteri tra il Re (potere esecutivo) ed il Parlamento (potere legislativo). Il re è affiancato dal Parlamento, ma sovrano e Parlamento rappresentano due centri di potere autonomi (dualismo di poteri). Il re deve rispettare la Costituzione (legge fondamentale dello Stato) e la Dichiarazione dei Diritti. Nella monarchia costituzionale hanno trovato riscontro i principi della divisione dei poteri, tuttavia, il sovrano rimane il capo indiscusso dell’esecutivo e non è sottoposto al controllo del Parlamento, mentre il potere legislativo compete in modo quasi esclusivo a quest’ultimo. Il Governo è responsabile sia verso il re sia verso il Parlamento. La monarchia è organo dello Stato. Dalla monarchia costituzionale hanno avuto origine le forme di governo degli stati contemporanei. - MONARCHIA PARLAMENTARE: prevede una spartizione dei poteri tra monarca e Parlamento. È, in pratica, una forma di governo democratico repubblicano nella quale i poteri del re sono simili a quelli di un presidente della Repubblica parlamentare (le differenze principali sono nella successione ereditaria, e nel fatto che, in teoria, il re può avocare a sé tutti i poteri in momenti di gravi crisi sociali o di governo, trasformando la monarchia da parlamentare in assoluta) Il dualismo re/Parlamento è superato. Il Governo risponde solo al Parlamento. Il Re rimane il rappresentante dell'unità nazionale, “custode della Costituzione”, egli ha solo una funzione rappresentativa, il compito di ratificare le leggi e, in misura diversa a seconda delle diverse costituzioni, contribuisce a nominare i giudici nelle più alte corti di giustizia.