Binello Elisabetta

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Binello Elisabetta Soleri Bertoni
Vb
LA DEVIANZA
In un periodo di omicidi, aggressioni, stupri e rapimenti risulta quasi spontaneo domandarsi perché?cosa
spinge certi individui a compiere atti indegni a tal punto?
La psicologia ha cercato di dare una definizione a questi atti cosiddetti di devianza che violano le norme di
una società, che comportano una sanzione e che devono essere considerati in relazione al contesto storicoculturale siccome le norme variano a seconda delle società, della cultura e del periodo storico e della
situazione siccome niente puo’ essere assolutizzato quando si tratta di soggetti devianti.
Il sociologo Émile Durkheim riteneva che “un atto è criminale perché urta la coscienza comune” poiché tutti i
gruppi sociali stabiliscono delle norme che devono essere rispettate per vivere in modo “giusto” nella
società; ogni comportamento che esula da quelle norme è un comportamento deviato, che urta gli altri
individui che necessita quindi di una pena.
È necessario comunque distinguere le parole devianza e anomia quest’ultimo è infatti un comportamento
assolutamente privo di regole mentre nella devianza non si esce completamente fuori dalle regole. Devianza
infatti non significa illegalità numerosi atti sono illegali ma chi li compie non viene considerato un deviato e l’
ostilità sociale non è sempre totale.
La devianza quindi non è intrinseca all’ individuo ma viene attribuita dalla società un soggetto non è deviante
di natura ma un atteggiamento puo’ “condannarlo”.
Erikson sostenne che “la devianza non è una proprietà inerente un tipo particolare di comportamento, bensì
una proprietà conferita a quel comportamento dalla gente che viene in contatto diretto o indiretto con essa” è
chiaro quindi che la devianza debba essere valutata sotto diversi punti di vista e debbano essere analizzati i
diversi casi in modo da avere un quadro generale della cultura, della situazione politica, del contesto storico
e della situazione che ha portato il soggetto a compiere un atto deviante Nel processo che porta alla
costruzione di una identità deviante è centrale il ruolo svolto dal soggetto. Da questo punto di vista, non tutti
coloro che vengono individuati ed etichettati come devianti si indirizzano verso uno stato di devianza
consolidata, poiché possono decidere di non voler intraprendere la strada deviante e tornare indietro il
deviante: è l'individuo che, confrontandosi con i pregiudizi, nel corso della sua esperienza, costruisce le
proprie azioni e sceglie quale strada intraprendere. Nessuno ormai se ne accorge, ma la libertà autentica di
vita e di comportamenti si è andata lentamente spegnendo, soprattutto nei popoli che vantano civiltà
complesse. Quanto più i popoli sono cresciuti e industrializzati, tanto più i loro membri sono stati privati delle
più elementari libertà, tanto più sono cresciuti i comportamenti devianti. Anche la religione ha dato vita a
comportamenti devianti imponendosi per molto tempo, e in alcuni paesi ancora oggi, come unica fonte di
leggi morali e non; proprio per questo quando una legge è imposta e non discutibile aumenta il numero di
comportamenti devianti e soprattutto la Chiesa in quanto tale dovrebbe essere rifugio e aiuto per i peccatori
mentre già nel passato ma anche negli ultimi tempi il peccatore è abbandonato e emarginato da una Chiesa
che non segue più la parola di Dio ma soltanto i suoi interessi.
Nessuno ha ancora trovato una soluzione ottimale contro questi atteggiamenti devianti tante sono state le
prove poche quelle poi realmente riuscite: reclusione? pena di morte? Ergastolo? Cosa realmente puo’
servire non a demonizzare il soggetto deviante ma a risanarlo? Numerose teorie hanno parlato di
comportamenti deviati prima fra tutte la teoria biologica risalente a Cesare Lombroso che sosteneva che la
devianza non dipende solo dall’ atto in se ma è determinata dalla conformazione fisica dell’ individuo
contrastata da altre teorie più moderne che sostenevano che non esistesse un prototipo fisico dell’ uomo
deviante; altre teorie hanno riscontrato alcuni effetti positivi negli atteggiamenti devianti : sotto un certo punto
di vista la devianza serve a ricordare alle altre persone che esiste la norma e che non deve essere violata,
se invece sono molti che contrastano la norma puo’ essere spunto di riflessione per controllare che la norma
sia adeguata.
La devianza criminale è oggigiorno molto diffusa e difficilmente condannabile infatti non tutti i reati vengono
scoperti, quelli scoperti a volte non vengono denunciati, solo una parte di quelli denunciati porta al processo,
solo parte dei processati viene condannata e solo alcuni condannati vengono incarcerati.
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