L`incidenza delle stenosi uretrali maschili è sconosciuta, sebbene

INGEGNERIA TISSUTALE : UN NUOVO APPROCCIO TERAPEUTICO NEL TRATTAMENTO
DELLE STENOSI URETRALI
Fidanza F, Beato A, De Carne C, De Stefani S, Bianchi G.
Introduzione
L'incidenza delle stenosi uretrali maschili è sconosciuta, sebbene esse svolgano un importante effetto
negativo sulla qualità di vita dei soggetti che ne sono affetti. La maggior parte dei pazienti con stenosi va
incontro a complicazioni quali disturbi della fase di svuotamento vescicale e ricorrenti infezioni delle vie
urinarie che richiedono ripetute procedure sull' uretra come dilatazioni o uretrotomie. Le uretrotomie
endoscopiche possono essere associate a complicanze come sanguinamenti nel 4%-6% dei casi, infezione nel
8%-9%, incontinenza ed impotenza nel 1% con un tasso di recidive della stenosi che può arrivare al 100%
dei casi. A seguito di uretrotomie endoscopiche o dilatazioni, le stenosi tendono a recidivare fino a che non si
ricorre a terapia con uretroplastica definitiva. Anche dopo l'uretroplasica possono insorgere complicanze per
il paziente. Le complicanze chirurgiche interessano fino al 7% delle uretroplastiche termino-terminali e fino
al 33% delle uretroplastiche con innesto fasciocutaneo. Inoltre alcuni recenti studi hanno dimostrato che il
tasso di disfunzione erettile dopo uretroplastica termino-treminale può arrivare fino 27%.
Invece la mucosa buccale utilizzata come innesto rappresenta l'attuale gold standard per la chirurgia
ricostruttiva dell' uretra seppur con i suoi limiti e la sua invasività.
Le cellule staminali oggigiorno rappresentano la nuova frontiera per il trattamento delle stenosi
uretrali con dei risultati preliminari molto incoraggianti.
Materiali e metodi:
Presso la nostra struttura da circa 1 anno è iniziato un progetto di ricostruzione dell’ uretra
utilizzando metodiche di ingegneria tissutale il tutto supportato dal centro di medicina rigenerativa.
Al momento le nostre ricerche sono concentrate nell’ isolamento e coltivazione di cellule uroteliali
staminali da inseminare su appositi scaffold biodegradabili tubularizzati e mediante tecniche
endoscopiche veicolare lo scaffold a livello della lesione uretrale da trattare .
Al momento si è proceduto all’isolamento di cellule staminali uroteliali a loro caratterizzazione ed
espansione in vitro valutando la sicurezza del prodotto e la fattibilità del processo.
I nostri ricercatori studiano la selezione di molecole biologicamente attive per la produzione di
biomateriali nano-ingegnerizzati valutando la loro compatibilità con le cellule uroteliali in tempo
reale tramite microscopia di forza atomica associata a test funzionali.
Gli scaffold inseminati con cellule staminali uroleliali saranno in prima fase testati su appositi
modelli di animali per poi in futuro essere applicati direttamente sull’ uomo
Conclusioni:
L'ingegneria tissutale è una tecnologia in rapida evoluzione che si sta progressivamente trasferendo
dal laboratorio alla pratica urologica.
Nei nostri laboratori stiamo realizzando l’isolamento e la coltivazione di cellule epiteliali uroteliali
appositamente inseminate su scaffold tubularizzati biodegradabili per la cura delle stenosi dell’
uretra.
Tali tecniche nell’arco di alcuni anni rivoluzioneranno l’approccio urologico alle patologia uretrali,
con ottime prospettive future.