programma 2007-20081 - Dipartimento di Sociologia

Università degli studi Milano Bicocca
Facoltà di Sociologia
Laurea specialistica in programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali
Modulo di secondo anno – novembre-dicembre 2007
Docente: Maria Pia May
LA DIMENSIONE CONOSCITIVA DELLA PROGRAMMAZIONE
SISTEMI INFORMATIVI E BANCHE DATI
ISTRUZIONI PER L’USO
PROGRAMMI, BIBLIOGRAFIA, MATERIALI
Il modulo è organizzato in sei incontri di quattro ore.
Verrà distribuito di volta in volta il programma dettagliato di ogni incontro, con indicati gli
argomenti trattati, le istruzioni per le esercitazioni, i materiali utilizzati, le bibliografie di
riferimento. I programmi dettagliati e le istruzioni verranno anche inserite nel sito della
laurea specialistica.
I materiali utili per seguire il corso e sostenere l’esame, tratti essenzialmente da siti
internet, saranno nella misura del possibile messi a disposizione con un Cd-rom.
MODALITÀ D’ESAME
L’esame si basa principalmente su un lavoro scritto che riguarda le esercitazioni proposte
in classe e illustrate nei programmi dettagliati.
Il lavoro scritto verrà discusso nel corso dell’esame, avendo come riferimento l’insieme
degli elementi di conoscenza proposti dal corso.
Se le modalità d’esame sono simili sia per chi ha frequentato che per chi non ha
frequentato il corso, è pur vero che la discussione con chi non ha frequentato sarà
più estesa e approfondita, anche in relazione ai contenuti generali del corso stesso.
Le relazioni finali vanno inviate via mail a [email protected] almeno una settimana
prima dell’esame.
Maria Pia May
[email protected]
Università degli studi Milano Bicocca
Facoltà di Sociologia
Laurea specialistica in programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali
Modulo di secondo anno – novembre-dicembre 2007
Docente: Maria Pia May
LA DIMENSIONE CONOSCITIVA DELLA PROGRAMMAZIONE
SISTEMI INFORMATIVI E BANCHE DATI
Primo e terzo incontro – 9 e 23 novembre 2007
Presentazione del corso
Le fonti dei dati
• Il mutamento del panorama delle fonti istituzionali, i cambiamenti del contesto
tecnologico e politico, la formazione del Sistan, il ruolo dell’Eurostat
• Principali enti e rilevazioni istituzionali e loro caratteristiche
• Fonti dirette e fonti indirette, dati da rilevazioni universali e da rilevazioni
campionarie; le diverse modalità di accesso ai dati
Richiamo di alcuni concetti base di Metodologia della ricerca sociale
• Le fasi del percorso di ricerca
• Le unità di rilevazione e di analisi
• Il campionamento probabilistico
• La matrice dei dati
• L’analisi secondaria
Bibliografia e materiali
Corbetta P., Metodologie e tecniche della ricerca sociale, Bologna, Il Mulino, 1999, cap.7 –
Le fonti statistiche ufficiali
Analisi dei siti internet di Eurostat, Sistan e Istat per approfondire caratteristiche e attività
di tali enti (ec.europa.eu/eurostat, www.sistan.it , www.istat.it )
Per i richiami a Metodologia della ricerca usare come supporto un buon manuale di
Metodologia. Per chi utilizza il testo citato di Corbetta, i punti possono essere così
sintetizzati:
cap.3.1 – Struttura tipo della ricerca quantitativa; cap.5.8.1 – L’analisi secondaria;
cap.8.1.2, 8.3.2, 8.8 – Il campionamento (concetti fondamentali); cap.12.2 – La matrice dei
dati.
Inoltre, sul campionamento, Pisati M., Nelle stime non c’è certezza. Uso, abuso e non uso
dell’inferenza statistica nella ricerca sociale, par. 1 e 2, in Rassegna Italiana di Sociologia,
2002, n.1
Esercitazione
A - L’esercitazione si pone come obiettivo la riflessione sullo stato del patrimonio
informativo e dei flussi di dati di un servizio/progetto (quello in cui lavorate o, in
mancanza, un altro di cui possiate avere una buona conoscenza, ad es. quello in cui avete
fatto tirocinio in III anno).
L’esercitazione, scritta, si articola in due parti:
prima parte – descrivere la situazione esistente rispetto a:
- dati quantitativi e qualitativi in ingresso nel servizio (quali i dati statistici e quali le
informazioni qualitative che entrano nel servizio/da quali soggetti, fonti provengono
/attraverso quale percorso)
- dati in uscita dal servizio (quali dati / indirizzati a chi / organizzati come)
seconda parte – individuare e analizzare:
quali informazioni vengono usate (o potrebbero essere usate) per la
programmazione del servizio / come sono organizzati i dati del servizio /come
potrebbero essere meglio organizzati ed elaborati in vista dello sviluppo di tutto
il loro potenziale informativo
B – Nel caso non abbiate assolutamente modo di lavorare sul patrimonio informativo di un
servizio, propongo una seconda possibilità (sempre scritta). Si tratta di leggere e
analizzare alcune tabelle/grafici che riportano dati statistici, comprenderne i contenuti e
ricostruirne il processo di formazione.
I testi da cui trarre le tabelle/grafici sono:
ISTAT, Rapporto annuale 2006, cap.5 (scaricabile dal sito www.istat.it);
ISTAT, Annuario statistico italiano 2006, cap3 o cap.11 (sempre su sito ISTAT);
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Rapporto di monitoraggio sulle politiche
sociali – I parte, settembre 2005, cap.3, pag 73-101 (scaricabile dal sito:
www.solidarietasociale.gov.it)
Per ciascuna tabella/grafico scelto (almeno 10) va preso in considerazione:
- il contenuto informativo della tabella e l’uso che ne viene fatto (argomento
oggetto della tabella, analisi critica del commento);
- fonte dei dati (quale, di che tipo; se non indicato, fare ipotesi….)
- come sono espressi i dati (valori assoluti, percentuali – quale il 100 -, numeri
indici…)
- decostruzione degli indicatori utilizzati (partendo da quali dati e con quali
formule sono stati costruiti)
- eventuali commenti su possibile utilizzo/interesse
Università degli studi Milano Bicocca
Facoltà di Sociologia
Laurea specialistica in programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali
Modulo di secondo anno – novembre-dicembre 2007
Docente: Maria Pia May
LA DIMENSIONE CONOSCITIVA DELLA PROGRAMMAZIONE
SISTEMI INFORMATIVI E BANCHE DATI
Secondo incontro –16 novembre 2007
Esercitazione guidata su Internet
Obiettivo
Visitare alcuni siti Internet di enti produttori di dati, o organizzatori e gestori di Osservatori,
banche dati, sistemi informativi, qui di seguito segnalati.
Modalità consigliata
• Inizialmente esplorare liberamente il sito, facendo attenzione agli obiettivi e alle
modalità organizzative complessive (a chi si rivolge, a quali domande risponde, che
rubriche ha ecc.), andando a vedere anche, se disponibile, la mappa del sito;
• in seguito, approfondire l’analisi con particolare attenzione a:
- presenza (effettiva o prevista per il futuro) di dati statistici online di interesse
per la programmazione; forma in cui sono disponibili (dati grezzi, rapporti
statistici, selezione di indicatori sociali)
- disponibilità di note metodologiche per la definizione e costruzione degli
indicatori sociali
- presenza di articolazioni significative, soprattutto se si tratta di proposte di
set di indicatori sociali
N.B. Prender nota dei percorsi effettuati per poter eventualmente, nel corso
dell’esercitazione finale, recuperare facilmente possibili parti utili (es.: definizioni
alternative di indicatori)
N.B. Chi è interessato ai dati a livello comunale può ad esempio visitare sul sito della
Regione Lombardia il SISEL (sistema informativo enti locali) e sul sito ISTAT l’Atlante
statistico dei Comuni
Prodotti scritti dell’esercitazione
Siti da visitare: due internazionali, Sistan e Istat; uno a scelta tra i siti locali, uno a scelta
dal blocco Osservatori, banche dati, sistemi informativi.
Schedatura dei siti visitati: va articolata secondo i punti sopra indicati (quadro generale,
presenza e forma dati online, parti metodologiche, articolazioni). Fare quattro schedature
veloci (max 1 pagina) e due più approfondite.
ELENCO SITI PER L’ESERCITAZIONE
Internazionali
Indicatori statistici Nazioni Unite
http://unstats.un.org/unsd
(Nazioni Unite – Statistics Division)
⇒Millennium Indicators (48)
Europa - Eurostat
http://ec.europa.eu/eurostat
(scegliere ad es. Social cohesion)
OECD
www.oecd.org
Nazionali
http://www.sistan.it
http://www.istat.it
www.solidarietasociale.gov.it
Locali
www.regione.lombardia.it www.famiglia.regione.lombardia.it
www.regione.toscana.it
www.regione.marche.it
www.provincia.Milano.it
www.provincia.ps.it
www.provincia.va.it
www.sestosg.net (Sesto san Giovanni)
www.comune.milano.it www.comune.milano.it/statistica
www.comune.modena.it
www.comune.tn.it
www.comune.jesi.an.it
Osservatori, banche dati, sistemi informativi
www.osservatoriopolitichesociali.marche.it (politiche sociali)
www.osservatoriops.it (Osservatorio politiche sociali Provincia Pesaro Urbino) (politiche
sociali)
www.ismu.org (immigrazione)
www.agenzialavorolombardia.it (mercato del lavoro)
www.provincia.milano.it (anche mercato del lavoro)
www.starnet.unioncamere.it (mercato del lavoro)
www.disabilitaincifre.it (handicap)
www.disabilielavorolombardia.it (handicap e lavoro)
www.centromaderna.it (anziani)
www.minori.it (Osservatorio Firenze) (minori)
www.osservatorionazionalefamiglie.it (famiglie)
www.comune.milano.it/statistica/sia (infanzia e adolescenza)
http://cercaservizi.provincia.va.it
www.sisel.regione.lombardia.it (sistema informativo stat. enti locali Lombardia)
Inoltre, a puro scopo informativo (se non li avete già):
www.segnalo.it (sito organizzato da Paolo Ferrario)
http://pss.irs-online.it
Università degli studi Milano Bicocca
Facoltà di Sociologia
Laurea specialistica in programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali
Modulo di secondo anno – novembre-dicembre 2007
Docente: Maria Pia May
LA DIMENSIONE CONOSCITIVA DELLA PROGRAMMAZIONE
SISTEMI INFORMATIVI E BANCHE DATI
QUARTO INCONTRO – 30 NOVEMBRE 2007
Gli indicatori sociali: a – Il processo di concettualizzazione
•
la rappresentazione figurata del concetto
•
la specificazione delle dimensioni
•
la scelta degli indicatori
•
la costruzione degli indici
•
validità e attendibilità
Esempi relativi alle aree del lavoro di cura, della disabilità, della povertà/esclusione sociale
Bibliografia e materiali
Per i richiami metodologici relativamente al processo di concettualizzazione, vedi Corbetta
P., Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Bologna, Il Mulino, 1999 cap.3.
La formulazione originale è di Lazarsfeld P.F., Dai concetti agli indici empirici, edito per la
prima volta nel 1958 e ripubblicato in Cardano M., Miceli R. (a cura di), Il linguaggio delle
variabili, strumenti per la ricerca sociale, Rosenberg e Sellier, 1992
Sempre sui temi della concettualizzazione e operativizzazione, vedi Marradi A., Concetti e
metodi per la ricerca sociale, ripubblicato nel testo di Cardano e Miceli sopra indicato.
Spunti di riflessione su vari tipi di errori possibili connessi alla fase dell’operativizzazione
sono in: Marradi A., Gasperoni G. (a cura di),Costruire il dato 2, Milano, Angeli, 1992
Esempi di testi di messa a punto della concettualizzazione su un’area tematica
(preliminare all’individuazione degli indicatori):
Saraceno Ch., Prefazione, in Ranci C., Le nuove disuguaglianze sociali in Italia, Bologna,
Il Mulino, 2002
May M.P., Taccani P., Lavoro di cura, in: Mauri L., Penati C., Pagine aperte 2, Milano,
Angeli 1996
Esempio di presentazione/commento a indicatori povertà: Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali, Rapporto di monitoraggio sulle politiche sociali – I parte, settembre 2005,
pag. 107-128 (scaricabile dal sito: www.welfare.gov.it)
Università degli studi Milano Bicocca
Facoltà di Sociologia
Laurea specialistica in programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali
Modulo di secondo anno – novembre-dicembre 2007
Docente: Maria Pia May
LA DIMENSIONE CONOSCITIVA DELLA PROGRAMMAZIONE
SISTEMI INFORMATIVI E BANCHE DATI
QUINTO INCONTRO – 14 DICEMBRE 2007 - MATTINO
Gli indicatori sociali – b) I sistemi di indicatori
• Gli indicatori sociali: cenni storici e metodologici
Indicatori oggettivi e soggettivi – le social survey
• Criteri organizzativi dei sistemi di indicatori – esempi di sistemi di indicatori
• Richiami alle misure di tendenza centrale e variabilità, rapporti statistici, numeri
indice, in vista della costruzione di semplici indicatori
Banche dati, osservatori, sistemi informativi
•
•
Le diverse modalità di organizzazione delle informazioni: banche dati, sistemi
informativi, osservatori
Come riorganizzare i dati disponibili nei servizi: costruzione di banche dati, sistemi
informativi, panieri di indicatori
Analisi di casi
o la Banca dati minori in Istituto (Comune di Milano, cfr. “Bambini fuori casa”)
o il Sistema informativo Infanzia e Adolescenza (cfr SIA)
o un caso relativo al Collocamento mirato disabili
Bibliografia e materiali
Per i richiami metodologici, vedi Corbetta P., Metodologia e tecniche della ricerca sociale,
Bologna, Il Mulino, 1999 cap. 12, par 6, 7, 11, 12, 13 (o altro testo di metodologia)
Circa gli indicatori sociali, oltre a Zajczyk F., Il mondo degli indicatori sociali, Carocci,
1997, vedi Nuvolati G., La qualità della vita delle città. Metodi e risultati delle ricerche
comparative, Angeli, 1998, in particolare cap.7
Esempi di sistemi di indicatori sociali si possono trovare innanzitutto sul sito ISTAT, sul
sito OECD (www.oecd.org), sul sito Eurostat (http://ec.europa.eu/eurostat), sul sito
dell’ONU (http://unstats.un.org/unsd )
Vedi inoltre: www.IRES.Piemonte.it → SISREG – Sistema degli Indicatori Sociali
Regionali e il sito dell’ European Foundation on Social Quality
Rispetto ai casi analizzati di organizzazione di banche dati a partire dai dati disponibili nei
servizi:
Boggi Ornella (a cura di) Bambini fuori casa. Una ricerca sui minori di Milano in istituto o
comunità, Provincia di Milano, Unicopli, 1995
SIA: www.comune.milano.it/statistica/sia
Università degli studi Milano Bicocca
Facoltà di Sociologia
Laurea specialistica in programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali
Modulo di secondo anno – novembre-dicembre 2007
Docente: Maria Pia May
LA DIMENSIONE CONOSCITIVA DELLA PROGRAMMAZIONE
SISTEMI INFORMATIVI E BANCHE DATI
SESTO INCONTRO – 14 DICEMBRE 2007 – POMERIGGIO
•
Dal Sistema Informativo Socio Assistenziale al Sistema Informativo dei Servizi
Sociali
o il progetto BSA quale prototipo dei sistemi informativi in area socio-assistenziale a
livello locale
o il SISA: struttura e livelli
o il SISS: gli obiettivi, i soggetti
o il ruolo nazionale attuale: monitoraggio e valutazione – l’indagine pilota ISTAT sulla
spesa sociale
Il Sistema Informativo dei servizi sociali a livello locale
Il livello provinciale: articolazione e modalità operative
Il livello comunale e di ambito: luogo privilegiato per la costruzione e l’utilizzo del SISS:
- i Piani di zona
- la programmazione partecipata e la costruzione di concettualizzazioni condivise
Bibliografia e materiali
L.328/00 e Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2001-2003 (il Piano è sul
CD)
Pasquinelli S., Il sistema informativo socio-assistenziale, in Prospettive Sociali e Sanitarie,
n.20/22, 2000
Fazzi L., Il metodo nella costruzione dei Piani di Zona, in Prospettive Sociali e Sanitarie,
n.5, 2002
Mauri L. (a cura di) Il Sistema Informativo Sociale. Una risorsa per le politiche pubbliche di
welfare, Carocci Faber, 2007
Mauri L., Rossignoli M., Sistema informativo socio-assistenziale, in: Ministero dell’Interno,
Pagine aperte. La formazione e i sistemi informativi: strumenti per le politiche sociali, a
cura di L.Mauri, C.Penati, M.Simonetta, Angeli 1993
Città classe, marzo 1979, numero monografico sui BSA, pag 2-12
Sistema Statistico nazionale – Istituto nazionale di Statistica, Linee guida per pubblicazioni
statistiche dei Comuni, Istat, 2001 (sul CD)
Atlante statistico dei Comuni, www.istat.it
Sistema informativo statistico Enti locali, www.regione.lombardia.it
Ovviamente il rinvio è poi alle banche dati e agli osservatori indicati nella guida
all’esercitazione sui siti web o altri siti provinciali e regionali
Università degli studi Milano Bicocca
Facoltà di Sociologia
Laurea specialistica in programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali
Modulo di secondo anno – novembre-dicembre 2007
Docente: Maria Pia May
LA DIMENSIONE CONOSCITIVA DELLA PROGRAMMAZIONE
SISTEMI INFORMATIVI E BANCHE DATI
LAVORO CONCLUSIVO DELCORSO
ANALISI E VALUTAZIONE CRITICA DELL’USO DELLE INFORMAZIONI
E COSTRUZIONE DI UN PANIERE DI INDICATORI TEMATICI
Il lavoro che conclude il corso si pone due obiettivi:
- riflettere sulle modalità di utilizzo delle informazioni/dei dati nella stesura di un
rapporto, nella conduzione di un’analisi di bisogni e risorse (ad es. le “basi
conoscitive” dei piani di Zona), nella costruzione di un Osservatorio ecc..
- provare a costruire un paniere di indicatori sociali.
A tal fine è necessario:
1 – Scegliere un’area tematica (anziani – minori – disabili – stranieri – dipendenze –
mercato del lavoro – abitazioni – povertà ….)
2 – Individuare alcuni “materiali” (almeno tre) relativi all’area individuata.
Tali “materiali” possono consistere in: osservatori tematici, rapporti, rilevazioni specifiche,
parti di Piani di zona…. (vedi anche materiali del CDROM fornito). Tra i “materiali”
consiglio di fare anche riferimento a siti/rilevazioni/rapporti sovranazionali (ONU, Eurostat,
OECD..)
I materiali scelti devono essere analizzati e schedati (vedi punto 3) e possono costituire un
esempio e uno stimolo per la costruzione del paniere di indicatori
3 – Schedare ciascun materiale con le seguenti voci:
- Titolo, reperibilità (provenienza/sito)
- Scopo/obiettivo
- Fonti utilizzate (in relazione ai diversi blocchi di dati/indicatori)
- Breve commento (fuochi d’analisi, completezza….)
4 – Proporre e commentare un paniere di indicatori relativi all’area scelta
Esempio di alcuni “materiali” di un’area: Area Lavoro
Es.: Provincia di Varese – Rapporto sul mercato del lavoro 2003
www.provincia.va.it
Provincia di Milano – banca dati OML (Osservatorio Mercato del Lavoro
Provincia di Milano – Rapporto 2003
www.provincia.milano.it
Da: Sistema statistico EXCELSIOR (domanda di lavoro)
www.starnet.unioncamere.it
ecc….
Buon lavoro!