Facoltà di Architettura, Dip. Tecnologie dell’Architettura e Design LABORATORIO di TECNOLOGIA dell’ARCHITETTURA/E - AA. 12/13 Università degli Studi di Firenze P. GALLO Collaboratori V. Gianfrate – L. Boganini EXTEMPORE 1: "Camera con vista" - 1/2 ISTRUZIONI PER L'ESECUZIONE DEL RILIEVO TECNOLOGICO DAL VERO (PRIMA PARTE) Le informazioni che seguono servono a guidare gli allievi nell'esecuzione di un rilievo tecnologico dal vero da utilizzare per lo svolgimento della esercitazione extempore in aula. Oggetto del rilievo necessario per la prova è unicamente il vano finestra (o portafinestra) della 'propria' camera da letto. La camera in questione deve essere quella normalmente utilizzata dall'allievo nella propria abitazione o più semplicemente sfruttare quella del componente del gruppo di lavoro di cui è stata scelta l'abitazione per la precedente esercitazione. Il rilievo è finalizzato a documentare le caratteristiche, sia metrico-dimensionali che fisico-costruttive, degli elementi che costituiscono la parete esterna della camera e il relativo spazio interno, compresa l'apertura, e deve essere restituito su fogli UNI A4. Lo studente al momento della prova in aula (INDIVIDUALE) dovrà disporre degli elaborati di questo rilievo, in forma di schizzi e appunti da cantiere (a mano libera), che devono essere consegnati insieme alla tavola dell'extempore. Sul primo dei fogli del rilievo devono essere riportati i seguenti dati: COGNOME E NOME DELL'ALLIEVO, INDIRIZZO COMPLETO DELL'ABITAZIONE, ANNO DI COSTRUZIONE. L'extempore sarà elaborata su fogli in formato UNI A2 (420 X 594). Nel caso generale, il rilievo metrico1 può essere riportato secondo 2 sezioni: una verticale, dal solaio di calpestio al solaio del piano superiore, in corrispondenza dell'apertura (così da comprenderne l'infisso esterno); una orizzontale, da parete a parete (trasversali), a un'altezza di circa 1,40 m dal livello del pavimento (tale comunque da interessare anche l'apertura). Nel rilievo sono da comprendere gli spessori dei solai e delle pareti trasversali. Tali sezioni, essendo da schizzare a mano libera, non devono essere necessariamente in scala. Eventuali misure di dettaglio, nel caso di particolari configurazioni della parete, possono essere riportate separatamente, con piccoli disegni esplicativi. Stesso dicasi per le sezioni degli infissi, che possono essere riportate separatamente. Nel caso di infissi con profili o dispositivi particolarmente complessi è sufficiente limitarsi alle dimensioni degli elementi principali. Il rilievo fisico-costruttivo2 serve ad individuare i materiali che costituiscono la parete esterna, la relativa apertura, e le loro articolazioni. Per gli infissi non dovrebbero esserci molti problemi. Diverso è il caso di pareti e solai perché, salvo casi particolari,* in generale la determinazione dei materiali costitutivi non può essere effettuata che a seguito di saggi ed esami di tipo 'distruttivo'. In proposito, prima di procedere alla demolizione della stanza, si suggerisce di ricostruirne le caratteristiche tecnologiche attraverso metodi di tipo sia documentale (oggettivi) che congetturale (ipotetici). In primo luogo, se la costruzione è recente, verificare se sia disponibile copia del progetto; ciò risolverebbe molti problemi! In secondo luogo, sempre se la costruzione è recente, accertarsi se non vi siano altri inquilini a conoscenza delle caratteristiche costruttive dell'edificio. Se nessuna delle precedenti ipotesi può essere soddisfatta (in tempi necessariamente brevi) si può passare a indagini di tipo congetturale. Un primo dato, molto importante, è il periodo di costruzione dell'edificio che, correlato al tipo di abitazione, consente di effettuare confronti e similitudini con edifici della stessa epoca e con le relative tecniche costruttive. Altri dati possono essere dedotti dalle dimensioni stesse degli elementi rilevati: gli spessori, ad esempio, per quanto riguarda i muri, da cui si possono intuire i materiali di cui sono costituiti); con indagini percussive si può verificare, ad esempio, se una parete è fatta con materiali 'leggeri' (cartongesso, tavelloni, mattoni forati, ecc.), 'densi e pesanti' (mattoni pieni, pietra, ecc.), 'duri e rigidi' (cemento armato, elementi metallici, ecc.). Ancora, nel caso dei solai, la struttura può essere identificata in base a tracce rilevabili frequentemente sul soffitto (ad esempio, la presenza di strisce più scure evidenzia delle travature e la direzione dell'orditura). Qualora vi siano elementi le cui caratteristiche siano difficili da rilevare si consiglia di lasciare l'interpretazione indeterminata e discuterne con i docenti. Le informazioni circa la costituzione delle pareti e dei solai vanno riportare a parte, con piccole schematizzazioni dotate di opportune didascalie. Il rilievo metrico-dimensionale può essere fatto con comuni strumenti di misura (metro, rondella, asta, ecc.) e deve riguardare lo sviluppo complessivo dell'unità ambientale scelta (camera da letto). Prima del 'disegno' definitivo, questo rilievo deve essere riportato in forma di schizzi e appunti di cantiere (a mano libera). Il rilievo fisico-costruttivo richiede invece criteri e strumenti meno ordinari. Si tratta infatti di sapere (o, nel caso peggiore, almeno capire o interpretare) con quali materiali sono state costruite le varie parti. Questa operazione può risultare facile per quanto riguarda gli elementi costruttivi a diretto contatto con l'utenza (in questo caso l’infisso) in quanto visibili. L'approfondimento, tuttavia, non deve limitarsi a indicare generiche categorie di materiali, ma specificare il più possibile il prodotto edilizio individuato (es.: non basta capire che l’infisso è 'in legno' ma bisogna anche specificare il tipo di legno; della muratura 'in laterizio' bisogna indicare la tipologia tipo; ecc.). Facoltà di Architettura, Dip. Tecnologie dell’Architettura e Design LABORATORIO di TECNOLOGIA dell’ARCHITETTURA/E - AA. 12/13 Università degli Studi di Firenze P. GALLO Collaboratori V. Gianfrate – L. Boganini EXTEMPORE 1: "Camera con vista" - 1/2 Le modalità di restituzione grafica del rilievo, che sarà oggetto dell'extempore in aula, saranno illustrate in quella occasione. ESEMPLIFICAZIONE DEI PRINCIPALI ELEMENTI DA RILEVARE Fac-simile intestazione tavole esercitazioni (riprodurre in più copie da applicare sui fogli di lavoro) Laboratorio di Tecnologia dell'architettura / D – Prof. P. Gallo - A.A. 20121/13 INDIRIZZO COMPLETO DELL'ABITAZIONE - ANNO DI COSTRUZIONE ALLIEVO TAVOLA N° DATA SCALA ISTRUZIONI PER LE PROVE EXTEMPORE Le restituzioni grafiche delle prove extempore, a matita o a inchiostro, va fatta su fogli bianchi formato UNI A2 (420x694). Il foglio di restituzione dovrà essere squadrato (bordo pari a 2 cm) e recare in basso a destra (posto il lato maggiore in orizzontale) l'intestazione standard delle esercitazioni (vedi facsimile). Si suggerisce di valutare preventivamente lo spazio disponibile in relazione alla dimensione e alla collocazione dei vari disegni richiesti.