REGIONE DEL VENETO
AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA
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COMUNICATO STAMPA DEL 14.11.2013
RAGAZZO DI 17 ANNI RICEVE UN SECONDO TRAPIANTO GRAZIE ALLA
DONAZIONE DEL RENE DELLA MAMMA (ha potuto evitare la dialisi, a cui avrebbe
dovuto sottoporsi, in attesa di un donatore non vivente).
Dopo 15 anni dal suo primo trapianto di rene il ragazzo presenta problemi legati al
rigetto cronico, avrebbe dovuto ripercorrere la faticosa strada della dialisi e aspettare un nuovo
donatore non vivente per avere un secondo trapianto.
La sua storia è molto provata avendo sviluppato, fin dalla nascita, un’insufficienza renale
cronica. E’ costretto a dialisi fino a quando viene sottoposto in tenera età a trapianto da
donatore pediatrico non vivente, compatibile per età e peso, che gli permette di vivere
serenamente la sua vita di bambino. Ma ora, il rigetto cronico del rene ne richiede la
sostituzione. I clinici del Centro di Nefrologia Pediatrica, Dialisi e Trapianto dell’Azienda
Ospedaliera di Padova, propongono il trapianto da donatore vivente, senza perciò
effettuare la dialisi.
La mamma si offre come potenziale donatore e vuole per la seconda volta, ridare
la vita al figlio.
I primi di ottobre il rene della mamma viene trapiantato con successo al figlio dall’équipe
multidisciplinare della Nefrologia Pediatrica dott.ssa Luisa Murer, con la Chirurgia
Pediatrica Prof. Gianfranco Zanon, l’Urologia Pediatrica dr. Marco Castagnetti e il Centro
Trapianto rene e pancreas adulti Prof. Paolo Rigotti.
Il decorso post operatorio sta andando bene.
Note Informative
La percentuale di malattia renale cronica nella popolazione generale è di circa il 10% e in età pediatrica la
prevalenza è di circa 70-90 casi/per milione di popolazione di età<18 anni. Il 40% dei bambini che
sviluppano IRC sono affetti da malformazioni congenite del rene e delle vie urinarie e per questo devono
spesso iniziare la dialisi a volte fin dai primi mesi di vita, in attesa di un trapianto di rene. Il Centro di
Nefrologia Pediatrica Dialisi e Trapianto dell’Azienda Ospedaliera di Padova in quanto Centro di Riferimento
Regionale per insufficienze renali acute e croniche, unico centro di Dialisi pediatrica nel Tri-Veneto e Centro
di eccellenza Nazionale per il trapianto di rene nel bambino, ha eseguito dal 1987 ad oggi, 427 trapianti, di
cui 42 da donatore vivente, 39 secondi trapianti e 12 pre-emptive (senza dialisi). Dato che attualmente in
età pediatrica la sopravvivenza media del rene trapiantato a 10 anni è di circa il 70-80% negli Stati Uniti, in
Europa e in Italia, una certa percentuale di bambini può perdere il primo rene prima dei 18 anni, con
necessità di rientrare in dialisi e di attendere un secondo trapianto. Il rientro in dialisi dopo il fallimento del
primo trapianto è un momento difficile sia da un punto di vista fisico che psicologico per il bambino e anche
per la sua famiglia. Ma oggi la dialisi non è più un passaggio obbligato in Italia. Qualora non vi siano
controindicazioni legate a rischio immunologico, malattia di base o altre co-morbidità per il ricevente ed il
donatore, il trapianto pre-emptive e da donatore vivente garantisce la migliore sopravvivenza del paziente e
del rene trapiantato anche in età pediatrica.