PREMESSO che la Legge 210 del 25 febbraio 1992 riconosce un

ORDINE DEL GIORNO N. 5
(Collegato al disegno di legge n. 138)
accolto come raccomandazione nella seduta n. 127 del 28 giugno 2005
PRESENTATORI: Valenti
Oggetto: “Utilizzo delle risorse esistenti e degli uffici deputati alla comunicazione al fine di favorire la
conoscenza dei benefici previsti dalle leggi statali per gli operatori sanitari che abbiano contratto il virus
dell’epatite C”
PREMESSO che la Legge 210 del 25 febbraio 1992 riconosce un indennizzo a favore dei soggetti che
risultino danneggiati a seguito di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni di sangue e somministrazione di
emoderivati;
VISTA la successiva sentenza 476/2002 della Corte Costituzionale che estende i benefici di cui sopra agli
operatori sanitari che abbiano contratto il virus dell’epatite c anche a seguito di contatto diretto o indiretto con
sangue infetto;
CONSIDERATO che nella conferenza Stato-Regioni del 1 agosto 2002 e nella successiva seduta del 23
settembre 2004 sono state emanate le nuove linee-guida tenendo conto della sentenza della Corte
Costituzionale e sono stati estesi i benefici della legge di cui sopra agli operatori sanitari di ogni ordine e
grado che abbiano contratto il virus per causa di servizio, anche a seguito di contatto diretto o indiretto con
sangue e suoi derivati provenienti da soggetti affetti da HIV o epatiti virali;
TENUTO CONTO del fatto che nella legge 238/1997, che integra la 210/1992, all’articolo 1, comma 13, si
afferma che “Alla presente legge sarà data massima pubblicità a cura degli assessorati alla sanità delle
regioni e delle province autonome tramite affissione di copia della medesima presso ogni ufficio delle
prefetture e delle aziende sanitarie locali competente in materia di invalidi civili, in ogni caserma militare,
presso gli uffici delle aziende sanitarie locali competenti in materia di vaccinazioni, presso tutti i consolati
all’estero della Repubblica italiana, presso tutti i reparti degli ospedali e delle case di cura private, nonché
nei locali adibiti al servizio trasfusionale. Essa sarà altresì pubblicata nel Bollettino ufficiale del ministero
della Sanità”;
RILEVATO che allo stato delle cose c’è un’unica associazione in Italia, la ASSOEPATITEC, che si sta
prodigando nel diffondere la conoscenza dei benefici previsti dalle leggi di cui sopra e ad indicare i percorsi
per l’ottenimento di detti benefici e che questa associazione, peraltro nata nella nostra regione per volontà
di alcuni operatori sanitari che hanno contratto il virus HCV durante l’espletamento della loro professione,
svolge la sua opera di divulgazione capillarmente in tutto il territorio nazionale con i pochi mezzi a sua
disposizione (contributi volontari degli associati);
RILEVATO altresì che la scadenza dei termini per la presentazione delle domande di indennizzo è fissata al
26 novembre 2005, dopo di che gli operatori sanitari interessati vedranno prescritti i loro diritti in quanto le
leggi menzionate non sono state divulgate ex lege 238/1997 articolo 1, comma 13;
ATTESO che il numero reale degli ammalati di epatite c in Regione (lo scorso anno detto numero era
quotato a 30.000 unità) ed in particolar modo il numero di operatori sanitari affetti dallo stesso virus, lo hanno
contratto durante il loro servizio;
TUTTO CIO’ PREMESSO
IL CONSIGLIO REGIONALE
IMPEGNA
LA GIUNTA REGIONALE
A dedicare le risorse esistenti fine di consentire alle ASL, che dipendono direttamente dall’Assessorato
regionale alla Sanità, svolgano i compiti di divulgazione della legge 210/1992 come previsto dall’articolo 1
comma 13 della legge 238/1997
A prevedere l’utilizzazione di risorse esistenti affinché sia informato il personale sanitario interessato, ovvero
quello che ha contratto la malattia in servizio aiutando la collettività, in merito ai benefici della legge
210/1992 estesi alla categoria con sentenza della Corte Costituzionale 476/2002;
A prevedere che gli appositi uffici dedicati alla comunicazione della Regione provvedano a diffondere la
conoscenza dei diritti ex lege 210/1992 tra gli operatori sanitari tenendo conto dell’imminente scadenza dei
termini.