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Informatica e Informazione. Concetti preliminari.
Introduciamo alcuni concetti preliminari per poter comprendere che cosa si intende con il termine
informatica o meglio ancora che cos’è l’informatica.
Il concetto di sistema.
(Lib2) Con il termine SISTEMA si indica un insieme organico di elementi che formano un’unica
entità o che perseguono un fine comune, o se vogliamo un insieme di parti che interagiscono fra di
loro. Ciascun elemento può essere a sua volta un sistema, ovvero un “sottosistema”, che
contribuisce al raggiungimento dello scopo globale. Tale sistema è parte, a sua volta, di un ambiente
più vasto, detto “ecosistema”. (Il corpo umano è un sistema formato da organi e apparati, a loro
volta sistemi - sistema nervoso, ottico, ecc.-). Il sistema quindi riceve dall’ecosistema (cioè
dall’esterno) informazioni e questo gli fornisce i suoi servizi. Vi è quindi un “flusso di ingresso”
dall’ecosistema al sistema e un “flusso di uscita” di prodotti dal sistema all’ecosistema. Gli ingressi
possono provenire da altri sistemi, e le uscite possono essere a loro volta ingressi ad altri sistemi.
I
sottosistema
sottosistema
U
sottosistema
sistema
La serie di azioni concorrenti al raggiungimento di un certo risultato o effetto viene chiamato
“processo”. Per esempio, un processo è la serie di calcoli da eseguire secondo un sistema di
numerazione per pervenire a un ben definito valore significativo (conoscere la media aritmetica di
una serie di valori numerici). Quindi gli ingressi in un sistema avviano in esso i processi mediante i
quali ottenere in uscita gli effetti a cui il sistema stesso è finalizzato.
La rappresentazione di un sistema consiste nel descrivere oltre allo schema degli ingressi e delle
uscite anche quello dei processi che questi avviano, cioè descrivere un “modello”. Pertanto: un
modello è una rappresentazione di un sistema, che tiene conto delle interazioni fra le sue parti e
dell’interazione con l’esterno. Diciamo che un modello è “simbolico” quando rappresenta le
relazioni fra le parti del sistema e il mondo esterno ricorrendo ad un opportuno insieme di simboli,
cioè ad un linguaggio simbolico (es. il linguaggio matematico).
Bisogna fare una distinzione fra i diversi sistemi in base alle loro caratteristiche. Fra questi
consideriamo quelli che non necessitano di controllo umano ma sono “autonomi” nel procedere
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all’espletamento delle loro funzioni; in questi sistemi l’uomo interviene soltanto nel fornire
l’ingresso dei dati e vede solo l’uscita, vale a dire i risultati, non preoccupandosi di quello che
avviene all’interno del sistema. Un sistema così fatto è detto “sistema automatico”.
Un “calcolatore” è un sistema automatico (v. Struttura del calcolatore).
Concetto di informazione.
Una definizione di informazione può essere data in modo generico e poco preciso. La complessità
del concetto deriva dal fatto che si parla d’informazione in tutti i campi a partire da quello
matematico, a quello letterario, a quello informatico e così via; lo stesso Claude Shannon,
ricercatore del MIT (Massachussets Institute of Tecnology) recentemente scomparso, defìnì
l’informazione come <<qualsiasi differenza che genera differenze>>.
La complessità di dare una definizione nasce dal fatto che ogni campo ha un suo modo di
interpretare l’informazione, non tanto per la diversità degli interessi che li contraddistinguono, ma
perchè ogni individuo ha la capacità d’interpretare, quindi di recepire, l’informazione in diversi
modi possibili. L’uomo, nella vita quotidiana, riceve continuamente messaggi, ovvero sensazioni,
questo messaggio altro non è che una informazione che il “sistema uomo” riceve. Il modello con cui
si comunica l’informazione è il “linguaggio”, che si accompagna quasi sempre ad ogni altra forma
di rappresentazione (ad esempio: immagini, suono).
L’informazione, per essere comunicata a qualcuno, gli deve “arrivare” in una forma comprensibile e
attraverso un “supporto di informazione” a lui comprensibile.
Un supporto di informazione lo possiamo definire come: un sistema integrato di tre sottosistemi
che risultano essere fondamentali per l’esistenza dello stesso; materiale (M), incisione (I),
rilevamento (R) (o rilevazione?),
Il sottosistema materiale è la parte fisica del supporto, e fa riferimento a qualunque cosa che possa
essere inciso in modo tale da lasciare una traccia, ovvero può essere alterato; un esempio è dato dal
foglio di carta.
Il sottosistema incisione fa riferimento a qualunque cosa che può lasciare una traccia sul supporto,
quello più comune e che meglio si associa a questa definizione è ad esempio la penna.
Il sottosistema rilevazione fa riferimento a tutto quello che serve per poter rilevare la traccia che è
stata incisa, ad esempio sul foglio di carta.
Gli elementi incisi e rilevati sul sottosistema materiale sono detti segni.
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Esempio: su un supporto cartaceo usiamo una rappresentazione basata su simboli grafici (scrittura);
sul supporto voce le informazioni sono rappresentate mediante codifica in suoni.
Le informazioni acquisite da un sistema, vengono da questo trattate, e quindi restituite; queste tre
operazioni
costituiscono,
quello
che
viene
comunemente
chiamato,
il
“trattamento
dell’informazione”, ovvero: tutto ciò che concorre (metodi e strumenti) a raccogliere, organizzare,
elaborare, distribuire informazioni di qualsiasi natura. In dettaglio distinguiamo:
a. Elaborazione: l’uso dell’informazione e dei dati per giungere ad altri dati (risultati) mediante un
processo logico/deduttivo o matematico.
b. Archiviazione: la conservazione dei dati utilizzabili in un futuro.
c. Distribuzione: la restituzione dei dati, eventualmente elaborati.
L’elaborazione è la funzione principale di tutto il trattamento dell’informazione in quanto essa
genera nuova informazione. L’elaborazione dell’informazione varia a seconda di ciò che si vuole
ottenere. Per esempio se l’informazione disponibile deve essere utilizzata per prendere delle
decisioni, il processo di elaborazione consiste nell’applicare alcuni criteri decisionali ai dati iniziali.
Quindi, per elaborare bisogna essere a conoscenza non solo dei dati disponibili ma anche del
processo da applicare all’informazione stessa. Il processo di elaborazione, cioè la sequenza di
operazioni da eseguire per passare dai dati ai risultati di un problema di qualunque natura esso sia è
indicato con il termine di algoritmo(link).
L’archiviazione dell’informazione è una funzione, se vogliamo, ausiliaria rispetto all’elaborazione,
che consente di conservare nel tempo l’informazione (anche elaborata) e poterla poi riutilizzare;
questo comporta un processo di “codifica” in qualche linguaggio o simbolismo e di “registrazione”,
occorre, quindi, che il sistema sia dotato di supporti di memorizzazione (v. Supporti di
informazione).
Questi supporti servono anche per distribuire, o meglio trasportare l’informazione in luoghi diversi
da quelli in cui avviene l’acquisizione dell’informazione. Questo processo è detto “trasmissione di
dati” (v.: Telematica).
Se il sistema utilizzato è un sistema automatico(link), in particolare il calcolatore, parleremo di
“trattamento automatico dell’informazione”.
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Con il termine INFORMATICA si intende la disciplina, o meglio la scienza, che studia il
trattamento dell’informazione in funzione della sua automazione, ossia mediante l’utilizzo di
calcolatori, o meglio ancora di elaboratori.
Il termine Informatica è la crasi delle parole, francesi, information e automatique
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