EdA in rete a cura di Giancarlo Albertini [email protected] I siti per i centri territoriali permanenti I siti italiani dedicati all’Educazione degli Adulti sono ormai molto numerosi. Un’interrogazione ad Altavista, pur limitando la ricerca a documenti in italiano ed inserendo le parole Educazione degli Adulti fra virgolette (ciò costringe il motore a prendere in esame solo pagine che contengono l’esatta sequenza dei termini), riporta un risultato di 1029 documenti. Voglio proporre una classificazione per favorirne la conoscenza: - siti di centri territoriali permanenti - siti istituzionali - siti non istituzionali Siti di Centri Territoriali Permanenti Alcuni CTP hanno siti autonomi, altri sono ospitati da siti di scuole da cui i centri dipendono. I centri sono attualmente 539 e quelli presenti sul web sono circa il 10%; l’elenco, anche se non proprio preciso e attendibile per quanto riguarda i recapiti si trova alla pagina http://www.istruzione.it/argomenti/ifts/allegati/ctp_00_01.rtf del sito del Ministero della Pubblica Istruzione. Tradizionalmente i loro siti sono così strutturati: che cos’è, a chi si rivolge, quali attività svolge, dove si trova, quali corsi sono attivati, come ci si iscrive, normativa di riferimento, orari, organico. Essi svolgono un’utile funzione di informazione e promozione a livello locale , anche se gli utenti destinatari dei corsi e delle attività non attingono certo informazioni da Internet. Ben altri, e non certo virtuali, sono ancora i canali di comunicazione che permettono di raggiungere gli adulti potenzialmente interessati alla formazione. Questi siti sono invece un punto di informazione indiretto, un contenitore organizzato di notizie e punti di riferimento, un mezzo di auto organizzazione e di auto chiarimento delle attività del CTP. Le loro pagine, certo ripetitive, rappresentano un segnale di presenza e di conseguenza un canale di comunicazione con gli altri CTP della stessa città o regione. Oppure, eppure i meglio organizzati e chiari sono anche un aiuto per gli altri nell’organizzazione delle attività e delle proposte didattiche. Elenchi per regione dei siti CTP sul web si possono trovare anche sulle pagine degli IRRSAE. Si tratta di elenchi parziali e non sempre aggiornati. Siti istituzionali Su un altro piano si pongono i siti istituzionali. Essi rappresentano un punto di riferimento e un luogo di raccordo per tutti gli organismi che si occupano di EdA e per tutti gli operatori che lavorano nella formazione e sono perennemente alla ricerca di notizie, normativa, modelli, corsi di aggiornamento e, perché no, di materiale didattico cui ispirare il proprio lavoro. I siti IRRSAE sono generalmente i contenitori di queste pagine, altri sono sponsorizzati o patrocinati da Provveditorati agli studi o Associazioni sindacali. Segnalo in particolare le pagine dell’Emilia Romagna, della Sicilia, dell’Abruzzo, delle Marche, della Liguria, della Toscana e del Veneto. Segnalo ovviamente anche le pagine del Ministero della Pubblica Istruzione dedicate all’EdA all’indirizzo http://www.istruzione.it/argomenti/ifts/eda/home.htm Siti non istituzionali La terza categoria è quella dei siti cosiddetti non istituzionali, cioè gestiti da gruppi e associazioni culturali non legati ad alcuna istituzione. Un esempio per tutti è quello del FIPEC (Federazione Italiana per l’Educazione continua) http://www.fipec.net/ Anche questa rivista è in rete all’indirizzo http://www.formazione80.it Voglio infine proporre una lettura trasversale dei siti sull’EdA, una lettura che fa emergere i cosiddetti siti del fare: una categoria particolare nella quale possono rientrare solo alcuni, pochi, di essi: si tratta di siti nei quali è possibile fare, anzi che sono strutturati per far fare, per far svolgere attività agli utenti. Non voglio certo dire che trovare informazioni, riflessioni, approfondimenti non sia un “fare”, ma sto parlando di siti nei quali si può leggere, scrivere e pubblicare, intervenire per dire la propria, cercare collaborazione e costruire cooperazione. Un significato alto dei siti del fare ci viene suggerita da Pierre Lévy , che risponde così alla domanda Che cos’è l’intelligenza collettiva? E’ un’intelligenza distribuita ovunque, continuamente valorizzata, coordinata in tempo reale, che porta ad una mobilitazione effettiva delle competenze. (1) E’ spesso vero che nella scuola dell’autonomia, nella quale molte possono essere le possibilità e le opportunità da cogliere, la situazione che si sconta può essere quella dell’isolamento: ogni scuola si trova a dover far fronte ad una progettualità talvolta molto complessa. E l’impressione forte è che si rischi lo spreco, lo spreco di risorse, lo spreco di energie, lo spreco di tempo, lo spreco del fare in tanti isolatamente ciò che più utilmente e meglio si potrebbe fare insieme. E aggiunge Lévy, poco oltre il brano citato prima: nessuno sa tutto, ognuno sa qualcosa. Internet può mettere in rete ogni più piccola risorsa, ogni più isolata intelligenza, sommarla per facilitare la soluzione dei problemi. Certo ci vuole una nuova mentalità, collaborativa, e ci vuole un nuovo tipo di insegnante, coraggioso e disposto alla cooperazione. Sembrano quindi molto interessanti i tentativi di retectp (www.retectp.it ) e della Conferenza EDA sulla Rete Civica di Milano (http://rcmhub.usr.dsi.unimi.it/Rete%20Civica%20di%20Milano/Arte%20e%20Sapere/Citta '%20della%20Scuola/EducazioneContinua/EDA/) di costruire punti di incontro e di lavoro virtuali fra operatori dell’educazione degli adulti. Caratteristica principale di retectp è quella dei tavoli di lavoro. Nelle pagine del sito, infatti, oltre a notizie e normativa, indirizzi e strumenti didattici, c’è una sezione chiamata appunto tavoli di lavoro: attorno ad essi si siedono in modo virtuale coloro che intendono collaborare ad uno stesso progetto (attualmente si lavora fra l’altro sull’educazione degli adulti nelle carceri, sulla modularità e sulla certificazione delle competenze) e su di esso vengono depositati i documenti. Gli iscritti hanno a loro disposizione anche vari forum per discutere il lavoro che viene svolto. Al sito si può accedere da semplici visitatori oppure richiedere una password con la quale si può scrivere sulle pagine web e partecipare quindi in modo attivo alla vita del sito. Le pagine Conferenza EDA, ospitate dalla RCM, hanno l’intenzione è di dar voce a tutti coloro che sul tema hanno qualcosa da dire, come sottolineano i moderatori Miriam De Vito ed Attilio Paparazzo, che si augurano anche di trovare ascolto e considerazione anche fuori della cerchia ristretta degli addetti ai lavori e, contemporaneamente, che il settore dell’Educazione degli Adulti tragga da questo confronto con la Città spunti per perdere la connotazione “scuolacentrica” che troppo spesso l’ha caratterizzato. Si tratta di un forum moderato aperto ormai da tempo e parecchio frequentato, nel quale si possono ormai leggere interventi su moltissimi argomenti dall’attualità EdA alla normativa, alla didattica. Torneremo a curiosare ed a verificare fra qualche tempo l’efficacia della proposta e l’efficienza delle strutture. (1) Pierre Lévy, L’intelligenza collettiva. Per un’antropologia del cyberspazio, Milano, Feltrinelli, 1996, p.34