IL CROSS-LINKING (legami crociati) CORNEALE
NELLA TERAPIA NON CHIRURGICA DEL CHERATOCONO
Il Cheratocono è una patologia ectasica degenerativa in cui vi è una ridotta
stabilità strutturale della cornea. Nella cornea affetta da cheratocono non c'è
differenza nella composizione delle fibre rispetto ad una cornea normale, ma è
la loro disposizione che cambia.
Ciò causa una minore rigidità strutturale, infatti nel cheratocono tale rigidità è
pari al 60% di quella normale.
Questa labilità strutturale produce una modificazione nel profilo corneale con
progressivo assottigliamento e conseguente decadimento delle proprietà e
qualità ottiche della cornea responsabili del degrado della funzione visiva che
risulta poco correggibile con occhiali.
La resistenza strutturale della cornea è data dal Cross-Linking intramolecolare.
1
La ridotta resistenza strutturale della cornea affetta da cheratocono è dovuta
ad una quantità ridotta di Cross-Linking tra le fibre di collagene.
Gli studi sulla terapia del cheratocono si basano sull'induzione di un aumento di
Cross-Linking del collagene che protegga dall'evoluzione del cheratocono.
Il Cross-Linking del collagene corneale è stato proposto già alla metà degli anni
novanta (in Germania Scuola di Dresda).
Affinchè la tecnica del Cross-Linking del collagene corneale sia efficace, è
necessaria l'azione sinergica di una sorgente UV-A con la Vitamina B2
(Riboflavina).
Si è creato un prodotto contenente Riboflavina tale da ottenere la migliore
efficacia possibile nel Cross-Linking.
La Riboflavina è una sostanza fotosensibilizzante che, in combinazione con luce
ultravioletta, é
in grado di determinare un effetto fotopolimerizzante sul
collagene corneale, oltre a proteggere le strutture posteriori allo stroma dalla
fotostimolazione stessa.
La formazione di nuovi legami tra le fibre collagene, da cui consegue una
aumentata rigidità biochimica della struttura corneale, è alla base del
trattamento
del
cheratocono
e
delle
ectasie
corneali
progressive
fisiologicamente o iatrogenamente indotte.
Le cornee sottoposte a Cross-Linking sono più rigide rispetto alle cornee
trattate fino al 70%.
2
Il risultato è una stabilizzazione della malattia ed un incremento della capacità
visiva dovuta ad un miglioramento del profilo corneale.
Tutta la procedura si svolge ambulatorialmente.
Quindi un liquido a base di riboflavina (vitamina B2) viene posto sulla cornea
ogni 2 minuti.
Quando
queste
gocce
vengono
assorbite
dalla
cornea,
una
speciale
apparecchiatura, che emette raggi ultravioletti ad una precisa lunghezza
d’onda e potenza, irradia la cornea per 30 minuti in modo che la Riboflavina
assorba la luce ultravioletta.
Una volta completata la procedura si applica sull’occhio una lente a contatto
morbida e viene instillato un collirio antibiotico.
Dopo pochi giorni la lente viene rimossa ed
il paziente potrà tornare alle
normali occupazioni ma dovrà instillare colliri per qualche settimana.
E’ sempre possibile effettuare in futuro un ritrattamento od un intervento
chirurgico di Trapianto corneale, qualora fosse necessario.
3