INT/735 - Progetto Impresa sociale

PROGETTO IMPRESA SOCIALE
RACCOMANDAZIONI
A seguito dell'evento di Strasburgo, il CESE ha lanciato il progetto Impresa sociale, allo scopo di
individuare idee d'azione e interventi specifici che possono essere realizzati.
Durante tutta la durata del progetto, il CESE ha raccolto preziosi contributi dagli attori che operano sul
campo in Europa ed ha incontrato i soggetti interessati di diversi settori a livello locale, regionale,
nazionale ed europeo. Esiste un ventaglio molto ampio di conoscenze e di esperienze da tenere in
considerazione e da cui prendere spunto. La comunità dei sostenitori dell'imprenditoria sociale si sta
chiaramente espandendo e sembra esserci una visione comune su quelle che dovrebbero essere le
priorità fondamentali delle istituzioni dell'UE per i prossimi anni, se vogliamo che il potenziale delle
imprese dell'economia sociale si esprima pienamente nelle società europee. La presente relazione si
base sui succitati contributi dei soggetti interessati, che, sono stati riassunti sotto forma di
raccomandazioni e osservazioni.
A)
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PRINCIPALI RACCOMANDAZIONI POLITICHE
Sviluppare e lanciare una seconda fase dell'iniziativa per l'imprenditoria sociale (SBI)
Creare un piano d'azione per l'economia sociale in Europa, con l'adozione di statuti
europei per le fondazioni, le associazioni e le mutue
Mantenere l'intergruppo Economia sociale
Avviare programmi di rafforzamento delle capacità per sostenere e favorire
l'innovazione sociale
Elaborare una nota di orientamento per gli Stati membri sull'attuazione delle nuove norme
sugli appalti e delle nuove disposizioni in materia
Integrare l'imprenditoria sociale e le imprese dell'economia sociale nello Small Business
Act
Raccogliere e condividere le soluzioni finanziarie più idonee e individuare l'ecosistema
finanziario più adatto per le imprese sociali
Riconoscere e sostenere il contributo che le imprese dell'economia sociale recano
all'occupazione e in quanto attori del dialogo sociale
Promuovere l'imprenditoria sociale nell'istruzione a tutti i livelli
Dare priorità all'approfondimento della ricerca in materia e far emergere più chiaramente le
imprese sociali nelle statistiche nazionali, per aumentarne la comprensione, il
riconoscimento e la visibilità.
B)
RISULTATI, OSSERVAZIONI E RACCOMANDAZIONI
B1)
Osservazioni principali

L'imprenditoria sociale suscita un reale interesse, e la sua visibilità è aumentata;
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IT


tuttavia, vi è ancora pochissima consapevolezza e una mancanza di riconoscimento e di
comprensione dei suoi modelli, della sua professionalità e di come essa crei valore;
occorre fornire una descrizione più chiara delle imprese sociali. Il CESE raccomanda di utilizzare
la descrizione1 da esso fornita nei suoi precedenti lavori2, per spiegare con chiarezza concetto e
modelli:
Il CESE è ben consapevole che, per poter indirizzare correttamente gli sforzi in questo campo, è
necessaria una definizione chiara; tuttavia, più che una vera e propria definizione, propone di adottare
una descrizione basata su una serie di caratteristiche condivise, come ad esempio il fatto di:






1
2

prefiggersi obiettivi di carattere essenzialmente sociale piuttosto che lucrativo, creando benefici
sociali che vanno a vantaggio della società in generale o dei suoi membri,

operare prevalentemente senza fini di lucro, e reinvestire gran parte degli utili, anziché distribuirli
tra i soci o proprietari privati,

assumere una varietà di forme giuridiche e di modelli: società cooperative o mutualistiche,
associazioni di volontariato, fondazioni, società con o senza scopo di lucro, ecc. In molti casi, anzi,
le imprese sociali assumono una combinazione di diverse forme giuridiche e in alcuni casi
cambiano forma a seconda delle proprie esigenze,

essere operatori economici che producono beni e servizi (spesso di interesse generale), in molti
casi contraddistinti da una forte componente di innovazione sociale,

operare come entità indipendenti, con una spiccata dimensione partecipativa e di codecisione
(coinvolgimento del personale, degli utenti, dei membri), nonché di governance democratica
(rappresentativa o aperta),

essere, in molti casi, derivate da organizzazioni della società civile o a queste associate.
Vi è interesse a proseguire la discussione sulla definizione del concetto di imprenditoria sociale
nel quadro di un più vasto piano complessivo inteso a sostenere e promuovere l'economia sociale,
i suoi principi e valori, distinguendola chiaramente dalla responsabilità sociale delle imprese
(corporate responsibility);
i cittadini, la società civile e le imprese sociali devono essere al centro delle strategie europee
destinate a promuovere la coesione sociale, l'inclusione sociale e il benessere;
pochissimi Stati membri hanno attuato programmi nazionali di sostegno, ma in alcuni si stanno
organizzando più iniziative a livello locale;
senza una chiara volontà politica e titolarità da parte delle autorità pubbliche a tutti i livelli (UE,
nazionale, regionale, locale) non sarà possibile valorizzare appieno tutte le potenzialità di questo
tipo di imprese;
esistono già alcune componenti dell'ecosistema necessario per la crescita delle imprenditoria
sociale in Europa e negli Stati membri, ma occorre collegarle e inserirle in un contesto coerente
che abbracci i diversi ambiti politici;
lo scambio di buone pratiche è indispensabile per fornire spunti e costruire una comunità
dell'imprenditoria sociale in Europa, ma è necessario che queste pratiche siano in certa misura
trasferibili da un paese all'altro;
GU C 24 del 28.1.2012, pag. 1 e GU C 229, del 31.7.2012, pag. 44
GU C 318 del 23.12.2009, pag. 22, GU C 24 del 28.1.2012, pag. 1, EESC-2014-03794-00-00-AC-TRA, GU C 191 del 29.6.2012,
pag. 84 e L'economia sociale nell'Unione europea, studio commissionato dal CESE al CIRIEC, 2013.
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
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



B2)
occorre anche sviluppare programmi di sostegno e adeguati strumenti di finanziamento per la fase
di post avviamento e di sviluppo di tali imprese, allo scopo di assicurarne la sostenibilità. Il
sostegno all'imprenditoria sociale deve essere quindi sviluppato utilizzando un approccio olistico e
basato sul ciclo di vita;
un aspetto importante da affrontare è il rafforzamento delle capacità delle autorità pubbliche, del
settore privato e delle imprese sociali in ambiti quali il riconoscimento, la misurazione dell'impatto
sociale, la propensione agli investimenti, i programmi a favore dell'avviamento di imprese e
dell'imprenditorialità, ecc.;
occorre dare maggior valore all'impatto e ai risultati sociali, che dovrebbero essere inclusi in
comunicazioni complementari a quelle economiche. Tuttavia, sono indispensabili azioni di
sensibilizzazione e formazione ai metodi attuali;
dovrebbe essere riconosciuto il ruolo delle imprese dell'economia sociale nella creazione di
occupazione, dovrebbero essere condivisi tra gli Stati membri i modelli di dialogo sociale e
dovrebbero essere assicurate condizioni di lavoro adeguate3;
non c'è bisogno di armonizzare i quadri giuridici, i risultati dello studio di rilevamento della
Commissione dovrebbero piuttosto essere utilizzati per condividere esperienze e fornire modelli a
cui ispirarsi;
bisognerebbe collegare più strettamente le politiche in materia di imprenditoria sociale e quelle
per l'innovazione sociale. Per far ciò, occorre definire più chiaramente le imprese sociali come
catalizzatori dell'innovazione sociale.
Elenco completo delle raccomandazioni politiche
Azione raccomandata
Titolarità e strategia
 Sviluppare e varare una seconda fase dell'iniziativa per l'imprenditoria sociale,
adottando un approccio olistico
 Aiutare gli SM a sviluppare adeguati piani di sostegno nazionali, elaborando un
piano coerente che riunisca strumenti esistenti e nuovi (iniziative nazionali per
l'imprenditoria sociale)
 Monitorare l'attuazione delle attività dell'iniziativa per l'imprenditoria sociale 1 a
livello di SM e condividere i risultati in modo che possano essere d'ispirazione
per altri soggetti
 Mantenere l'intergruppo Economia sociale
 Sviluppare indicatori sociali per valutare l'impatto sociale e lo sviluppo delle
imprese sociali, da inserire nella revisione intermedia di Europa 2020 e nelle
relazioni dei PNR5

3
4
5
Rendere prioritario e sostenere lo sviluppo di modelli innovativi di partenariati
intersettoriali (co-creazione, co-progettazione di politiche) in cui venga
dimostrato chiaramente il ruolo di questo tipo di imprese e delle riforme
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COM= Commissione europea; PE= Parlamento europeo, SM= Stati membri.
Programmi nazionali di riforma.
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Resp. princ.4
COM
COM
COM
PE
COM/SM
COM/SM

Sollecitare un progetto pilota con specifiche funzioni di sensibilizzazione a livello
di SM
Economia sociale
 Fornire orientamenti e formazione per sostenere l'attuazione negli SM
 Elaborare un piano d'azione per lo sviluppo dell'economia sociale in Europa
 Adottare statuti europei per le fondazioni, le associazioni e le mutue
Innovazione sociale
 Assicurare il collegamento tra le politiche in materia di imprenditoria sociale e
quelle per l'innovazione sociale

Mantenere, arricchire e utilizzare più efficacemente la Social Innovation
Platform, collegandola più strettamente con lo sviluppo di questo tipo di impresa

Promuovere programmi di rafforzamento delle capacità per sostenere e favorire
l'innovazione sociale
Varare un programma per raccogliere modelli pilota per l'innovazione e finanziare
partenariati intesi a sfruttare il valore aggiunto degli attori dell'economia sociale
Sviluppare, di concerto con le imprese sociali, uno strumento di misurazione e
valutazione per promuovere e successivamente riprodurre a livello
transfrontaliero le innovazioni sociali di successo


Appalti pubblici
 Elaborare una nota di orientamento per gli SM sull'attuazione delle nuove norme
sugli appalti e delle nuove disposizioni in materia
 Rivedere immediatamente la guida sugli acquisti sociali



Monitorare, comparare e riferire sui modelli di trasposizione della nuova direttiva
sugli appalti pubblici da parte degli Stati membri che sono "compatibili con le
imprese sociali".
Gli SM dovrebbero informare su come vengono utilizzate le disposizioni dei
fondi strutturali per sostenere le imprese sociali e l'economia sociale
Monitorare l'attuazione del principio di partenariato negli SM e assicurarne il
mantenimento
Politica e modelli d'impresa
 Integrare l'imprenditoria sociale e le imprese dell'economia sociale nello Small
Business Act



Realizzare un inventario dell'ecosistema finanziario più idoneo per le imprese
sociali, per tutte le fasi del ciclo di vita, e condividere gli strumenti esistenti
Favorire, sulla base dei risultati dello studio di rilevamento, lo scambio di modelli
d'impresa sociale senza scopo di lucro e l'individuazione di ciò che ne
contraddistingue la logica specifica rispetto ai modelli d'impresa tradizionali,
orientati verso il profitto
Creare un centro (hub) per facilitare l'accesso al sostegno per l'avviamento di
nuove imprese
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PE/COM
COM
COM
COM
COM/SM
COM
COM/SM
COM
COM
COM
COM
COM/SM
COM/SM
COM
COM
COM
COM
COM/SM






Favorire lo scambio di buone pratiche e modelli ottimali per lo sviluppo di
imprese e programmi di formazione
Definire un meccanismo per valutare la fattibilità dell'idea imprenditoriale (ad
esempio, la revisione tra pari, il tutoraggio online, uno strumento online
semplificato per un esame preliminare)
Raccogliere, studiare e condividere modelli riproducibili per lo sviluppo delle
imprese sociali
Utilizzare i risultati dello studio di rilevamento per condividere le esperienze e
fornire modelli per l'adozione di quadri giuridici, programmi di sostegno, ecc.
Avviare uno studio sul valore aggiunto delle imprese dell'economia sociale
rispetto ad altri modelli di attività economica
Realizzare uno studio e un'audizione sul ruolo di questo tipo di impresa nei paesi
in fase post crisi, e sul tipo di sostegno necessario
Modelli di finanziamento
 Raccogliere e condividere le soluzioni finanziarie più idonee e individuare
l'ecosistema finanziario più adatto per le imprese sociali
 Dar vita a un fondo specifico per l'imprenditoria sociale destinato a sostenere
l'innovazione sociale
 Creare una piattaforma di microfinanziamento collettivo (crowd funding) per le
imprese sociali
 Sostenere lo sviluppo di microfinanziamenti destinati alle imprese sociali
 Incoraggiare lo sviluppo di finanziamenti europei in capitale di rischio per le
imprese sociali
COM
COM
COM
COM/SM
COM
COM
COM
COM/SM
COM/SM
COM/SM
COM
Occupazione e dialogo sociale6


Riconoscere e sostenere il ruolo delle imprese dell'economia sociale
nell'occupazione
Tenere conto delle particolarità delle imprese dell'economia sociale nell'ambito
del dialogo sociale e favorire lo sviluppo di questo tipo di imprese
Istruzione e ricerca
 Promuovere l'imprenditoria sociale nelle scuole di ogni grado integrandola più
efficacemente nella politica dell'istruzione (formale, informale, non formale)

6
Dare priorità all'approfondimento della ricerca in materia e far emergere più
chiaramente le imprese sociali nelle statistiche nazionali, per aumentarne la
comprensione, il riconoscimento e la visibilità
EESC-2014-01506-00-01-AC-TRA (punto 5.5).
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COM/PE/SM
COM/SM
COM/PE/SM
COM/SM
C)
PROSSIME AZIONI PROPOSTE
Seguito da dare alle raccomandazioni
L'impegno assunto dal CESE a favore dell'imprenditoria sociale dovrebbe essere ora rivolto a
conseguire ulteriori successi, continuando a soddisfare le aspettative della società civile in questo
ambito.
Le prossime misure raccomandate sono due:
a) dare seguito all'attività politica in seno al CESE,
b) comunicare i risultati del progetto.
a)
Attività politica del CESE
Il progetto è sfociato in una serie di riflessioni e raccomandazioni rivolte dalla società civile e dai
sostenitori dell'imprenditoria sociale alle istituzioni dell'UE. Tali raccomandazioni coinvolgeranno in
vario grado anche il CESE.
È già stato chiaramente dimostrato che il progetto ha soddisfatto le aspettative e conseguito gli
obiettivi iniziali:



la visibilità e la consapevolezza del settore sono aumentate; inoltre il CESE viene ora
considerato come un leader in questo processo;
sono state condivise le buone pratiche con le parti interessate e tra queste ultime e le
amministrazioni nazionali, regionali e locali;
sono stati raccolti dati concreti, che hanno fornito al gruppo di progetto materiale sufficiente
per elaborare e motivare le sue raccomandazioni.
Nell'attuale situazione istituzionale e politica (nuovo Parlamento e nuova Commissione), vi è
preoccupazione generale per le modalità di prosecuzione dell'agenda sull'imprenditoria sociale e le
misure che verranno adottate per attuarla. Il commissario Barnier, in un recente incontro con il
Presidente Malosse, ha sottolineato che il CESE è attualmente l'unica istituzione a promuovere l'idea
dell'imprenditoria sociale, ed ha chiesto al CESE di assumere la guida e di presentare le sue
raccomandazioni alla nuova Commissione, continuando a promuovere questo tipo di imprese mediante
azioni di sensibilizzazione e facilitando lo scambio di esperienze.
Alla luce di quanto sopra e dello sforzo (soprattutto umano ma anche finanziario) compiuto dal CESE,
appare giustificato dare inizio alla seconda fase di questo progetto. Il Comitato potrà così:





dare seguito al lavoro svolto negli ultimi mesi;
continuare a favorire lo scambio di esperienze e la cooperazione;
svolgere il ruolo di ponte tra le parti interessate del settore dell'economia sociale e le
istituzioni dell'UE;
dare seguito al lavoro che verrà svolto a livello UE in questo settore;
diffondere i risultati e proseguire l'attività di comunicazione (cfr. infra).
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In base all'esperienza acquisita, si potrebbe costituire un nuovo gruppo di progetto più piccolo,
incaricato di affrontare questioni specifiche rivolte alle istituzioni dell'UE e di proseguire questo
lavoro in seno al CESE e successivamente con le altre istituzioni. Il nuovo gruppo di progetto potrebbe
essere ridotto a 6 membri del primo gruppo di progetto (due per ciascun gruppo) e potrebbe svolgere le
seguenti funzioni:


compiere un certo numero di missioni di azione locale (approssimativamente tra 6 e 8) in Stati
membri per i quali si ritenga necessario un sostegno specifico per soddisfare le esigenze del
settore a livello nazionale, regionale e locale, e terminare le proprie attività con un evento
conclusivo intitolato Strasburgo un anno dopo;
intraprendere un'azione di monitoraggio e di follow up degli interventi realizzati dalle
istituzioni dell'UE a seguito delle raccomandazioni del CESE, come il lancio della seconda
fase dell'iniziativa per l'imprenditoria sociale.
Vale la pena di sottolineare che:



b)
l'attuale presidenza italiana ha concentrato la propria attenzione sulle imprese sociali,
organizzando un convegno che si terrà a Roma nel novembre 2014, al quale partecipa anche il
CESE;
in Lettonia il tema è attualmente al centro di un ampio dibattito e sarà in cima all'agenda
durante la presidenza lettone del primo semestre 2015;
in un recente discorso pronunciato a Parigi, Nicolas Schmit, ministro lussemburghese per
l'Economia sociale, ha annunciato l'intenzione di fare di questo tema una delle priorità della
presidenza lussemburghese nel secondo semestre 2015.
Sforzi di comunicazione
La comunicazione del progetto comprende due aspetti:


la comunicazione dei risultati alle altre istituzioni,
gli strumenti di comunicazione utilizzati per interagire con le parti interessate e la società
civile nell'ambito delle imprese sociali.
Con l'attuazione del progetto, il CESE ha conseguito risultati molto interessanti, soprattutto per quanto
riguarda il grado di fiducia della società civile a livello sia dell'UE che degli Stati membri. Il CESE,
nella sua veste di rappresentante della società civile, ha l'obbligo di veicolare questi messaggi alle
altre istituzioni dell'UE. È consigliabile che il gruppo di progetto più piccolo sopramenzionato
preveda anche attività di comunicazione, con il sostegno della segreteria della sezione INT, nei
seguenti ambiti:

comunicazione dei risultati del progetto alle seguenti istituzioni:
o al Parlamento europeo;
o alla nuova Commissione, in particolare alla DG Mercato interno, industria, imprenditoria
e PMI; alla DG Lavoro, crescita, investimenti e competitività; alla DG Istruzione, cultura,
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o

giovani e cittadinanza e alla DG Occupazione, affari sociali, competenze e mobilità dei
lavoratori;
al Consiglio, e specificamente alla presidenza italiana e alle prossime presidenze lettone e
lussemburghese;
il CESE ha inoltre sviluppato solidi canali di comunicazione con la società civile. Gli sforzi in
questo settore dovrebbero essere mantenuti evitando che la comunità che si è formata
online vada persa. Si raccomanda pertanto di mantenere e di continuare ad alimentare Twitter
e il sito web, sia per la diffusione dei prossimi lavori del CESE che per il mantenimento di
strette relazioni con la società civile in questo settore.
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