Università degli studi Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Laurea specialistica in programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali Modulo di secondo anno – maggio-giugno 2009 Docente: Maria Pia May LA DIMENSIONE CONOSCITIVA DELLA PROGRAMMAZIONE SISTEMI INFORMATIVI E BANCHE DATI QUARTO INCONTRO – 30 MAGGIO 2009 Gli indicatori sociali: a – Il processo di concettualizzazione la rappresentazione figurata del concetto la specificazione delle dimensioni la scelta degli indicatori la costruzione degli indici validità e attendibilità Esempi relativi alle aree del lavoro di cura, della disabilità, della povertà/esclusione sociale Bibliografia e materiali Per i richiami metodologici relativamente al processo di concettualizzazione, vedi Corbetta P., Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Bologna, Il Mulino, 1999 cap.3. La formulazione originale è di Lazarsfeld P.F., Dai concetti agli indici empirici, edito per la prima volta nel 1958 e ripubblicato in Cardano M., Miceli R. (a cura di), Il linguaggio delle variabili, strumenti per la ricerca sociale, Rosenberg e Sellier, 1992 Sempre sui temi della concettualizzazione e operativizzazione, vedi Marradi A., Concetti e metodi per la ricerca sociale, ripubblicato nel testo di Cardano e Miceli sopra indicato. Spunti di riflessione su vari tipi di errori possibili connessi alla fase dell’operativizzazione sono in: Marradi A., Gasperoni G. (a cura di),Costruire il dato 2, Milano, Angeli, 1992 Esempi di testi di messa a punto della concettualizzazione su un’area tematica (preliminare all’individuazione degli indicatori): Saraceno Ch., Prefazione, in Ranci C., Le nuove disuguaglianze sociali in Italia, Bologna, Il Mulino, 2002 May M.P., Taccani P., Lavoro di cura, in: Mauri L., Penati C., Pagine aperte 2, Milano, Angeli 1996 Esempio di presentazione/commento a indicatori povertà: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Rapporto di monitoraggio sulle politiche sociali – I parte, settembre 2005, pag. 107-128 (scaricabile dal sito: www.solidarietasociale.gov.it ) Tangorra R., Misurare la povertà, in Prospettive Sociali e Sanitarie, 2009, n.6-7, Speciale su: Povertà e politiche di contrasto e inserimento sociale 1 Università degli studi Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Laurea specialistica in programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali Modulo di secondo anno – maggio-giugno 2009 Docente: Maria Pia May LA DIMENSIONE CONOSCITIVA DELLA PROGRAMMAZIONE SISTEMI INFORMATIVI E BANCHE DATI QUINTO INCONTRO – 6 GIUGNO 2009 Gli indicatori sociali: b - I sistemi di indicatori Gli indicatori sociali: cenni storici e metodologici Indicatori oggettivi e soggettivi – le social survey Criteri organizzativi dei sistemi di indicatori – Sistemi di indicatori: esempi tratti da OECD, Eurostat, IRES Piemonte Richiami alle misure di tendenza centrale e variabilità, rapporti statistici, numeri indice, in vista della costruzione di semplici indicatori Bibliografia e materiali Per i richiami metodologici, vedi Corbetta P., Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Bologna, Il Mulino, 1999 cap. 12, par 6, 7, 11, 12, 13 (o altro testo di metodologia) Circa gli indicatori sociali, oltre a Zajczyk F., Il mondo degli indicatori sociali, Carocci, 1997, vedi Nuvolati G., La qualità della vita delle città. Metodi e risultati delle ricerche comparative, Angeli, 1998, in particolare cap.7; Parra Saiani P., Gli indicatori sociali, .Angeli, 2009. Esempi di sistemi di indicatori sociali si possono trovare innanzitutto sul sito ISTAT, sul sito OECD (www.oecd.org), sul sito Eurostat (http://ec.europa.eu/eurostat), sul sito dell’ONU (http://unstats.un.org/unsd ) Vedi inoltre: www.IRES.Piemonte.it → SISREG – Sistema degli Indicatori Sociali Regionali e il sito dell’ European Foundation on Social Quality 2 Università degli studi Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Laurea specialistica in programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali Modulo di secondo anno – maggio-giugno 2009 Docente: Maria Pia May LA DIMENSIONE CONOSCITIVA DELLA PROGRAMMAZIONE SISTEMI INFORMATIVI E BANCHE DATI SESTO INCONTRO – 13 GIUGNO 2009 Banche dati, osservatori, sistemi informativi Le diverse modalità di organizzazione delle informazioni: banche dati, sistemi informativi, osservatori Come riorganizzare i dati disponibili nei servizi: analisi di casi o la Banca dati minori in Istituto (Comune di Milano, cfr. “Bambini fuori casa”) e il Sistema informativo Infanzia e Adolescenza (cfr SIA) o un caso relativo al Collocamento mirato disabili o il Censimento degli affidi a parenti nella Provincia di Milano ( Dal Sistema Informativo Socio Assistenziale al Sistema Informativo dei Servizi Sociali o il SISA: struttura e livelli (con riferimento all’esperienza dei Bilanci Sociali di Area BSA quale prototipo dei sistemi informativi in area socio-assistenziale a livello locale); o il SISS: obiettivi, soggetti, livelli o l’indagine pilota ISTAT sulla spesa sociale Il Sistema Informativo dei servizi sociali a livello locale o Il livello provinciale: articolazione e modalità operative o Il livello comunale e di ambito, luogo privilegiato per la costruzione e l’utilizzo del SISS: - i Piani di zona - la programmazione partecipata e la costruzione di concettualizzazioni condivise Bibliografia e materiali L.328/00 e Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2001-2003 Pasquinelli S., Il sistema informativo socio-assistenziale, in Prospettive Sociali e Sanitarie, n.20/22, 2000 Mauri L. (a cura di) Il Sistema Informativo Sociale. Una risorsa per le politiche pubbliche di welfare, Carocci Faber, 2007, in particolare cap.1: Mauri L., Alcuni aspetti definitori, e Conclusioni Città classe, marzo 1979, numero monografico sui BSA, pag 2-12 Sistema Statistico nazionale – Istituto nazionale di Statistica, Linee guida per pubblicazioni statistiche dei Comuni, Istat, 2001 Atlante statistico dei Comuni, www.istat.it Sistema informativo statistico Enti locali, www.regione.lombardia.it 3 Osservatori: quale ruolo nelle politiche sociali?, numero speciale di Prospettive Sociali e Sanitarie, 2008, n.20; in particolare Castegnaro C., Pasquinelli S., Osservatori sociali. Ritorno al futuro. Ovviamente il rinvio è poi alle banche dati e agli osservatori indicati nella guida all’esercitazione sui siti web o ad altri siti provinciali e regionali Rispetto ai casi analizzati di organizzazione di sistemi di indicatori/banche dati a partire dai dati disponibili nei servizi: Boggi O. (a cura di) Bambini fuori casa. Una ricerca sui minori di Milano in istituto o comunità, Provincia di Milano, Unicopli, 1995 SIA: www.comune.milano.it - cercare SIA May M. Censimento, in: Provincia di Milano, Il peso degli affetti. Una ricerca sull’affido a parenti nella provincia di Milano, 2008, Milano 4 Università degli studi Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Laurea specialistica in programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali Modulo di secondo anno – maggio-giugno 2009 Docente: Maria Pia May LA DIMENSIONE CONOSCITIVA DELLA PROGRAMMAZIONE SISTEMI INFORMATIVI E BANCHE DATI LAVORO CONCLUSIVO DELCORSO ANALISI E VALUTAZIONE CRITICA DELL’USO DELLE INFORMAZIONI E COSTRUZIONE DI UN PANIERE DI INDICATORI TEMATICI Il lavoro che conclude il corso si pone due obiettivi: - riflettere sulle modalità di utilizzo delle informazioni/dei dati nella stesura di un rapporto, nella conduzione di un’analisi di bisogni e risorse (ad es. le “basi conoscitive” dei piani di Zona), nella costruzione di un Osservatorio ecc.. - provare a costruire un paniere di indicatori sociali. A tal fine è necessario: 1 – Scegliere un’area tematica (anziani – minori – disabili – stranieri – dipendenze – mercato del lavoro – abitazioni – povertà ….) 2 – Individuare alcuni “materiali” (almeno tre) relativi all’area individuata. Tali “materiali” possono consistere in: osservatori tematici, rapporti, rilevazioni specifiche, parti di Piani di zona….. Tra i “materiali” consiglio di fare anche riferimento a siti/ rilevazioni/ rapporti sovranazionali (ONU, Eurostat, OECD..) I materiali scelti devono essere analizzati e schedati (vedi punto 3) e possono costituire un esempio e uno stimolo per la costruzione del paniere di indicatori 3 – Schedare ciascun materiale con le seguenti voci: - Titolo, reperibilità (provenienza/sito) - Scopo/obiettivo - Blocchi / tipi di indicatori utilizzati - Fonti utilizzate (in relazione ai diversi blocchi di dati/indicatori) - Breve commento (fuochi d’analisi, completezza….) 4 – Proporre e commentare un paniere di indicatori relativi all’area scelta. Per la costruzione del paniere è opportuno prendere spunto dagli insiemi di indicatori individuati nei materiali analizzati (o anche in altri documenti e siti). E’ inoltre importante formulare delle ipotesi che tengano conto del panorama delle fonti dei dati, disponibili o attivabili, in un’ottica di realizzabilità del paniere proposto. Buon lavoro! NB . Il paper, composto dalle tre esercitazioni proposte nel corso, va inviato almeno una settimana prima della data d’esame, a: [email protected] 5