IL TEMA - Università degli Studi di Firenze

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DIPARTIMENTO DI TECNOLOGIE DELL’ARCHITETTURA E DESIGN “P.L. SPADOLINI” - UNIVERSITÀ DI FIRENZE - A.A. 2004/05
LABORATORIO DI TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA
Corso C - Prof. C. Latina
EXTEMPORE C.2 : "Camera con vista" - 1/2
ISTRUZIONI PER L'ESECUZIONE DEL RILIEVO TECNOLOGICO DAL VERO
(PRIMA PARTE)
Le informazioni che seguono servono a guidare gli allievi nell'esecuzione di un rilievo tecnologico dal vero da utilizzare pe r lo
svolgimento della seconda esercitazione extempore in aula. Da un punto di vista metodologico queste istruzioni sono analoghe a
quelle fornite per l'esercitazione A. Oggetto del rilievo necessario per la prova è unicamente il vano finestra (o portafinestra)
della 'propria' camera da letto. La camera in questione deve essere quella normalmente utilizzata dall'allievo nella propria
abitazione (se si lavora da soli) o quella del componente del gruppo di lavoro di cui è stata scelta l'abitazione.
Il rilievo è finalizzato a documentare le caratteristiche, sia metrico-dimensionali che fisico-costruttive, degli elementi che
costituiscono la parete esterna della camera e il relativo spazio interno, compresa l'apertura, e deve essere restituito su fogli UNI
A4. Nel caso in cui l'esercitazione A sia svolta in gruppo, copia degli elaborati di questo rilievo, in forma di schizzi e appunti da
cantiere (a mano libera), spillati insieme, deve essere a disposizione di ciascun componente del gruppo e deve essere consegnata
insieme alla tavola dell'extempore C.2. Sul primo dei fogli del rilievo devono essere riportati i seguenti dati: COGNOME E NOME
DELL'ALLIEVO (e di tutti i componenti del gruppo), INDIRIZZO COMPLETO DELL'ABITAZIONE, ANNO DI COSTRUZIONE.
L'extempore sarà elaborata su fogli di cartoncino in formato UNI A2 (420 X 594).
Per l'esercitazione in aula (individuale) ciascun allievo dovrà disporre di una propria fotocopia del rilievo.
Nel caso generale, il rilievo metrico può essere riportato secondo 2 sezioni: una verticale, dal solaio di calpestio al solaio del
piano superiore, in corrispondenza dell'apertura (così da comprenderne l'infisso esterno); una orizzontale, da parete a parete
(trasversali), a un'altezza di circa 1,40 m dal livello del pavimento (tale comunque da interessare anche l'apertura). Nel rilievo sono
da comprendere gli spessori dei solai e delle pareti trasversali. Tali sezioni, essendo da schizzare a mano libera, non devono
essere necessariamente in scala. Eventuali misure di dettaglio, nel caso di particolari configurazioni della parete, possono essere
riportare separatamente, con piccoli disegni esplicativi. Stesso dicasi per le sezioni degli infissi, che possono essere riportate
separatamente. Nel caso di infissi con profili o dispositivi particolarmente complessi è sufficiente limitarsi alle dimensioni degli
elementi principali.
Il rilievo fisico-costruttivo serve a individuare i materiali che costituiscono la parete esterna, la relativa apertura, e le loro articolazioni. Per gli infissi non dovrebbero esserci molti problemi. Diverso è il caso di pareti e solai perché, salvo casi particolari,* in generale la determinazione dei materiali costitutivi non può essere effettuata che a seguito di saggi ed esami di tipo 'distrutt ivo'. In
proposito, prima di procedere alla demolizione della stanza, si suggerisce di ricostruirne le caratteristiche tecnologiche attrave rso
metodi di tipo sia documentale (oggettivi) che congetturale (ipotetici), così come indicato per l'esercitazione A.
In primo luogo, se la costruzione è recente, verificare se sia disponibile copia del progetto: ciò risolverebbe molti problemi. In secondo luogo, sempre se la costruzione è recente, accertarsi se non vi siano altri inquilini a conoscenza delle caratteristich e
costruttive dell'edificio. Se nessuna delle precedenti ipotesi può essere soddisfatta (in tempi necessariamente brevi) si può
passare a indagini di tipo congetturale. Un primo dato, molto importante, è il periodo di costruzione dell'edificio che, correlato al
tipo di abitazione, consente di effettuare confronti e similitudini con edifici della stessa epoca e con le relative tecniche costruttive.
Altri dati possono essere dedotti dalle dimensioni stesse degli elementi rilevati: gli spessori, ad esempio, per quanto riguarda i
muri, da cui si possono intuire i materiali di cui sono costituiti); con indagini percussive si può verificare, ad esempio, s e una parete
è fatta con materiali 'leggeri' (cartongesso, tavelloni, mattoni forati, ecc.), 'densi e pesanti' (mattoni pieni, pietra, ecc.), 'duri e rigidi'
(cemento armato, elementi metallici, ecc.). Ancora, nel caso dei solai, la struttura può essere identificata in base a tracce rilevabili
frequentemente sul soffitto (ad esempio, la presenza di strisce più scure evidenzia delle travature e la direzione dell'orditura).
Qualora vi siano elementi le cui caratteristiche siano
difficili da rilevare si consiglia di lasciare
ESEMPLIFICAZIONE DEI PRINCIPALI ELEMENTI DA RILEVARE
l'interpretazione indeterminata e discuterne con i
docenti. Le informazioni circa la costituzione delle
pareti e dei solai vanno riportare a parte, con piccole
schematizzazioni dotate di opportune didascalie.
Le modalità di restituzione grafica del rilievo, che sarà
oggetto dell'extempore in aula, saranno illustrate in
quella occasione.
* molto utile, in generale, la presenza di distacchi di intonaci
e soffittature, che possono evidenziare i materiali di
supporto
** per questa operazione può essere utilizzato un piccolo
martello: attenzione a non fare danni !
DIPARTIMENTO DI TECNOLOGIE DELL’ARCHITETTURA E DESIGN “P.L. SPADOLINI” - UNIVERSITÀ DI FIRENZE - A.A. 2004/05
LABORATORIO DI TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA
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