ENDOSCOPIA DEL GROSSO INTESTINO.ENDOVET

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Endoscopia del Grosso Intestino
(rettocolonciecoileo)
La visualizzazione diretta della superficie mucosale della regione della valvola
ileociecocolica e del tratto colonretto è indicata ogni qualvolta siano presenti segni
clinici ricorrenti o persistenti riferibili a questo compartimento.
Le manifestazioni cliniche più frequenti contemplano la diarrea cronica, la dischezia
(dolorabilità alla defecazione), il tenesmo (tentativi improduttivi di defecare), la
presenza di feci mucidi, l’ematochezia (sangue rosso vivo nelle feci) e/o il cono
fecale striato di sangue.
Dopo aver escluso tutte le altre diagnosi (infettive,parassitarie e metaboliche) si
procede con l’esplorazione e lo studio di quest’organo.
La valutazione endoscopica consente:
1) identificare alterazioni morfologiche mucosali e parietali a carico del retto,
colon ed attraverso l’intubazione della valvola ileale, del tratto distale dell’ileo
(tale manovra è da considerarsi utile in corso di grave dimagramento e/o
sospetta malattia del tenue terminale)
Lesioni erosive emorragiche nel colon di un
cane: colite istiocitica ulcerativa
Lesioni polipoidi disseminate nel colon di un
cane: poliposi infiammatoria diffusa
2) raccogliere campioni adeguati per l’allestimento di preparati cito/istopatologici
3) asportazione di lesioni similmassa a carattere polipoide (polipectomia)
Condizione essenziale per una corretta valutazione endoscopica del grosso intestino è
l’adeguata preparazione del paziente. Tale pratica ha lo scopo di ridurre la
contaminazione fecale e poter esaminare la superficie mucosale nella sua interezza,
cogliendo quelle lesioni focali che altrimenti andrebbero perse.
La preparazione del paziente può essere effettuata mediante diversi protocolli (vedi
protocolli di preparazione per la colonscopia) ma è essenziale che il soggetto venga
tenuto a digiuno da cibo da almeno 36-48 ore.
Nei casi specifici (soggetto defecato, ipoalbuminemico, diarrea grave anche a
carattere emorragico) si può ridurre il tempo di sospensione del cibo a 12 -18 ore
fornendo al soggetto nei 2 giorni precedenti all’esame una dieta a basso residuo
fecale.
Nell’ambito dell’endoscopia terapeutica, trova frequente applicazione la pratica della
polipectomia.
Questa applicazione ha come obbiettivo l’asportazione dei polipi (peduncolati o
sessili, a base sessile stretta o larga) tramite l’impiego di anse diatermiche.
La manovra, prevede la presenza di un’operatore esperto fornito di adeguata
strumentazione ed è sicura e di facile applicazione in ambito ambulatoriale. Le
complicazioni, pur rare, possono verificarsi per perforazione d’organo e prevedono
sempre l’ausilio chirurgico.
Asportazione di polipo rettale mediante ansa diatermia in un cane
Altra tecnica operativa in corso di rettocolonscopia è la dilatazione delle stenosi
secondo lo stesso principio svolto per quanto riguarda le stenosi esofagee.
Stenosi rettale in un cane
Stenosi colon distale in un gatto
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