PROF. PONTICELLI ANNO SCOLASTICO 2016- 2017 CLASSE V i PROGRAMMA DI FILOSOFIA IL ROMANTICISMO Il movimento romantico come reazione antimoderna all’Illuminismo e alla rivoluzione industriale; il bifrontismo politico del Romanticismo; il concetto di nazione e la problematica definizione delle “radici” culturali. Il rifiuto della ragione illuminista e la ricerca di nuove vie di acceso alla realtà; lo streben e il titanismo; sehnsucht, ironia ed evasione; il mito del wanderer e la voluptas dolendi G. W. F. HEGEL - La critica nei confronti dell’Illuminismo, di Kant e del Romanticismo. - Idealismo assoluto e Idealismo trascendentale. - L’Enciclopedia delle Scienze Filosofiche: i capisaldi del sistema. - La Logica: dialettica e identità logica – ontologia - La Filosofia della Natura e il concetto di alienazione - La Filosofia dello Spirito: la “società civile” e il “lavoro astratto”; lo Stato hegeliano e il rifiuto del modello liberale, democratico, contrattualistico e giusnaturalistico; individuo e divinizzazione dello Stato; necessità ed eticità della guerra; lo Spirito Assoluto: arte, religione e filosofia. LA SCUOLA HEGELIANA Destra e Sinistra hegeliane: caratteri fondamentali. L. FEUERBACH - Teologia e antropologia: l’alienazione religiosa e l’ateismo come “dovere morale”. - La Teoria degli Alimenti K. MARX - Il carattere globale dell’analisi marxista e la critica al “misticismo logico” di Hegel. - La critica al liberalismo e la teoria di una “democrazia sostanziale”. - La critica dell’economia borghese e la problematica dell’alienazione. - Il distacco da Feuerbach e l’interpretazione della religione in chiave sociale; l’alienazione dell’operaio. - La concezione materialistica della storia; “ideologia” e “scienza della storia” come “lotta di classe, - Struttura e sovrastruttura; merce, lavoro e plus-valore - Logica del profitto e crisi cicliche. IL POSITIVISMO SOCIALE 1 Caratteri generali e contesto storico; similitudini e differenze tra il Positivismo, l’Illuminismo e il Romanticismo; Positivismo e Marxismo. A. COMTE - La filosofia della storia e la “legge dei tre stadi”; filosofia come classificazione delle scienze. - La riorganizzazione spirituale della società; sociologia positiva, e “religione della scienza”. F. NIETZSCHE - La denuncia delle “menzogne dei millenni” e la profezia di una nuova umanità. - La Nascita della Tragedia: “apollineo”, “dionisiaco” e accettazione totale della vita. - La Genealogia della Morale e la “trasvalutazione dei valori”. - La denuncia dei miti laici del progresso, della scienza, delle filosofie razionaliste e storiciste - “Morte di Dio”, “nichilismo” e avvento dell’<oltre-uomo>. - L’<eterno ritorno dell’uguale> : l’antica concezione dell’anima e del tempo - Colli, Montinari e la “denazificazione” del pensiero di Nietzsche. S. FREUD E LA RIVOLUZIONE PSICANALITICA - La medicina ottocentesca, l’isteria e l’ipnosi terapeutica di Charcot. - La natura conflittuale dell’Io e la “scoperta dell’inconscio” come “realtà abissale” - La Grande Guerra e le due topiche dell’apparato psichico - Il “principio del piacere” e quello “di realtà”; la genesi della nevrosi. - La libido e la sua sublimazione; la nuova immagine dell’infanzia e il “complesso di Edipo” - Tecniche esplorative e psicoterapiche: il transfert, le associazioni libere, il linguaggio dei sogni; la Psicopatologia della vita quotidiana e Il disagio della civiltà.. - La religione secondo Freud . TENDENZE DEL PENSIERO POLITICO NEL NOVECENTO LA SCUOLA DI FRANCOFORTE - La critica delle società autoritarie nella Germania nazista, negli USA, nell’URSS; le nuove forme di controllo sociale secondo Horkheimer e Adorno; Marcuse e la critica della “società del benessere”. - L’uomo a una dimensione: l’ideologia inserita nel processo di produzione e l’apparenza della libertà; la “tolleranza repressiva” tra permissivismo e persuasione occulta ; economia di mercato e “realizzazione consumistica”; i nuovi soggetti rivoluzionari. 2 H. ARENDT - Le origini del totalitarismo: antisemitismo, imperialismo, società di massa, deresponsabilizzazione e terrore; insensatezza e “supersenso” dell’ideologia totalitaria. (cfr. L a banalità del male. Eichman a Gerusalemme e La banalità del bene, intervista di Deaglio a G. Perlasca) - La Vita activa: la politeia perduta e l’agire politico (linguaggio e nobili azioni); la “società del lavoro” e l’agire funzionale. - La Vita della mente e l’importanza delle metafore. 3